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Il valore aggiunto dell’Inserimento Lavorativo

Il valore aggiunto dell’Inserimento Lavorativo. Bari 16 febbraio 2007. Inserimento Lavorativo. Analisi metodologico-quantitativa di uno strumento di politica sociale. Riferimenti legislativi. Legge 381/91 art. 1

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Il valore aggiunto dell’Inserimento Lavorativo

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Presentation Transcript


  1. Il valore aggiunto dell’Inserimento Lavorativo Bari 16 febbraio 2007

  2. Inserimento Lavorativo Analisi metodologico-quantitativa di uno strumento di politica sociale

  3. Riferimenti legislativi • Legge 381/91 art. 1 “ Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale delle comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso: • a)la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi; b) lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali, o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.” • Legge 381/91 art. 5 “ Gli enti pubblici … anche in deroga alla disciplina in materia di contratti della pubblica amministrazione, possono stipulare convenzioni con le cooperative che svolgono le attività di cui all’articolo 1 comma 1 lettere b (Inserimento lavorativo ) per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi il cui importo stimato al netto dell’IVA sia inferiore agli importi delle direttive comunitarie in materie di appalti pubblici (236.000€), purchè tali convenzioni siano finalizzate a creare opportunità di lavoro per le persone svantaggiate….”

  4. Art. 2 CCNL delle cooperative sociali • Perpersone svantaggiate si intendono quelle di cui all’art. 4 della legge 381/91 • Ampliamento dell’art 4 anche ai casi sociali segnalati e certificati dai servizi pubblici competenti • Il rapporto deve avere come base il PPIL che deve prevedere durata e modalità di inserimento • Le commissioni paritetiche con funzione di supporto, informazione e controllo sull’applicazione del contratto e degli strumenti di supporto ad esso riferiti: BORSA LAVORO, ORARI RIDOTTI, SALARI DI PRIMO INGRESSO(tre anni ).

  5. Alcuni esempi • TREVISO inclusione • MILANO supporto • BRESCIA transitorio

  6. LE FASI DEL PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO • SEGNALAZIONE • PRESA IN CARICO • PERCORSO D’INSERIMENTO LAVORATIVO • ORIENTAMENTO • USCITA

  7. I SOGGETTI COINVOLTI • LA PERSONA IN PERCORSO • IL RESPONSABILE SOCIALE • L’OPERATORE DELL’INSERIMENTO LAV. • L’OPERATORE DEL SERV. SEGNALANTE • L’OPERATORE DEL S.S. DEL COMUNE

  8. IL PROGETTO PERSONALIZZATO • E’ un piano di lavoro verificabile ed efficace • Spazio di condivisione e verifica dell’andamento • Spazio di condivisione e pianificazione degli obiettivi futuri

  9. La legge n. 68/99 persegue come finalità "la promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato"; si rivolge alle persone disabili, valorizzandone le competenze professionali, le capacità e le abilità psico-fisiche. • L’art. 3 della legge stabilisce le aziende soggette all’obbligo hanno la seguente dimensione e devono assumere le seguenti aliquote di lavoratori disabili: • Per i datori di lavoro privati che occupano da 15 a 35 dipendenti l'obbligo di assunzione si applica solo in caso di nuove assunzioni. • Per favorire il raccordo tra le esigenze delle aziende e quelle dei lavoratori disabili sono previste apposite convenzioni (artt. 11 e 12)… • … c) convenzioni con cooperative sociali o liberi professionisti disabili, che permettono di identificare un percorso formativo particolare per lavoratori non in grado di accedere direttamente al mercato del lavoro aperto.

  10. Il D. Lgs. 276 del 2003 (la cosiddetta “Legge Biagi”) introduce novità che interessano da vicino la cooperazione sociale e l'inserimento lavorativo dei disabili e che modificano in parte l'articolo 12 della legge 68 del 1999.Infatti, come ricordato poc’anzi, L'articolo 12 della legge 68 del 1999 prevede che i datori di lavoro e le cooperative sociali possono stipulare delle convenzioni con gli uffici provinciali del lavoro sulla base delle quali il datore di lavoro assume a tempo indeterminato il lavoratore disabile che però viene avviato per un periodo - che inizialmente non poteva essere superiore ai due anni - di “tirocinio” in una cooperativa sociale a cui l'impresa affidava una o più commesse che consentono alla coop. di poter concedere il trattamento normativo e retributivo previsto dai contratti collettivi. Al termine del periodo di “tirocinio”, l'impresa ha l'obbligo di reinserire nella propria struttura il disabile. L'articolo 14 del decreto legislativo 276 prevede, invece, che sia la cooperativa sociale ad assumere direttamente il lavoratore disabile al posto dell'impresa. Questa potrà assolvere l'obbligo di assunzione dei lavoratori disabili, concedendo alla cooperativa sociale delle commesse. Con l'articolo 14 viene meno per le imprese l'obbligo di assumere nella propria struttura produttiva il lavoratore disabile e al contempo permette alle aziende di rispettare le quote di riserva previste dalla legge 68 del '99.

  11. Art. 14 D. Lgs. n. 276/03 Definizione • Lavoratore svantaggiato (ex art. 2 lett. F regolamento CE n. 2204/02): “qualsiasi persona appartenente ad una categoria che abbia difficoltà ad entrare, senza assistenza, nel mercato del lavoro”

  12. Definizione (2) • Sono lavoratori svantaggiati: • Giovani inoccupati • Lavoratori migranti • Minoranze etniche • Lavoratori in reingresso nel mercato del lavoro • Adulti di famiglia monogenitoriale • Bassa scolarizzazione • Adulti anziani • Disoccupati di lungo periodo • Persone dipendenti da sostanze • Ex carcerati • Lavoratori disabili

  13. Strumenti di gestione Strumento di gestione iniziative di inserimento lavorativo Atto negoziale: Convenzioni quadro su base territoriale

  14. Attori della negoziazioni • Servizi: Provincia, Azienda ASL, conferenza dei sindaci • Associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro • Organizzazioni sindacali dei lavoratori • Associazioni di rappresentanza della cooperazione • Consorzi di cooperative sociali • Enti locali (in qualità di datori di lavoro)

  15. Procedure • Negoziazione bozza convenzione • Acquisizione parere Commissione provinciale lavoro • Sottoscrizione convenzione • Richiesta di validazione alla Regione • Pareri della CRCPS e Comitato di coordinamento istituzionale • Validazione da parte della Regione

  16. Contenuti Convenzione • Modalità di adesione delle imprese (procedure e definizioni contenuti commesse) • Criteri di individuazione dei lavoratori svantaggiati • Definizione valore commessa e modalità di attestazione • Correlazione valore commessa con il numero dei lavoratori svantaggiati • Definizione coefficienti di calcolo valore commesse • Struttura tecnico-operativa a supporto delle attività • Percentuale massima di copertura dell’obbligo tramite inserimenti con la convenzione

  17. Mercato del Lavoro lavoratore svantaggiato  di svantaggio operatore di sostegno K Soglia minima di entrata per imprese / enti ordinari Il modello classico Interventi di sostegno all’offerta

  18. Mercato del Lavoro lavoratore svantaggiato operatore di sostegno K1 Soglia minima di entrata per cooperative sociali B K Soglia minima di entrata per imprese / enti ordinari Il modello della cooperazione sociale Politica di espansione della domanda

  19. IL Benefico Netto per le Comunità Locali Beneficio Netto per le Comunità Localiderivante dall’Inserimento Lavorativo in Cooperativa Sociale€ 15.000 – 30.000/persona/annoL’analisi Costi - Benefici Tralasciando i benefici a carattere immateriale di difficile quantificazione, anche se di grande valore sociale e territoriale, vorremmo tentare una quantificazione monetaria dei costi e dei benefici di un intervento-tipo di inserimento lavorativo in provincia di Brescia.

  20. Costi per le Comunità Locali Contributi Integrazione Lavorativa Circolare Regionale Nel 2001 circa € 200/persona/anno Nel 2005 circa € 100/persona/anno Fiscalizzazione degli oneri sociali l. 381/91 Per invalidi a durata illimitata se in Coop. Sociale Per altre tipologie di svantaggio a durata limitata nel tempo (2-3-anni) Per svantaggiati al 2/3 livello C.C.N.L. mediamente € 6.500 /persona/anno L’analisi costi-benefici

  21. Benefici per le Comunità Locali Riduzione o azzeramento della spesa assistenziale L’assunzione è, spesso il completamento di un percorso educativo integrato che determina la cessazione di rilevanti costi assistenziali Comunità Psichiatrica € 50.000/pers./anno Centro Diurno Psichiatrico € 27.000/pers./anno Comunità Minori € 18.000/pers./anno Comunità Terapeutiche Tossicodipendenti € 14.000/pers./anno C.S.E. € 16.000/pers./anno Riduzione o azzeramento della spesa carceraria Ordinamento Penitenziario Per l’affidamento in prova si ottiene una riduzione del totale del costo annuo stimati in € 75.000 per persona Con la semilibertà o il lavoro esterno si ottengono riduzioni di costo stimabili in circa € 25.000/pers./anno

  22. Azzeramento sussidi per disoccupazione o altri ammortizzatori sociali L’assunzione fa venir meno gli interventi di politiche del lavoro previsti dalla normativa vigente Indennità di disoccupazione € 6.000/persona anno Reddito Minimo di Inserimento € 4-5.000/pers./anno Cassa Integrazione e mobilità € 18.000- 20.000/pers./anno Riduzione o azzeramento dei servizi sociali complementari Buoni pasto, sostegno familiare, integrazioni al reddito una tantum, riduzioni tariffe servizi pubblici, ecc. (Stima) € 200-400 /pers./anno Apporto alla fiscalità diretta Gettito IRPEF sui redditi da lavoro Per svantaggiati al 2/3 livello C.C.N.L. mediamente € 2.000 /persona/anno Apporto alla fiscalità indiretta Gettito IVA connesso all’attività lavorativa Ipotizzando il valore aggiunto pari al costo del lavoro si stimano circa € 3.000 /persona/anno Apporto al sistema previdenziale Per invalidi dopo il loro inserimento in imprese for profit Per gli atri svantaggiati dopo il termine del progetto(2-3-anni) Mediamente € 8.000 /persona/anno

  23. Se vuoi un anno di prosperità fai crescere il grano,  se vuoi dieci anni di prosperità fai crescere gli alberi, se vuoi cento anni di prosperità fai crescere le persone.

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