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gennaio – 2006. LA SCUOLA COMUNITÀ CHE APPRENDE. Prospettive. scuola comunità che apprende scuola comunità che apprende scuola comunità che apprende. dirigente scolastico dirigente scolastico dirigente scolastico dirigente scolastico.

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Presentation Transcript


  1. gennaio – 2006 LA SCUOLA COMUNITÀ CHE APPRENDE

  2. Prospettive

  3. scuola comunità che apprende scuola comunità che apprende scuola comunità che apprende dirigente scolastico dirigente scolastico dirigente scolastico dirigente scolastico comunità di apprendimento professionale comunità di apprendimento professionale team di insegnanti team di insegnanti team di insegnanti classe comunità ceh apprende classe comunità che apprende

  4. La comunità: storia Contratto sociale (Locke) Le società sono regolate da relazioni o da connessioni che esprimono un contratto di mutuo interesse. Ognuno dà qualcosa o rinuncia a qualcosa per avere in cambio qualcosa di grande valore. Il contratto dura fino a che le parti ottengono quello che desiderano.

  5. La comunità: storia Alleanza sociale (Rousseau) Le società sono regolate dalla condivisione di idee e di valori. Quando questa alleanza è raggiunta, i legami danno luogo a una struttura sociale con ruoli, doveri e obbligazioni interiorizzati dai membri del gruppo. La struttura non si rompe anche se a qualcuno non piace più. L’alleanza si regge per un senso di lealtà, di fedeltà, di identità, di responsabilità e di reciprocità.

  6. La comunità: la storia L’essenza della natura umana (Hobbes) Le società sono regolate da un istinto egoistico di soddisfare bisogni fisici o psicologici o da valori di altruismo, di comportamento morale, di cooperazione finalizzati ad accrescere il bene comune, anche se fare ciò talvolta richiede il sacrificio dei propri interessi.

  7. La comunità: storia Organizzazioni formali o informali Le organizzazioni formali sono strutture sociali predisposte per scopi precisi e richiedono una organizzazione gerarchica il cui lavoro è decidere i bisogni da soddisfare e stabilire le strutture necessarie per conseguire gli scopi. Le organizzazioni informali sono gruppi sociali nei quali i membri si autodeterminano seguendo norme, standard, alleanze e altri fatti culturali.

  8. fondate su un sistema di relazioni più simile ad un’alleanza tra i membri che a un contratto sociale più vicine a organizzazioni informali che a formali regolate più da un istinto altruistico che egoistico La comunità: storia Le comunità sono società…

  9. Definizione

  10. Scuola comunità: definizione Metafore • Ontologiche • Psicologiche • Comportamentali • Politiche • Etiche

  11. Scuola comunità:definizione «Un luogo dove tanto gli studenti quanto gli adulti sono coinvolti come persone attive nell’apprendimento di cose di grande importanza per loro e dove ognuno incoraggia l’altro ad apprendere… Un luogo dove tutti i partecipanti - insegnanti, dirigenti, genitori e studenti – sono impegnati ad apprendere e a insegnare. La scuola non è un luogo dove le persone importanti non hanno bisogno di imparare e le persone non importanti lo fanno. Al contrario, è un luogo dove gli studenti scoprono e gli adulti riscoprono il piacere e le difficoltà e le soddisfazioni dell’apprendere» R. Barth (1990), Improving school from within. San Francisco, CA: Jossey-Bass, p. 9)

  12. Scuola comunità: definizione «…Se vogliamo usare questa parola in modo significativo, dobbiamo restringerla a un gruppo di persone che hanno imparato a comunicare onestamente tra di loro, le cui relazioni vanno più in profondità rispetto alle maschere di compostezza che assumono, e che hanno sviluppato alcuni impegni significativi per cui gioire insieme, piangere insieme, rallegrarsi reciprocamente e fare propria la condizione altrui…» M. S. Peck (1987). The different drum: Community making and peace. New York: Simon & Schuster. p. 59

  13. Scuola comunità: definizione «Per molti aspetti, la vita in comunità è come la vita in un’orchestra. L’orchestra è formata da molti singoli componenti ognuno dei quali suona un particolare strumento. Ogni strumentista è parte dell’orchestra e, tuttavia, l’orchestra è molto di più dell’insieme dei singoli strumentisti riguardo alla propria identità e allo scopo che si prefigge. Essa agisce come un tutto unitario» Kratzer (1996). Redefining effectiveness: Cultivating a caring community in an urban elementary school. Unpublished dissertation, University of California, Los Angeles, p. 297.

  14. Scuola comunità: definizione «Ambienti culturali nei quali tutti apprendono, nei quali ogni individuo è una parte integrante, e nei quali ogni partecipante è responsabile sia dell’apprendimento che del benessere dell’altro» C. B. Myer, & D. J. Simpson, (1998). Recreating schools: Places where everyone learns and likes it. Thousaand Oaks, CA: Corwin, p. 2.

  15. Scuola comunità: definizione «Una comunità che apprende promuove e valorizza l’apprendimento come un processo di dialogo continuo, attivo e collaborativo tra insegnanti, studenti, staff, dirigente e genitori per migliorare la qualità dell’apprendimento e la vita nella scuola. Sviluppare scuole dove ogni aspetto della comunità favorisce l’apprendimento e aiutare tutti coloro che vengono a contatto con la scuola per dare un contributo alla comunità che apprende sono concetti importanti» Speck, (1999). The principalship: Building a learning community. Upper Saddle River, NJ: Prentice-Hall.

  16. Scuola comunità:definizione «Le comunità sono aggregazioni di individui legati tra loro da volontà naturale e vincolati insieme da un complesso di idee e di ideali condivisi. Il legame e il vincolo sono tanto forti da trasformare gli individui da un insieme di ‘IO’ in un ‘Noi’ collettivo. In quanto ‘NOI’, i membri sono parte di una stretta rete di rapporti significativi. Questo ‘NOI” generalmente condivide un luogo comune e, nel tempo, giunge a condividere sentimenti e tradizioni comuni che sono di sostegno» T. J. Sergiovanni (2002). Dirigere la scuola comunità che apprende, Roma: LAS, p. 89.

  17. Scuola comunità:definizione «Il legame che salda in modo speciale le persone, ed esse ai valori e alle idee condivise, è la caratteristica che definisce le scuole come comunità. Le comunità sono definite dai loro centri di valore, dai loro sentimenti e dalle loro credenze, che forniscono le condizioni necessarie per creare un senso di “noi” a partire da un “io”» T. J. Sergiovanni (2000). Costruire comunità nelle scuole. Roma: LAS, pp. 3-4.

  18. Scuola comunità:definizione «Nell’educazione, usiamo il termine comunità con molte differenti sfumature di significato. A volte, comunità indica un luogo – i confini di un quartiere geograficamente identificabili… Altre volte, gli educatori e, in particolare, i responsabili della scuola, usano il termine comunità per indicare il mondo pubblico, politico, esterno alla scuola… Altre volte ancora, questo termine sta ad indicare un gruppo di persone che condividono dei valori… Infine usiamo il termine comunità per riferirci a una qualità insita nella scuola stessa» C. Merz & G. Furman (1997). Community and schools: Promise and paradox. New York: Teachers College Press , pp. 3-4.

  19. Perché

  20. Scuola comunità:si contrappone a «…In un certo senso le nostre scuole sono fabbriche nelle quali il materiale grezzo (i ragazzi) deve essere plasmato allo scopo di rispondere alle varie richieste della vita. Le specificazioni del prodotto provengono dalle esigenze della civiltà del XX secolo…» Scuola tayloristica: W. T. Harris (ispettore scolastico) citato in E. Fiske (1992). Smart school, smart kids: Why do some schools work? New York, Simon and Schuster, pp. 32-33).

  21. Scuola comunità:si contrappone a Scuola tayloristica: Le assunzioni che hanno guidato le scuole, a partire dalla fine dell’ottocento, si fondavano sul modello della fabbrica che, a sua volta, aveva come cardini costitutivi la centralizzazione, la standardizzazione, la gestione gerarchica top-down, una rigida scansione dei tempi e la responsabilità basata sull’aderenza al sistema. In un’epoca post-industriale e in una società fondata sulle conoscenze, tale modello non è più valido… R. Du Four & R. Eaker (1998). Professional learning communities at work. Best practices for enhancing student achievement, Alexandria, VA: National Educational Service, pp. 44.45.

  22. Scuola comunità:si contrappone a …ha continuato a funzionare abbastanza bene, fino a che i drop-out hanno avuto facile accesso a lavori non specializzati nell’industria. Tuttavia, nel mondo industriale, il numero di lavori non qualificati è diminuito notevolmente e la maggior parte delle società – tra cui anche molte fabbriche – hanno abbandonato questo modello… Scuola tayloristica:

  23. Scuola comunità:perché La società ha perso spazi di comunità Ogni società da quella più piccola (come la famiglia) a quella più complessa (come la grande impresa) fa riferimento a due ambiti che in modo reciproco si escludono.

  24. Scuola comunità:perché La società ha perso spazi di comunità Il mondo vitale (Lebenswelt): è il mondo della cultura che fornisce conoscenze, credenze, norme, della comunità ovvero degli altri a cui siamo connessi, dell’individuo che trae il proprio valore da questo mondo che ha per lui grande valore. Il mondo del sistema (Systemswelt): è il mondo degli strumenti efficaci per raggiungere fini. È il mondo dell’efficienza, dei risultati e della produttività, ovvero della gestione e dell’organizzazione economica e politico-amministrativa per il conseguimento di obiettivi.

  25. Scuola comunità:perché La società ha perso spazi di comunità Il mondo del sistema tende a invadere (colonizzare) il campo del mondo vitale per riprodurlo o trasformarlo in patologico (perdita di senso, anomia, psicopatologie). Ambedue i mondi sono importanti e necessari e, se rimangono equilibrati, possono essere di giovamento l’uno all’altro. T. J. Sergiovanni (2000). The lifeworld of leadership. Creating culture, community, and personal meaning in our schools. San Franscisco, CA: Jossey-Bass, pp. 1-16.

  26. Scuola comunità:perché Le organizzazioni sono sistemi complessi ai confini del caos Sistemi a rete con feedback non-lineari. Sistemi paradossali in grado di operare dentro e ai confini di un equilibrio tra stabilità (pressione di forze di integrazione, di bisogni di sicurezza e di certezza e di adattamento all’ambiente)e instabilità (pressione di forze di divisione, di decentralizzazione, di innovazione e di isolamento).

  27. La vitalità di una organizzazione sta nel riuscire a stare ai limiti tra stabilità e instabilità A causa della loro dinamica interna una organizzazione deve far fronte a un futuro completamente non conoscibile e imprevedibile. Le persone all’interno del sistema non possono avere il controllo di un futuro a lungo termine, ma solo a breve termine. Lo sviluppo a lungo termine è un processo di auto-organizzazione spontaneo da cui possono emergere nuove direzioni strategiche. Scuola comunità:perché

  28. Scuola comunità:perché Teoria dell’evoluzione umana Lo sviluppo degli esseri umani dipende dalla cultura che si trasmette per contaminazione diretta. I gruppi cooperativi crescono e si sviluppano, quelli “egoisti” regrediscono e muoiono: le società cooperative crescono perché vi è una dinamica di scambi reciproci.

  29. Caratteristiche

  30. La visione condivisa «Le visioni condivise emergono da visioni personali. È da qui che esse traggono energia e forza per incoraggiare l’impegno. Il possesso personale è il fondamento dello sviluppo delle visioni condivise. Questo significa non solo visione personale, ma impegno per la verità e tensione creativa – marchi di garanzia del possesso personale.

  31. Una visione condivisa può generare livelli di tensione creativa che vanno molto al di là dei “livelli di comfort” dei singoli. Quelli che contribuiranno di più a realizzare una visione elevata saranno coloro che possono “sostenere” questa tensione creativa: rimanere decisi sulla visione e continuare a indagare a fondo sulla realtà che si vive. Essi saranno coloro che credono profondamente nella capacità di creare il loro futuro perché è questo che sperimentano di persona» P. Senge (1990). La quinta disciplina. Milano: Sperling-Kupfer, p. 211).

  32. dare alla comunità scolastica un senso forte di identità e di continuità in tempi di cambiamento. avere una “bussola” che orienti il cambiamento della scuola. aumentare la coesione tra lo staff connettere la comunità scolastica a scopi più alti Scuola comunità:caratteristiche La visione condivisa è necessaria per:

  33. rivitalizzare quando il percorso diventa molto impegnativo guidare le azioni di tutti i membri della comunità scolastica – insegnanti, responsabili della scuola, genitori e studenti offrire alla comunità scolastica una forza collettiva di pensiero e spirito. Scuola comunità:caratteristiche

  34. Scuola comunità:caratteristiche Rete di interazione inclusiva «Quando qualcuno ci chiede di parlare di noi stessi, noi parliamo della nostra famiglia, del nostro lavoro, dei nostri studi, dei club sportivi a cui apparteniamo, ecc. In tutto questo parlare, dov’è il nostro “Sé”? La risposta è: “Da nessuna parte”, perché il “Sé” non è una cosa, ma... una narrazione che cerca in tutti i modi di entrare in contatto con altre narrazioni e di diventare più ricca» R. Du Four & R. Eaker (1998). Professional learning communities at work. Best practices for enhancing student achievement, Alexandria, VA: National Educational Service,

  35. Scuola comunità:caratteristiche L’apprendimento continuo... …avviene in una interazione complessa nella quale la conoscenza tacita (intuizioni, comprensioni o impressioni soggettive) radicata nell’azione e nell’esperienza individuale (negli ideali, nei valori o nelle emozioni) si trasforma in conoscenza esplicita …impegna collettivamente la comunità nei confronti dei principi guida che articolano ciò che le persone credono e ciò che cercano di costruire nella scuola.

  36. Contesto di un potenziale imprevedibile … Scuola comunità:caratteristiche La partecipazione degli insegnanti a una comunità professionale di colleghi, che condividono le stesse opinioni, ha un grande effetto sulla loro abilità di conoscere meglio cosa fare in classe e di adattare le loro strategie d’insegnamento per una soddisfazione più efficace dei bisogni degli studenti. Dove questa collegialità è alta, gli insegnanti hanno una visione più positiva dell’insegnamento ed insegnano con più successo.

  37. Leadership

  38. richiama valori, idee e obiettivi attraverso ciò che dice manifesta ciò che apprezza attraverso ciò a cui dedica tempo, sostiene e promuove le ragioni che portano a decisioni coerenti con i valori, le idee e gli obiettivi della scuola Scuola comunità:leadership Sa gestire l’attenzione È l’abilità di focalizzare se stesso e le persone sui valori, sulle idee, sugli scopi e sulle finalità del trovarsi insieme, e di fornire la giustificazione e il fondamento all’autorità di ciò che avviene a scuola:

  39. confronta ciò che dice e fa, ciò che nella scuola si dice e fa con la visione e con i valori della scuola è consapevole di avere un potere la cui forza e i cui limiti stanno nei valori e negli scopi dell’istituzione che simbolicamente rappresenta. Scuola comunità:leadership Sa servire servire e proteggere i valori e la visione È l’abilità di dimostrare un potere subordinato alla visione della scuola che serve:

  40. sa che la vita “quotidiana” ha un valore se è connessa a scopi e significati che la definiscono e l’interpretano connette azioni e decisioni a scopi e significati profondi e condivisi sa trasmettere significati e valori convincenti sa motivare attribuendo significato alle cose che si fanno. Scuola comunità:leadership Sa gestire i significati È l’abilità di connettere insegnanti, genitori e studenti alla scuola in un modo che fa scopire loro la vita utile, piena di valore:

  41. costruisce la sua autorità sull’esempio del suo comportamento più che su quello del ruolo è chiara la coerenza tra ciò che fa e ciò che dice le motivazioni addotte a sostegno di decisioni sono trasparenti e comprensibili in riferimento ai valori e alle idee che orientano la scuola e l’agire di tutti vi è un chiaro legame tra ciò che dice e fa e gli scopi e i valori della scuola. Scuola comunità:leadership Sa gestire la fiducia È l’abilità di farsi riconoscere come credibile, legittimo e onesto:

  42. sa unire la conoscenza dei propri valori e la capacità di difenderli senza offendere e aggredire gli altri sa distinguere le proprie scelte da quelle degli altri e dalle scelte comuni ha l’intelligenza pratica di sapere dove vuole andare e di come fare per arrivarci. Scuola comunità:leadership Sa gestire se stesso È l’abilità di conoscere chi egli è, in che cosa crede, perché fa quello che fa:

  43. standard elevati senza imporli sviluppo della professionalità degli insegnanti evitando uno stretto controllo della loro attività coinvolge i genitori salvaguardando l’autonomia della scuola unisce attorno a valori condivisi rispettando la diversità usa il potere senza dominare. Scuola comunità:leadership Sa gestire i paradossi: È l’abilità di unire insieme le cose che sembrano in contrasto tra loro:

  44. si concentra sui problemi da cui dipende un miglioramento dell’apprendimento si preoccupa di sviluppare buone relazioni si adopera di far circolare conoscenze sempre maggiori per migliorare la professionalità sviluppa le relazioni tra gli insegnanti in modo che essi diventino una comunità di pratica. Scuola comunità:leadership Sa gestire l’efficacia È l’abilità di concentrarsi sullo sviluppo delle capacità della scuola che consentono di migliorare nel tempo la prestazione:

  45. è un’autorità morale, pedagogica e cognitiva, non un’autorità burocratica e personale motiva l’impegno e il coinvolgimento orientando ognuno verso il bene comune e ciò che questo richiede a ciascuno fa sì che insegnanti, genitori e studenti condividano la responsabilità di ciò che avviene nella scuola idee e impegno sono condivisi. Scuola comunità:leadership Sa gestire il coinvolgimento e l’impegno È l’abilità di esprimere una leadership connessa più a fattori cognitivi che a fattori personali e burocratici:

  46. Comunità professionale

  47. gli insegnanti che si sentono sostenuti di continuo nell’apprendimento e nella pratica in classe sono più impegnati e efficaci di quelli che non ricevono conferme e sostegno nel loro lavoro. il sostegno di reti, la cooperazione tra colleghi e i ruoli professionali estesi accrescono l’efficacia degli insegnanti nel soddisfare le necessità degli studenti. gli insegnanti che hanno un senso elevato della propria efficacia con più probabilità adottano nuovi comportamenti ed anche continuano a svolgere la professione. La comunità professionale:le origini Negli anni ‘80, Rosenholtz (1989), nella discussione sui fattori di qualità degli insegnanti, rileva che: Rosenholtz, S. (1989). Teacher's workplace: The social organization of schools. New York: Longman.

  48. In seguito, McLaughlin e Talbert (1993) hanno confermato che, quando hanno l’opportunità di impegnarsi nella ricerca e nell’apprendimento collaborativi, gli insegnanti sviluppano e condividono la conoscenza che traggono dall’esperienza. McLaughlin, M.W., & Talbert, J.E. (1993). Contexts that matter for teaching and learning. Stanford, CA: Center for Research on the Context of Secondary School Teaching, Stanford University Secondo Darling-Hammond (1996), le decisioni condivise sono un fattore di cambiamento del curricolo e di trasformazione dei ruoli nell’insegnamento. Il tempo programmato per lavorare insieme nella pianificazione dell’istruzione, nell’osservazione reciproca in classe e nella condivisione dei risultati hanno un grande effetto sulla pratica di insegnamento. Darling-Hammond, L. (1996, March). The quiet revolution: Rethinking teacher development. Educational Leadership,53(6), 4-10

  49. La comunità professionale:definizione Il termine comunitàdi apprendimento professionale definisce un gruppo scolastico composto da più componenti uniti nell’impegno a realizzare il livello di apprendimento migliore degli studenti. Essi condividono una visione, lavorano e apprendono in modo collaborativo, visitano e conoscono le altre classi e partecipano alle decisioni.

  50. la comunità stimola una ricerca permanente e collettiva all’insegnamento e all’apprendimento che coinvolge tutti in esperienze molto visibili, i partecipanti apprendono l’uno dall’altro, l’uno con l’altro e l’uno per l’altro, essi condividono la conoscenza conseguita, l’entusiasmo e le sfide che vengono da contenuti difficili da apprendere e i vantaggi che il loro apprendimento produce. La comunità professionale:definizione Una comunità di apprendimento professionale esiste quando un gruppo di persone si dedica a un apprendimento continuo e al sostegno di altri in tale processo. Quando questo si verifica,

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