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MESSI ALLA PROVA Ricerca di sinergie costruttive per il penale minorile

MESSI ALLA PROVA Ricerca di sinergie costruttive per il penale minorile. Enrico Danili d irigente scolastico. il custode della sicurezza, l’operatore sociale, l’educatore alla cittadinanza messi alla prova Prometeo. Prometeo è un dio

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MESSI ALLA PROVA Ricerca di sinergie costruttive per il penale minorile

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Presentation Transcript


  1. MESSI ALLA PROVARicerca di sinergie costruttive per il penale minorile

    Enrico Danili dirigente scolastico
  2. il custode della sicurezza, l’operatore sociale, l’educatore alla cittadinanza messi alla provaPrometeo Prometeoè un dio come lui anche noi potremmo restare nella mutua indifferenza del ruolo ma Prometeo è colui che vede la necessità ed opera, non attende ma interviene con coraggio per rispondere al bisogno della persona e della comunità si schiera dalla parte degli svantaggiati per portare il fuoco dell’attenzione all’umanità e la capacità tecnica di risolvere i problemi ma Prometeo è incatenato alla roccia della sicurezza della comunità e dilaniato dalle leggi e dagli “scrupoli” amministrativi costruire cognitivamente il senso del nostro lavoro capitale umano e professionale l’attenzione alla comunità vissuta nella ragionevolezza e non solo nella razionalità della norma da applicare
  3. l’insegnante, l’assistente sociale, il tutore dell’ordine civilemessi alla prova Orfeo Orfeo è un eroe come lui possiamo intonare il canto che interrompe l’incantesimo del frammento con lui possiamo essere equipaggio che cerca il bene comune e porta alla società civile Orfeo è colui che vede il pericolo e lo supera con la sussidiarietà e la reciprocità sussidiarietàche è la rete allargata nella reciprocità fondata sull’attenzione nel servizio alla comunità e non solo dall’eccellenza che gratifica l’apparato capitale sociale Il patrimonio di relazioni e fiducia con il sistema degli attori non può essere lasciato a questi momenti di incontro, a task force temporanee per essere ricostruito per ogni nuovo progetto, ma deve essere capitalizzato dalle amministrazioni e divenire una base consolidata rispetto alla quale progredire continuamente per diventare punto di riferimento della comunità. la condivisione di una strategia comune e il ruolo di regia del pubblico nell’individuazione dell’interesse generale che fa la differenza tra la scelta politica della partecipazione e della sussidiarietà pubblica rispetto alla sussidiarietà privata, alla filantropia e alla soluzione individuale dei problemi collettivi.
  4. la famiglia e la comunità educante messi alla prova Giacobbe Giacobbe è il patriarca come lui combattiamo per il passaggio verso la comunità come lui corriamo il rischio di essere feriti dall’altro Giacobbe è colui che lotta alla fine riporta la benedizione di colui con cui ha lottato ilrapporto sociale si fonda sulla fiducia reciproca ma l’educazione è un rischio e la vita in comune è a rischio capitale motivazionale è continuare a lottare nonostante la disperazione La lotta della speranza grida l’indignazione ma vive il coraggio l’unica cosa che davvero non possiamo permetterci è avere paura di non essere capaci, e credere che le nostre amministrazioni non possano cambiare
  5. messi alla prova sono anche le ali dell’albatros alla base del volo dell’albatros sta la gratuità che significafar bene il proprio mestiere per il piacere di farlo bene alla base dell’albero della società civile sta il seme che muore l’educazionecivile sostituisce alla retorica del cittadino-cliente, distante e interessato solo alla propria utilità individuale, la figura del cives protagonista responsabile della vita della propriacomunità. sostituisce alla maschera del cattivo la capacità di scorgere quello che ancora non c’è nel volto ma che potrebbe accadere attraverso la comunicazione assertiva fatta anche da regole e di rispetto dell’autorità il capitale sociale, motivazionale, professionale che vogliamo fare crescere con la nostra azione richiede abilità di azione, ma anche capacità di pensiero e nuove competenze relazionali, una maggiore apertura culturale. occorre assumere la responsabilità di un progetto pedagogico forte: non si tratta solamente di elevare l’istruzione media dal diploma rilasciato dagli istituti superiori a quello di livello universitario, ma di favorire le forme di apprendimento riflessive e processuali non accontentandosi di un semplice trasferimento di conoscenze se pensiero sistemico, costruire reti di relazione, negoziazione, cooperazione, lavoro di gruppo, orientamento al risultato sono competenze che è possibile valutare, selezionare, apprendere, sviluppare nella Scuola, allora la Scuola diventa un punto di riferimento sul territorio per l’apprendimento dell’intera comunità, insieme con tutti gli attori di comunità.
  6. Mauro BonarettiGovernare la rete - Forum della P.A. (2009) Cosa viene chiesto agli operatori del pubblico? Il compito è di coordinarsi in una rete di attori che, complessivamente e in modo concertato, si assumono collettivamente la responsabilità di realizzare un progetto strategico complessivo di territorio al di là degli specifici ruoli e interessi individuali e al di là delle proprie ristrette competenze amministrative. Agli attori viene chiesta l’assunzione di nuove responsabilità, rispetto all’equilibrio del sistema sociale e alla sostenibilità ambientale nel lungo periodo, rispetto alla sicurezza ed alle azioni educative, anche i soggetti del terzo settore escono dall’estemporaneità individuale e si connettono entro visioni condivise di benessere collettivo. Accanto al ruolo prestazionale tradizionale, al sistema pubblico viene chiesto di governare i legami di questa fitta rete di attori di interesse generale, allargando l’accesso ai processi decisionali e integrando le logiche di programmazione delle singole politiche pubbliche (visione complessiva dicittà). Dopo che per molti anni era stata teorizzata la necessità dello Stato minimo e della riduzione del perimetro pubblico, nelle città più evolute la politica e l’amministrazione non perdono affatto la propria centralità ma, al contrario, la riacquistano in termini di leadership progettuale e di visione di sistema.
  7. Bibliografia Mauro Bonaretti Governare la rete - Forum della P.A. (2009) Luigi Bobbio A più vociAmministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi - Forum della P.A. (2004) Luigino Bruni La ferita dell’altro ed. Il Margine (2007) Il prezzo della gratuità ed. Città Nuova (2006) Reciprocità ed. Bruno Mondadori (2006) BernhradBueb Elogio della disciplina ed. Rizzoli (2008) Stefano Zamagni Economia ed etica ed. La Scuola (2009) Antonio M. Baggio Il principio dimenticato ed. Città Nuova (2007)
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