E N D
1. Corso di olivicoltura 2008 Difesa dell’olivo da:
mosca
cocciniglia
tignole
occhio di pavone
fumaggine
2. La mosca delle olive è presente nell’oliveto dalla primavera
inizia a deporre le uova quando nell’oliva è indurito il nocciolo, a volte anche prima
sulla costa in genere inizia nella prima quindicina di luglio, all’interno un po’ più tardi, dipende dalle temperature
3. Danni
cascola delle olive
peggioramento della qualità dell’olio (aumento acidità, ecc.)
l’oliva è danneggiata quando la larva ha scavato il foro d’uscita
4. Quando si vedono le punture per capire se c’è l’uovo o se la larva è viva o morta occorre guardare sotto la buccia, affettando l’oliva delicatamente, con il microscopio o una lente d’ingrandimento
non possiamo basarci sull’osservazione esterna, perché la puntura può essere sterile, l’uovo può essere morto
5. Ciclo biologico le uova si hanno da luglio a ottobre, a temp. superiori a 13 – 14°
il ciclo uovo- larva- pupa- adulto dura circa 25 – 30 giorni in estate, dipende dalle temperature
l’attività normale si svolge tra i 16 e i 30°
6. Mortalità da caldo in estate oltre i 30° aumenta la mortalità delle larve giovani e delle uova
quindi nei periodi estivi molto caldi il ciclo può avere delle interruzioni e l’infestazione si può ridurre naturalmente
7. di solito fa 3 generazioni sulla costa, meno all’interno, ma ci possono essere variazioni, sempre in funzione dell’andamento delle temperature
si può avere una generazione in più in autunno, se rimangono temperature medie alte
8. Monitoraggio non possiamo intervenire contro la mosca a calendario cioè a date fisse, perché ogni anno l’andamento dell’infestazione cambia
nei periodi molto caldi si ha mortalità naturale
nei periodi freddi (autunnali) il ciclo è rallentato il campionamento:
100 olive, raccolte a caso, a varie altezze e esposizioni, rappresentano la situazione reale nell’oliveto
il campione deve essere guardato al microscopio, solo così si può conoscere la reale infestazione
9. Difesa il trattamento più diffuso è larvicida, cioè serve per uccidere le uova e le larvette all’interno dell’oliva
la sua efficacia dura circa 20 giorni, quindi va fatto al momento giusto se il trattamento è “centrato” si ha la massima efficacia e si riesce a ridurre il numero degli interventi a 2 – 3 , (dipende dalle zone)
in lotta integrata il disciplinare del PSR consente 2 interventi sulla costa e 1 all’interno
10.
si interviene solo quando si supera il 10% di infestazione attiva (uova e larve giovani vive)
l’infestazione si conosce facendo guardare a un tecnico il campione di olive seguire il bollettino dell’ARSIA pubblicato sui quotidiani locali (Il Tirreno:ogni domenica), su televideo di RTV 38 (pag. 601) e sul sito: www.arsia.toscana.it
link: agroambiente.info
Arsia ha una rete di monitoraggio in tutta la Toscana, invia su richiesta, gratis, un SMS settimanale con l’infestazione della mosca
Trattamento larvicida
11. Prodotti utilizzati principi attivi:
dimetoato
fosmet
in corso di registrazione per l’olivo Imidacloprid (Confidor)
usare tutte le precauzioni :
guanti, maschera, tuta, … (i prodotti sono tossici, non trattare in maglietta e pantaloncini!)
rispettare i tempi di carenza (guardare quanto è indicato in etichetta)
12. In Agricoltura Biologica in prevenzione (prima dell’inizio di ogni generazione) si può usare:
poltiglia bordolese (1 – 1,5%), persistenza 20 giorni
caolino (3 – 5%), persistenza circa 2 settimane
Beauveria bassiana , efficace 1 settimana
ricordarsi di non superare i 6 Kg di rame a ettaro per chi segue le norme di Agricoltura Biologica
il trattamento curativo,quando c’è già infestazione (uova o larve piccoline) si può fare con:
olio di neem
rotenone
13. Cattura massale utilizzo di trappole che attraggono e uccidono le mosche
occorre utilizzarlo su una superficie minima di 5 ettari o in oliveti isolati
in genere dimezza la popolazione di mosca presente
14. La cattura massale è ammessa anche in Agricoltura Biologica
l’impatto ambientale è minore perché l’insetticida rimane sulle trappole
è necessario comunque eseguire il monitoraggio per verificare l’efficacia dell’intervento che varia a seconda delle zone e dell’annata
è più costoso degli altri sistemi di lotta
15. Cocciniglia : Saissetia oleae controllata naturalmente da insetti utili e agenti climatici (vento, sole, …)
infestazione alta è causata da chioma tropo fitta, eccesso di azoto,…
16. Cocciniglia spesso è sufficiente un buon intervento di potatura per contenerla
se necessario, il trattamento va fatto quando ci sono le forme giovani (fine giugno – luglio)
17. Tignola: Prays oleae Compie 3 generazioni: la prima sui fiori, la seconda sui frutti, la terza sulle foglie,ma solo la seconda può essere dannosa perché si sviluppa all’interno del nocciolo
18. La cascola da Tignola di solito si ha a settembre solo in alcune zone può arrecare danni tali da giustificare un intervento di lotta
temperature calde (superiori a 31°) causano mortalità di uova e larve
una certa percentuale di cascola di fiori e frutticini la avremo comunque
19. Il trattamento contro la tignola non va fatto a calendario sulla prima generazione si interviene solo con il 45% di fiori attaccati (con Bacillus Thuringiensis) sulla seconda generazione si interviene solo al superamento della soglia del 15%, quando l’olivina ha le dimensioni di un grano di pepe, con prodotti citotropici
20. Tignola: Margaronia depone le uova sui nuovi germogli e le larve si nutrono delle foglioline tenere
può compiere 4-5 generazioni a partire dalla primavera,
è dannosa solo sulle piante giovani perché può ostacolarne l’accrescimento
21. Controllare i germogli controllare periodicamente i germogli in primavera e a fine estate (seconda crescita dell’olivo) per verificare la presenza delle larvette verdi e dei fili sericei che formano intorno alle foglioline
22. Si interviene solo sulle piante giovani se necessario intervenire preferibilmente con Bacillus thuringiensis (prodotto ammesso in Agricoltura Biologica) perché è selettivo e non danneggia gli insetti utili
in genere occorrono 2 interventi
23. Occhio di pavone è la malattia crittogamica principale dell’olivo
si sviluppa con alta umidità e temperature tra 10 e 20° quindi primavera e autunno
le foglie attaccate dal fungo cadono
24. si previene con trattamenti rameici nei periodi a rischio: fine inverno e autunno si diffonde più frequentemente dove c’è ristagno di umidità, in pianura, su varietà Moraiolo, Frantoio e Pendolino
se la defogliazione è forte si perde la produzione dell’anno
25. Fumaggine è dovuta a funghi che si sviluppano sulla melata zuccherina prodotta dalle cocciniglie o, più raramente, dalla pianta
la pianta soffre perché si riduce la fotosintesi
26. Occorre ridurre l’infestazione di cocciniglie si previene con:
corretta potatura
concimazione equilibrata
lotta guidata (troppi interventi chimici riducono gli insetti utili che controllano le cocciniglie) riducendo le cocciniglie le fumaggini non hanno più nutrimento e scompaiono
se ci sono forti incrostazioni si possono lavare le piante con saponi potassici o soda caustica all’1%
27. OLIVICOLTORI TOSCANI ASSOCIATISettore del Miglioramento dell’Impatto Ambientale dell’OlivicolturaRegolamento (CE) n. 2080/05FINANZIATO DALLA COMUNITA’ EUROPEA Testi di
Dr.Agr. ANDREINA DAGNINO