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Misura 214 azione 3

Misura 214 azione 3. La biodiversità è un complesso di comunità di piante, animali e microrganismi in continua evoluzione, che interagiscono con il loro ambiente. “… la variabilità degli organismi viventi di tutte le fonti ”

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Misura 214 azione 3

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Presentation Transcript


  1. Misura 214 azione 3

  2. La biodiversità è un complesso di comunità di piante, animali e microrganismi in continua evoluzione, che interagiscono con il loro ambiente. “… la variabilità degli organismi viventi di tutte le fonti” (definizione accettata a livello giuridico, adottata dalle Nazioni Unite al Vertice della Terra del 1992 a Rio de Janeiro) Countdown 2010: impegno degli Stati, Istituzioni, privati e imprese, a ridurre in maniera significativa la perdita di biodiversità entro il 2010, dichiarato dalle Nazioni Unite anno mondiale della Biodiversità.

  3. É dimostrato che gli ecosistemi con maggiore numero di specie, si conservano meglio, la biodiversità è quindi necessaria per il mantenimento del loro equilibrio. L'importanza della diversità biologica (conosciuta con il termine di Biodiversità) è immensa.

  4. Una grande ricchezza L'Italia è il paese europeo con la maggiore ricchezza biologica: ospita oltre un terzo della fauna e circa la metà della flora europee. Nei 2,3 milioni di km2 dell’area del Bacino del Mediterraneo si contano almeno 30.000 specie di piante: l’1.6% della superficie della Terra contiene il 10% di tutte le specie vegetali esistenti!

  5. Agricoltura e biodiversità: la diversità biologica in agricoltura rappresenta un sottoinsieme della diversità biologica generale BIODIVERSITÀ AGROBIODIVERSITA’ Dalla ‘rivoluzione verde’ - originata dall’ingresso massivo della chimica in agricoltura - ad oggi, è stato ampiamente dimostrato che si è prodotta una notevole perdita di agrobiodiversità, nel mondo, in Italia ed in Puglia

  6. Le cause • orientamento di agricoltori e allevatori verso scelte tese ad aumentare produzioni attraverso l’uso di un numero limitato di varietà e di razze • orientamento verso la monocoltura • limitata serbevolezza dei prodotti • … altre cause: • forte competizione delle cultivar ‘universali’, vedi ad es. i “vitigni internazionali” • scarso interesse del mercato verso i prodotti di varietà ‘antiche’

  7. Gli effetti (a catena) • maggiore vulnerabilità alle malattie e maggiore sviluppo di parassiti, e questi ultimi sempre più virulenti • maggiore necessità di intervenire con trattamenti chimici (fitofarmaci, concimi, ormoni, ecc.) • maggiore inquinamento, ed in definitiva … • … sviluppo di sistemi agricoli ad alto impatto ambientale • … meno opportunità di sviluppo dei sistemi agricoli a basso impatto, meno inquinanti e più ricchi di prodotti tipici locali In un secolo si sono estinte trecentomila varietà vegetali e continuano a estinguersi, al ritmo di una ogni sei ore Dall’inizio del ‘900 l’Europa ha perso il 75% della diversità genetica fra i prodotti agricoli, l’America fino al 93%

  8. Ratifica della Convenzione di Rio de Janeiro con legge n. 124 del 14 febbraio 1994 Linee strategiche e programma preliminare per l’attuazione della Convenzione in Italia Vari tentativi di definire un Piano Nazionale sulla Biodiversità: nel 1996, 1998, 2008 Strategia Nazionale sulla Biodiversità, 2010 La tutela della biodiversità nel mondo e in Italia Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura Approvato in seno alla Conferenza della FAO del 3 novembre 2001 a Roma, ratificato dallo Stato Italiano con Legge n. 101 del 6 aprile 2004

  9. Il Trattato FAO: • istituisce un fondo comune nel quale, tutti i Paesi firmatari debbono versare una parte dei proventi derivanti dall’uso delle risorse genetiche. (il fondo deve essere destinato ai Paesi di origine delle stesse risorse genetiche utilizzate) • parla per la prima volta di diritti degli agricoltori “custodi” • istituisce un sistema di “accesso facilitato” alle risorse genetiche di un Paese La L. 101/2004 di ratifica del Trattato prevede: • la conservazione e uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura • un’equa e giusta condivisione dei vantaggi dalla loro utilizzazione per un'agricoltura sostenibile e per la sicurezza alimentare (art. 1) • “le regioni e le p.a. provvedono all'attuazione e all'esecuzione del Trattato …” (art. 3, c. 1)

  10. Le azioni nazionali • Il Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo (PNBA) • (Conferenza Stato-Regioni 14/02/2008) • definire con criteri comuni le razze animali e le varietà locali o autoctone esistenti • confrontare i risultati ottenuti dalle azioni di identificazione e caratterizzazione • conservare correttamente “ex situ” ed “in situ” • definire una razza o varietà locale “a rischio di estinzione” o meno, in modo omogeneo • L’agricoltura nella Strategia Nazionale sulla biodiversità Pratiche agricole eco-compatibili e sostenibili volte a: diversificare le produzioni, tutelare il paesaggio rurale, assicurare la diversità degli agroecosistemi, la complessità ambientale delle aree agricole, la gestione della contaminazione del suolo • Le Leggi Regionali sulla tutela dell’agrobiodiversità Basilicata, Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio

  11. Nella Programmazione sullo Sviluppo Rurale 2007-13 (Reg CE. 1698/05) si impone ai soggetti cui è delegata la programmazione, l’individuazione di azioni specifiche all’interno dell’ Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale Programma di Sviluppo Rurale Puglia (2007/2013) Misura 214 “Pagamenti Agroambientali” Azione 3: Tutela della biodiversità (agricoltori “custodi”) Azione 4: Progetti integrati, banche dati e divulgazione per la biodiversità

  12. Azione 3 “Tutela della biodiversità”: cosa prevede Aiuto: quinquennale per le aziende i cui conduttori si impegnano a conservare in situ, le risorse genetiche vegetali (colture) indicate in allegato al PSR. Beneficiari : Imprenditori agricoli. Tale impegno qualifica i beneficiari come coltivatori custodi. In allegato, 124 (per ora) varietà da tutelare

  13. Il Progetto Azioni preliminari per la salvaguardia in situ delle varietà a rischio di erosione genetica Individuazione sul territorio di varietà vegetali autoctone a rischio di erosione e loro georeferenziazione Creazione di schede descrittive e dossier fotografici (realizzazione e descrizione di descrittori Moltiplicazione del materiale vegetale e valutazione dello stato sanitario Costituzione di campi collezione per la loro conservazione, loro mantenimento e messa in rete

  14. Aiutaci a recuperare e salvaguardare la biodiversità di Puglia Foto di Antonella Berlen

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