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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale Ufficio III

Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale Ufficio III. Notizie utili.

Patman
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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale Ufficio III

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Presentation Transcript


  1. Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale Ufficio III

  2. Notizie utili

  3. Risorse della Direzione Generale dell’ USR Campania a supporto delle Istituzioni Scolastiche nell’ambito della progettazione e realizzazione dei Piani Integrati d’ intervento annualità 2008/2009

  4. Il ruolo e le funzioni degli Uffici Scolastici Regionali • azione di sensibilizzazione e promozione per incentivare la partecipazione di tutte le scuole del territorio di riferimento; • azione di sostegno per la preparazione dei piani di intervento; • azione di valutazione delle proposte delle istituzioni scolastiche nei casi di azioni decentrate; • azione di concertazione e integrazione, d’intesa con la Direzione Generale per gli Affari Internazionali, con i molteplici attori coinvolti nel territorio a partire in via prioritaria dalle Regioni e dalle Autonomie locali; • l’azione di controllo delle irregolarità e di recupero di eventuali fondi irregolarmente spesi in violazione dei regolamenti europei.

  5. Fondi Strutturali Programmazione 2007-2013Contatti - Autorità di gestione Indirizzo Direzione Generale per gli Affari InternazionaliUfficio IV - Programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e nazionali per lo sviluppo e la coesione socialeviale Trastevere, 76/A- 00153 Roma Spazio WEB Internet: www.pubblica.istruzione.it/fondistrutturali

  6. Responsabile per le scuole campane

  7. Scuole deputate al sostegno delle istituzioni scolastiche campane all’interno del PON Scuola • ITI Pacinotti SCAFATI (SA) tel. 081 850 75 90 • IPIA Sannino NAPOLI tel. 081 596 85 65 • ITC Levi PORTICI (NA) tel. 081 776 15 18 • ITC Cesaro TORRE ANN.TA (NA) tel. 081 861 24 65 • ITC Bachelet S. MARIA a VICO (CE) tel. 0823 75 54 11 • IPIA Palmieri BENEVENTO tel. 0824 21632/21079 • IPPSC CAVA de’ TIRRENI (SA) tel. 089 44 49 77 • ITC Genovesi SALERNO tel. 089 22 70 55 • IPIA Righi S. Maria Capua Vetere (CE) tel. 0823 84 12 12 • LICEO Polivalente Imbriani AVELLINO tel. 0825 782184

  8. Help desk INDIRE http://pon.agenziascuola.it/portale_stage/?autentica=1&link=../monito/index.php!action=inizio per chiarimenti riguardo la Gestione Finanziaria: contatta Dott.ssa Maria Onetti Muda, 06 5849 3427Dott. Ettore De Sossi, 06 5849 2408Prof. Attilio Compagnoni, 06 5849 2630 LA FORMAZIONE NAZIONALE: contattare l'Assistenza Tecnica Formazione al numero 055 2380 563dal lunedì al venerdì (09.30 - 11.30)

  9. Avviso per la presentazione delle proposte 2008~2009

  10. SCADENZE SCADENZA ISCRIZIONE INVALSI: 10 OTTOBRE 2008 SCADENZA piano FSE: 10 OTTOBRE 2008 SCADENZA piano FESR: 1 DICEMBRE 2008 (piattaforma in funzione dal 15 ottobre) SCADENZA iscrizione docenti formazione on line B10 e D5: 31 ottobre 2008

  11. Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013. Annualità 2008 / 2009. Avviso 8124 del 15.7.2008 per la presentazione delle proposte Attuazione della strategia di Lisbona: trasformazione dell’economia dell’Unione Europea in un'economia basata sulla conoscenza,(la) più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale."

  12. All’ interno del Quadro Strategico Nazionale, che definisce principi e finalità della programmazione complessiva dei Fondi Strutturali 2007/2013, è stata riconosciuta nella carenza dei servizi essenziali la causa prima dell’arretratezza e difficoltà di crescita del mezzogiorno. Il sistema di istruzione e formazione è stato incluso fra i servizi essenziali. Sono stati, pertanto, individuati alcuni “obiettivi di servizio”

  13. OBIETTIVI DI SERVIZIO PER L’ISTRUZIONE Valore attuale 2007 • ridurre la percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi dall’attuale 26% al 10%; • ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con scarse competenze di lettura dall’attuale 35% al 20% ( prove PISA- OCSE-Prossima aprile 2009); • ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con scarse competenze di matematica dall’attuale 48% al 21% (Prove PISA- OCSE -Prossima aprile 2009);

  14. Per evitare la sovrapposizione degli interventi si segnala che : i progetti del Piano 2007/2008 non ancora avviati entro la data del 30 settembre verranno revocati

  15. L’elaborazione del Piano, che si dovrà configurare come parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa, richiede: il coinvolgimento dell’intera comunità educante di ciascuna istituzione scolastica, non solo nella fase di individuazione delle priorità e di programmazione, ma anche nelle fasi della valutazione a partire dalla fase diagnostica che dovrà contestualmente essere effettuata per una rilevazione preliminare dei bisogni reali in rapporto alle criticità ed ai punti forti di ciascuna scuola.

  16. Per garantire evoluzione alle strategie educative da porre in essere Attenta riflessione su: . • quanto fatto nell’a.s. 2007/2008 • sui risultati ottenuti • sulle difficoltà incontrate • sulle misure di correzione e di miglioramento da apportare per il prossimo anno scolastico.

  17. Consapevolezza ed attenzione Si sottolinea che per la programmazione 2008/2009 ci si aspetta una maggiore consapevolezza e attenzione, nonché una più approfondita conoscenza delle norme e regole contenute nelle “Disposizioni e Istruzioni per l’attuazione delle Iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013”.

  18. Si sottolinea che per i prossimi Piani Integrati, in caso di lacune nella progettazione, singoli moduli e/o progetti potrebbero essere dichiarati inammissibili da parte dei Nuclei di Valutazione per mancanza di fattibilità e saranno solo eccezionali, in via di principio, le variazioni al Piano autorizzato. Si raccomanda, pertanto, una attenta analisi da parte degli OO.CC. delle voci indispensabili da inserire nelle proposte per la realizzazione di ciascun progetto.

  19. ………la scuola dell’autonomia non può prescindere da un sistema di “accountability” che tenga conto sia dei livelli di apprendimento degli alunni, sia delle prestazioni del servizio scolastico, in un’ottica di “bilancio sociale”, finalizzato alla misurazione della complessiva efficacia, efficienza ed equità formativa. IL CAPO DIPARTIMENTO Giuseppe Cosentino Programmazione dei Fondi Strutturali e Fondo Aree sottoutilizzate 2007-2013 Linee di programmazione – Avvio dei processi di valutazione. 17 maggio 2007

  20. L’ U S R Campania…

  21. L’Ufficio III dell’USR Campania ha preparato un rapporto di ricerca sui piani integrati finanziati con il Fondo Sociale Europeo e con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito della Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013 con riferimento all’ annualità 2007-2008. In particolare è stata eseguita una Comparazione tra le richieste di formazione destinate a docenti (Obiettivo B) e a studenti (Obiettivo C), rilevando un perfetto equilibrio tra le richieste indirizzate ai docenti e quelle destinate agli studenti.In entrambi i casi si registra una prevalenza delle azioni B1 e C1 funzionali alla promozione e allo sviluppo delle competenze chiave.

  22. La comparazione dei dati porta in evidenza che le scuole, nella prospettiva del conseguimento degli obiettivi di servizio afferenti il sistema di istruzione e formazione, previsti dal Quadro Strategico Nazionale, ritengono necessario coniugare attività mirate al consolidamento delle conoscenze degli allievi (richieste Ob. C) con la riqualificazione della professionalità docente (richieste Ob. B) attualmente connotata dall’uso di metodologie, forse, non più idonee alla implementazione di “curricula” pianificati per competenze (Raccomandazioni Consiglio Europeo – Dicembre 2006 Nuove indicazioni per il curriculo - 2007).

  23. Didattica maggiormente centrata sulle competenze “Si è ritenuto necessario promuovere una didattica maggiormente centrata sulle competenze, programmando lo svolgimento di seminari di informazione sulle prove OCSE-PISA e su altre ricerche internazionali, indirizzati ai “tutor” delle quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), individuati dal MIUR tra i docenti che partecipano a piani nazionali di formazione relativi alle seguenti discipline: Italiano, Matematica e Scienze (piani di formazione POSEIDON, M@T_ABEL e IIS).” [Avviso per la presentazione delle proposte 2008/09 (15 luglio 2008]

  24. Punti di attenzione • Gli esperti delle problematiche didattico – formative sono nelle condizioni di soddisfare la aspettative di un così cospicuo numero di addetti ai lavori? • Nell’ambito della ricerca- azione, la sperimentazione di metodologie didattiche funzionali all’acquisizione di competenze è tale da aver raggiunto livelli di applicabilità e trasferibilità? La conoscenza di tali metodologie è patrimonio di tutti gli esperti che le scuole andranno ad individuare?

  25. I tutor coinvolti nei seminari di informazione sulle prove OCSE – PISA non rappresenta un campione troppo esiguo numericamente rispetto al numero di docenti presenti nel sistema di istruzione nelle regioni dell’Obiettivo convergenza e in particolare nella regione Campania ? • L’inserimento delle azioni del PON nel Piano dell’Offerta Formativa degli Istituti scolastici significa tout court una adesione del collegio dei docenti ad una didattica centrata sulle competenze ed un piano di lavoro per arrivare alla definizione di curricoli di competenze ? • I moduli delle azioni del PON FSE hanno realmente come oggetto “ la capacità di utilizzare le proprie conoscenze e competenze per le sfide della vita quotidiana “ come vuole l’indagine OCSE-PISA ?

  26. ed infine, se questo è vero, non si ritiene indispensabile una condivisione, non solo formale, dei collegi dei docenti al fine di disseminare e trasferire questo impianto metodologico nell’attività curriculare? E’ stato infatti dimostrato [1] che essendo la valutazione “esterna” (OCSE PISA, TIMMS, PIRLS) effettuata con obiettivi, metodologie e strumenti diversi da quelli propri della valutazione “interna” (voti scolastici), le due tipologie di valutazione non sono correlabili. [1] Pasqualino Montanaro- “ I divari territoriali nella preparazione degli studenti italiani: evidenze delle indagini nazionali ed internazionali”- Banca d’Italia. Questioni di Economia e Finanza- Numero 14- Giugno 2008

  27. Notizie tecniche

  28. MASSIMALI DI SPESA

  29. All. IV pag. 6: fondi destinati per il FSE • Istituzioni scolastiche con numero di alunni fino a 600: 65.000.00 € • Istituzioni scolastiche con numero di alunni superiore a 600: 85.000.00 € • CTP: piano specifico per ob. G fino a 85.000.00 € • Centri ris. Disp. Scol., Centri servizi, Istituti sede di corsi serali incremento di 25.000€ a favore di Ob. G All. V pag.3: fondi destinati per il FESR 35.000.00 € 1° Ciclo d’istruzione 35.000.00 € CTP (Az. B3 – A4) 80.000.00 € 2° Ciclo d’istruzione Poiché è possibile scegliere più configurazioni laboratoriali alle pagg. 9/10 del medesimo allegato è presente una tabella sinottica che chiarisce i massimali di spesa per tipologia di istituto.

  30. Definizione Risorse Piano Integrato Il Piano Integrato è basato sul monte ore richiesto Al monte ore corrisponde un costo complessivo che include i costi per: ATTIVITA’ % costo totale Formazione 56% Direzione/Coordinamento 5% DSGA 4% Referente valutazione 4% Facilitatore piano integrato 4% Area organizzativo-gestionale 24% Pubblicità 3% N.B. Le percentuali sopra indicate sono onnicomprensive di tutte le attività che il Dirigente Scolastico, il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi , il Referente alla valutazione ed il Facilitatore svolgono a favore dell’intero Piano. (Allegato 4 pag. 19)

  31. Agevolare le attività di pianificazione delle istituzioni scolastiche Sul sito http://www.pubblica.istruzione.it/fondistrutturali/documenti/fse_fesr/js_schede_fse_fesr.shtml Sono presenti schede riferite alle varie tipologie di interventi: esse rappresentano una sintesi di costi e pertinenze destinati alle aree ed alle figure del piano.

  32. Interventi per il miglioramento dell’offerta formativa rivolta agli adulti

  33. Obiettivo G – Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita: Gli interventi nell’ambito della formazione degli adulti dovranno essere strutturati secondo la didattica modulare con offerte di moduli da 60 ore o da 120 ore, a scelta delle scuole, secondo i reali bisogni dei fruitori, adulti e giovani adulti. I percorsi modulari saranno individuati all'interno delle seguenti aree: dei linguaggi, scientifica, tecnologica e storico socio-economica

  34. Gli istituti scolastici possibili beneficiari di queste azioni e i Centri per l’istruzione degli adulti potranno, opzionalmente, includere 20 ore finalizzate all’analisi delle competenze in ingresso dei corsisti con la somministrazione di fascicoli diagnostici afferenti al progetto SAPA (Strumenti per lo studio dell’Alfabetizzazione della Popolazione Adulta) realizzato a cura della Direzione Generale per l'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni in collaborazione con l’INVALSI. Per le indicazioni specifiche si rinvia agli Allegati IV e VI.

  35. Inoltre, è prevista un’ulteriore, nuova, area opzionale per beneficiare del supporto per 10 ore di una figura professionale ritenuta necessaria in relazione agli utenti coinvolti (un mediatore culturale o linguistico o uno psicologo o assistente sociale ovvero un esperto di impresa).

  36. EDUCAZIONE DEGLI ADULTI :BENFICIARI DELLE AZIONI B6 E G1 Alle pag 9 e 111 dell’All. VI sono esplicitati I beneficiari di dette azioni: • Centri territoriali per l’educazione permente (CTP) • Istituti sedi di corsi serali, • Centri risorse per l’inclusione scolastica e contro l’emarginazione sociale, • Centri polifunzionali di Servizio Per l’obiettivo G1 i CTP dovranno necessariamente collegarsi ad una o più scuole superiori titolari di corsi serali per poter contribuire alla realizzazione di corsi unitari e meglio concorrere all’innalzamento delle competenze alfabetiche della popolazione adulta ( All. VI – pag. 111).

  37. AZIONI FSE di nuova istituzione B10 - Progetti nazionali con formazione a distanza (FAD) C.6 – simulazioni aziendali – (IFS) D.5 Progetti nazionali con formazione a distanza (FAD

  38. AZIONI FESR di nuova istituzione A1* - dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del primo ciclo: laboratori e postazioni multimediali. A4 - dotazioni tecnologiche e laboratoriali per i Centri Territoriali Permanenti: laboratori e postazioni multimediali B1-laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del I ciclo:laboratori di scienze e matematica laboratori multimediali linguistici laboratori di musica B2-laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del II ciclo:laboratori di scienze e matematica laboratori multimediali linguistici B3-laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base per la formazione dedicata agli adulti:laboratori di scienze e matematica laboratori multimediali linguistici B4-laboratori di settore per gli istituti professionali, tecnici Artistici Nell’ambito del progetto richiesto si può prevedere l’acquisto di una o due postazioni complete per la segreteria(acquisto scanner per la digitalizzazione delle certificazioni in formato cartaceo) scolastica al fine di destinare tale postazione alle operazioni di monitoraggio e per l'inserimento della documentazione didattica, amministrativo contabile e di monitoraggio nel sistema informativo.

  39. E’ stata creata una azione specifica per i progetti nazionali che saranno tutti inseriti nella nuova azione B.10 – Progetti nazionali con FAD (Formazione A Distanza). Come è noto si tratta di interventi con modalità blended (elearning integrato).

  40. Interventi di simulazione aziendale

  41. C6 – Interventi di simulazione aziendale: tali iniziative riguardano l’istruzione secondaria di secondo grado a partire dalle classi terze. La C6 prevede una programmazione triennale e una articolazione basata su due tipologie come indicato nell’allegato VI alla presente circolare (“percorso integrale di simulazione aziendale” di 280 h, sui tre anni, e “percorso breve di simulazione aziendale” di 200 h, sui tre anni). Sono attivate per l’a.s. 2008/2009 la prima e la seconda annualità delle iniziative di simulazione aziendale Occorre ricordare che questa azione va attuata in collegamento al network nazionale delle imprese formative simulate http://www.ifsnetwork.it/portale_ifs/index.php.

  42. Prima annualità: l’iscrizione alla prima annualità di un percorso di simulazione aziendale è riservata esclusivamente agli studenti di una intera classe terza o di un gruppo di studenti delle classi terze del triennio degli istituti secondari superiori di secondo grado. Il gruppo classe, a seguito dell’autorizzazione, svolgerà un piano di attività coerente con il progetto nazionale delle imprese formative simulate e dovrà registrarsi nel sito www.ifsnetwork.it.

  43. Seconda annualità: l’iscrizione alla seconda annualità di un percorso di simulazione aziendale è riservata esclusivamente alle classi IV degli istituti che hanno già gestito l’azione C5 – simulazione aziendale del Piano integrato 2007/2008. Il progetto, pertanto, potrà essere realizzato in favore esclusivamente delle classi quarte. Si avverte che nel sistema di gestione degli interventi è presente un controllo alla chiusura dell’azione C5 (2007/2008) della prima annualità. Tale controllo interdice la chiusura del progetto in assenza dell’iscrizione della classe nel sito delle imprese formative simulate

  44. E’ stata creata una azione specifica per i progetti nazionali che saranno inseriti nella nuova azione D.5 – Progetti nazionali con FAD (Formazione A Distanza sulle nuove tecnologie).

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