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Apparecchi ortodontici mobili per TERAPIA FUNZIONALE

Apparecchi ortodontici mobili per TERAPIA FUNZIONALE. Placca Cervera Funzionale. PLACCA CERVERA FUNZIONALE. Materiali utilizzati. Rif. Gnatologici. Realizzazione. Cenni storici. Dir. 93/42.

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Apparecchi ortodontici mobili per TERAPIA FUNZIONALE

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Presentation Transcript


  1. Apparecchi ortodontici mobiliperTERAPIA FUNZIONALE Placca Cervera Funzionale

  2. PLACCA CERVERA FUNZIONALE Materiali utilizzati Rif. Gnatologici Realizzazione Cenni storici Dir. 93/42

  3. In ortognatodonzia possiamo avere due tipi di soggetti: il soggetto eugnatico e il soggetto disgnatico.Il primo è una persona che possiede una completa armonia delle componenti stomatognatiche, la seconda è una persona che è stata soggetta durante la fase dinamica dell’evoluzione ad un inserimento di una noxa patogena.L’ortognatodonzia per tanto ha un compito di prevenzione secondaria in tutti i processi morbosi del cavo orale, in particolare carie e parodontopatie,che hanno tanta incidenza nella distruzione dell’apparato stomatognatico. ORTOGNATODONZIA Il termine ortognatodonzia, si riferisce al ristabilimento morfofunzionale dell’apparato stomatognatico,in armonia con lo stato di salute dell’intero organismo.

  4. Diagnosi ortodontica: • La diagnosi ortodonticadeve valutare diversi tipi di problemi : • dal punto di vista dento-dentale; se gli organi dentali sono correlati dimensionalmente tra di loro. • dai rapporti dento-alveolari; la correlazione tra le dimensioni dentali e mascellari (rapporto tra spazio necessario e spazio disponibile). • dal punto di vista interscheletrico; rilevando il rapporto reciproco tra le basi mascellari, sul piano sagittale e su quello verticale. • dal punto di vista scheletrico neuro-muscolare;definizione della situazione dento-scheletrica rispetto alle parti molli circostanti.

  5. Per fare una giusta diagnosi c’è bisogno di un accurato………. Esame Cefalometrico L’analisi cefalometrica permette di formulare una diagnosi e, quindi, di pianificare il trattamento.

  6. Terapia ortognatodontica L’obbiettivo primario del trattamento correttivo, deve comportare prioritariamente la correzione spaziale delle basi mascellari di supporto. Fasi della terapia correttiva: • condizionamento psicologico dei familiari e del bambino; • bonifica del cavo orale; • applicazioni locali a scopo preventivo; • eliminazione delle interferenze occlusali; • trattamento ortognatodontico; • allineamento dentario sull’arcata; • contenzione; • Riequilibrio occlusale.

  7. Realizzazione:componentistica… L’apparecchiatura ortodontica è costituita da diversi componenti: • Una placca metallica orizzontale per il rialzo del morso; • Un bottone palatino di acrilico che lascia libera tuta la mucosa intorno al colletto dei denti fino a 4mm. nelle zone laterali;

  8. Un arco vestibolare che presenta una forma ellittica, adattata alle misure ed alle caratteristiche dell’arcata dentaria superiore nella malocclusione; • Scudi o placchette vestibolari che iniziano a livello della faccia mesiale del molare che si trova in posizione più mesiale nelle arcate;

  9. Sostegni si unione del bottone palatino agli scudi vestibolari . In filo di acciaio inossidabile da 1,1mm di diametro recano una doppia ritenzione; • Infine si possono utilizzare anche degli accessori per rendere migliore l’adattabilità e la funzionalità,tra i più utilizzati: stop, rest, molle e piano inclinato.

  10. Materiali utilizzati... 1) Resine acriliche: sono utilizzate quelle di tipo autopolimerizzabile. 2) Acciaio inossidabile: componente dei fili metallici da 1,1mm di diametro. 1 2

  11. Resine acriliche autopolimerizzabili; Sono anche chiamate resine a freddo o resine chemiopolimerizzabili, polimerizzano senza alcuna somministrazione di calore; sono fornite sotto forma di polvere e liquido. Composizione: POLVERE: • polimetilmetacrilato; • attivatore: perossido di benzoile; • plastificante: dibutiftalato; • sostanze coloranti solfuri di mercurio o ossidi vari; • sostanze opacizzanti.

  12. LIQUIDO: • metilmetacrilato; • inibitore: idrochinone; • plastificante: dibutiftalato; • sostanze reticolanti: glicole dimetilmetacrilato; • promotore: dimetil-paratoluidina. ACCIAIO INOSSIDABILE: L’acciaio inossidabile fa parte delle leghe,materiali composti dall’unione di due o più metalli. Le superfici dei materiali metallici interagiscono mediante reazioni chimiche o elettrochimiche con i componenti dell’ambiente in cui si trovano e in tal modo si degradano dando origine alla formazione di prodotti di CORROSIONE

  13. Come può avvenire il fenomeno della corrosione? Corrosione fisiologica: E’ l’insieme dei processi corrosivi che si possono verificare in strutture metalliche inserite in un organismo vivente. • La corrosione a umido avviene attraverso un meccanismo elettrochimico e si manifesta a causa di due processi: • Processo anodico: gli atomi superficiali del metallo si ossidano ed entrano in ambiente liquido,come cationi, rilasciando elettroni. • processo catodico: le sostanze presenti nell’ambiente liquido subiscono un processo di riduzione(acquistano elettroni).

  14. E’ chiaro che si ha la corrosione solo se i due processi avvengono contemporaneamente. La superficie metallica sulla quale avviene la reazione di ossidazione si chiama “ANODO”. In fine i fenomeni corrosivi possono essere accelerati dalla presenza, nella soluzione, di ioni che servono al trasporto della corrente elettrica. Ricordiamo inoltre che il metallo che si corrode è il metallo meno nobile quello con un potenziale di riduzione più alto

  15. CENNI STORICI Per scoprire quali sono le persone che hanno ispirato Cervera bisogna tornare indietro nel tempo ed esaminare gli anni postumi alla seconda guerra mondiale: gli anni 50. In questi anni Bimler prima e poi Planas hanno introdotto un nuovo concetto nell’utilizzo degli apparecchi funzionali che consistevano nello sblocco dell’occlusione e nella libertà dei movimenti mandibolari. Planas infatti fu il primo ad utilizzare una placca per il rialzo del morso costituita da una lamina di metallo interposta tra le arcate che chiamò EQUI-PLAN. Da questa scoperta prese spunto Cervera che che lo portò a realizzare la P.C.F..

  16. Dir. 93/42 • Applicabile a tutti i prodotti del laboratorio classificati come “dispositivi medici su misura”. • Le tipologie di dispositivi medici su misura fabbricati dal laboratorio,sono i seguenti: • Protesi dentale fissa • Protesi dentale mobile • Protesi dentale combinata • Protesi dentale scheletrica • Protesi dentale ortodontica • Protesi dentale provvisoria

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