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ARCHIVECONOMIA

ARCHIVECONOMIA. LUCIA RONCHETTI. Testo di riferimento. Prevenire è meglio che curare: la conservazione preventiva, ovvero come ottenere i migliori risultati possibili con risorse limitate , a cura di Maria Barbara Bertini, Archivio di Stato di Milano, 2002. La normativa italiana.

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Presentation Transcript


  1. ARCHIVECONOMIA LUCIA RONCHETTI

  2. Testo di riferimento • Prevenire è meglio che curare: la conservazione preventiva, ovvero come ottenere i migliori risultati possibili con risorse limitate, a cura di Maria Barbara Bertini, Archivio di Stato di Milano, 2002.

  3. La normativa italiana In Italia, a differenza di altri paesi, non sono stati definiti degli standard per la costruzione di edifici archivistici e biblioteche, ma su singoli aspetti della materia esistono leggi, regolamenti e circolari ministeriali.

  4. La normativa italiana La legge definisce regole in merito ai seguenti aspetti: - interventi di manutenzione, adeguamento e ristrutturazione - sicurezza e igiene del lavoro - normativa antincendio, prevenzione incendi - segnaletica di sicurezza - ascensori, montacarichi…

  5. Gli edifici archivistici in Italia In Italia, generalmente, non si costruiscono edifici nuovi per creare depositi per archivi e biblioteche, ma si “convertono” palazzi storici, di pregio architettonico. In questo modo contenuto e contenitore sono entrambi “beni culturali”.

  6. Nel mondo: - gli standard britannici, elaborati dal British Standards Institution, furono pubblicati nel 1977, rivisti nel 1980, 1989 e 2000 (non hanno forza di legge, ma presentano il punto di vista del Regno Unito)

  7. Nel mondo: - in Francia gli Archivi Nazionali pubblicarono nel 1993 La pratique archivistique française, alla base di tutti i progetti di costruzione degli Archivi Dipartimentali (oltre ad uffici e locali aperti al pubblico prevedono sale per la ricezione dei versamenti, per la disinfestazione, per la selezione, per lo scarto e diversi laboratori)

  8. Nel mondo: - in Spagna Julio Enrique Simonet Barrio, su incarico della Direzione degli Archivi di Stato, redasse nel 1992 le Recomendaciones para la edificación de archivos (riviste nel 1998) - in Australia le norme ricalcano l’esperienza britannica.

  9. La conservazione Gli ambienti deputati alla conservazione devono essere adeguati alle norme di sicurezza previste per legge: - non in zone sismiche, al sicuro da allagamenti e inondazioni - dotati di allarmi antintrusione - dotati di impianti di rilevatori incendi, sistema di spegnimento incendi, estintori, bocche d’incendio - dotati di impianti che rivelino la presenza di insetti.

  10. La conservazione preventiva indiretta: Non agisce direttamente sugli originali, ma sull’ambiente in cui gli originali sono conservati, tenendo sotto controllo - l’umidità relativa (sviluppo di agenti microbiologici e degrado chimico) - la luce (scolorimento) - temperatura - inquinamento.

  11. La conservazione preventiva indiretta: Per misurare temperatura e umidità si utilizza il TERMOIGROMETRO Carta o pergamena: temperatura 18° C, umidità relativa 55% Fotografie: temperatura 12° C, umidità relativa 35% Microfilm: 12-20° C, umidità relativa 45%-50% Supporti magnetici: 18° C, umidità relativa 40%. I raggi solari non devono raggiungere i documenti e la luce artificiale non deve superare i 50 lux. La temperatura non deve mai superare i 25° C.

  12. La conservazione preventiva diretta: Interviene sugli originali e consiste - nel realizzare contenitori di protezione - nella spolveratura degli originali - nella disinfestazione (contro pesciolini d’argento, blatte, pulci dei libri, tarli, termiti…) - negli interventi di restauro.

  13. La conservazione preventiva diretta: I contenitori di protezione devono essere realizzati in materiale neutro, non acido, con Ph uguale a 7. Non usare graffette e spilli, arrugginiscono! La pulizia è essenziale per la conservazione. Non mangiare né bere vicino ai documenti!

  14. Gli specialisti della conservazione: Istituti, dipendenti dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, specializzati in merito ai problemi di conservazione e restauro sono: - l’Istituto di patologia del libro - il Centro di fotoriproduzione, legatoria e restauro - l’Istituto Centrale per il Restauro

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