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Le stelle

Le stelle. Lic. Classico “D. A. Azuni” SASSARI. Cosa è una stella?. Vista da fuori: una palla di gas incandescente. Cosa è una stella?. Si definisce stella un corpo celeste che brilla di luce propria .

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Presentation Transcript


  1. Le stelle Lic. Classico “D. A. Azuni” SASSARI Prof. Paolo Abis

  2. Cosa è una stella? Vista da fuori: una palla di gas incandescente Prof. Paolo Abis

  3. Cosa è una stella? • Si definisce stella un corpo celeste che brilla di luce propria. • Una stella, in termini semplici, è un'enorme sfera di gas caldissimo, chiamato plasma, che genera energia nel suo interno attraverso un processo di fusione nucleare. • Tale processo trasforma l’idrogeno in un gas più pesante che si chiama Elio. Prof. Paolo Abis

  4. una stella è un corpo celeste autogravitante Prof. Paolo Abis

  5. Equilibrio idrostatico E’ il perfetto equilibrio fra le due forze che mantiene la stella stabile per miliardi di anni. • Se il tasso di produzione di energia rallenta il centro comincia a raffreddarsi, la pressione dei gas diminuisce, e ciò provoca il prevalere della forza di gravità. • Quando questo avviene, la stella si contrae. • Questa contrazione genera una pressione altissima, la compressione fa aumentare la temperatura tanto da incrementare la produzione di energia e… • la stella si espande. Prof. Paolo Abis

  6. Guardiamoci dentro Prof. Paolo Abis

  7. Guardiamoci dentro Prof. Paolo Abis

  8. Il Sole • Il sole E’ una sfera costituita per il 99% di gas (idrogeno ed elio). Nonostante la sua natura gassosa ha una densità di 1,4 volte quella terrestre.  Infatti esercita una enorme forza di gravità che schiaccia i gas verso il centro  con una pressione di molti miliardi di atmosfere (per un confronto: la pressione dell'aria che gonfia i pneumatici tanto da sostenere l'automobile E’ intorno alle 2/3 atmosfere). • Questa pressione da ai gas nella parte interna la natura di un fluido. Prof. Paolo Abis

  9. Il Sole Il Sole è composto da diversi strati: il nucleo, una zona intermedia nella quale l'energia prodotta nel nucleo viene trasportata verso l'esterno, e la fotosfera (che è la parte visibile del Sole). Inoltre ci sono due strati di gas al di sopra della fotosfera, chiamati cromosfera e corona. La corona solare è uno strato di gas caldissimo, alla temperatura di milioni di gradi, che circonda il Sole e arriva fino a una distanza di milioni di chilometri dalla fotosfera. Prof. Paolo Abis

  10. Sorgenti di Energia Quale può essere la sorgente di energia dalle stelle ?. Si sa che reazioni di Fusione Nucleare sono in grado di produrre un’enorme quantità di energia. Prof. Paolo Abis

  11. Neutroni Protoni 10-13 Elettroni Le Reazioni Nucleari La carica positiva di un atomo (protoni+neutroni) è confinata entro un nucleo di ~10-13cm. Affinché possa avvenire una reazione di Fusione nucleare è necessario che due atomi si avvicinino fino ad una distanza di ~10-13cm. Prof. Paolo Abis

  12. 10-13 Le Reazioni Nucleari A questa distanza però le forze di repulsione sono molto forti e quindi bisogna accelerare le particelle in modo da riuscire superare queste forze ovvero laBarriera Coulombiana. Prof. Paolo Abis

  13. Le Reazioni Nucleari La barriera Coulombiana può essere superata quando la temperatura e/o la densità del gas sono molto elevate. Ovvero quando l’accelerazione dovuta all’energia termica è sufficientemente elevata o quando gli atomi sono costretti a stare molto vicini fra loro. Le prime reazioni nucleari che avvengono sono quelle per le quali la Barriera Coulombiana è più bassa, cioè quando la temperatura e/o la densità necessarie non sono molto elevate. Prof. Paolo Abis

  14. Le Reazioni Nucleari Nell’interno di una stella questo si verifica facilmente. La temperatura al centro del Sole: T= 15.000.000°C Tterra = 20°C ~ 293K T ~ 4.4x107 °C La densità al centro del Sole: r= 220 miliardi di atmosfere ratmosphere = 1.293x10-3 gr cm-3 Prof. Paolo Abis

  15. 4 1H 4He Bruciamento dell’H Le Reazioni Nucleari Vediamo quanta energia può essere prodotta da una reazione nucleare, e se questa è sufficiente a giustificare il tempo di vita di una stella (almeno 4Gyr nel caso del Sole). Ad esempio la fusione di 4 nuclei di Idrogeno (1H) in un nucleo di Elio (4He): Prof. Paolo Abis

  16. (4 1H 4He) Le Sorgenti Nucleari In questa reazione c’è però un difetto di massa:  Il peso atomico del 1H è mH=1.00797  Il peso atomico del 4He è mHe=4.0026 Dm= 4mH - mHe = 0.0293 E = mc2 Dove va questa massa? … Si trasforma in Energia !! Prof. Paolo Abis

  17. Le Sorgenti Nucleari Quando la temperatura e/o la densità nel centro aumentano allora è possibile che avvengano reazioni di fusione fra nuclei la cui Barriera Coulombiana è più grande. Es.: fusione dell’He, fusione del Carbonio (12C), etc. Ogni reazione nucleare produrrà altra energia e la stella potrà continuare a “vivere” senza collassare su se stessa. Prof. Paolo Abis

  18. L‘energia del sole • Il Sole è una piccola stella di colore giallo, ha un diametro di quasi 1 milione 400mila chilometri, cioè quasi 110 volte quello della Terra. La temperatura al suo interno è altissima: oltre 15 milioni di gradi! • Nel nucleo del Sole, l'idrogeno viene fuso per formare elio, in un processo detto fusione nucleare. L'energia creata nel nucleo del Sole attraverso questo processo viene prima trasportata fino alla sua superficie visibile, poi emessa nello spazio, dove si propaga sotto forma di luce. He Prof. Paolo Abis

  19. Cosa possiamo misurare di una stella ? • Quantità di luce(luminosità o magnitudine) • Colore(differenza di magnitudine nei vari colori) • Spettro(quanta energia viene emessa alle varie lunghezza d’onda) • Velocità, distanza • Da cui possiamo ricavare • Luminosità assoluta(corretta per la distanza della stella) • Temperatura • Composizione chimica(elementi chimici presenti nella stella) • Massa Prof. Paolo Abis

  20. Composizione delle stelle • «Vedere» la luce • La luce visibile è una forma di radiazione che il nostro occhio è in grado di percepire. Questa radiazione è formata da onde elettromagnetiche. • La gamma di tutte le onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico.. Le onde vi sono classificate in base alla frquenza e la lunghezza d’onda. Prof. Paolo Abis

  21. Spettro elettromagnetico Prof. Paolo Abis

  22. La luce bianca e’ scomposta da un prisma in differenti colori Prof. Paolo Abis

  23. Lo spettro di una sorgente luminosa può avere una natura continua (come ad esempio il sole od una lampadina ad incandescenza) Oppure una natura discreta (come le lampade a neon, sodio, mercurio, etc.) Prof. Paolo Abis

  24. Spettro di assorbimento Spettro di emissione Prof. Paolo Abis

  25. Spettro continuo Spettri di emissione Spettro di assorbimento Prof. Paolo Abis

  26. Lo spettro delle stelle • Tornando alle stelle: se ne rileviamo lo spettro e vogliamo sapere se su quella stella c'è idrogeno, basterà confrontare le righe dello spettro dell'idrogeno con quelle della stella, se ci sono tutte possiamo stare sicuri che su quella stella c'è l'idrogeno. • Ovviamente lo spettro delle stelle sarà la risultante della somma degli spettri dei vari elementi che la compongono. Le righe di assorbimento dello spettro possono essere più o meno scure e questo indica con quale proporzione ciascun elemento è presente nella stella. In genere comunque si ha una uniformità nella composizione stellare mentre quello che cambia è la temperatura. Prof. Paolo Abis

  27. Spettri stellari • Le righe dello spettro indicano la composizione della stella • ALPHA LYRAE - VEGA (Alpha LYR) • BETA LYRAE - SHELIAK (Beta LYR) Prof. Paolo Abis

  28. Spettro di assorbimento • Le analisi spettrali hanno permesso di determinare la composizione chimica delle atmosfere stellari : • Idrogeno 80% • Elio 19% • Altri elementi chimici 1 % Prof. Paolo Abis

  29. Classificazione delle stelle La catalogazione delle stelle si basa principalmente sull'energia emessa. Infatti, l'energia prodotta dal nucleo stellare viene irraggiata sotto forma di luce e calore le cui lunghezze d'onda dipendono sostanzialmente dalla temperatura superficiale e dalla composizione chimica della materia. Le stelle infatti sono di un colore che dipende direttamente dalla loro temperatura superficiale. Come criterio di catalogazione si usano allora la temperatura ed il colore delle stelle che portano alla creazione di 6 gruppi, o classi spettrali, indicati da lettere dell'alfabeto: Prof. Paolo Abis

  30. Classe spettrale • Le stelle sono state classificate in classi spettrali con le lettere: O B A F G K M, ciascuna accompagnata da numeri da 0 a 9. (il metodo anglosassone permette di ricordare la scala "OBAFGKM" attraverso l'acronimo scherzoso di "Oh, Be AFine Girl, Kiss Me"). • Il colore è indice della temperatura della stella e costituisce uno dei fattori della classificazione stellare. • Ovviamente nella classificazione non compaiono le stelle variabili. Prof. Paolo Abis

  31. Il Colore e la temperatura Il colore delle stelle può essere molto variabile. Le stelle non sono tutte bianche come immaginiamo guardando il cielo. Il colore di una stella è una indicazione della sua temperatura. • Una stella giovane, come il sole, è relativamente calda (6 000 oC). • Una stella rossa, è relativamente fredda (3 000 oC). • Una stella blu è estremamente calda (20 000 à 35 000 oC). Prof. Paolo Abis

  32. Il Colore e la temperatura • Lo spettro di una stella dipende dalla temperatura. Più una stella é calda, più la sua luce è blu Stelle più calde Stelle più fredde Prof. Paolo Abis

  33. Star Colors Red Orange Yellow White Blue Prof. Paolo Abis

  34. Star Temperatures 10,000 K 15,000 K 30,000 K 3000 K 4000 K 5000 K 6000 K 7000 K Prof. Paolo Abis

  35. Magnitudine stellare • La luminosità di una stella viene accuratamente misurata con appositi fotometri fotoelettrici ed in base a tali misurazioni viene definita la sua magnitudine Prof. Paolo Abis

  36. Magnitudine stellare • Con il termine magnitudine (dal latino Magnitudo,inis = grandezza) si intende la misura della quantità di luce che arriva da un corpo celeste(stelle, galassie, nebulose...). • Questa quantità di luce dipende da molti fattori come la distanza dell'astro, la sua grandezza, la sua temperatura ecc. Prof. Paolo Abis

  37. Magnitudine stellare • La scala con cui sono misurate le magnitudini affonda le sue radici nella pratica ellenistica di dividere le stelle visibili ad occhio nudo in sei magnitudini. • Le stelle più luminose erano dette di prima magnitudine (m = +1), quelle brillanti la metà di queste erano di seconda magnitudine, e così via fino alla sesta magnitudine (m = +6), al limite della visione umana (senza un telescopio o altri aiuti ottici). • Questo metodo piuttosto semplice di indicare la luminosità delle stelle fu reso popolare da Tolomeo nel suo Almagesto, e si pensa che sia stato inventato da Ipparco di Nicea. Claudio Tolomeo, precursore della geografia Prof. Paolo Abis

  38. Magnitudine stellare • Hipparco (II secolo A.C.) • Definisce sei categorie di magnitudini: Prima magnitudine per le stelle brillanti che si vedono appena tramonta il sole; Sesta magnitudine per le stelle che si vedono appena • Norman Pogson (1856) • Ha definito la legge che definisce il sistema di magnitudini basandosi sul flusso magnitudine = -2.5 log(flusso) + costante Prof. Paolo Abis

  39. Il sistema delle magnitudini • Magnitudine apparente • Scala logaritmica della luminosità delle stelle • Magnitudine assoluta • Magnitudine apparente di una stella se fosse a 10 parsecs di distanza dalla terra Prof. Paolo Abis

  40. d A d B Magnitudine apparente La magnitudine apparente(m) di una stella, pianeta o di un altro oggetto celeste è una misura della sua luminosità apparente; cioè, non si prendere in considerazione la distanza dell'oggetto dal punto d'osservazione. Le stelle A e B hanno “in apparenza” la stessa luminosità. Tuttavia, la stella A in realtà è molto più piccola e meno luminosa della stella B. Prof. Paolo Abis

  41. Nota: • Più brillante è una stella e più è piccola la sua magnitudine (fino ad essere addiritutra negativa) • Sole = mag. -26.75 • Luna piena = mag. –12 • Vega = mag. 0 • Stella più debole visibile ad occhi nudo= mag. + 6.5 • limite dello Hubble Space Telescope = mag. + 27 Prof. Paolo Abis

  42. Scala delle magnitudini • La scala delle magnitudini è rovescia: • astri con magnitudine maggiore sono meno luminosi. • L'occhio umano riesce a vedere, nelle migliori condizioni di osservazione, fino alla magnitudine 5 per un totale di ~9000 stelle. • Le stelle di prima magnitudine sono 2.5 volte più luminose di quelle di seconda, quelle di seconda sono 2.5 volte più luminose di quelle di terza e così via. • Una differenza di 5 nella scala delle magnitudini corrisponde ad un fattore 100. Prof. Paolo Abis

  43. +5.65 +6.43 +2.84 +5.43 +3.59 Magnitudine stellare Le Pleiadi un ammasso aperto nella costellazione del Toro Prof. Paolo Abis

  44. Magnitudine assoluta Si definisce magnitudine assolutaM di una stella la magnitudine che essa avrebbe se venisse posta a 10 parsec di distanza (32,6 a.l.) • Quale è la magnitudine assoluta del sole ? • m = -26. • M = +4.82 • Pertanto, se il sole fosse a tale distanza dalla terra risulterebbe appena visibile Prof. Paolo Abis

  45. Sorpresa !! Prof. Paolo Abis

  46. Russell Hertzsprung I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando il danese Enjar Hertzsprung e l’americano Henry Norris Russell, indipendentemente l’uno dall’altro, confrontarono in un diagramma le due proprietà principali delle stelle: • Temperatura (colore o tipo-spettale) • Luminosità (magnitudine assoluta) Prof. Paolo Abis

  47. Magnitudine (MV) Colore (B-V) I Diagrammi HR Se si conoscono il colore (ex. B-V) e la magnitudine assoluta nel visuale (MV) di un certo numero di stelle possiamo costruire un diagramma Colore-Magnitudine Questo diagramma è noto come Diagramma di Hertzsprung-Russell o Diagramma H-R (HRD), Prof. Paolo Abis

  48. L/L Temperatura (K) I Diagrammi HR Il diagramma HR può essere letto anche come un diagramma che lega la luminosità e la temperatura effettiva della stella: la luminosità del Sole: L=3.83x1033 erg/sec Prof. Paolo Abis

  49. Prof. Paolo Abis

  50. Il diagramma Hertzsprung-Russel (H-R) • Il diagramma H-R rappresenta la: Luminosità delle stelle in funzione della loro temperatura e del loro colore. • Questo digramma dimostra che esiste una relazione fra colore, temperatura, luminosità e massa. • Conoscendo la relazione che esiste fra luminosità e temperatura di una stella e conoscendo la sua posizione nel diagramma H-R, si può determinare il tipo di stella ed il valore approssimativo della sua grandezza e della sua massa Prof. Paolo Abis

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