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2. Obiettivi. A fine giornata dovreste essere in grado di:Spiegare perch? dobbiamo migliorare la sicurezza dei pazientiDescrivere principi e metodi del risk managementIniziare la pianificazione ed intraprendere azioni per Utilizzare nuove idee per ridurre i rischi per i pazienti sia da possibil
E N D
1. 1 Risk management per aumentare la sicurezza dei pazienti
Dr John Øvretveit
Director of Research, The Karolinska Institute Medical Management Centre, Stockholm,
and Professor of Health Policy and Management,
The Nordic School of Public Health, Gothenburg, and Bergen University Faculty of Medicine, Norway.
2. 2 Obiettivi A fine giornata dovreste essere in grado di:
Spiegare perchè dobbiamo migliorare la sicurezza dei pazienti
Descrivere principi e metodi del risk management
Iniziare la pianificazione ed intraprendere azioni per
Utilizzare nuove idee per ridurre i rischi per i pazienti sia da possibili danni che dal sistema sanitario
3. 3 Contenuti 1 perchè dobbiamo agire
2 cosa possiamo fare
- comprendere I principi ed I metodi del risk management
3 strategie
4 ruolo dei dirigenti
5 economia della sicurezza
6 dettagli sulla ricerca sul risk management e la sicurezza
4. 4 Cosa sono i “Rischi”?
Esempi di “eventi avversi”
Sito errato di intervento chirurgico
Infezioni per mancato lavaggio delle mani
Farmaco errato (interazione, dose, allergia)
5. 5 Definizioni “Sicurezza”
Assenza di danni evitabili provocati nel ricevere cure
“Eventi avversi”
Danno creato dalla gestione clinica e che porta a una disabilità misurabile (QuIC)
“Rischio”
Probabilità di un evento avverso che può essere evitato
6. 6 Perchè agire? Nel vostro ospedale aspettatevi che il 10% di tutti gli avvenimenti legati al paziente si traducano in eventi avversi
Probabilità relativa 1 su 10
Aspettatevi che il 25% siano “gravi”
Che causino sofferenza, disabilità o morte, allungamento della degenza, ed abbattano il morale
Se ne possono prevenire il 50%
A basso costo il 20%
Più prevenzione potrebbe far risparmiare
(Spendere $ 2 mil. per evitare un incidente d’auto all’anno è “costo-efficace”)
7. 7 Evidenze dalla ricerca 45% di pazienti esperiscono alcune disfunzioni nella gestione clinica
17% sono stati vittime di errori che hanno comportato un allungamento della degenza o problemi più gravi
Andrews et al. 1997. Lancet 349, 309-410.
Eventi avversi si riscontrano nel 16% dei ricoveri, 51% dei quali erano “altamente prevenibili”
Wilson et al. 1995.
Errori di terapia farmacologica si presentano per un numero di ricoverati che va da 2% al 14%
Leape (1994). Error in Medicine. JAMA, 272, (23) 1851-57.
8. 8 Costi economici Reazioni ad eventi avversi da farmaci
Causano il 5% di ricoveri ospedalieri, e si riscontrano nel 10-20% di pazienti ricoverati (Pirmohamed et al (1998)).
nel 2.5% di pazienti, prolungamento della degenza di 1.9 giorni, $ 2262 per paziente (Classen et al (1997))
Assistenza chirurgica in USA
eventi avversi 46% di pazienti
18% gravi (“potenzialmente a rischio di morte o d’arto”)
32 giorni di degenza media per casi di errore grave vs 8.8 giorni di norma
(“Responsabilità” individuali nel 38% di casi)
Krizek, T (2000) “Surgical error”, Arch Surg, Vol 135, pp 1359-66.
9. 9 Nel vostro servizio Quali sono gli eventi avversi più comuni?
Quali I più costosi?
Quali quelli prevenibili con più facilità?
10. 10 Pubblicazioni internazionali
11. 11 Nel mondo: Gran Bretagna “Un’organizzazione con memoria”(DoH (2000)) 850,000 errori costano $3bn, $600m I reclami per negligenza
“Non dobbiamo solo chiedere chi ha fatto l’errore, ma quali caratteristiche della organizzazione ne hanno creato le condizioni
Dove sono più probabili gli errori?” (Donaldson, L)
12. 12 Gran Bretagna “Un’organizzazione con memoria” (DoH (2000)) “Dovete creare una cultura dove, se qualche cosa va storto, la gente si senta in grado di alzare la cornetta del telefono e dire: “E’ successo questo e desidero evitare che accada ancora””
Dal 2002, tutto il personale deve riferire gli “eventi avversi nei servizi sanitari” e quelli “eventi mancati”
Singoli database per analizzare e condividere le lezioni, incluse le informazioni relative a reclami e controversie legali http://www.npsa.nhs.uk/
13. 13 Nel mondo: Paesi Nordici Utilizzo di metodi impiegati in altri campi
Ricerca e dati
Variazione nelle richieste di risarcimento
14. 14 Perchè ci sono reparti con livelli alti e bassi di sicurezza? 1)Personale – quantità e formazione
2)Management
3)“Cultura” della sicurezza e del miglioramento
Buona comunicazione tra il personale
Comunicazione aperta
Atteggiamento “Possiamo fare meglio” (anzichè vittimismo)
Unità CAN-DOBA (can do better)
Imparare dagli altri
Riservare tempo per analizzare gli errori ed introdurre modifiche
Competenza nella introduzione e gestione del cambiamento
15. 15 3 Come ridurre gli “Eventi avversi”? Esempio:
L’infermiere specializzato mostra un rapporto di ricerca all’infermiere dirigente
“Le piaghe da decubito sono assolutamente evitabili…un indicatore di scarsa qualità della assistenza infermieristica”
Stava per accingersi a lavorare sui tassi di infezioni post-chirurgiche
Acquisisce i dati per definire l’entità del problema
16. 16 3 Come ridurre gli “Eventi avversi”? Dopo 3 mesi ritorna con dati da reparti medici e geriatrici selezionati
Dati dai appositi moduli infermieristici per la raccolta di dati sulle piaghe = 8% dei pazienti
Studio delle cartelle infermieristiche = 17%
Stima delle osservazioni personali = 20%
Reports dalle dimissioni per le RSA = 20%
17. 17 3 Come ridurre gli “eventi avversi”? I’I. dirigente concorda che è un problema significativo – “…ma il tasso di infezioni chirurgiche”?
Stabilisci le priorità comparando
Costi e facilità di intervento
Numero di pazienti coinvolti
Sofferenza
Probabile risparmio per l’ospedale
18. 18 3 Come ridurre gli “eventi avversi”? Piaghe da decubito priorità perchè
Costi e facilità di intervento
Il dirigente avvia un gruppo di progetto:
Parte dai reparti dove ci sono dati
Prepara il gruppo sul metodo
Plan Do Study Act
Mette a disposizione un facilitatore esperto
19. 19 3 Come ridurre gli “eventi avversi”? L’equipe trova che la ricerca dimostra l’efficacia degli interventi sulle piaghe da decubito
Formula un piano per cambiare
Il dirigente concorda con i manager come realizzare tale piano
Dirigente e gruppo di progetto si incontrano regolarmente per monitorare l’andamento
20. 20 3 Come ridurre gli “eventi avversi”? Dopo 18 mesi
Riduzione del 6% delle piaghe nei reparti coinvolti
Risparmio stimato $80,000 all’anno
Piano per sostenere gli interventi costo-efficaci
21. 21 Confrontati con la persona che ti siede vicino
Quali sono stati gli aspetti importanti del progetto?
22. 22 Come ridurre gli “eventi avversi”? le 4 fasi del risk management Fase 1) I Dati. Misurare gli eventi avversi e quelli mancati
Fase 2) Lavorare sistematicamente con i dati
Fase 3) Organizzare il personale che lavora sul problema
Fase 4) Assicurarsi che i cambiamenti vengano introdotti e valutati e che il successo conseguito sia valorizzato e sostenuto
23. 23 Fase 1) I Dati: Misurare gli eventi avversi e quelli mancati Nessuna evidenza di significatività del problema
Impossibilità di comparare con la dimensione del tasso di infezioni chirurgiche
Se il progetto fosse iniziato, I progressi non si sarebbero potuti misurare
Lezioni per la tua organizzazione:
Struttura:
Chi è il responsabile della raccolta e analisi dei dati (ai diversi livelli dell’ospedale)?
Accuratezza dei dati “adeguata” . Non è ricerca
24. 24 Dettagli: Metodi del risk management1) Dati: Misurare gli eventi avversi e quelli mancati Personale segnala incidenti e mancati
NHS (servizio sanitario nazionale) web site
Reclami e lamentele dei pazienti
Revisione delle annotazioni sui casi di pazienti ad alto rischio
Revisioni dei casi di morte
Risk assessment
Utilizzare linee guida e standards e chiedere di osservarle quando vengono adottate
Metodi di ricerca
25. 25 Fase 2) Lavorare sistematicamente con i dati Utilizzare i dati per assegnare priorità e seguire i progressi
Assegnare priorità:
Che è responsabile della scelta dei problemi su cui lavorare?
Il coordinatore della qualità raccoglie I dati, li analizza e li presenta alla equipe clinica
la equipe, il coordinatore ed I dirigenti insieme utilizzano 4 criteri per scegliere il problema
Metodi a basso costo per ridurre il problema che possono essere applicati
Rilevanza (dimensione, sofferenza,risparmio)
26. 26 Fase 3) Organizzare il personale che lavora sul problema Scegliere un modello o metodo per lavorare con sistematicità
Plan, Do, Check, Act
Diagramma cause-effetti
“Analisi sistematica delle cause e degli effetti attraverso una serie di perchè””
http://www.patientsafety.gov/tools.html
Scegli e prepara il personale – specialisti, facilitatori e membri del gruppo di progetto
Metti in piedi il progetto e verifica il lavoro
Raccolta di dati: evidenza dall’équipe, cartelle cliniche, osservazione diretta etc. per trovare le cause ovvie ed immediate e quelle sottostanti collegate al paziente
27. 27 Fase 4) Assicurarsi che I cambiamenti vengano introdotti, valutati ed il successo conseguito valorizzato e sostenuto Dati prima-dopo
Considera altre spiegazioni
Pianifica cambiamenti stabili
Procedure
Formazione
Etc
Verifica se può essere implementato (CASI)
ChangeSucessIndicatorCASI04.doc
Utilizza metodi di raccolta dati a basso costo per monitorare il miglioramento
28. 28 Come applicheresti le quattro fasi al caso che segue? Il dipartimento di emergenza (D.E.) ha rilevato che non si è riusciti ad identificare – in radiografia – il 5% delle fratture ossee e dei corpi estranei nei pazienti visti
Alla verifica di come il servizio di radiologia produceva I referti, si è scoperto che questi differivano in relazione all’orario in cui venivano prodotti ed al giorno.
I radiologi fornivano al richiedente I referti radiografici durante il normale orario di lavoro, mentre il D.E. lo faceva ad orari diversi e nel weekend.
La sperimentazione consisteva nell’avere radiologi e medici del D. E. refertare le radiografie della giornata. Le differenze venivano comparate e discusse in incontri collegiali della radiologia e del D.E.
Nel giro di un mese la mancata identificazione si è ridotta al 2%.
29. 29 QUESITI AL GRUPPO Come si sono accorti che c’era un problema?
Come hanno raccolto dati per valutare l’importanza
del problema?
potrebbero adottare lo stesso metodo di raccolta dati per verificare I risultati di qualsiasi altro intervento volto a ridurre il problema?
Come sono riusciti a ridurre il problema?
Il miglioramento verrà mantenuto nel tempo?
Perchè?
30. 30 Qual è la tua opinione ? Un principio/idea importante da seguire quando si lavora per la sicurezza del paziente e la riduzione dei rischi è…
31. 31 Migliorare il ciclo della sicurezza (ISC)
32. 32 PRINCIPI: P1 INCERTEZZA: Il decorso della patologia di un paziente non è mai certo - gli interventi clinici devono essere adeguati e flessibili
P2 CAUSA INDIVIDUALE: un errore individuale è probabilmente la causa più visibile nella catena degli eventi
P3 SISTEMA DI CAUSE: quando un evento avverso accade, la causa è dovuta alla interazione tra diversi fattori.
33. 33 Molti fattori contribuiscono – non solo l’errore pilota
Gli incidenti in sanità sono 1000 volte superiori a quelli dell’areonautica
Come ha fatto l’areonautica a ridurre gli incidenti di 50 volte in 30 anni?
Chiedendo ai piloti di non precipitare?
Punendo quelli che lo hanno fatto? tt
34. 34 P4 Cause organizzative: il modo in cui l’ informazione è organizzata causa la maggior parte degli “errori individuali” Esempio ospedale universitario di Boston:
9-12 farmaci al giorno per paziente al giorno
94 fasi dalla prescrizione alla somministrazione
Possibilità di errore?
“Stare più attenti” riduce gli errori?
Riorganizzare il processo semplificandolo riduce gli errori?
35. 35 P4 Cause organizzative: il modo in cui l’ informazione è organizzata causa la maggior parte degli “errori individuali” Esempio: Paziente chirurgico
Il paziente torna a casa aspettandosi che
un infermiere vada a medicargli la ferita
L’infermiere ed il medico non sono informati
Infezione della ferita
36. 36 P4 Cause organizzative: il modo in cui l’ informazione è organizzata causa la maggior parte degli “errori individuali” La maggior parte dei problemi di qualità derivano dal rapporto tra l’organizzazione e i professionisti:
Qualità inter-servizio
Specializzazione diffusa e sviluppi nel trattamento
Fallimento dei progressi sociali nel coordinare gli specialisti ed i diversi servizi
Il percorso del paziente non è coordinato
L’organizzazione dell’assistenza cresce senza avere a monte un disegno
Dobbiamo disegnarla con il personale
37. 37 P5 Miglioramento: Ridurre i rischi
nella maggior parte dei casi modificando l’organizzazione
piuttosto che gli individui –
e costruire una serie di barriere (Formaggio svizzero)
38. 38 11 Principi:
39. 39 Principi: P6 Raccogli ed usa i dati: senza dati non si conosce l’entità del problema, da quale problema iniziare, se l’ impegno di miglioramento sia servito
P7 Utilizza un gruppo di progetto
Con operatori che sanno cosa accade
Utilizzando metodi sistematici
Con il sostegno di un facilitatore e dell’amministrazione
P8 Non puoi eliminare i rischi, ma può sempre essere ridotto il numero degli eventi avversi
P9 Le azioni dipendono da atteggiamenti, motivazione, metodi, dati, e investimenti
P10 – (Questo individuatelo Voi)
40. 40 Confrontati con la persona che siede vicino a te
Nel mio dipartimento/unità operativa
le sfide e gli ostacoli per aumentare la sicurezza sono…
41. 41 10 sfide ed ostacoli per aumentare la sicurezza Atteggiamenti: non possiamo fare meglio (amministrazione e clinici)
Mentalità dell’errore: focalizzarsi sull’individuo e l’evento immediato (non avere la mente aperta alle cause sottostanti)
Paura: di essere rimproverato o trovato essere in errore, o di danneggiare la propria immagine (influisce sulle segnalazioni/rapporti)
Carico di lavoro: non c’è tempo per raccogliere i dati o lavorare sul problema
42. 42 Sfide ed ostacoli per aumentare la sicurezza Rapporti amministrazione-clinici: mancanza di comunicazione e cooperazione
Rapporti inter-professionali: la maggior parte dei rischi nascono tra professioni – scarsa comunicazione e cooperazione
Alto turnover del personale: riduce la comprensione della organizzazione e dell’impiego dei metodi
Mancanza di conoscenza: di possibili miglioramenti e riduzioni di costo e dell’impiego di metodi per la sicurezza clinica e la gestione del rischio
Mancanza di leadership: per focalizzare l’importanza, acquisire risorse ed introdurre e implementare I cambiamenti
Altro
43. 43 Investimento AHRQ (2001) Ordinamento in base a : forza delle evidenze per cui si consigia implementazione diffusa. Considerati non soltanto i criteri economici
1. Uso appropriato della profilassi per prevenire il tromboembolismo venoso nei pazienti a rischio.
2. Uso perioperatorio di beta bloccanti nei pazienti appropriati per prevenire morbilità e mortalità.
3. Massima applicazione di materiali e procedure sterili durante il posizionamento dei cateteri intravascolari centrali, per prevenire infezioni.
4. Uso appropriato di profilassi antibiotica in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per prevenire infezioni perioperatorie. 1.1.1 Evidence-based safety practices
An AHRQ (2001) study ranked different “patient safety practices” on the basis of the “strength of the evidence supporting more widespread implementation”. Economic criteria were not the only consideration.
1. Appropriate use of prophylaxis to prevent venous thromboembolism in patients at risk.
2. Use of perioperative beta-blockers in appropriate patients to prevent perioperative morbidity and mortality.
3. Use of maximum sterile barriers while placing central intravenous catheters to prevent infections.
4. Appropriate use of antibiotic prophylaxis in surgical patients to prevent perioperative infections.
5. Asking that patients recall and restate what they have been told during the informed consent process.
6. Continuous aspiration of subglottic secretions (CASS) to prevent ventilator-associated pneumonia.
7. Use of pressure relieving bedding materials to prevent pressure ulcers.
8. Use of real-time ultrasound guidance during central line insertion to prevent complications.
9. Patient self-management for warfarin (Coumadin™) to achieve appropriate outpatient anticoagulation and prevent complications.
10. Appropriate provision of nutrition, with a particular emphasis on early enteral nutrition in critically ill and surgical patients.
11. Use of antibiotic-impregnated central venous catheters to prevent catheter-related infections.
1.1.2 Medical expenditure panel survey, AHRQ
A second study from which to draw evidence for a SLL list is the AHRQ medical expenditure panel survey. The survey listed priorities for action on the basis of evidence of the prevalence of quality problems, their expense, and public concern. The list was: cancer, diabetes, emphysema, cholesterol, HIV/AIDS, hypertension, ischemic heart disease, stroke, arthritis, asthma, gall bladder disease, stomach ulcers, back problems, Alzheimer’s and dementias, and depression and anxiety (AHRQ (2001)).
1.1.3 The Australian cost of poor quality study
A third study, for which costs of poor quality was calculated, (Rigby & Litt (2000)), suggest that the following 12 preventable iatrogenic injuries should be considered for further costing to decide whether to start quality improvement programmes: wound infections; pressure sores; urinary tract infections; inadequate manipulation of fractures; pulmonary embolism; unnecessary operations; falls admitted; warfarin related; bleeding due to non-steroidal anti-inflammatory drugs; deep vein thrombosis; postoperative nausea and vomiting; and pneumothorax. The costs of effective interventions were not calculated.
1.1.4 Adverse drug events
The review found that adverse drug events is the category for most evidence exists about the costs of interventions and the highest savings.
There is evidence to suggest that Stockholm health care would make considerable savings with projects to reduce ADE associated with the use of analgesics (likely to be 30% of all ADEs) or antibiotics (likely to be 24% of all ADEs), probably by improving ordering (56% of errors) and administration of medications (34% of errors) (Bates et al (1995)).
Khong & Singer (2002) found ADEs associated with people over 65 were high and that certain groups of drugs were problematic for this group: cytotoxic drugs, anticoagulants, cardic medications, NSAIDs and antihypertensive drugs
1.1.5 Additional list of subjects for quality costing consideration
In the course of this review the report has noted research into individual subjects for which there is evidence that costs may be higher than savings. These items should be considered for a comparative costing exercise, and three of these are listed here:
- Information on medications for patient transfers (NCH (2000)),
- Infusion pump safety (standardisation and rationalisation)
Inappropriate prescribing for people over 65 1.1.1 Evidence-based safety practices
An AHRQ (2001) study ranked different “patient safety practices” on the basis of the “strength of the evidence supporting more widespread implementation”. Economic criteria were not the only consideration.
1. Appropriate use of prophylaxis to prevent venous thromboembolism in patients at risk.
2. Use of perioperative beta-blockers in appropriate patients to prevent perioperative morbidity and mortality.
3. Use of maximum sterile barriers while placing central intravenous catheters to prevent infections.
4. Appropriate use of antibiotic prophylaxis in surgical patients to prevent perioperative infections.
5. Asking that patients recall and restate what they have been told during the informed consent process.
6. Continuous aspiration of subglottic secretions (CASS) to prevent ventilator-associated pneumonia.
7. Use of pressure relieving bedding materials to prevent pressure ulcers.
8. Use of real-time ultrasound guidance during central line insertion to prevent complications.
9. Patient self-management for warfarin (Coumadin™) to achieve appropriate outpatient anticoagulation and prevent complications.
10. Appropriate provision of nutrition, with a particular emphasis on early enteral nutrition in critically ill and surgical patients.
11. Use of antibiotic-impregnated central venous catheters to prevent catheter-related infections.
1.1.2 Medical expenditure panel survey, AHRQ
A second study from which to draw evidence for a SLL list is the AHRQ medical expenditure panel survey. The survey listed priorities for action on the basis of evidence of the prevalence of quality problems, their expense, and public concern. The list was: cancer, diabetes, emphysema, cholesterol, HIV/AIDS, hypertension, ischemic heart disease, stroke, arthritis, asthma, gall bladder disease, stomach ulcers, back problems, Alzheimer’s and dementias, and depression and anxiety (AHRQ (2001)).
1.1.3 The Australian cost of poor quality study
A third study, for which costs of poor quality was calculated, (Rigby & Litt (2000)), suggest that the following 12 preventable iatrogenic injuries should be considered for further costing to decide whether to start quality improvement programmes: wound infections; pressure sores; urinary tract infections; inadequate manipulation of fractures; pulmonary embolism; unnecessary operations; falls admitted; warfarin related; bleeding due to non-steroidal anti-inflammatory drugs; deep vein thrombosis; postoperative nausea and vomiting; and pneumothorax. The costs of effective interventions were not calculated.
1.1.4 Adverse drug events
The review found that adverse drug events is the category for most evidence exists about the costs of interventions and the highest savings.
There is evidence to suggest that Stockholm health care would make considerable savings with projects to reduce ADE associated with the use of analgesics (likely to be 30% of all ADEs) or antibiotics (likely to be 24% of all ADEs), probably by improving ordering (56% of errors) and administration of medications (34% of errors) (Bates et al (1995)).
Khong & Singer (2002) found ADEs associated with people over 65 were high and that certain groups of drugs were problematic for this group: cytotoxic drugs, anticoagulants, cardic medications, NSAIDs and antihypertensive drugs
1.1.5 Additional list of subjects for quality costing consideration
In the course of this review the report has noted research into individual subjects for which there is evidence that costs may be higher than savings. These items should be considered for a comparative costing exercise, and three of these are listed here:
- Information on medications for patient transfers (NCH (2000)),
- Infusion pump safety (standardisation and rationalisation)
Inappropriate prescribing for people over 65
44. 44 Investimenti AHRQ (2001) 5. Chiedere ai pazienti di ricordare e ripetere quanto è stato detto loro durante la procedura del consenso informato.
6. Aspirazione continua delle secrezioni tracheobronchiali (CASS) per prevenire la polmonite da ventilazione artificiale.
7. Utilizzo di presidi antidecubito per prevenire lesioni da decubito.
8. Monitoraggio ad ultrasuoni in tempo reale durante l’inserimento di linee centrali per prevenire complicanze.
9. Autogestione del paziente ambulatoriale in terapia con warfarina (Coumadin™) per ottenere una appropriata anticoagulazione e prevenire le complicazioni.
10. Appropriata nutrizione con enfasi particolare sulla nutrizione enterale precoce nei pazienti critici e chirurgici.
11. Utilizzo di cateteri intravascolari centrali impregnati di antibiotico per prevenire infezioni. 1.1.1 Evidence-based safety practices
An AHRQ (2001) study ranked different “patient safety practices” on the basis of the “strength of the evidence supporting more widespread implementation”. Economic criteria were not the only consideration.
1. Appropriate use of prophylaxis to prevent venous thromboembolism in patients at risk.
2. Use of perioperative beta-blockers in appropriate patients to prevent perioperative morbidity and mortality.
3. Use of maximum sterile barriers while placing central intravenous catheters to prevent infections.
4. Appropriate use of antibiotic prophylaxis in surgical patients to prevent perioperative infections.
5. Asking that patients recall and restate what they have been told during the informed consent process.
6. Continuous aspiration of subglottic secretions (CASS) to prevent ventilator-associated pneumonia.
7. Use of pressure relieving bedding materials to prevent pressure ulcers.
8. Use of real-time ultrasound guidance during central line insertion to prevent complications.
9. Patient self-management for warfarin (Coumadin™) to achieve appropriate outpatient anticoagulation and prevent complications.
10. Appropriate provision of nutrition, with a particular emphasis on early enteral nutrition in critically ill and surgical patients.
11. Use of antibiotic-impregnated central venous catheters to prevent catheter-related infections.
1.1.2 Medical expenditure panel survey, AHRQ
A second study from which to draw evidence for a SLL list is the AHRQ medical expenditure panel survey. The survey listed priorities for action on the basis of evidence of the prevalence of quality problems, their expense, and public concern. The list was: cancer, diabetes, emphysema, cholesterol, HIV/AIDS, hypertension, ischemic heart disease, stroke, arthritis, asthma, gall bladder disease, stomach ulcers, back problems, Alzheimer’s and dementias, and depression and anxiety (AHRQ (2001)).
1.1.3 The Australian cost of poor quality study
A third study, for which costs of poor quality was calculated, (Rigby & Litt (2000)), suggest that the following 12 preventable iatrogenic injuries should be considered for further costing to decide whether to start quality improvement programmes: wound infections; pressure sores; urinary tract infections; inadequate manipulation of fractures; pulmonary embolism; unnecessary operations; falls admitted; warfarin related; bleeding due to non-steroidal anti-inflammatory drugs; deep vein thrombosis; postoperative nausea and vomiting; and pneumothorax. The costs of effective interventions were not calculated.
1.1.4 Adverse drug events
The review found that adverse drug events is the category for most evidence exists about the costs of interventions and the highest savings.
There is evidence to suggest that Stockholm health care would make considerable savings with projects to reduce ADE associated with the use of analgesics (likely to be 30% of all ADEs) or antibiotics (likely to be 24% of all ADEs), probably by improving ordering (56% of errors) and administration of medications (34% of errors) (Bates et al (1995)).
Khong & Singer (2002) found ADEs associated with people over 65 were high and that certain groups of drugs were problematic for this group: cytotoxic drugs, anticoagulants, cardic medications, NSAIDs and antihypertensive drugs
1.1.5 Additional list of subjects for quality costing consideration
In the course of this review the report has noted research into individual subjects for which there is evidence that costs may be higher than savings. These items should be considered for a comparative costing exercise, and three of these are listed here:
- Information on medications for patient transfers (NCH (2000)),
- Infusion pump safety (standardisation and rationalisation)
Inappropriate prescribing for people over 65 1.1.1 Evidence-based safety practices
An AHRQ (2001) study ranked different “patient safety practices” on the basis of the “strength of the evidence supporting more widespread implementation”. Economic criteria were not the only consideration.
1. Appropriate use of prophylaxis to prevent venous thromboembolism in patients at risk.
2. Use of perioperative beta-blockers in appropriate patients to prevent perioperative morbidity and mortality.
3. Use of maximum sterile barriers while placing central intravenous catheters to prevent infections.
4. Appropriate use of antibiotic prophylaxis in surgical patients to prevent perioperative infections.
5. Asking that patients recall and restate what they have been told during the informed consent process.
6. Continuous aspiration of subglottic secretions (CASS) to prevent ventilator-associated pneumonia.
7. Use of pressure relieving bedding materials to prevent pressure ulcers.
8. Use of real-time ultrasound guidance during central line insertion to prevent complications.
9. Patient self-management for warfarin (Coumadin™) to achieve appropriate outpatient anticoagulation and prevent complications.
10. Appropriate provision of nutrition, with a particular emphasis on early enteral nutrition in critically ill and surgical patients.
11. Use of antibiotic-impregnated central venous catheters to prevent catheter-related infections.
1.1.2 Medical expenditure panel survey, AHRQ
A second study from which to draw evidence for a SLL list is the AHRQ medical expenditure panel survey. The survey listed priorities for action on the basis of evidence of the prevalence of quality problems, their expense, and public concern. The list was: cancer, diabetes, emphysema, cholesterol, HIV/AIDS, hypertension, ischemic heart disease, stroke, arthritis, asthma, gall bladder disease, stomach ulcers, back problems, Alzheimer’s and dementias, and depression and anxiety (AHRQ (2001)).
1.1.3 The Australian cost of poor quality study
A third study, for which costs of poor quality was calculated, (Rigby & Litt (2000)), suggest that the following 12 preventable iatrogenic injuries should be considered for further costing to decide whether to start quality improvement programmes: wound infections; pressure sores; urinary tract infections; inadequate manipulation of fractures; pulmonary embolism; unnecessary operations; falls admitted; warfarin related; bleeding due to non-steroidal anti-inflammatory drugs; deep vein thrombosis; postoperative nausea and vomiting; and pneumothorax. The costs of effective interventions were not calculated.
1.1.4 Adverse drug events
The review found that adverse drug events is the category for most evidence exists about the costs of interventions and the highest savings.
There is evidence to suggest that Stockholm health care would make considerable savings with projects to reduce ADE associated with the use of analgesics (likely to be 30% of all ADEs) or antibiotics (likely to be 24% of all ADEs), probably by improving ordering (56% of errors) and administration of medications (34% of errors) (Bates et al (1995)).
Khong & Singer (2002) found ADEs associated with people over 65 were high and that certain groups of drugs were problematic for this group: cytotoxic drugs, anticoagulants, cardic medications, NSAIDs and antihypertensive drugs
1.1.5 Additional list of subjects for quality costing consideration
In the course of this review the report has noted research into individual subjects for which there is evidence that costs may be higher than savings. These items should be considered for a comparative costing exercise, and three of these are listed here:
- Information on medications for patient transfers (NCH (2000)),
- Infusion pump safety (standardisation and rationalisation)
Inappropriate prescribing for people over 65
45. 45 Altri dettagli La ricerca suggerisce di lavorare su: Prescrizioni inappropriate per anziani sopra I 65 anni
Informazioni sui farmaci per i trasferimenti dei pazienti (NCH (2000))
Errato sito chirurgico - 5 semplici pratiche (VA and ACQ&S)
Sicurezza delle pompe di infusione (standardizzazione e razionalizzazione) (UK 36)
Ridurre i rischi farmacologici associati con:
Analgesici (circa il 30% di tutti i ADEs)
Antibiotici (circa il 24% di tutti i ADEs)
Migliorando gli ordini (56% degli errori) e la somministrazione dei farmaci (34% di errore) (Bates et al (1995)).
46. 46 18 altri dettagli- prevenzione semplice e concreta I reparti hanno carrelli rianimatori in un posto predefinito
Supervisione ai medici inesperti quando applicano nuove procedure
Orari adeguati per ridurre l’eccesso di fatica nei giovani medici
Migliore comunicazione durante il cambio turno ed il trasferimento dei pazienti
Linee guida e checklists per ricordare
Procedure più standardizzate per ridurre la variabilità nelle procedure cliniche di gestione dei farmaci ed equipaggiamento
Equipaggiamento più sicuro
Migliore informazione nelle cartelle dei pazienti e per i pazienti
47. 47 18 altri dettagli- prevenzione semplice e concreta Grande spazio per l’ automazione e computer
La prescrizione computerizzata può controllare le dosi, le interazioni e segnalare problemi
Limitare i formulari
I farmacisti fanno il giro nei reparti (verificano le interazioni)
La farmacia controlla la documentazione dei farmaci
Accesso facile alle informazioni sui farmaci
Etichettatura chiara
48. 48 20 Referenze NHS direct http://www.nhsdirect.nhs.uk/
http://www.nhsdirect.nhs.uk/SelfHelp/info/intro/body.asp (head hair loss)
Net doctors http://www.netdoctor.co.uk/