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Fondamenti e didattica dei linguaggi dell’immagine

Fondamenti e didattica dei linguaggi dell’immagine. Anno accademico 2006-2007. Finalità del corso.

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Fondamenti e didattica dei linguaggi dell’immagine

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Presentation Transcript


  1. Fondamenti e didattica dei linguaggi dell’immagine Anno accademico 2006-2007

  2. Finalità del corso • Il corso si propone di esplorare il mondo dell’immagine, con una particolare attenzione verso le proposte educative. Si analizzeranno il pensiero e le riflessioni di pedagogisti, psicologi e artisti che hanno affrontato le problematiche relative all'educazione all'immagine. • Si presenteranno esperienze concrete attuate nella scuola di base e si individueranno, attraverso l'analisi e il confronto, le linee guida per l'ideazione di possibili percorsi da realizzare con i bambini.. • Il contatto con il mondo dell'immagine sarà innanzitutto un avvicinamento individuale, un'immersione personale, da adulti, nell’ambito di alcune delle pratiche artistiche moderne e contemporanee.

  3. I testi consigliati • Si consiglia la lettura di uno dei seguenti testi: • Francesco Caggio e Rosanna Abbatinali (a cura),” Quasi arte”, Bergamo, Edizioni Junior, 2004 [particolarmente indicato per chi opera nelle scuole dell’infanzia] • Cristina Francucci, Paola Vassalli (a cura di), Educare all’Arte, Milano, Mondadori Electa, 2005. • Francesco De Bartolomeis, L’arte per tutti. Conoscere e produrre, Bergamo, Edizioni Junior, 2003 .

  4. Brainstorming • Che cosa intendiamo per arte?

  5. Le risposte dei bambini • L’ARTE È … FANTASIA • L’ARTE È…UN’INFINITA LIBERTÀ PER ESPRIMERMI • L’ARTE È … UNA COSA BELLA • L’ARTE È … UN MOMENTO DI LIBERTÀ DEL TEMPO • L’ARTE È … UN PASSATEMPO RILASSANTE E IN CERTI CASI NOIOSO • L’ARTE È … UN PRATO DI COLORI • L’ARTE È … UNA COSA AFFASCINANTE E BELLA • L’ARTE È … UN PASSATEMPO PER SFRUTTARE IL TEMPO LIBERO

  6. Le risposte dei bambini • L’ARTE È … UNA COSA CHE PER FARLA CI VUOLE METODO E TANTO IMPEGNO • L’ARTE È …UN’ATTIVITÀ MOLTO DIFFICILE MA RICREARE IL PASSATO È INTERESSANTE • L’ARTE È … UNA PITTURA, UN BEL DISEGNO

  7. Le risposte dei bambini • L’ARTE È … UN QUADRO, UNA STATUA, UNA SCULTURA E UN CARTELLONE DELLA SCUOLA • L’ARTE È … UNA SCULTURA BELLISSIMA • L’ARTE È … IL QUADRO DEI PESCI DI CARTA • L’ARTE È … IL QUADRO DIPINTO, LA CAVERNA DIPINTA DA IMPRONTE • L’ARTE È … UNA STATUA MOLTO GRANDE • L’ARTE È … UN QUADRO E IL LAVORETTO CON LA PASTA DI SALE • L’ARTE È … UNA STATUA BELLISSIMA DI COLORE GIALLO E ROSSO

  8. Le risposte dei bambini • L’ARTE È … UN CARTELLONE PER ABBELLIRE LA MIA CASA • L’ARTE È UN QUADRO BELLISSIMO PIENO DI FIGURE • L’ARTE È … UNA SCULTURA BELLISSIMA TIPO LA STATUA DELLA LIBERTÀ • L’ARTE È … PITTURARE E DISEGNARE • L’ARTE È … UN FILO DI FANTASIA CHE VA E RITORNA, MENTRE TU PENSI A UN PAESAGGIO MAGICO

  9. Le risposte dei bambini • L’ARTE È…UN’IMMAGINE PIENA DI COLORI, UN MONDO DI FANTASIA • L’ARTE È … LA FANTASIA • L’ARTE È … UNA COSA CHE TI PERMETTE DI ESPRIME LE TUE SENSAZIONE ATTRAVERSO LE FORME E I COLORI • L’ARTE È … UNA COSA CHE PUÒ ESPRIMERE TANTE COSE • L’ARTE È … UNO SPIRITO CHE VIENE SPONTANEAMENTE IN TE, E SA CHE SEI PRONTO PER CREARLA

  10. LABORATORIO Arte a scuola, Brainstorming sulla parola ARTE,effettuato con gli studenti di Scienze della formazione primaria, Milano Bicocca, 2006 • Un mezzo per esprimersi • Uno strumento colorato e multiforme • Fantasia nella tecnica • Fantasia nel contenuto • Libertà di scelta • Qualcosa di indefinibile • Non ha confini, non ha limiti • Confinata ad un gruppo, a una élite

  11. LABORATORIO Arte a scuola, Brainstorming sulla parola ARTE,effettuato con gli studenti di Scienze della formazione primaria, Milano Bicocca, 2006 • Non intendo con “arte” qualcosa che posso fare io • Molto soggettiva • Solo i pittori più grandi • Ristretto a qualcuno che lo sa fare e che è universalmente riconosciuto • Rappresentazione di stati d’animo e della realtà • Ricerca del bello→ ma nel contemporaneo il bello che cos’è?Lo so per me soggettivamente • Molla, ispirazione

  12. LABORATORIO Arte a scuola, Brainstorming sulla parola ARTE,effettuato con gli studenti di Scienze della formazione primaria, Milano Bicocca, 2006 • Volontà di esprimersi in un contesto personale e storico • Ispirazione intesa come scatto interiore • L’artista ricerca qualcosa che lo soddisfa • Lui vede cose che noi non vediamo • L’artista è un privilegiato riesce a interpretare qualcosa che gli altri non fanno

  13. Le parole dei corsisti di Milano • Che cosa intendiamo per arte? • Un mondo variegato, complesso e magico. • L’immagine, la storia dell’arte antica e contemporanea. • Arte come creatività e forma di comunicazione. • Bellezza, fantasia, colori, tecniche, libertà. • Espressione individuale, nasce in ognuno in modo diverso, è originalità. • L’arte è ciò che bello.

  14. Le parole dei corsisti di Milano • Arte come massima espressione dei linguaggi non verbali. • Sfogo dei propri sentimenti e visione delle cose e del mondo. • Ciò che ci è stato tramandato. • Espressione interiore del proprio io. • Perfezione, creatività, meraviglia, trasgressione, dedizione. • Linguaggio dell’anima. • Di solito cammina legandosi alla cultura.

  15. Le parole dei corsisti di Milano • Una facoltà positiva che non tutti hanno. • La massima espressione di genialità di un individuo. • Molte volte nell’arte vengono svelate verità nascoste. • L’arte è vita, è storia, è creazione. • La possibilità di spaziare in modo libero nell’espressione di un altro. • L’arte è essere, osare. • L’arte è tutto ciò che è creato dall’uomo e che tende alla bellezza.

  16. Le parole dei corsisti di Milano • L’arte risponde ad un bisogno innato dell’uomo. • Ogni espressione di sé è arte. • È una forma di linguaggio espressivo dell’anima. • È un modo di dar voce ai sogni e alle fantasie. • È un concetto troppo astratto per essere ridotto ad una definizione schematizzata. Arte siamo noi. • Artista si nasce e non si diventa. • L’arte è un linguaggio universale attraverso il quale si possono oltrepassare barriere di qualsiasi natura.

  17. Le parole dei corsisti di Milano • Espressione che varca i confini di spazio e tempo. • È inconscio, interpretazione, immortalità, danza dell’anima. • Qualsiasi tipo di produzione estetica, intesa non come bellezza, ma come sentire immediato, sensibilità. • È qualcosa da capire, da scomporre e a cui ritornare in un modo più ricco e consapevole.

  18. Un acrostico di un corsista Armonia e dissonanza Ritmo e stasi Tempo e pausa Espressione e silenzio

  19. ARTISTICA (EDUCAZIONE)Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione di Piero Bertolini con la collaborazione di Letizia Caronia, Zanichelli, Bologna, 1996, pp. 29-30. • In un passato non troppo remoto si è inteso, con questo termine, l’unione di due elementi: lo studio della storia dell’arte, e l’imparare a disegnare o a suonare uno strumento in chiave esclusivamente riproduttiva, copiando, cioè, il maestro o i prodotti artistici già consolidati.

  20. ARTISTICA (EDUCAZIONE)Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione di Piero Bertolini con la collaborazione di Letizia Caronia, Zanichelli, Bologna, 1996, pp. 29-30. • Oggi questa tendenza è messa in crisi dalla stessa ridefinizione del concetto di arte. Come ha scritto il filosofo e critico d’arte Dino Formaggio, “L’Arte è tutto ciò che gli uomini chiamano Arte”.(Arte- Enciclopedia filosofica, ISEDI, Milano, 1973).

  21. ARTISTICA (EDUCAZIONE)Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione di Piero Bertolini con la collaborazione di Letizia Caronia, Zanichelli, Bologna, 1996, pp. 29-30. • Si sfatano così non pochi pregiudizi: in primo luogo che si possa stabilire aprioristicamente e individualmente cosa è arte e cosa non lo è; in secondo luogo l’identificazione crociana di Arte e Bellezza; in terzo luogo l’equivoco del Realismo Socialista secondo il quale l’arte deve essere soltanto celebrazione e/o denuncia, cioè, per sua natura, didattica.

  22. ARTISTICA (EDUCAZIONE)Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione di Piero Bertolini con la collaborazione di Letizia Caronia, Zanichelli, Bologna, 1996, pp. 29-30. • Ciò che la tautologia di Formaggio ci permette di cogliere, e che è poi l’aspetto più utile alle riflessioni sui principi dell’Educazione Artistica, è che l’opera d’arte non è tutta compiuta all’interno dell’artista come fatto culturale e spirituale, prima di venir realizzata e “donata” ai non eletti, ma nasce, momento per momento, secolo per secolo, cultura per cultura, nella relazione biunivoca dell’artista con il mondo esterno, ed è soltanto in questa dinamica «intersoggettiva» che l’opera d’arte trova la luce.

  23. ARTISTICA (EDUCAZIONE)Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione di Piero Bertolini con la collaborazione di Letizia Caronia, Zanichelli, Bologna, 1996, pp. 29-30. • Poiché l’arte contiene e si specifica attraverso l’ambiguità, che significa inesauribilità del rapporto fra persona e oggetto, fra significante e significato - sicché essa non sarà mai scoperta di ‘verità’ ma sempre e soltanto individuazione di orizzonti di senso - l’educazione artistica diviene esperienza (guida, ma sempre problematica e senza pretesa di linearità e di rigidità) a saper leggere gli orizzonti di senso dell’artista e di coloro che si sono messi in rapporto con l’opera d’arte, di reinventare i processi comunicativi (definiti ‘storicamente artistici’) del proprio tempo e del tempo passato, nonché di produzione soggettiva e intersoggettiva di nuovi orizzonti di senso.

  24. ARTISTICA (EDUCAZIONE)Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione di Piero Bertolini con la collaborazione di Letizia Caronia, Zanichelli, Bologna, 1996, pp. 29-30. • Essa dunque consiste nella capacità di trasmettere un atteggiamento mentale e culturale piuttosto che nozioni mnemoniche e abilità solo tecniche e meccanicistiche.

  25. ARTISTICA (EDUCAZIONE)Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’educazione di Piero Bertolini con la collaborazione di Letizia Caronia, Zanichelli, Bologna, 1996, pp. 29-30. • Va peraltro sottolineato – bene e giustamente lo affermano gli stessi programmi per l’Educazione Artistica nella scuola media inferiore e i Nuovi programmi della scuola elementare – che il momento mentale del processo educativo non può mai essere disgiunto da quello manuale e produttivo. Infine va pure affermato con forza che l’educazione (e non solo artistica) non deve consistere in un lavoro di talent-scout, per fare emergere il pittore o il pianista dalla massa degli educandi; e che è, per un educatore, preferibile scoprire che gli allievi riescono a ‘entrar dentro’ e a ‘partecipare culturalmente’ ai processi di produzione e di comunicazione artistica, piuttosto che scoprire che uno di loro è in grado di copiare perfettamente la Gioconda.

  26. Dino Formaggio, L’arte come idea e come esperienza, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990, pp.11-12, (prima edizione, Arte-Enciclopedia filosofica, Isedi, Milano, 1973) • L’arte è tutto ciò che gli uomini chiamano arte. • Questa non è, come qualcuno potrebbe credere, una semplice battuta d’entrata, ma, piuttosto, forse, l’unica definizione accettabile e verificabile del concetto di arte.

  27. Dino Formaggio, L’arte come idea e come esperienza, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990, pp.11-12, (prima edizione, Arte-Enciclopedia filosofica, Isedi, Milano, 1973) • Una tale definizione, la più valida, volendo, anche sulla base di note teorie di logica contemporanea, non è neppure tautologica. Essa possiede, anzitutto, una salutare validità negativa: quella di impedire che si vada alla ricerca di una definizione “reale”, di essenza o di qualche essere nascosto, come per molti secoli tutte le poetiche hanno fatto, sostenendo che l’arte è intuizione o che l’arte è forma, o che l’arte è idea o che è preghiera, che è questo o che è quest’altro, sempre nell’illusione veramente donchisciottesca, da parte di ciascuna posizione, di avere essa, e non le altre, infilzato con la lancia acuminata del proprio sistema concettuale, l’universalità stessa dell’arte, tutta l’arte e per sempre.

  28. Dino Formaggio, L’arte come idea e come esperienza, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990, pp.11-12, (prima edizione, Arte-Enciclopedia filosofica, Isedi, Milano, 1973) • Sono scherzi ottici del teorizzare molto più frequenti di quanto non si pensi, anche se non privi di qualche loro giustificazione: ad esempio, quella che, in fin dei conti, una parte di verità, in genere, in questa operazione viene pure trafitta. Ma una parte: e l’errore ottico è di scambiarla per il tutto. O, piuttosto, semplicemente un momento, che è storico e legato alle condizioni di sviluppo di una società e di una cultura, e che d’improvviso, come notoriamente succede con gli innamorati e coi metafisici, viene ingigantito davanti agli occhi e fatto smisurato e immortale. • Può darsi che valga la pena di dire queste cose altrimenti. Ma allora bisognerà inseguire tutto il discorso storico e teoretico che, da qui e fino alla fine, dovremo dispiegare, per tentare di prendere in reticolato l’infinita, guizzante vita del significato dell’arte, di ciò che gli uomini nella storia hanno chiamato e chiamano arte.

  29. Dino Formaggio, L’arte come idea e come esperienza, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990, pp.11-12, (prima edizione, Arte-Enciclopedia filosofica, Isedi, Milano, 1973) • Può darsi che valga la pena di dire queste cose altrimenti. Ma allora bisognerà inseguire tutto il discorso storico e teoretico che, da qui e fino alla fine, dovremo dispiegare, per tentare di prendere in reticolato l’infinita, guizzante vita del significato dell’arte, di ciò che gli uomini nella storia hanno chiamato e chiamano arte.

  30. Dino Formaggio, L’arte come idea e come esperienza, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990, pp.11-12, (prima edizione, Arte-Enciclopedia filosofica, Isedi, Milano, 1973) • Per intanto, si può forse aprire una porta, per cominciare ad affacciarsi al lungo cammino, dicendo che quella che altre volte abbiamo chiamato “idea di artisticità” ( e che non ha niente a che vedere con le immortali idee platoniche) si distende davanti a noi nei secoli come una semplice legge storica di raccolta e di connessione, di volta in volta diversa col variare del tempo e delle situazioni, ma diversa proprio per la diversità variabile dei contenuti.

  31. Dino Formaggio, L’arte come idea e come esperienza, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990, pp.11-12, (prima edizione, Arte-Enciclopedia filosofica, Isedi, Milano, 1973) • Come forma è vuota. Si colora dei colori delle culture che attraversa, manda i riflessi che le esperienze del momento le donano: ma non è neppure un cristallo statico di semplice rispecchiamento. È un comporsi degli attivi moti dell’esperienza artistica concreta in atto e dei moti altrettanto attivi della riflessione. Così, ogni epoca, ogni popolo ed ogni cultura danno vita a un certo specifico modo di riempirsi di senso della generale idea di arte.

  32. Dino Formaggio, L’arte come idea e come esperienza, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1990, pp.11-12, (prima edizione, Arte-Enciclopedia filosofica, Isedi, Milano, 1973) • È un comporsi degli attivi moti dell’esperienza artistica concreta in atto e dei moti altrettanto attivi della riflessione. Così, ogni epoca, ogni popolo ed ogni cultura danno vita a un certo specifico modo di riempirsi di senso della generale idea di arte.

  33. La storia dell’arte raccontata da Ernst H. Gombrich • Non esiste in realtà una cosa chiamata arte. Esistono solo gli artisti: uomini che un tempo con terra colorata tracciavano alla meglio le forme del bisonte sulla parete di una caverna e oggi comprano i colori e disegnano gli affissi pubblicitari per le stazioni della metropolitana, e nel corso dei secoli fecero parecchie altre cose.

  34. Non c’è alcun male a definire arte tutte codeste attività, purché si tenga presente che questa parola può significare cose diverse a seconda del tempo e del luogo, e ci si renda conto che non esiste l’Arte con l’A maiuscola, quell’Arte con l’A maiuscola che è oggi diventata una specie di spauracchio o di feticcio.

  35. L'EDUCAZIONE ARTISTICA COME SPAZIO PARALLELO “Lo spazio parallelo è uno spazio, e un tempo, che possiede caratteristiche solo nostre, in cui poter organizzare la conoscenza; in cui i problemi di direttività non esistono più; in cui si aprono spazi di ascolto di sé e degli altri; in cui si lavora con il piacere di lavorare per noi stessi; in cui le certezze vengono messe in discussione; in cui si può prendere il tempo di chiederci il senso delle nostre esperienze.” Donata Fabbri, Il gusto del progetto, Editori Riuniti per Regione Piemonte, 1999. I titoli di queste tre slides sono di Ermanno Morello

  36. L'EDUCAZIONE ARTISTICA COME SPAZIO PER LE COMPETENZE • “Il laboratorio è luogo di ricezione e produzione di saperi e di testi culturali. È anche luogo di elaborazione-costruzione delle identità personali dei protagonisti.” • Marco Dallari, L’esperienza pedagogica dell’arte, Firenze, La Nuova Italia, 1998.

  37. L'EDUCAZIONE ARTISTICA COME SPAZIO PER L'ESPERIENZA CULTURALE • “Per comprendere l'estetico nelle sue forme ultime e provate, bisogna cominciare dallo stato greggio: dai fatti e dalle scene che attraggono l'attenzione dell'occhio e dell'orecchio dell'uomo, suscitando il suo interesse e procurandogli godimento, allorché guarda e ascolta.” • John Dewey, Arte come esperienza e altri scritti, Firenze, La Nuova Italia, 1995

  38. BRUNO MUNARI Milano 1907-1988, pittore, designer e sperimentatore di nuove forme d’arte, ha dato un contributo e un insegnamento fondamentali al design in Italia e nel mondo. Nel 1926 entra in contatto con il movimento futurista. Nel 1930 crea la sua prima “macchina aerea” che anticipa le “macchine inutili”. Nel 1934 firma il “manifesto tecnico dell’areoplastica futurista”.

  39. Nel 1945 comincia la sua serie di libri per bambini che, pensati per il figlio Alberto, vengono poi tradotti in tutto il mondo. A partire dagli anni Settanta approfondisce i suoi interessi in ambito didattico e contribuisce al rinnovamento teorico e pratico dell’insegnamento artistico. Nel 1977 realizza il primo Laboratorio per l’infanzia alla Pinacoteca di Brera.

  40. Dal convegno Bruno Munari l’arte di vivere tra scienza e arte. Munari in azione Triennale, 22/23 ottobre 1999 Il pensiero progettante e creativo, Piero Bertolini Vicinanza tra esperienza artistica ed educativa. Sono esperienze non sovrapposte, ma in relazione dialettica. L’arte può essere educativa, ma le due esperienze insieme, pur nella loro autonomia hanno la capacità emblematica di chiarire un certo modo di intendere l’uomo. È un modo di intenderlo non come qualcosa di già dato, ma qualcosa che si realizza in un continuo processo.

  41. Dal convegno Bruno Munari l’arte di vivere tra scienza e arte. Munari in azione Triennale, 22/23 ottobre 1999 • La creatività è la capacità di combinare dati e informazioni in modo altri, diversi da quelli consueti. La creatività è la capacità di superare un già dato verso un possibile. • Pensare in modo progettante è il modo più convincente di affermare la nostra libertà ed autonomia. • L’esperienza artistica è il luogo privilegiato, in cui avvengono continue contaminazioni. • L’esperienza educativa è centrata sempre sulla prospettiva del cambiamento, deve stimolare verso un futuro possibile.

  42. Il laboratorio per bambini a Brera, 1977 • Il museo non è più un luogo riservato agli specialisti, ma il museo questo deposito di memoria collettiva, questa banca di oggetti, questo luogo di conoscenza dell’evoluzione della natura e dell’uomo è uno strumento di comunicazione di massa e di presa di coscienza poco esplorato. • Riappropriazione pubblica dei beni culturali.

  43. Il laboratorio per bambini a Brera, 1977 • Se si gioca da bambini con l’opera d’arte tra vent’anni si avrà un pubblico diverso, che guarderà all’opera d’arte non solo sotto il “cosa vuol dire” bensì conoscendone tutti gli aspetti costruttivi, giocando, da bambini. (Munari)

  44. Il laboratorio per bambini a Brera, 1977 • Ogni volta che si spiega qualcosa ad un bambino gli si impedisce di scoprirla da solo, Piaget • Giocare con l’arte non per diventare artisti, etc. giocare con l’arte per vivere in modo creativo la scoperta delle regole della creatività, Munari

  45. Proposte contenute nel testo Fantasia • Far disegnare ai bambini cosa c’è dentro il corpo. • Migliorare il corpo umano. • Unire materiali diversi. (Picasso testa di toro con sellino di bicicletta) • Pensare il mondo alla rovescia. (fuoco-freddo; ghiaccio-bollente) • Cambiare il colore (pane blu, Man Ray) • Cambio di materia (l’ombrello molle del clown)

  46. Proposte contenute nel testo Fantasia • Cambio del luogo (se Milano avesse il mare) • Cambio di funzione (bicchiere porta fiori) • Cambio di moto (lumaca che corre) • Cambio di dimensione (Pop Art) • Elementi diversi in un unico corpo (orribile mostro)

  47. Stimolazione alla creatività (da Fantasia) • L’individuo creativo è quindi in continua evoluzione e le sue possibilità creative nascono dal continuo aggiornamento e dall’allargamento della conoscenza in ogni campo. • Una persona creativa prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con la comunità. Una persona non creativa è spesso un individualista ostinato nell’opporre le proprie idee a quelle degli altri individualisti.

  48. La creatività va quindi stimolata ma come? • Si tratta di inventare giochi attraverso i quali i bambini possano imparare sempre qualcosa di nuovo, possano impadronirsi di tecniche nuove, e possano capire le regole del linguaggio visivo. Ogni disegno contiene un messaggio, ma se questo non è costruito con le regole del linguaggio visivo, il messaggio non viene ricevuto (…) non si ha comunicazione. Munari p.123

  49. Bruno Munari • Non si tratta di rispondere subito e soltanto alla domanda Che cosa vuol dire? È necessario invece indagare su altri elementi che compongono l’opera d’arte: la materia con la quale prende corpo e si rende visibile l’immagine, la tecnica con la quale la materia è stata lavorata, le regole della composizione che danno qualità e suggestione all’oggetto.

  50. Bruno Munari • In tal modo si arriverà gradualmente, soprattutto attraverso esperienze personali di rielaborazione e produzione concreta, a comprendere come si costruisce un messaggio visivo e quindi a capire e a gustare meglio non solo l’arte contemporanea, ma qualunque stile e qualunque tempo.

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