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Contributo alla redazione del Piano di azione territoriale - ipotesi di lavoro -

Contributo alla redazione del Piano di azione territoriale - ipotesi di lavoro -. Gennaro Tornincasa. Contesto del progetto. Obiettivi generali. Presentazioni delle fasi. Cenno a metodologia. Tempi. Condizioni. Contesto del progetto.

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Presentation Transcript


  1. Contributo alla redazione del Piano di azione territoriale- ipotesi di lavoro - Gennaro Tornincasa

  2. Contesto del progetto Obiettivi generali Presentazioni delle fasi Cenno a metodologia Tempi Condizioni

  3. Contesto del progetto Programmazione 2007/2013 per lo sviluppo socio-economico (integrazione/unitarietà dell’azione programmatoria, radicata alle problematiche e potenzialità dei territori) Azione pubblica della programmazione e valorizzazione partneriato per la realizzazione delle Politiche Bilanciamento tra politiche pubbliche centralizzate e decentrate Condizioni essenziali per lo sviluppo economico (oltre capitale e lavoro): formazione, infrastrutture, servizi per cittadini ed imprese, capitale sociale, cooperazione istituzioni/organizzazioni economiche e sociali, strategia e lungimiranza

  4. Obiettivi generali Creare concrete condizioni per intercettare opportunità di finanziamento dei fondi FESR; FAS; FSE; FEASR (c’è ne sono altre) Contribuire alla redazione del Piano di Azione Territoriale per l’area di Sulmona (a cura della Provincia). Raccogliamo le “macro-attività/azioni nell’ambito dei programmi operativi POR Abruzzo 2007/2013” Sperimentare un processo di programmazione dal basso, coinvolgendo istituzioni, organizzazioni imprenditoriali, sindacali e del terzo settore (processo che si avvii e che vada oltre il progetto) Formalizzare la costituzione di una rete istituzionale, socio-economica ed organizzativa (accresciamo il capitale sociale ?) della Valle Peligna/Sulmona

  5. Presentazione delle fasi FASE 1: l’analisi socio-economica della Valle Peligna (aggiornamento) Attenzione!! Partiamo fonti già disponibili; diamo valore a ricerche ed elaborazioni periodiche sulle caratteristiche del territorio Utilizziamo a riferimento anche gli indicatori che misurano gli obiettivi prioritari del QSN Evidenziamo le criticità dati/informazioni di cui dovremmo disporre per decidere con informazioni più precise oltre i nostri punti di vista

  6. Presentazione delle fasi FASE 2: Raccolta azioni per lo sviluppo Fonti: programmi operativi FESR; FSE; FAS; PSR; QSN (Piano d’azione obiettivi di servizio) Abbiamo predisposto delle matrici:PROGRAMMA OPERATIVO; ASSE; OBIETTIVO OPERATIVO; azioni/attività da realizzare in Valle Peligna Strumenti: matrici programmi operativi; lavoro a distanza; possibile costituzione gruppi di lavoro; coordinatore gruppo, segreteria di partenariato, forum web di lavoro

  7. Presentazione delle fasi FASE 3: Stesura del PAT Raccogliamo le azioni per lo sviluppo Predisponiamo un documento di sintesi del lavoro realizzato (coerenza azioni/programma operativo/strumento finanziario più idoneo). Dalle azioni ai progetti (disponibili e cantierabili o da costruire ex novo) Lezioni apprese e valutazione della sperimentazione realizzata

  8. Cenno a metodologia Il progetto si colloca nell’ambito della programmazione strategica di un territorio Il modello : META – AZIONI – PROGETTI – AZIONI - META Ci concentreremo sulle Azioni Proviamo a realizzare un processo di programmazione territoriale con i piedi per terra!!! FESR; FSE; FAS; FEASR

  9. Tempi Il progetto finanziato deve chiudersi entro la metà di ottobre La fase 1 - analisi socio-economica si è avviata Dopo le eventuali adesioni si può partire nel giro di 10 giorni con i lavori a distanza ed eventuali incontri plenari dei gruppi (escludendo il mese di agosto)

  10. Condizioni Si veda un’utilità delle azioni progettuali Si cooperi con idee integrative al progetto; disponibilità di tempo e contributo alla raccolta delle azioni In caso di adesione al progetto, si pensi a dare un futuro a questa sperimentazione. Per accompagnare l’arco di programmazione 2008/2015

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