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ALITOSI

ALITOSI. E’ un disturbo molto frequente nella popolazione mondiale, dalle forme più eclatanti e persistenti a quelle più leggere e transitorie si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale ne sia affetta.

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Presentation Transcript


  1. ALITOSI • E’ un disturbo molto frequente nella popolazione mondiale, dalle forme più eclatanti e persistenti a quelle più leggere e transitorie si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale ne sia affetta. • Può avere origini diverse, a volte è causata da malattie sistemiche (ernia jatale, cirrosi epatica, diabete mellito), ma più spesso è espressione di problemi del cavo orale: dalla tendenza a formare una spessa patina bianca sulla lingua, alle parodontopatie infiammatorie con tasche gengivali in cui si annidano i germi capaci di produrre i gas responsabili dell’alito maleodorante.

  2. ALITOSI Le attuali norme sociali mettono in risalto l’importanza dell’immagine personale ai fini delle relazioni interpersonali. In questo contesto il soggetto affetto da alitosi può essere portatore non solo di particolari condizioni di salute orale o generale ma anche, frequentemente, di seri problemi relazionali che lo possono condurre nei casi estremi all’isolamento sociale. Nella consapevolezza di ciò la gente pone una maggiore attenzione a questo disturbo e chi ne è affetto cerca la maniera per eliminarlo.

  3. ALITOSI Alimenti alitogeni L’alito sano non ha alcun odore, se lo acquista è segno che qualcosa non va, a meno che l’odore non dipenda da cibo ingerito poco prima. Esistono alimenti come aglio e cipolla ben conosciuti come alitogeni e attentamente evitati da chi desidera mantenere il proprio alito in condizioni ottimali. Tali alimenti una volta entrati nel circolo sanguigno passano nei polmoni e vengono emessi con l’aria espirata. Il processo continua fino a che l’apparato escretore non li elimina completamente, potendo causare fiato maleodorante a lungo,nonostante un’igiene orale tempestiva e ben eseguita.

  4. ALITOSI Di provenienza del cavo orale Sebbene possa essere espressione di affezioni organiche (fegato, reni, stomaco e intestino, polmoni e apparato respiratorio) o di terapie farmacologiche, la maggior parte delle cause di cattivo odore dell’alito, il 90% circa, va ricercata nel cavo orale stesso. In questi casi l’alitosi è determinata dalla produzione di composti volatili solforati da parte dei batteri presenti nel cavo orale. Batteri anaerobi prevalentemente, la cui proliferazione indiscriminata altera la qualità dell’alito attraverso la produzione di sostanze volatili maleodoranti, normalmente presenti in tutte le bocche, ma quando la loro percentuale supera il 75 parti per bilione un oggettivo maleodorante orale è presente: si pensi che il naso umano può avvertirli in percentuale da 3 a 8 parti per bilione.

  5. ALITOSI Esistono più tipi di alitosi: l’alitosi transitoria, fisiologica o parafisiologica, è quella tipica di alcuni momenti della giornata e legata ad azioni particolari; l’alitosi persistente, invece, è legata all’esistenza di patologie sistemiche oppure più frequentemente del cavo orale. Un terzo tipo riguarda la costante paura di avere l’alito cattivo e prende il nome di pseudoalitosi o alitofobia.

  6. ALITOSI L’alitosi transitoria: il disturbo é temporaneo, generalmente risponde all’igiene orale, è meno intensa, l’alito è mattutino, è in rapporto al respiro da digiuno, al respiro mestruale, a cibi, a farmaci e non è legata a nessuna malattia sistemica. In genere è associata all’assunzione di alimenti alitogeni come aglio, cipolla, alcune spezie, consumo di alcool, all’assunzione o di farmaci che comportano l’immissione in circolo di sostanze alitogene eliminate con l’aria espirata o di farmaci che diminuendo la quantità di saliva disponibile per la funzione di auto- detersione all’interno della bocca incoraggiano la flora batterica, come nel corso di un digiuno prolungato o al risveglio mattutino (alito cattivo da risveglio).

  7. ALITOSI Alitosi Transitoria Anche in queste due ultime condizioni la causa del maleodore orale va ricercata nella diminuzione della salivazione e perciò nel minor risciacquo e diluzione dei composti volatili solforati con aumento del pH all’interno del cavo orale. Una condizione di maggior acidità all’interno del cavo orale favorisce la produzione di composti solforati responsabili del maleodore

  8. ALITOSI L’alitosi patologica: è persistente, richiede una anamnesi completa e scrupolosa che ci permetta di vedere quali possono essere le cause se della bocca o se coinvolgono l’organismo nel suo insieme. Richiede il trattamento della cause ed è più intensa. Nella maggior parte dei casi può essere legata a malattie del cavo orale, naso, seni paranasali, tonsille, faringe. Nel 10% dei casi si tratta di malattie sistemiche (diabete mellito, insufficienza renale cronica, epatopatie gravi), mentre, contrariamente a quanto credono le persone che ne sono affette, solo l’1% degli individui affetti hanno problemi di alitosi collegata a problemi intestinali. L’alitosi da causa gastrica richiede un mal funzionamento del cardias (malattia da reflusso gastroesofageo).

  9. ALITOSI La pseudoalitosi è la paura esagerata di soffrire di cattivo odore e chi ne soffre si affanna di continuo nel celare il proprio cattivo odore pulendo frequentemente i denti, masticando gomme continuamente, succhiando caramelle, tenendo distanze di sicurezza o parlando col viso inclinato. Spesso si tratta di persone che da piccoli hanno avuto un genitore con alitosi e che al raggiungimento della maturità hanno sviluppato la preoccupazione di avere ereditato la caratteristica.

  10. ALITOSI L’alitosi o alito pesante si presenta dopo essersi abbuffato di carne, in chi non può lavarsi i denti e a pulire la lingua con lo spazzolino: perciò la prima regola per evitare l’alitosi è di non fare scorpacciate di cibi a base di proteine. Carne e formaggi sono i primi responsabili, perché i loro residui in bocca e in mezzo ai denti si trasformano in sostanze gassose che contengono zolfo e da qui l’odore terribile. Tra i formaggi quelli incriminati sono quelli di consistenza cremosa che si appiccicano più facilmente alla lingua. Per la carne non c’è differenza e semmai dipende dal tipo di cottura.

  11. ALITOSI Alito da aglio e da cipolla: essi assorbiti dall’organismo si trasformano in sostanza solforate responsabili dell’alitosi. Insalata, carote crude e sedani sono preziosi, perché ripuliscono i denti, come pure la mela. Un aiuto arriva dalle spremute di agrumi che riducono la quantità di solforati in bocca perché attivano un meccanismo di acidificazione in bocca. Dopo pranzo è meglio non buttarsi nel mix caffè-sigaretta che peggiora la situazione. Un bicchiere di vino non fa male, ma le quantità eccessive sono sconsigliabili.

  12. ALITOSI Anche il digiuno prolungato può dare brutti scherzi con l’alito. Non masticare niente durante la giornata fa proliferare i microbi in bocca: la masticazione stimola la saliva e favorisce un effetto di auto- detersione del cavo orale. Si consiglia di bere molta acqua. Può essere utile avere in tasca un pacchetto di gomme da masticare e a tal proposito è meglio usare quelle a base di erbe aromatiche, sali di zinco, al the verde e alla magnolia. Decisamente meglio i prodotti senza zucchero, anche per evitare lo sviluppo di carie. Tra le caramelle sono da privilegiare quelle dure e con estratti di colluttori; gli sciacqui puri specie se accompagnati da gargarismi servono per pulire meglio anche la parte finale della lingua. Importante è comunque l’igiene orale.

  13. ALITOSI Alitosi da Farmaci • Alcuni farmaci causano secchezza delle bocca e allora si parla di xerostomia; questa condizione di bocca secca può causare un rapido decadimento dei denti e alito cattivo, oltre che infezioni da fermentazione di batteri ed altri problemi orali. • Gli antidepressivi possono avere questo effetto perciò chi li usa deve avere una maggiore cura dei propri denti e bere più acqua oltre che farsi controllare più spesso dal dentista.

  14. ALITOSI Alitosi da Farmaci • Altri farmaci compromessi sono gli ACE –inibitori (captopril, enalapril): i disturbi compaiono durante i primi tre mesi di terapia, ma in seguito il disturbo scompare anche se la terapia viene continuata; forse la causa potrebbe essere attribuibile al fatto che questi farmaci riducono i livelli plasmatici di zinco. • Gli antineoplastici riducono spesso la salivazione e quindi i soggetti vanno incontro a xerostomia.

  15. ALITOSI Alitosi da Farmaci • Gli antiaritmici provocano secchezza delle fauci in quanto dotati di attività anticolinergica e quindi posssono dare xerostomia. • Gli antinfiammatori provocano xerostomia in particolar modo negli anziani, come pure gli antiparkinsoniani, i diuretici, ecc.

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