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Settore Tecnico AIA

Settore Tecnico AIA. * * * * * Area Formazione Perfezionamento e Valutazione Tecnica Calcio a Cinque. IL CALCIO A 5. La Storia e il Regolamento. La nascita del calcio a 5 in Italia.

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Presentation Transcript


  1. Settore Tecnico AIA * * * * * Area Formazione Perfezionamento e Valutazione Tecnica Calcio a Cinque

  2. IL CALCIO A 5 La Storia e il Regolamento

  3. La nascita del calcio a 5 in Italia Pochi circoli al mondo possono vantare di aver inventato un nuovo SPORT. Ai soci del Parioli di Roma la creatività non è mai mancata e, in un lontano giorno piovoso del novembre 1948, sicuramente nessuno poteva immaginare cha, dalla noia di una giornata senza tennis, potesse nascere una nuova disciplina. Arrivato ufficialmente in Italia all’inizio degli anni ’80, sotto la direzione di Mario Maurelli, poi diventato arbitro internazionale, già nel 1948 è stato organizzato il primo torneo di Calcio a 5 (4 società con gare di andata e ritorno).

  4. Ma la sua origine è più remota Risale al 1930, in Uruguay: lo inventò un insegnante di Educazione Fisica che aveva l’esigenza di far giocare i propri studenti al coperto.

  5. 1961: prima Coppa Canottieri Il primo tentativo di torneo Federale è datato 1978 con la Federcalcetto, presto sostituita dalla FICT (Federazione Italiana Calcetto); da questa derivò, per scissione interna, la LIC (Lega Italiana Calcetto). In questo modo si disputarono due campionati separati, dal 1978 e fino al 1983, anno in cui la F.I.G.C. annoverò anche il calcio a 5 tra le sue fila.

  6. A livello internazionale • Confederación Sudamericana de Fútbol de Salón è la prima organizzazione che nasce nel 1965 • Segue nel 1971 la Federação Internacional de Futebol de Salão (FIFUSA) presidente Joao Hevelange • Il riconoscimento FIFA avviene solo nel 1988

  7. In Italia, nella stagione sportiva 83/84, si svolse il primo campionato italiano di C5, suddiviso all’inizio in gironi eliminatori con una pole scudetto in sede unica. Diverse le sedi della fase finale: al Foro Italico di Roma le prime due, successivamente San Marino, Palermo, Merano, Bologna, per poi tornare al Foro Italico.

  8. L’egemonia delle squadre romane è stata evidente fino al 2001, con l’unica eccezione nella stagione 98/99 quando il titolo fu vinto dal Torino che, però, non si iscrisse più al campionato rinunciando, così, anche alla CHAMPIONS LEAGUE (a cui partecipò la BNL, seconda classificata).

  9. Nel 2003/2004, si è affacciato alla ribalta nazionale il Veneto per merito dell’Arzignano e della Luparense, che si sono aggiudicati 5 campionati consecutivi, con l’unica eccezione della stagione 2004/2005 in cui il titolo è andato al Perugia. Nel 2001 l’egemonia romana si spezzò per merito del Prato C5 che riuscì a centrare l’accoppiata Campionato e Coppa per due anni consecutivi. Notevole la media spettatori al Palamalisetti, fra le 1500 e le 2500 presenze .

  10. SERIE AALBO D’ORO • 1983/84 Roma Barilla • 1984/85 Roma Barilla • 1985/86 Ortana • 1986/87 Marino • 1987/88 Roma RCB • 1988/89 Roma RCB • 1989/90 Roma RCB • 1990/91 Roma RCB • 1991/92 BNL Calcetto • 1992/93 Torrino S. Club • 1993/94 Torrino S. Club • 1994/95 BNL Calcetto • 1995/96 BNL Calcetto • 1996/97 BNL Calcetto • 1997/98 Lazio • 1998/99 Torino • 1999/00 IntercartGenzano • 2000/01 Roma Lamaro • 2001/02 Furpile Prato • 2002/03 Furpile Prato • 2003/04 Samia Arzignano • 2004/05 ErregiTravel Perugia • 2005/06 Samia Arzignano • 2006/07 Luparense • 2007/08 Luparense • 2008/09 Luparense • 2009/2010 Montesilvano • 2010/2011 Marca Trevigiana • 2011/2012 Luparense

  11. IL CALCIO A 5 OGGI Nato come trasposizione del calcio a 11 su un campo più piccolo, il calcio a 5 si è progressivamente evoluto distinguendosi per caratteristiche, peculiarità e tecniche di gioco che ne fanno oggi una disciplina autonoma con storia e dimensioni proprie. Nel corso degli anni si sono susseguite diverse interpretazioni regolamentari, con varie evoluzioni, fino a giungere all’attuale stesura unificata in tutti i continenti dalla F.I.F.A.

  12. PECULIARITA’ DEL GIOCO (segue) 1. DIMENSIONI TERRENO: terreno di gioco 40 x 20 che determina un gioco molto veloce (da azione difensiva ad attacco in 2 – 3 secondi), 2. PALLONE: necessità di un pallone a “rimbalzo controllato” (dimensioni e pressione ad hoc) 3. NUMERO E SOSTITUZIONE DEI CALCIATORI: min 3 e max 5, sostituzioni libere e, illimitate e a gioco in svolgimento 4. TEMPO DI GIOCO:in campo nazionale ciascun tempo di gioco dura 20 minuti effettivi (in media 35 – 40 reali), a livello regionale 30 minuti non effettivi (più recupero); possibilità di un time out per tempo per ciascuna squadra 5. QUATTRO SECONDI: ogni ripresa di gioco (ad esclusione di calcio di rigore e tiro libero) deve essere attuata entro 4” altrimenti viene attribuita alla squadra avversaria; il portiere, nella propria metà del rettangolo di gioco, si deve spossessare del pallone entro 4” e può rigiuocarlo a determinate condizioni

  13. PECULIARITA’ DEL GIOCO (segue) 6. FALLI CUMULATIVI: ogni fallo sanzionabile con un calcio di punizione diretto (fischiato o per il quale sia stato concesso vantaggio) viene annotato dagli arbitri e nell’apposito conta falli delle panchine (al nazionale dal Cronometrista su tabellone e modulo); dal 6° in poi si eseguono i tiri liberi 7. TIRI LIBERI: una sorta di calcio di rigore dai 10 metri (o, a determinate condizioni, da meno), da battere senza barriera e con l’intenzione di segnare una rete 8. VANTAGGIO: da luogo al cumulo di un fallo (se segnalato a seguito di un fallo punibile con un calcio di punizione diretto) 9. PORTIERE DI MOVIMENTO: consente alla squadra di giocare con unuomo in più all’attacco; oltre la propria metà campo egli diventa un calciatore come tutti gli altri 10. ESPULSIONI A TEMPO:un calciatore espulso non può più prendere parte al gioco, ma la squadra potrà reintegrare di una unità il numero dei componenti dopo 2 minuti di gioco o anche prima se nel frattempo, trovandosi in inferiorità numerica, subisce una rete

  14. PECULIARITÀ DEL GIOCO 11. CONDOTTA GRAVEMENTE SLEALE: ultimo difendente, compreso il portiere, che impedisce ad un avversario la segnatura di una rete, o l’evidente opportunità di segnarla, bloccando il pallone con la mano o commettendo un fallo 12. RIMESSA DALLA LINEA LATERALE: si batte con i piedi entro 4 secondi 13. RIMESSA DAL FONDO:eseguita dal portiere, entro 4 secondi, con le mani (il conteggio viene ripreso o azzerato a seconda di chi infrange la regola) 14. CALCIO D’ANGOLO: ripresa del conteggio o rimessa dal fondo per infrazione alla regola 15. GESTUALITA’ CODIFICATA: contribuisce a chiarire la decisione presa e ad evitarecontestazioni

  15. COSA DEVE AVERE UN ARBITRO DI C5 • Preparazione atletica specifica • Rapidità di movimento • Intuito tattico • Angolo visivo ottimale • Celerità decisionale • Grande concentrazione • Forte autocontrollo

  16. LA CAN 5: OT e i Vice Commisari • Franco FALVO • Luca MARCONI • Antonio MAZZA • Angelo MONTESARDI • Marcello TOSCANO • Claudio ZUANETTI Il Commissario Massimo CUMBO

  17. LA CAN 5: gli Arbitri Internazionali Maria Luisa Fecola Francesca Muccardo Francesco Massini Alessandro Malfer Angelo Galante Fabio Gelonese

  18. LA CAN 5: Il Settore tecnico Area Formazione Perfezionamento e valutazione tecnica Regolamento, guida pratica e materiale didattico Coordinatrice Laura Scanu (sez. di Roma 1) Componente Virginio Serena (sez. di Bassano del Grappa) Ferruccio Barbuto (sez. di Catania) Alessandro Capomassi (sez. di Roma 1) Domenico Guida (sez. di Lecco) Componenti Claudio Mattiacci (sez. di Perugia) Ugo Navillod (sez. di Aosta) Salvatore Santomarco (sez. di Nola) Claudio Valle (sez. di Mantova)

  19. Cinque componenti per il calcio a 5 sono presenti nel modulo “Perfezionamento e valutazione tecnica” ed un componente fa parte del modulo “Regolamento, guida pratica e materiale didattico” . L’attività del modulo perfezionamento e valutazione tecnica per il calcio a 5 consiste nel perfezionamento tecnico degli arbitri e degli osservatori arbitrali; nella promozione della conoscenza delle regole del gioco e della loro corretta applicazione nonché nella realizzazione di materiale didattico. • In particolare il modulo perfezionamento e valutazione tecnica per il calcio a 5: • partecipa con un componente ai raduni nazionali e regionali pre-campionato e somministra i quiz tecnici; • traccia linee guida riguardanti l’applicazione delle regole del gioco del calcio a 5; • realizza il materiale didattico e si occupa di diffonderlo in tutte le sezioni d’Italia; • è presente alle visite ispettive presso i CRA e le Sezioni.

  20. I numeri principali (da aggiornare)* * A questi vanno aggiunti i numeri degli arbitri provinciali

  21. I numeri delle regioni (da aggiornare)

  22. REGOLAMENTO C5 Aspetti peculiari della disciplina * * In questa sede sono illustrate esclusivamente le regole e le disposizioni del C5 che differiscono da quelle del calcio a 11: tutto ciò che non è specificamente indicato si intende comune alle due discipline.

  23. 1) IL RETTANGOLO DI GIOCO Lunghezza Da 25 a 42 mt. Larghezza Da 16 a 25 mt. Per le gare internazionali: Lunghezza da 38 a 42 mt. Larghezza da 20 a 25 mt. Segnatura: Il rettangolo di gioco deve essere segnato con linee che fanno parte delle superfici che delimitano. Le due linee di delimitazione più lunghe sono denominate “linee laterali” . Quelle più corte sono denominate “linee di porta”. Tutte le linee devono avere una larghezza di cm. 8

  24. Area di rigore Il raggio dell’area deve essere di m. 6 misurata dall’esterno dei pali. Il punto del calcio di rigore deve essere tracciato a m. 6 dal punto centrale tra i due pali della porta ed equidistante da essi. Il punto del tiro libero deve essere tracciato sul rettangolo di gioco a m. 10 dal punto centrale tra i due pali della porta ed equidistante da essi.

  25. Zona delle sostituzioni La zona delle sostituzioni è situata sulla linea laterale di fronte alle panchine di ogni squadra.

  26. Gioco veloce con repentini cambi di fronte, di passo e di tono rendononecessaria una adeguata preparazione: • atletica (resistenza alla velocità e scatto) • tecnica (tempestività della decisione) • psicologica (elevata e costante soglia d’attenzione) • Vicinanza delle panchine e del pubblico, forti sollecitazioni esternerichiedono: • autocontrollo sviluppato • controllo costante di tutte le componenti coinvolte. Caratteristiche del gioco e requisiti arbitrali

  27. 2) IL PALLONE IL PALLONE DEVE ESSERE: • di forma sferica • di cuoio o altro materiale approvato • di circonferenza minima di cm.62 e massima di cm.64 • di peso non inferiore a gr.400 e non superiore a gr.440 all’inizio della gara • di pressione fra 0,6 e 0,9 atmosfere (pari a 600 – 900 g/cm²) a livello del mare

  28. Caratteristiche • Le ridotte dimensioni del terreno di gioco, unitamente alla natura intrinseca del gioco, richiedono l’utilizzo di un pallone a rimbalzo ridotto (o controllato). • Il pallone, al pari di altri oggetti, è da ritenersi elemento pericoloso se utilizzato con sproporzionata vigoria o violenza nei confronti di un giocatore avversario (o compagno di squadra): in tal caso il lancio è considerato come prolungamento della mano (con conseguenza dal punto di vista tecnico e disciplinare).

  29. Sostituzione di un pallone difettoso Se durante l’esecuzione di un calcio di rigore o di un tiro libero il pallone scoppia senza che abbia toccato il palo o la traversa o un calciatore (e non è stata commessa alcuna infrazione), la ripresa di gioco viene ripetuta.

  30. 3) IL NUMERO DEI CALCIATORI La gara è disputata da due squadre con un massimo di 5 calciatori ciascuna e un minimo di 3, uno de quali nel ruolo di portiere, e massimo 7calciatoridi riserva

  31. Le sostituzioni • Le sostituzionisono illimitate, possono avvenire a gioco in svolgimento e senza il permesso dell’arbitro (incluso il portiere) • Devono essere effettuate nell’apposita zona, a condizione che il sostituito sia uscito dal rettangolo di gioco prima che il sostituto entri • Se una gara viene prolungataper eseguire un calcio di rigore o un tiro libero solo il portiere della squadra difendente può essere sostituito

  32. Espulsioni durante il riposo • Se, durante l’intervallo o prima dell’inizio di uno dei tempi supplementari, un calciatore commette un’infrazione passibile di espulsione, la sua squadra comincerà il secondo periodo di gioco o il tempo supplementare con un calciatore in meno: • se viene espulso un giocatore del quintetto che ha terminato la frazione di tempo precedente e tale espulsione avviene nell'intervallo, la sua squadra riprende in quattro • se viene espulso un calciatore che alla fine del primo tempo si trovava in panchina, la sua squadra riprende in cinque.

  33. 4) L’EQUIPAGGIAMENTO DEI CALCIATORI • Equipaggiamento di base: maglia con maniche (sottomaglia del colore dominante della maglia); calzoncini (cosciali e scaldamuscoli del colore dominante dei pantaloncini); calzettoni; parastinchi (coperti dai calzettoni), scarpe (gomma, plastica, tela) • Il portiere può indossare pantaloni lunghi • Se un calciatore sostituisce il portieredeve indossare una maglia di colore diverso da quella dei compagni, degli avversari, dal portiere avversario, dagli arbitri; la maglia deve riportare il numero sul dorso (ad eccezione della Serie A, il giocatore può indossare una maglia col buco che faccia chiaramente vedere il suo numero di maglia).

  34. Infrazione alla regola • L’arbitro inviterà il calciatore inadempiente ad uscire dal rettangolo di gioco per regolarizzare il proprio equipaggiamento • Il calciatore potrà rientrare solo a gioco fermo e dopo che l’arbitro ne avrà controllato la regolarità (in presenza del cronometrista il calciatore può rientrare in gioco in svolgimento, previo suo assenso) • Se l’arbitro interrompe il gioco deve ammonire il calciatore inadempiente e riprenderlo con un calcio di punizione indiretto per la squadra avversaria nel punto in cui si trovava il pallone al momento dell’interruzione

  35. 5) GLI ARBITRI Nella serie C1 regionale e nel campionato nazionale gli arbitri sono 2. Nel campionato regionale di C2, provinciale serie D, settore giovanile e nella prima fase dell’Under 21 Nazionale è previsto un solo arbitro. • L’arbitro opera sul lato delle panchine • Il secondo arbitro opera di fronte alle panchine In caso di disaccordo fra i due prevarrà la decisione dell’arbitro. Ogni volta che il portiere gioca il pallone nella sua metà campo l’arbitro posizionato più vicino dovrà conteggiare visivamente i 4 secondi

  36. 6) GLI ASSISTENTI ARBITRALI Nelle gare dei campionati Nazionali è previsto l’impiego di un cronometristae di un terzo arbitro.Nei campionati Regionali e Provinciali queste figure non sono previste (per cui l’arbitro è anche il cronometrista della gara).

  37. Posizione ed equipaggiamento Il cronometrista e il terzo arbitro si posizionano all’esterno del rettangolo di gioco, all’altezza della linea mediana e sullo stesso lato delle zone delle sostituzioni. Il terzo arbitro può operare anche stando in piedi. Sono provvisti - dalla Federazione o dalla Società sotto la cui giurisdizione si svolge la gara - di un cronometro e dell’equipaggiamento necessario per indicare il numero dei falli cumulativi.

  38. Compiti del cronometrista Prendere nota delle reti segnate, dei falli cumulativi e dei periodi di gioco sul tabellone se presenteazionare il cronometro all’inizio della gara e su tutte le riprese di gioco e arrestarlo quando il pallone non è in giocoverificare il time out di 1 minuto e i 2 minuti effettivi di penalità in caso di espulsionesegnalare: la fine del 1° tempo di gioco, della gara, dei tempi supplementari e del time out tramite un fischio o altro segnale acustico diverso da quello degli arbitri; la richiesta di time out e il 5° fallo cumulativo. svolgere funzioni specifiche di terzo arbitro in caso di sua assenza Il cronometrista deve:

  39. Compiti del terzo arbitro Oltre ad assistere il cronometrista egli deve:RegistrareI primi 5 falli cumulativi rilevati dagli arbitri per ciascuna squadra posizionando un segnale ben visibile sul tavolo; i time out effettuati da ciascuna squadra, segnalando il permesso di effettuarliPrenderenotaDelle interruzioni di gioco e delle relative ragioni; dei nomi dei giocatori che partecipano alla gara, di quelli che segnano le reti, del nome e del numero dei calciatori ammoniti o espulsi Altri compiti Vigila sulle operazioni di sostituzione e sulla condotta delle persone ammesse in panchina, controlla l’equipaggiamento dei calciatori nelle sostituzioni, segnala agli arbitri errori palesi su ammonizioni o espulsioni, fornisce qualsiasi informazioni attinente la gara.

  40. Altri compiti del terzo arbitro • Inoltre: • garantisce la correttezza della procedura di richiesta dei time-out: consegnerà un documento col quale il dirigente potrà fare richiesta scritta di un time-out durante la gara; la richiesta dovrà poi essere consegnata al terzo arbitro • in occasione di una espulsione consegnerà un documento recante minuto e tempo di gioco con cui comunicherà ufficialmente alla società che ha subito l’espulsione quando il sostituto potrà entrare sul rettangolo di gioco. • con la supervisione dell’arbitro e del secondo arbitro, controllerà sia la regolarità dell’equipaggiamento di un calciatore uscito per adeguarlo ai dettami regolamentari, sia l’ingresso sul rettangolo di gioco di un calciatore uscito per infortunio.

  41. 7) LA DURATA DELLA GARA • Campionati regionali: due tempi di 30 minuti ciascuno • Campionati nazionali: due tempi di 20 minuti effettivi • Tempi supplementari: 2 tempi da 5 minuti • Intervallo di metà gara: max 15 minuti (minimo 5) • Tempo di attesa: 30 minuti per tutti

  42. Tiro che parte prima della sirena Se un tiro parte prima che la sirena che indica la fine del tempo suoni, l’arbitro deve attenderne l’effetto e decretare la fine soltanto dopo che: • il pallone è entrato in porta (rete valida); • il pallone è entrato in porta dopo avere toccato il portiere o il palo o la traversa o una combinazione di questi (rete valida); • il pallone oltrepassa le linee perimetrali al di fuori della porta (nessuna rete); • il pallone viene toccato da un giocatore diverso dal portiere (se dopo il tocco il pallone entra in porta la rete non è valida); • l’azione si esaurisce perché il pallone viene bloccato dal portiere o perché cessa naturalmente il proprio moto.

  43. Tiro che parte prima della sirena A livello regionale l'arbitro è anche il cronometrista della partita: pertanto se allo scadere del termine della gara una squadra effettua un tiro verso la porta avversaria, l'arbitro ne attenderà l'esito prima di fischiare la fine, seguendo le disposizioni precedentemente illustrate. Qualora egli fischi nel momento in cui il tiro è partito, la gara avrà fine qualunque sia l’esito. Se nella traiettoria del pallone una delle due squadre commette un fallo che comporta un tiro libero o un calcio di rigore, questo deve essere eseguito; se poi nella traiettoria del tiro libero o del calcio di rigore viene commessa un’infrazione che ne determina la ripetizione, questo deve essere ribattuto.

  44. Time Out (segue) • Le squadre hanno diritto al T.O. della durata di 1 minuto, uno per ciascun tempo regolamentare (non nei supplementari). • Richiesta: in qualsiasi momento dai dirigenti o dall’allenatore • Autorizzazione: a gioco fermo quando la squadra richiedente è in possesso del pallone • Posizione:deve essere effettuato di fronte alle panchine; i giocatori titolari possono uscire dal terreno di gioco.

  45. Time Out • Una squadra può recedere dall’effettuare il T.O. dopo averlo richiesto se questo non ha avuto ancora inizio • Se una squadra non ha usufruito del T.O. nel primo tempo non può richiederne comunque più di 1 nel secondo • Nel corso del T.O non sono consentite sostituzioni (per cui se un giocatore titolare viene espulso in corso la squadra riprenderà il gioco con un elemento in meno).

  46. 8) L’INIZIO E LA RIPRESA DEL GIOCO Una rete non può essere segnata direttamente su calcio d’inizio. Qualora il calcio di inizio venga battuto direttamente nella porta avversaria, il gioco dovrà essere ripreso con una rimessa dal fondo. Durante il calcio di inizio i giocatori avversari devono stare ad almeno 3 metri dal pallone.

  47. 9) PALLONE IN GIOCO E NON IN GIOCO • Quando la gara si disputa al coperto ed il pallone tocca accidentalmente la copertura, l’arbitro dovrà interrompere il gioco ed attribuire una rimessa laterale alla squadra avversaria rispetto a quella che ha toccato per ultimo il pallone. • L’altezza minima della copertura deve essere di m.4 • Durante una sospensione di gioco o durante il time out possono essere inflitte esclusivamente sanzioni di carattere disciplinare.

  48. 10) LA SEGNATURA DI UNA RETE Infatti se la squadra che ha subito la rete si trova in inferiorità numerica per una precedente espulsione di un calciatore titolare, reintegra immediatamente il numero di una unità anche se non sono decorsi i 2 minuti di penalità (vedi regola 12). La segnatura di una rete nel calcio a 5 può avere conseguenze sul numero dei calciatori titolari.

  49. 11) IL FUORIGIOCO Nel calcio a 5 non esiste il fuorigioco

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