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Su quali aspetti puntare per la promozione di politiche giovanili in Trentino?

Su quali aspetti puntare per la promozione di politiche giovanili in Trentino?. Levico Terme 19 ottobre 2012 Riccardo Grassi info@riccardograssi.it. Le politiche giovanili alla ricerca del proprio oggetto. Tutto ciò che riguarda i giovani è politica giovanile

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Su quali aspetti puntare per la promozione di politiche giovanili in Trentino?

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Presentation Transcript


  1. Su quali aspetti puntare per la promozione di politiche giovanili in Trentino? Levico Terme 19 ottobre 2012 Riccardo Grassi info@riccardograssi.it

  2. Le politiche giovanili alla ricerca del proprio oggetto Tutto ciò che riguarda i giovani è politica giovanile Essere giovani non è una questione anagrafica, ma di mentalità Tutto è politica giovanile… è una questione di mentalità

  3. Lavoro, istruzione, sport, partecipazione, spazi, prevenzione…

  4. Sono politiche giovanili : • azioni e programmi rivolti prioritariamente ad un target definito (11-29 anni? 13-24 anni? 15-42 anni?); • interventi che hanno come risultato atteso aprire opportunità di accesso (competenze, esperienze, contatti); • interventi che prevedano la partecipazione attiva dei destinatari nel processo di ideazione/produzione/valutazione Dare delle coordinate di contenuto

  5. Fattori chiave caratterizzanti: • il grado di intenzionalità sociale del proponente (quanto chi propone l'azione sta portando avanti prioritariamente un interesse personale o collettivo); • il grado effettivo di produzione di bene comune(ovvero la capacità di valutazione dei risultati) La rilevanza pubblica

  6. Una somma di interventi sporadici • Il mantenimento di ciò che abbiamo sempre fatto • Il finanziamento ad idee di “bravi ragazzi” • … Le politiche giovanili non sono:

  7. I soggetti delle politiche giovanili Attori e destinatari

  8. Le politiche giovanili sono politiche comunitarie, i cui obiettivi sono definiti da una pluralità di attori: • Amministrazioni locali • Governo nazionale • Unione Europea • Ma anche: • ASL • Fondazioni bancarie e comunitarie • Enti religioni • Cooperative sociali • Associazioni • Imprese Chi decide le politiche giovanili?

  9. Alla frammentarietà dei decisori corrisponde una ancora maggiore frammentarietà di esecutori, ognuno dei quali interpreta a suo modo gli obiettivi assegnati Il rischio di politiche giovanili anarchiche

  10. Posizione rispetto al mercato del lavoro e al sistema formativo Fase del ciclo di vita Situazione familiare e co-abitativa Capacità di controllo psicologico Centralità/ marginalità relazionale Caratteristiche ascritte individuali e del contesto sociale Possibilità di consumo Accesso alle risorse/ opportunità Competenze culturali Background culturale e classe sociale familiare Luogo di residenza Genere ed età Nazionalità Si fa presto a dire giovani

  11. In un quadro così frammentato il rischioè di produrre interventi caotici, con un’offerta sbilanciata su alcuni target e carente per altri, senza produrre significativi effetti di sistema I rischi della mancanza di una Politica

  12. “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è avarizia” (don Milani)

  13. Le sfide da affrontare Per delle politiche giovanili che sanno di Politica

  14. La sfida dei processi

  15. Chi partecipa alla definizione del piano? Quali interessi porta con sé? • Chi non partecipa alla definizione del piano? Per quali motivi? Cosa comporta la sua defezione? • Come si collega il PGZ agli altri dispositivi presenti sul territorio? • Complessivamente che copertura c’è dei diversi target giovanili presenti sul territorio? • Questo piano che beneficio porta al territorio? Quali sono la sua sostenibilità e i suoi effetti nel tempo? Alcune questioni relative al processo di definizione del PGZ

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