1 / 15

Educazione alla salute

L’educazione alla salute nella scuola si colloca in un ambito ampio riguardando gli interventi che promuovono il ben-essere dello studente sia dal punto di vista della salute fisica che da quello emotivo, relazionale ed interculturale. Educazione alla salute. I.I.S. “Leonardo da Vinci”.

abram
Download Presentation

Educazione alla salute

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. L’educazione alla salute nella scuola si colloca in un ambito ampio riguardando gli interventi che promuovono il ben-essere dello studente sia dal punto di vista della salute fisica che da quello emotivo, relazionale ed interculturale. Educazione alla salute

  2. I.I.S. “Leonardo da Vinci” Alunni circa 800 Classi 41 Indirizzi attuali Liceo scientifico Liceo scientifico opzione Scienze Applicate Liceo Linguistico Liceo delle scienze umane Liceo delle scienze umane opzione Economico Sociale Professionale indirizzo Servizi Commerciali Tecnico : settore tecnologico Meccanica, Meccatronica ed Energia

  3. Funzione strumentale area 3(Area della partecipazione -alunni, genitori, docenti, ATA, cittadini- promozione dell’agio, prevenzione contrasto del disagio, CIC, bisogni speciali, educazione alla salute) Commissione educazione alla salute Compito : elaborare un piano di attività finalizzate alla promozione dell’educazione alla salute nella sua più ampia accezione. coordinare, tutte le iniziative progettate “dentro” e “fuori” la scuola in stretta collaborazione con i Soggetti istituzionali e non, che nel territorio svolgono ruoli importanti nell’ambito dell’educazione alla salute

  4. Obiettivi attività di educazione alla salute Arricchirele conoscenze degli studenti e la loro formazione Sviluppare il coinvolgimento attivo degli studenti nelle varie tematiche proposte - la riflessione sui valori del rispetto (di sé e degli altri), - sulla solidarietà, - sulla responsabilità delle proprie scelte, - sulle conseguenze dei propri stili di vita ed atteggiamenti. Contribuire allo sviluppo delle competenze di natura metacognitiva (imparare ad imparare) relazionale (saper lavorare in gruppo) . attitudinale (autonomia e creatività)

  5. Interventi sulle tematiche della salute (ampio senso), cercando di garantire corretta informazione sui temi proposti attraverso una partecipazione attiva, laboratoriale che termina ove possibile con un prodotto finale elaborato dagli studenti. Ogni anno i ragazzi divisi per classi parallele, affrontano una tematica di complessità crescente in modo da sviluppare alla fine del ciclo di studi un bagaglio di conoscenze e competenze. Cosa e Come

  6. Tematiche Biennio : alimentazione, dipendenze varie, legalità. Triennio :affettività, malattie sessualmente trasmissibili, gestione della sofferenza, identità, autostima, riflessione sulla corporeità, DCA, volontariato, legalità.

  7. Altre attività • Percorso di peer education (biennale) • C.I.C (Centro Informazione e Consulenza) quindicinale • Corsi per genitori (comunicazione, dipendenze, genitorialità) • Corsi per Docenti (Dipendenze, Comunicazione, Primo soccorso, Gestione dei conflitti)

  8. Enti ed Associazioni coinvolte • Comune di Umbertide (Ufficio Cittadinanza): risorse finanziarie e formatori • Asl n.1 : esperti richiesti dalle varie tematiche attuate • Associazioni volontariato • Cesvol Perugia • Associazione “Mi fido di te” formatrice dott. Bianchini Paola (collaboratrice del centro “Palazzo Francisci di Todi)

  9. Prodotti realizzati a.s. 2007-2008Progetto “No alle dipendenze” classi I (180 ragazzi circa) e 20 peer educators Il progetto attivato in peer education evidenziava i danni del fumo e dell’alcol sull’organismo e sulla sicurezza personale e collettiva (vedi codice della strada e guida in stato di ebrezza). Prodotto finale: opuscolo e cd con video tutto ideato dai ragazzi (slides, disegni, file,sceneggiatura video)

  10. a.s. 2009-2010Progetto “Ai confini dell’identità” 2 classi IV e peer educators Obiettivi • far rifletter i ragazzi sull’immaginario corporeo tipico dei paesi industrializzati e sulle preoccupazioni estetiche connesse, al fine di guidare gli studenti allo sviluppo di un pensiero critico; • stimolare la riflessione sulla sicurezza psicologica intesa come appropriazione e costruzione di una identità che accetti il limite, la non omologazione e la diversità personale come forma di bellezza ed arricchimento Prodotto realizzato : cd con video (modello servizio delle Iene) che illustra sia i DCA sia l’importanza della unicità della persona

  11. a.s. 2009-2011Progetto biennale “Consapevole consumo tra … libertà e dipendenza” classi I e II Il progetto, analizza il tema dell’alcol in relazione al problema del suo uso/ abuso evidenziandone gli aspetti socio-culturali con particolare attenzione ai messaggi forniti dal mondo delle comunicazioni cercando di attivare una esperienza di “critica culturale” al fenomeno ed una prevenzione sulla bassa percezione dei comportamenti a rischio Prodotto finale: cd con lezioni svolte e filmati e magliette ideate dai ragazzi con slogan e disegni contro l’abuso di alcol

  12. Problemi che riscontriamo nei ragazzi … • Fragilità e difficoltà nel percorso di costruzione della propria identità • Incapacità per i più di affrontare e gestire gli insuccessi, le sconfitte ed il dolore • Perdita del senso critico • Difficoltà nel riconoscere le proprie emozioni.

  13. Stili di vita errati e disagio derivano per la maggior parte dei casi da una insoddisfazione verso se stessi e dalla conseguente difficoltà di riconoscersi come persone che “valgono”. (varie motivazioni: sociali-familiari-personali ) Per questo: • affrontiamo tematiche ed utilizziamo metodologie che sviluppino le life skill, come fattori di protezione e permettano ai ragazzi di avere spazi per manifestare le proprie emozioni ed abilità; • tentiamo di coinvolgere i genitori per una fattiva collaborazione in vista della crescita dello studente (non si può più pensare ad una educazione non in sinergia data la complessità del momento )

  14. Cosa è migliorato Da parte dei docenti: • sensibilizzazione su queste tematiche, che sono entrate nel POF d’Istituto e sono diventati una prassi nella vita scolastica • Maggiore attenzione da parte dei docenti ai segnali di disagio dei ragazzi Da parte degli studenti : • Aumento di corretta informazione • Maggior senso di responsabilità (in particolar modo nei percorsi di peer education) • Partecipazione attiva • Maggior dialogo con gli insegnanti • Capacità di riconoscere un problema che prima veniva solo intuito • Capacità di chiedere aiuto

  15. Criticità • Difficoltà nelle scuole superiori (II grado) nel lavorare su questi temi (varie motivazioni : didattica, finanziaria, “resistenza” di colleghi) • Percorsi spesso incompleti che non sono rafforzati da un lavoro sinergico con enti e famiglia ( importanza comunque della informazione ) • Difficoltà nel coinvolgere i ragazzi (difficoltà generale della didattica stessa) • Valutazione delle attività (a.s. 2010-2011 scheda di valutazione sul gradimento delle attività (chiarezza dei relatori, tematiche , metodologia)

More Related