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AS FA PAREI !

AS FA PAREI !. IL BILANCIO PARTECIPATIVO: ESPERIENZE E POSSIBILITA’ UNA PROSPETTIVA NUOVA PER CASTIGLIONE. FORME DI PARTECIPAZIONE. DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA delega e verifica periodica Sindaco , Giunta , Consiglio DEMOCRAZIA DIRETTA decisione di tutti Referendum

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Presentation Transcript


  1. AS FA PAREI ! IL BILANCIO PARTECIPATIVO: ESPERIENZE E POSSIBILITA’ UNA PROSPETTIVA NUOVA PER CASTIGLIONE

  2. FORME DI PARTECIPAZIONE DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA delega e verificaperiodica • Sindaco, Giunta, Consiglio DEMOCRAZIA DIRETTA decisione di tutti • Referendum DEMOCRAZIA DELIBERATIVA coinvolgimento e discussione • BilancioSociale • Consulte • DibattitoPubblico DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA Conferimento di responsabilita’ attiva • Bilanciopartecipativo

  3. I VOLTI DEL BILANCIO • BILANCIO DI PREVISIONE • RENDICONTO DELLA GESTIONE  I numeri • BILANCIO CONSOLIDATO • BILANCIO SOCIALE • Identita’ dell’amministrazione • Servizierogati comunicazione di cosefatte e impatti • Risorseeconomiche e finanziarie • BILANCIO PARTECIPATIVO • Coinvolgimento • Ascolto le personesono parte attiva • Conferimento di responsabilita’

  4. LA STRUTTURA DEI NUMERI • ENTRATE • I – tributarie • II – trasferimenti • III – extratributarie(da patrimonio e servizi) • IV – da alienazioni e da trasferimenti per investimento • V – da terzi (indebitamenti) • VI – da servizierogaticontoterzi • USCITE • I – spesecorrenti • II – investimenti • III – rimborsoprestiti • IV – spese per servizierogaticontoterzi

  5. ESSERE PARTECIPATIVI, PERCHE’? • MAGGIORE RESPONSABILIZZAZIONE DEL GOVERNO E DELLE PERSONE • NECESSITA’ DI DECISIONI COMPLESSE NON SEMPRE SOLO “TECNICHE” • EFFETTI NON SEMPRE PREVEDIBILI A PRIORI • IL CONSENSO SULLE AZIONI VA TROVATO E MANTENUTO

  6. CONDIZIONI BASEPER UN BILANCIO PARTECIPATIVO DISPONIBILITA’ FINANZIARIA • I FONDI SONO ALLOCATI CONCRETAMENTE AMBITO DI VALUTAZIONE DELLE PRIORITA’ • LA SCELTA COINVOLGE TUTTI I CITTADINI DEL TERRITORIO CICLICITA’ • NON “SOLO PER UNA VOLTA E POI … CHI S’E’ VISTO S’E‘ VISTO” PROCESSO DELIBERATIVO • SI DISCUTE E POI SI DECIDE RISCONTRO • SI CONTROLLA COME E’ ANDATA

  7. LA DIFFUSIONE DELLE ESPERIENZEDI BILANCIO PARTECIPATIVO NEL MONDO • Porto Alegre 1989-… (700 M$ impegnati in 10 anni, quota sino al 25% del bilanciocomplessivo) • Brasile • America Latina • Quebec • NuovaZelanda (Christchurch) • Europa (Germania, Spagna, Francia) • Italia • Prime esperienzeanni ‘90 • Secondagenerazioneanni 2000 • Terzagenerazione 2010-oggi

  8. ESPERIENZE DI BILANCIO PARTECIPATIVO IN ITALIA

  9. IL CASO CAPANNORI DIRE-FARE-PARTECIPARE: • UNA ESPERIENZA DI BILANCIO SOCIO-PARTECIPATIVO DAL 2011 AD OGGI

  10. Le fasi APRILE-LUGLIO BILANCIO SOCIALE OTTOBRE SETTEMBRE-OTTOBRE AGOSTO 1 SORTEGGIARE Estrazione di un campionerappresentativo di 80 cittadini 2 CONOSCERE DISCUTERE VALUTARE Analisidellepolitiche del Comune 3 PROGETTARE Laboratoriterritoriali per l’emersionedeibisognidellacomunita’ 4 DEFINIRE I PROGETTI Traduzione in progettideibisogniemersi 5 DECIDERE Scelta progetti da finanziare tramite votazionedeicittadini 6 REALIZZARE Inserimentodeiprogettivotatinel piano delleopere NOVEMBRE GENNAIO -… DICEMBRE

  11. L’analisi preliminare • Sonocoinvolti 80 cittadiniestratti a sorte (coinvolgimentoequo, anche di chi non siagia’ attivo in gruppi o associazioni) • I criteri e la selezionesonocontrollati da un Comitato di Garanzia • Si prende in esameilBilancioSociale del Comune • Si formulanoindicazioni per il Piano dell’annosuccessivo

  12. Emersionebisogni - Il World Cafe • Incontri di 2 ore • Ambientecolloquiale (tavoli,ristoro) • Sessioni di 20’ tragruppi di 4-5 persone • Relazionitecnichedeifunzionari del Comune sui temidell’incontro • Giri di tavolo con spostamenti (per condividereidee e impressioni) • Raccoltaproposte • Riesametuttiinsieme • Incontro finale con Sindaco in “Question time”

  13. Le valutazioni e le priorita’ • 4 gruppiristretti (uno per Circoscrizione) 1 INCONTRO Emersionedelleideeprogettuali 2 Valutazione di fattibilita’ (ufficicomunali) 3 Incontri di elaborazionedeiprogetti VINCOLO SPESA: MAX 400.000 EURO (100.000 PER CIRCOSCRIZIONE) 4 Finalizzazione di 21 progetti

  14. La decisione: Election Week METODO • Partecipazioneallargata: • 16enni • Stranieriresidenti • Votazioniestesesuunasettimana • 12-17 dicembre 2011 • Speseridotte (1 seggiopermanente, 1 itinerante per le frazioni) • Ammessoilvotoelettronico (email, SMS) RISULTATI • Cinque progettivincitori • Temadominante: la scuola

  15. AS FA PAREI ! • Pubblicizzando il bilancio in tutte le fasi di elaborazione, anche online • Assegnando una somma definita e non simbolica a progetti elaborati dai cittadini • Rendendo conto dell’avanzamento dei progetti in modo trasparente e verificato • Esponendo trasparentemente tutte le decisioni e i documenti dell’amministrazione • Interagendo con i cittadini sempre, e non solo in campagna elettorale

  16. IL «WORLD CAFE CASTIGLIONE» • 4 TAVOLI • scuola e giovani • sport e ambiente • viabilità e urbanistica • commercio e attività economiche • C’E’ DI CHE DISCUTERE… • Problemi • Desideri • Che cosa si può fare

  17. UN RITORNO … ALLE FONDAMENTA L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art.1 Cost. We here highly resolve that […] government of the people, by the people, for the people, shall not perish from the earth. Abraham Lincoln, Gettysburg 1863

  18. BIBLIOGRAFIA MINIMA • Luigi Bobbio - A più voci (processi decisionali inclusivi), Edizioni Scientifiche Italiane, 2004 • Yves Sintomer, Giovanni Allegretti - I bilanci partecipativi in Europa, Ediesse 2009 • Umberto Allegretti (a cura di) – Democrazia Partecipativa, Firenze University Press, 2010 • AA VV. - Le cose che abbiamo in Comune – l’esperienza del Comune di Capannori , Altra Economia, 2013

  19. LO STATUTO DI CASTIGLIONE E IL REFERENDUM PROPOSITIVO ARTICOLO 74 REFERENDUM 1. Un numero di elettori residenti non inferiore al 15% degli iscritti nelle liste elettorali può chiedere che vengano indetti referendum in tutte le materie di competenza comunale. 2. Non possono essere indetti referendum in materia di tributi locali e di tariffe, di attività amministrative vincolate da leggi statali e regionali e quando sullo stesso argomento è già stato indetto un referendum nell’ultimo quinquennio. Sono inoltre escluse dalla potestà referendaria le seguenti materie: a) statuto comunale; b) regolamento del consiglio comunale; c) piano regolatore generale e strumenti urbanistici attuativi; 3. il quesito da sottoporre agli elettori deve essere di immediata comprensione e tale da non ingenerare equivoci. 4. Sono ammesse richieste di referendum anche in ordine all’oggetto di atti amministrativi già approvati dagli organi competenti del comune, a eccezione di quelli relativi alle materie di cui al precedente comma 2. 5. Il consiglio comunale approva un regolamento nel quale vengono stabilite le procedure di ammissibilità, le modalità di raccolta delle firme, lo svolgimento delle consultazioni, la loro validità e la proclamazione del risultato. 6. Il consiglio comunale deve prendere atto del risultato della consultazione referendaria entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati e provvedere con atto formale in merito all’oggetto della stessa. 7. Non si procede agli adempimenti del comma precedente se non ha partecipato alle consultazioni almeno la metà più uno degli aventi diritto. 8. Il mancato recepimento delle indicazioni approvate dai cittadini nella consultazione referendaria deve essere adeguatamente motivato e deliberato dalla maggioranza assoluta dei consiglieri comunali. 9. Nel caso in cui la proposta, sottoposta a referendum, sia approvata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, il consiglio comunale e la giunta non possono assumere decisioni contrastanti con essa.

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