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UNA VISITA AL...

UNA VISITA AL. MUSEO DI STORIA NATURALE. DI MILANO. Laboratorio Informatica Classi prime Anno scolastico 04-05. Il Museo di storia naturale si trova in corso Venezia a Milano. È il più grande museo di storia naturale d’ Italia ed é tra i più importanti d’ Europa.

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Presentation Transcript


  1. UNA VISITA AL... MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO Laboratorio Informatica Classi prime Anno scolastico 04-05

  2. Il Museo di storia naturale si trova in corso Venezia a Milano. È il più grande museo di storia naturale d’ Italia ed é tra i più importanti d’ Europa. Il museo ha 23 sale, circa 700 vetrine e oltre 80 diorami .

  3. Diorami Al museo di Storia Naturale abbiamo visitato i diorami degli ambienti naturali del mondo e siamo stati al Paleolab: il laboratorio di paleontologia. e Paleolab

  4. I DIORAMI I diorami del museo sono ricostruzioni in scala ridotta che rappresentano molti ambienti naturali del mondo. Nei diorami ci possono essere animali e vegetali. Alcuni ambienti rappresentati sono: • Savana • Tundra • Deserto • Poli • Foresta amazzonica • Foresta di conifere • Foresta di latifoglie

  5. Il deserto Si definisce deserto ogni area inadatta all'insediamento umano, per l'accentuata aridità o per il freddo intenso. Esistono due tipi elementari di deserto: uno si riferisce alle aree con clima arido, vegetazione ridotta, discontinua o assente, morfologia tormentata e mancanza di corsi d’acqua perenni; l’altra, alle aree settentrionali marginali dei continenti boreali, a gran parte della Groenlandia e all’Antartide. Le aree desertiche in senso lato coprono il 30% delle terre emerse, il 16% riferito ai deserti aridi e il 14% a quelli freddi.

  6. La savana Ai margini delle zone equatoriali, nelle regioni più calde, dove il clima è caratterizzato da piogge abbondanti alle quali seguono lunghi periodi di siccità, si estende la savana. Questo bioma è simile alle praterie delle regioni temperate. Le savane, infatti, si estendono spesso su vasti altipiani dove il terreno risulta poco ondulato e la vegetazione è costituita da formazioni erbacee e arbusti, interrotti da radi alberi (baobab, acacia, euforbia ). Molto ricca, invece, è la fauna, rappresentata da numerose specie di insetti e rettili, dai grandi mammiferi erbivori (elefanti, rinoceronti, gazzelle, giraffe, antilopi, zebre, bufali, ippopotami) e dai carnivori (leoni, leopardi, iene, sciacalli).

  7. La foresta tropicale Lungo la fascia che si estende a cavallo dell’ equatore e dei tropici, il clima è caratterizzato da piogge abbondanti e ben distribuite durante tutto l’anno. La grande umidità dell’aria e del terreno creano delle condizioni ideali per lo sviluppo del bioma più ricco della terra: la FORESTA TROPICALE. La vegetazione è rigogliossima e molto varia; gli alberi ( mogano, palissandro, albero della gomma) sono sempreverdi, raggiungono l’ altezza di 40-50 metri e le loro chiome sono talmente fitte da formare una specie di cupola che a stento lascia passare i raggi del sole. Anche la fauna è piuttosto ricca: sopra la cupola volteggiano pipistrelli e numerosi specie di uccelli; tra i rami strisciano,dondolano e saltano grossi serpenti, opossum e scimmie; sul terreno e tra i rami più bassi infine vivono serpenti, numerosi altri rettili e diversi mammiferi carnivori.

  8. L' AMBIENTE ARTICO A nord della tundra si trova un altro ambiente, quello polare. All’ altezza della spessa coltre di ghiaccio che copre le calotte polari non si sviluppa alcuna forma di vita vegetale perché manca l’ acqua allo stato liquido. In questo tipo di ambiente, però, vivono animali che traggono il loro sostentamento dalla fabbrica di sostanze organiche che è il mare.

  9. Il Paleolab All’esterno del Museo, nell’edificio che una volta conteneva le gabbie dei felini dello zoo, è stato attrezzato un laboratorio didattico, denominato Paleolab. In esso abbiamo inizialmente seguito una lezione riguardante le tappe evolutive dell’uomo, dall’australopiteco all’homo sapiens sapiens. Abbiamo poi svolto alcune attività a piccoli gruppi.

  10. Attività n°1 Abbiamo ricercato dei reperti ossei in un contenitore pieno di sabbia. Dopo averle trovate abbiamo cercato di ricostruire un femore.

  11. Attività n° 2 La seconda attività consisteva nel denominare le varie parti del cranio, che bisognava poi ricostruire.

  12. Attività n° 3 Abbiamo risposto alle domande di un questionario sulla scrittura dell’uomo primitivo.

  13. Attività n° 4 Abbiamo ricalcato dei simboli che usava l’ uomo primitivo. Poi abbiamo cercato di capire il loro significato.

  14. Attività n ° 5 Abbiamo realizzato dei calchi di punte di lance o frecce, che poi abbiamo riprodotto per costruire delle armi antiche.

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