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SESTO RAPPORTO PROVINCIALE SULLE POVERTA’

SESTO RAPPORTO PROVINCIALE SULLE POVERTA’. Capitolo 3 Il sistema operativo della Caritas Diocesana. Centro di Ascolto diocesano. Nel 2010 gli utenti ufficialmente registrati dal CdA diocesano con schede individuali sono stati 1223. Centro di Ascolto diocesano. Centro di Ascolto diocesano.

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SESTO RAPPORTO PROVINCIALE SULLE POVERTA’

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Presentation Transcript


  1. SESTO RAPPORTO PROVINCIALE SULLE POVERTA’ Capitolo 3 Il sistema operativo della Caritas Diocesana

  2. Centro di Ascolto diocesano Nel 2010 gli utenti ufficialmente registrati dal CdA diocesano con schede individuali sono stati 1223.

  3. Centro di Ascolto diocesano

  4. Centro di Ascolto diocesano

  5. Centro di Ascolto diocesano

  6. Centro di Ascolto diocesano Le 5 nazionalità più presenti sono state:

  7. Centro di Ascolto diocesano

  8. Centro di Ascolto diocesano

  9. Centro di Ascolto diocesano

  10. Centro di Ascolto diocesano

  11. Servizio Latte e pannolini Nel 2010 sono state 192 le famiglie che vi hanno avuto accesso, per un totale di 195 bambini Distinzione per nazionalità delle famiglie Nel corso dell’anno sono state erogate 4824 confezioni di pannolini e 493 confezioni di latte in polvere

  12. Casa d’accoglienza “S. Vincenzo” Nel corso del 2010 sono state ospitate 144 persone Le 5 nazionalità più presenti sono state:

  13. Servizi alimentari • Mensa diurna “Sacro Cuore” • Nel 2010 sono stati erogati 14.718 pasti caldi • Gli utenti italiani sono stati il 42,6% del totale degli utenti, seguiti • da quelli rumeni (15,4%) e marocchini (11,2%) • Mense serali • 493 buoni per un totale di 8.329 cene consumate • Buoni spesa • Il CdA ha erogato209 buoni • Prodotti “freschi” • Nel corso del 2010 sono stati raccolti e distribuiti 25.605 Kg di • prodotti alimentari freschi

  14. Ambulatorio diocesano Nel corso del 2010 sono state effettuate 788 visite mediche per un totale di circa 250 utenti nominali Le nazionalità marocchina e rumena sono quelle più presenti. Gli italiani registrati (10,5%) sono costituiti da persone senza residenza o in particolare disagio economico. Prevista possibilità di richiedere visite specialistiche presso l’Ospedale cittadino

  15. Fondo di solidarietà • Nel corso del 2010 sono state registrate 140 domande di accesso al fondo di solidarietà e 100 famiglie hanno ricevuto un sostegno economico sulla base del regolamento di accesso. • Principali nazionalità: Italia 42%; Romania 11%; Marocco 8%; Albania 6%. • Il 38% di questi nuclei familiari risulta comprendere 2 figli, mentre il 29% ben 3 figli minori. • Il totale erogato in 100 interventi è stato di 35.250,00 euro

  16. Fondo di solidarietà Distinzione per motivazione d’intervento

  17. Appartamenti solidali Il sistema dell’housing sociale parte dal mettere al centro la persona umana e dal considerare la casa come un bene essenziale di sussistenza e di piena cittadinanza. Dal 2006 è nata l’esperienza Caritas degli «Appartamenti Solidali», nati per attivare forme di convivenza tra donne e uomini singoli, microstrutture di accoglienza in contesti normalizzanti e condominiali basati sulla logica dell’autogestione controllata. Tale esperienza nel corso degli anni ha riguardato sempre più l’inserimento di nuclei familiari. Il progetto è in collaborazione con gli Enti interessati al problema della casa.

  18. Una possibile proposta progettuale in ambito di housing sociale • Nascita di un nuovo organismo giuridico (fondazione, associazione, cooperativa…), appoggiato da tutti i soggetti interessati al tema della casa nella Provincia di Arezzo che abbia la capacità di adottare modalità operative innovative e la forza di sviluppare l’incrocio controllato e monitorato della domanda/offerta. • Possibili funzioni e vantaggi: • Funzione di garante verso gli Enti proprietari di immobili o verso i singoli proprietari attraverso azioni di gestione e monitoraggio continuo. • Possibili avviamenti di progetti personalizzati di inserimento abitativo. • Fondo Cassa per coprire le spese ordinarie e intervenire in caso di ritardi di pagamenti da parte degli utenti. • Possibili regimi tariffari agevolati per l’ente, costi di locazione calmierati • Certezza della riscossione per i proprietari

  19. Focus mercato del lavoro – Dati generali % di disoccupazione in Provincia di Arezzo Analisi dei dati raccolti dai Centri per l’Impiego territoriali Tasso di disoccupazione per genere e fascia d’età – Arezzo – Anno 2004-2010

  20. Focus mercato del lavoro – Valdarno

  21. Focus mercato del lavoro – Valdarno

  22. Focus mercato del lavoro – Valdarno

  23. Focus mercato del lavoro – Valdarno Valdarno – Demografia delle imprese – Dati di flusso

  24. Anno 2011: uno sguardo preoccupante • Nel corso del 2011 sono state registrate 1747 persone/famiglie, con un incremento di oltre il 40% rispetto al 2010. • Principali ambiti tematici registrati: • Presa in carico e interventi di sostegno Cda: 749 persone/famiglie • Primo ascolto (consulenza, piccole distribuzioni, informazioni, docce, ritiro prodotti…): 434 persone/famiglie • Servizio mense (diurne e serali): 173 persone • Case di accoglienza Caritas diocesana: 145 persone • Ambulatorio Caritas: 169 persone • CdA parrocchiali Cortona e San Donato (Ar): 77 persone/famiglie

  25. Anno 2011: uno sguardo preoccupante • I dati in sintesi: • Presenza maschile (54,3%) maggiore di quella femminile (presso il solo CdA il dato è inverso, con 59,3% femminile); • Fascia età più registrata 30-39 anni (32,2% dei casi) seguita da • 40-49 con il 28,3%. In crescita presenza di ultrasessantenni (7,5%). • Principali nazionalità: italiana (34,2%); rumena (19,2%); marocchina (10,9%); • Principali problemi evidenziati: povertà/problemi economici (30,4%) e problemi di occupazione/lavoro (24%); • Condizione abitativa più registrata è in affitto con il 49,3%; • Il 49,4% delle persone registrate ha dichiarato di vivere in nucleo familiare; • Il 39,5% dichiara di essere in possesso di licenza media inferiore; • Nel 2011 sono stati erogati 387 buoni spesa (209 nel 2010).

  26. Anno 2011: uno sguardo preoccupante • Alcune considerazioni finali: • Impoverimento del territorio aretino (aumento di: disoccupazione, sfratti esecutivi, richieste aiuto per alimenti e utenze, indebitamento, dipendenze, problemi depressivi, separazioni; calo di: consumi, qualità della vita, socializzazione, livello culturale, educazione e risparmi) • Le famiglie straniere vivono in maggiore disagio (minore rete parentale/amicale) • Inclusione sociale tema centrale delle politiche sociali • Percorso di informatizzazione delle 36 Caritas parrocchiali diocesane permetterà la conoscenza e l’analisi di un maggior numero di casi registrati.

  27. SESTO RAPPORTO PROVINCIALE SULLE POVERTA’ Capitolo 3 Il sistema operativo della Caritas Diocesana

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