1 / 18

ANALISI DEI RISULTATI INVALSI a.s. 2009/2010

I C.D. B. Croce Casavatore. ANALISI DEI RISULTATI INVALSI a.s. 2009/2010. Docenti coinvolti. Docenti in formazione: Boccia Palma- Valutazione Marinelli Maria-matematica Preta Mariarosaria- Italiano 3 Commissioni di lavoro: totale n° 13 docenti

Download Presentation

ANALISI DEI RISULTATI INVALSI a.s. 2009/2010

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. I C.D. B. Croce Casavatore ANALISI DEI RISULTATI INVALSI a.s. 2009/2010

  2. Docenti coinvolti Docenti in formazione: Boccia Palma- Valutazione MarinelliMaria-matematica PretaMariarosaria- Italiano 3 Commissioni di lavoro: totale n° 13 docenti Commissione sperimentazione e testaggio prove: l’intero collegio

  3. Il primo Circolo didattico di Casavatore si trova nella parte vecchia del territorio circondato dall’agglomerato dell’antico villaggio. Costituito da n° 2 Plessi: Plesso B. Croce (sede centrale) Plesso E. De Filippo La rilevazione è stata effettuata su: n° 6 classi II n° 6 classi V Il I C. D. B. Croce casavatore

  4. CLASSI V COMPARAZIONE DATI 4,5 < ITALIA 1,9 < SUD 2,7 < ITALIA 2,2 < SUD

  5. CLASSI II COMPARAZIONE DATI 4,40 > ITALIA SUD 15,1 < ITALIA 12,3 < SUD 4,8 > ITALIA 4,9 > SUD

  6. Dalla lettura dei dati emerge che nella prova di italiano le maggiori difficoltà sono state: • Poca autonomia nella comprensione ed esecuzione delle consegne • Testi di comprensione lunghi (tempi di attenzione limitati) • Limitato bagaglio lessicale • Comprensione delle informazioni implicite • Poca flessibilità nell’applicazione delle conoscenze MAGGIORI DIFFICOLTà PLATEA CON DISAGI SOCIO - AMBIENTALI

  7. FINALITÀ Somministrare strumenti ideati e tarati per rilevare in maniera oggettiva i livelli apprenditivi degli alunni della scuola primaria nei tre momenti fondamentali (iniziale, intermedio e finale) RISULTATI VERIFICHE FINALI (Periodo MAGGIO 2010) CONFRONTO CON SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA

  8. Attuazione di n° 6 moduli PON F1 sulle classi III, che mirano al recupero e/o potenziamento linguistico e della logica attraverso l’uso delle LIM e della didattica multimediale Attuazione n° 5 moduli PON C1 che mirano al potenziamento linguistico, delle scienze naturali e della matematica AZIONI DELLA SCUOLA

  9. 1° Circolo didattico di CasavatoreClassi 5°curricolo di Italiano (estratto)

  10. Prototipo scheda verifica finale classe 5 Revisione luglio 2010 Prove di verifica finale CLASSI QUINTEProva 1: Apprendimento:Ascolta un testo letto dall’insegnante ed individua una serie di informazioni rispondendo a domande aperte e chiuse. Consegna: Ascolta bene il testo che leggerò perché dovrai ricordare alcune informazioni che ti serviranno per rispondere a delle domande. ( L’ insegnante legge due volte lentamente) Testo: Il ladro non passa dal buco

  11. Valutazione prova 1 (vedi allegato 2) Testo Prova 1: Apprendimento:Ascolta un testo letto dall’insegnante ed individua una serie di informazioni rispondendo a domande aperte e chiuseConsegna: Ascolta bene il testo che leggerò perché dovrai ricordare alcune informazioni che ti serviranno per rispondere a delle domande * N.B. LA DOMANDA N°2 DEVE AVERE ALMENO I 3 COGNOMI 1.Di cosa si parla nel brano? Del gioco del Lotto Di una rapina Dei mondiali di calcio 2. *Chi sono i protagonisti del fatto?-------------------------------------------------------------------------- 3. I ladri sono stati arrestati Tutti insieme In tempi diversi Non sono stati ancora arrestati 4. Come era soprannominato Giovanni Sollami? ______________________________

  12. Valutazione prova 1 (vedi allegato 2) 5. Perchè Giovanni Sollami non è riuscito a passare dal foro? 6. I ladri erano già stati sul luogo prima di compiere la rapina? Sì No Non si sa 7. Qual è stato l’elemento decisivo che ha smascherato i ladri? Le testimonianze di alcuni passanti La loro passione per il gioco del lotto e le scommesse Le riprese della telecamera 8. Indica tre aggettivi per definire il protagonista furbo goffosnellogiovanegrasso astutopaziente 9 . Il brano che hai ascoltato è Un racconto d’avventura Un articolo di cronaca Un racconto giallo Valutazione prova 1 ⃞ B: Risponde correttamente a 8-9 domande su 9 ⃞ M: Risponde correttamente a 6-7 domande su 9 ⃞ I : Altro

  13. INFLUENZA: INDICAZIONI PER LA CORREZIONE D3 Punteggio pieno Codice 2: Fa precisi riferimenti al testo e mette in relazione lo stile e lo scopo, in accordo con i termini “amichevole ed invitante” La risposta deve contenere ALMENO UNO dei seguenti elementi: (1) si riferisce in modo preciso a un aspetto del testo (aspetto, stile della scrittura, immagini o altri elementi grafici, altri elementi di questo tipo) E/O, (2) utilizza espressioni diverse da “amichevole”, e “incoraggiante” per esprimere una valutazione (attenzione: termini come “interessante”, “facile da leggere” e “chiaro” non sono considerati sufficientemente precisi). Il parere sul risultato ottenuto da Giovanna può essere espresso o facilmente deducibile.(omissis) Esempio di criteri di valutazione ocsepisa

  14. Comparazione delle schede Il collegio del 1° circolo B.Croce ha rilevato vari punti di criticità nella somministrazione delle prove di verifica messo in essere nel corso dell’ultimo decennio: Il primo punto di criticità consiste nella definizione delle indicazione per la correzione delle schede: la legenda per la valutazione, infatti, sembra essere inadeguata. (così come verificato in situazione analizzando in maniera critica le schede INVALSI) . Il secondo punto di criticità consiste nell’apertura della valutazione: l’attuale B, M, I risultano essere inappropriate Pertanto ci si è mossi in una duplice direzione: Un gruppo di docenti n° 6 individuati nelle interclassi di quarta e quinta stanno ristrutturando le prove di verifiche di Italiano per le classi quarte e quinte della scuola primaria. Analogamente per le prove di matematica Un gruppo n°3 individuato nella commissione valutazione, sta studiando un sistema di controllo e verifica per la definizione delle indicazioni utili per la correzione delle schede . Un gruppo n°5 docenti (1 per interclasse- coordinatori) sta lavorando all’apertura della valutazione declinando per item le competenze da raggiungere

  15. Analisi della variabilità E’ stato analizzato, inoltre , un altro aspetto fondamentale per la definizione dei punti di criticità che possono portare ad un abbassamento dei risultati apprenditivi: la variabilità Nella nostra scuola, grazie ad interventi mirati e pianificati, attraverso l’attuazione di progetti quali il Centro servizi, progetto Continuità e il servizio di psicologia scolastica, si è ottenuto una Minore variabilità quindi classi più omogenee al loro interno. Questo ha portato ad lieve ma costante miglioramento dei dati apprenditivi così come riportato nel grafico seguente:

  16. PROGETTO CONTINUITà 1°Step Periodo: GIUGNO Incontri di raccordo tra docenti scuola dell’infanzia, scuola primaria e centro servizi consente di dare e avere una panoramica generale sui bambini di anni 5 di scuola dell’infanzia, ovvero futuri alunni di classe prima elementare, e individuare casi particolari ed eventuali problematiche da tener conto per la formazione delle classi 2°Step Periodo: SETTEMBRE Gruppi mobili per il 1° mese di attività didattica in classe I Durante questo periodo la somministrazione di test di ingresso per la verifica dei preapprendimenti e l’osservazione diretta delle docenti, sono mirate a cogliere ulteriori eventuali problematiche apprenditive e/o relazionali, consentendo una formazione più omogenea dei vari gruppi classe INTERVENTI DELLA SCUOLA OUTCOME

  17. VARIABILITàTRAle classi eDentrole classi CLASSI V Minore variabilità quindi classi più omogenee al loro interno Maggiore variabilità quindi classi più eterogenee tra di loro

  18. VARIABILITàTRAle classi eDentrole classi CLASSI II Maggiore variabilità quindi classi più eterogenee al loro interno Minore variabilità quindi classi più omogenee tra di loro

More Related