1 / 15

Aspetti strategici del working capital

Aspetti strategici del working capital. Francesca Querci – Università di Genova Centralità del working capital nell’azienda moderna Club Finanza d’Impresa CONFINDUSTRIA GENOVA 10 dicembre 2009. Attività correnti. Passività correnti. CCNf.

zola
Download Presentation

Aspetti strategici del working capital

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Aspetti strategici del working capital Francesca Querci – Università di Genova Centralità del working capital nell’azienda moderna Club Finanza d’Impresa CONFINDUSTRIA GENOVA 10 dicembre 2009

  2. Attività correnti Passività correnti CCNf LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI LIQUIDITA’:Il valore segnaletico del working capital CCNf = AC – PC Future entrate potenziali nel breve termine Future uscite potenziali nel breve termine Interpretazione tradizionale: CCNf > 0 → Serbatoio di liquidità

  3. Una seconda interpretazione nasce dalle critiche mosse all’interpretazione tradizionale e da una rilettura delle componenti del CCNf. In relazione all’ORIGINE delle componenti del CCNf è possibile evidenziare: Fornitori Clienti Scorte Debiti verso banche Cassa Titoli Crediti finanziari COMPONENTE OPERATIVA COMPONENTE FINANZIARIA

  4. La componente operativa del CCNf: il CCN commerciale Alcune considerazioni 1. Le partite di magazzino vendute e i singoli crediti riscossi, generano liquidità, utilizzabile per saldare i debiti verso fornitori. Il rinnovo di tali passività è condizionato dalla regolare estinzione dei vecchi debiti. Quindi, è necessario che le attività correnti abbiano tempi effettivi di ritorno in forma monetaria in armonia con i tempi di esigibilità delle passività correnti. → attenzione alla durata del CICLO MONETARIO.

  5. CCNc Espansione del fatturato fluttuante Politiche commerciali di massima convenienza economico-tecnica durevole Livelli di fatturato coerenti con il BEP Politiche commerciali di minima convenienza economico-tecnica 2. Le attività correnti possono liberare risorse monetarie, attraverso una loro compressione, pur mantenendo l’impresa in funzionamento. →attenzione a LIVELLI DELLE SCORTE e DURATA DELLE DILAZIONI CONCESSE.

  6. La durata delle dilazioni di pagamento concesse nel mondo Fonte: Atradius Payment Practices Barometer, 2009

  7. I ritardi di pagamento nel mondo.I Fonte: Atradius Payment Practices Barometer, 2009

  8. I ritardi di pagamento nel mondo.II Fonte: Atradius Payment Practices Barometer, 2009

  9. FF del CICLO OPERATIVO FONTI DI FINANZIAMENTO AC operative PC operative fluttuante PFNc PC finanziarie CCNc durevole CCNf AC finanziarie CCNf PASSIVO A MT e CN IMMOBILIZ-ZAZIONI La copertura del fabbisogno netto del ciclo operativo

  10. Disponibilità (tecniche e commerciali) Liquidità differite commerciali finanziarie Liquidità immediate A scadenza indeterminata A rinnovo per rotazione A breve in senso stretto In relazione alla DURATA delle componenti del CCNf è possibile evidenziare: ATTIVITA’ CORRENTI PASSIVITA’ CORRENTI A RAPIDO RIGIRO - + Grado di esigibilità/liquidità

  11. Salviamo il Capitale Circolante Netto Finanziario Il CCNf conserva il suo valore segnaletico delle condizioni di liquidità aziendale solo se adeguatamente interpretato. Occorre integrarne l’esame con un’analisi che: a) riconosca la centralità del capitale circolante netto operativo; b) riservi una marcata attenzione alla sua componente finanziaria; c) tenga in debito conto i valori che presentano maggiore urgenza monetaria. → margine di tesoreria; liquidità netta; posizione finanziaria netta corrente

  12. IL RILIEVO STRATEGICO DEL FINANZIAMENTO COMMERCIALE • Il finanziamento commerciale possiede una valenza multifunzionale: • produce effetti di natura economico-finanziaria • sostiene la politica delle vendite: • tutela dell’acquirente riguardo alla conformità qualitativa dei beni acquistati • meccanismo di discriminazione del prezzo • leva per fronteggiare la variabilità della domanda • manifesta un impatto sul piano amministrativo

  13. La selezione dei clienti • Lo screening può essere effettuato in base a diversi gradi di approfondimento: • procedura poco formalizzata, selezione basata su elementi di natura qualitativa e soggettivamente quantificabili • maggiore formalizzazione, selezione basata sui bilanci delle imprese clienti • massimo approfondimento, analisi della rischiosità basata sulla tecnica del credit scoring • → analisi discriminante

  14. L’analisi discriminante (Z-score di E.Altman, 1968) Z = a1X1 + a2X2 + a3X3 + a4X4 + a5X5 dove: X1: net working capital / total assets X2: return / total assets X3: EBIT / total assets X4: market equity value / book value of total liabilities X5: sales / total assets non affidabili affidabili MAX Zmedio Zmedio In base allo score ottenuto, la PD è: Alta se Z <1,79 Medio-alta se 1,79<Z<2,69 Media se 2,7<Z<2,99 Bassa se Z > 3

  15. Il controllo della gestione del credito • Misurazione dell’evoluzione della dimensione del credito commerciale • Misurazione dell’efficienza nella gestione del credito: • Days of sales outstanding • Turnover dei crediti • Age analysis • Collection experience • Variance analysis • Perdite su crediti/fatturato • Crediti scaduti ma non ancora riscossi • Crediti in incaglio • Crediti in sofferenza

More Related