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Trapianto di cornea: aspetti clinici e religiosi

Dott. Domenico De Felice 28 febbraio 2008. Trapianto di cornea: aspetti clinici e religiosi. Aspetti clinici: la cornea. La cornea è la prima lente naturale che la luce attraversa entrando nell’occhio e concorre a mettere a fuoco le immagini sulla retina.

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Trapianto di cornea: aspetti clinici e religiosi

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Presentation Transcript


  1. Dott. Domenico De Felice 28 febbraio 2008 Trapianto di cornea: aspetti clinici e religiosi

  2. Aspetti clinici: la cornea • La cornea è la prima lente naturale che la luce attraversa entrando nell’occhio e concorre a mettere a fuoco le immagini sulla retina. • Trasparenza e regolarità della sua superficie sono qualità essenziali ad una visione nitida. • Per questo, quando la cornea risulta opacizzata o deformata a causa di patologie come cheratocono e cherotopatia bollosa, oppure a causa di traumi e infezioni, se la gravità del caso non consente trattamenti conservativi (farmaci o intervento con il laser), può essere necessario il trapianto (cheratoplastica perforante).

  3. Cheratocono • Il cheratocono è una malattia degenerativa della cornea che colpisce sia gli uomini che le donne in giovane età e che porta ad un peggioramento costante e progressivo del visus. • Il problema sorge quando la parte centrale della cornea inizia ad assottigliarsi e si incurva progressivamente verso l'esterno deformandosi così a forma di cono. La curvatura irregolare che si viene a creare modifica il potere refrattivo della cornea, producendo di conseguenza distorsioni delle immagini ed una visione confusa sia da vicino sia da lontano. Spesso il cheratocono è bilaterale.

  4. Cheratopatia bollosa • La cheratopatia bollosa si presenta occasionalmente dopo un danno all'endotelio corneale provocato da chirurgia intraoculare (p. es., per cataratta) o un trauma endoteliale postoperatorio continuato, provocato da impianto di lente intraoculare scarsamente modellato o malposizionato. Nella distrofia di Fuchs, una perdita bilaterale, progressiva delle cellule endoteliali può portare a cheratopatia bollosa nel VI-VII decennio di vita. • Si formano bolle piene di liquido sulla superficie corneale che causano diminuzione della vista. Alcune di esse possono rompersi, provocando senso di corpo estraneo. I batteri possono invadere la sede di una bolla rotta, causando un'ulcera corneale. All'esame appaiono evidenti le bolle e l'ispessimento dello stroma corneale.

  5. Traumi oculari • I traumi oculari possono essere di natura meccanica, provocati da agenti chimici o fisici. • Un trauma oculare accidentale avviene circa 1 milione di volte l’anno negli Stati Uniti. • Il 43% degli incidenti avviene tra le pareti domestiche. • Le principali cause di traumi oculari sono prodotti chimici (ad es. ammoniaca per l’igiene della casa, acido di batteria, industria, hobby), polveri, terriccio e detriti metallici e non, legati al mondo del lavoro, incidenti sportivi, giocattoli inappropriati o giochi per bambini senza super visione degli adulti. • Nel mondo del lavoro (sempre in USA) ogni giorno vi sono 2.000 traumi oculari legati a manipolazione di sostanze chimiche.

  6. Infezioni corneali • Infezioni corneali possono essere di natura batterica o virale. • La causa maggiore di infezione profonda è senza dubbio la cheratite erpetica. In particolare le cheratiti erpetiche recidivanti da simplex, se colpiscono sull’asse ottico, possono portare a cicatrici permanenti (leucomi) che interferiscono con la visione.

  7. Donazione di cornee in Italia • La donazione di cornee può avvenire, una volta accertato l'arresto cardiaco, con l'esecuzione di un elettrocardiogramma di almeno 20 minuti. • E' necessario che il personale sanitario verifichi l'esistenza della dichiarazione di volontà del deceduto con la collaborazione dei familiari. • Nel caso in cui il potenziale donatore si sia espresso a favore o non abbia dichiarato la propria volontà, si dovrà chiedere ai familiari l'assenso al prelievo.

  8. Tutte le cornee sono trapiantabili? • Dopo il prelievo le cornee donate vengono inviate ad una Banca degli Occhi. • Le cornee donate vengono analizzate da Fondazione Banca degli Occhi, centro di riferimento regionale. • Per essere trapiantate le cornee devono essere analizzate, valutando la vitalità delle loro cellule e alcuni parametri biologici.Al fine di garantire la massima sicurezza per chi riceve la cornea, viene accuratamente valutato anche lo stato di salute del donatore. • Se le cornee sono idonee, vengono inviate ai chirurghi oftalmologi per il trapianto. • Le cornee non idonee vengono utilizzate per la ricerca scientifica.

  9. Chi può donare le cornee? I principali criteri di esclusione alla donazione sono: • alcune patologie infettive, tra cui l'AIDS, l'epatite B e C; • la rabbia e la tubercolosi; • alcune malattie del sistema nervoso, come la sclerosi multipla e la malattia di Alzheimer; • la sindrome di Down; • alcuni tumori quali la leucemia, il linfoma e il mieloma; • alcune patologie oculari quali congiuntiviti, uveiti e tumore maligno del segmento anteriore.

  10. Cheratoplastica perforante • Il trapianto di cornea (o cheratoplastica) è un intervento di microchirurgia, eseguito con l'aiuto di un microscopio operatorio. Il chirurgo rimuove la parte centrale della cornea malata e la sostituisce con la cornea sana di un donatore. • L'intervento dura da trenta minuti a un'ora e mezza e può essere fatto in anestesia generale o in anestesia locale con una degenza di uno/tre giorni.

  11. Aspetti religiosi • Sulla decisione di donare grande incidenza può essere attribuita al credo religioso poiché è indubbio che, in un momento importante come quello della morte, l’uomo si trovi in contatto più stretto con il proprio Dio. • Non sempre le religioni hanno visto e vedono di buon occhio la donazione di organi (anche se ormai, sebbene vi siano differenze fra gli specifici punti di vista, le principali religioni del mondo, ammettono, permettono e incoraggiano il trapianto e le donazioni).

  12. Religione cattolica • L’atteggiamento della Chiesa è totalmente cambiato, infatti la donazione è incoraggiata come atto di carità. • Anche Giovanni Paolo II (in Evangelum Vitae) si è espresso in favore di essa con parole che non lasciano dubbi: • “….al di là dei fatti clamorosi c’è l’eroismo del quotidiano, fatto di piccoli o grandi gesti di condivisione che alimentano una cultura della vita. Tra questi merita apprezzamento la donazione degli organi compiuta in forme eticamente accettabili per offrire una possibilità di salute a malati privi di speranza”.

  13. Le altre religioni • BUDDISTA vi è il precetto di esercitare la virtù del dono (Dana). Esso è considerato una delle sei Perfezioni ed è indicato come il più potente antidoto ad ogni forma di attaccamento: gli organi, benchè ci appaiono di nostra proprietà, in effetti lo sono solo per un periodo limitato. Siamo comunque destinati a donarli anche se non lo vogliamo. • EBRAICA gli ebrei ritengono che se è possibile donare un organo per salvare una vita è obbligatorio farlo. Poiché ridonare la vista è considerato salvare la vita, è incluso anche il trapianto di cornea. • ORTODOSSA non pone obiezioni alle procedure che contribuiscono a migliorare lo stato di salute.

  14. ISLAMICA i maomettani approvano la donazione da parte di donatori che abbiano dato in anticipo il consenso per iscritto e gli organi non devono essere conservati, ma trapiantati immediatamente. Allàh proclama: “chiunque salvi la vita ad un uomo è come se avesse salvato l’umanità intera”. • INDUISTA E MORMONE la donazione di organi è una questione individuale. • PROTESTANTE incoraggia e sostiene la donazione. In pratica tutte le religioni sono favorevoli al prelievo di organi in quanto lo considerano un atto di grande solidarietà umana e di conseguenza, meritevole agli occhi delle divinità.

  15. Grazie per l’attenzione

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