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L’ATTIVITÀ TECNICO/AMMINISTRATIVA PER L’ A UTOVALUTAZIONE DEI C ORSI DI S TUDIO Le dimensioni

q. a. d. L’ATTIVITÀ TECNICO/AMMINISTRATIVA PER L’ A UTOVALUTAZIONE DEI C ORSI DI S TUDIO Le dimensioni Giacomo Bulgarelli, Pierluigi Frusci, Elena Nistri , Simonetta Pulitini , Marisa Santioli , Carla Tamburini 11, 13 maggio 2010. Le tabelle. INDICE. q. a. d. Modello.

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L’ATTIVITÀ TECNICO/AMMINISTRATIVA PER L’ A UTOVALUTAZIONE DEI C ORSI DI S TUDIO Le dimensioni

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  1. q a d L’ATTIVITÀ TECNICO/AMMINISTRATIVA PER L’AUTOVALUTAZIONE DEI CORSI DISTUDIO Le dimensioni Giacomo Bulgarelli, Pierluigi Frusci, Elena Nistri, Simonetta Pulitini, Marisa Santioli, Carla Tamburini 11, 13 maggio 2010 Le tabelle

  2. INDICE q a d Modello Descrizione Normativa Criticità Terminologia 3 Suddivisione della documentazione 5 Dimensioni della valutazione ed elementi A. Sistema di gestione 7 14 A1. Impegno ad una gestione per la qualità 8 16 33 A2. Processi per la gestione del CdS e documentazione 9 17 36 A3. Struttura organizzativa 11 24 37 A4. Comunicazione 12 29 35 38 A5. Riesame 13 B. Esigenze ed obiettivi 39 B1. Esigenze delle Parti Interessate 40 43 46 B2. Orientamenti ed indirizzi generali 41 44 46 B3. Obiettivi per la qualità del CdS 42 45 47 C. Risorse 48 C1. Personale docente e di supporto alla didattica 49 54 C2. Personale tecnico-amministrativo 50 54 C3. Infrastrutture 51 54 C5. Relazioni esterne e internazionali 52 57 C6. Servizi di contesto 53 58 D. Progetto formativo 59 D1. Progettazione 60 64 68 D2. Pianificazione 61 65 68 D3. Accesso e gestione della carriera degli studenti 62 66 69 D4. Monitoraggio 63 70 E. Risultati, analisi e miglioramento 71 E1 . Risultati del CdS 72 97 - Indicatori DQ 75 E2. Analisi 73 97 E3. Miglioramento 74 98 Quadro di sintesi 99 Normativa generale 100 Questionario di verifica degli apprendimenti 115 2

  3. q a d Terminologia Si riportano alcune definizioni in merito al linguaggio usato in qualità; le definizioni non sono volutamente tecniche, poiché hanno come obiettivo principale quello di chiarire alcuni termini frequentemente usati nel modello DQA DIMENSIONI Parti in cui è suddiviso il modello, che corrispondono a cinque differenti aree di indagine sul CdS. ELEMENTI Ulteriore suddivisione della dimensione; all’interno di ciascuna area sono infatti previsti diversi ambiti che devono essere sviluppati per fornire informazioni sul CdS. REQUISITI/FATTORI Rappresentano l’ultima suddivisione che interessa i singoli elementi; si tratta di domande alle quali il CdS è chiamato a rispondere per dimostrare il proprio livello di qualità. PROCESSO Insieme di risorse e di attività tra loro interconnesse che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita. 3 Indice

  4. q a d INDICATORE È una variabile che, misurata, fornisce indicazioni/informazioni sulle attività messe in atto e sull’efficacia complessiva dell’intervento. Gli indicatori devono essere idonei, misurabili, pertinenti, chiari per poter essere capaci di rappresentare il fenomeno. OSSERVAZIONI e RILIEVI Quando i requisiti non sono soddisfatti ovvero risultano incompleti, inadeguati o addirittura inesistenti, a seconda della gravità possono essere suggeriti al CdS semplici adeguamenti (OSSERVAZIONI) oppure vere e proprie “sanzioni” che si traducono in adeguamenti cogenti (RILIEVI) (Non sono menzionati nel modello in quanto utilizzati generalmente durante e dopo la verifica). 4 Indice

  5. q a d Suddivisione della documentazione La documentazione di cui tratteremo il dettaglio della gestione nella Dimensione A “Sistema di Gestione” si suddivide in DOCUMENTI NORMATIVI (DN) Sono quei documenti, esterni ed interni, che impongono comportamenti e azioni (leggi, regolamenti, statuto, etc.) DOCUMENTI DI GESTIONE DEI PROCESSI (DGP) Sono quei documenti che dettano le procedure da seguire per lo svolgimento di azioni/operazioni (Manifesto degli Studi, bando Erasmus, etc.) DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE (DR) Sono quei documenti che riportano l’evidenza delle azioni intraprese – si tratta per la maggior parte di verbali (verbale CCdS, verbale CdF, etc.) È molto importante ricordare che tutte le azioni che rivestono una certa rilevanza nella gestione del corso di studio devono essere documentate. Questa lacuna è spesso rilevata dai valutatori che non sottolineano la mancanza di documentazione per un mero atteggiamento puntiglioso. L’importanza di documentare le attività rientra nella qualità del CdS: chiunque subentri nell’organizzazione, in qualsiasi momento è in grado di ricostruire oppure semplicemente di comprendere “chi e come deve fare cosa”. 5 Indice

  6. q a d Sistema di gestione Esigenze e Obiettivi Risultati, Analisi e Miglioramento DIMENSIONI DELLA VALUTAZIONE ED ELEMENTI Processo formativo Risorse 6 Indice

  7. q a d 7 Indice Normativa generale

  8. Sistema di gestione q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento A1 - Impegno ad una gestione per la qualità La struttura di appartenenza (es. Ateneo, Facoltà) e il CdS devono assumere un impegno formale e documentato ad una gestione per la qualità del CdS. A1.a - Impegno a favore di una gestione per la qualità del CdS La Facoltà e il CdS devono dichiarare e documentare il proprio impegno a guidare e tenere sotto controllo il CdS in materia di qualità. La Facoltà e il CdS devono impegnarsi fattivamente nello sviluppo della cultura della qualità tra il proprio personale. Il CdS deve indicare il sito web nel quale sono reperibili le dichiarazioni di impegno della struttura di appartenenza (Ateneo, Facoltà) e del CdS (eventuale) finalizzate a guidare e tenere sotto controllo il CdS stesso in materia di qualità; indicare inoltre i documenti in cui sono presenti tali dichiarazioni. Dare evidenza delle iniziative e delle attività della struttura di appartenenza (Ateneo, Facoltà) e del CdS per promuovere la cultura della qualità tra il proprio personale. Informazione contenuta anche nel Regolamento Didattico del Corso di Studio Art. 16 - Valutazione della qualità • Sito web Ateneo, Facoltà, CdS; • delibere di riferimento; • Supporto degli Uffici 8 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  9. Sistema di gestione q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento A2 - Processi per la gestione del CdS e Documentazione Il CdS e la struttura di appartenenza devono definire i processi per la gestione del CdS, la loro sequenza e le loro interazioni, adottare efficaci modalità per la loro gestione e assicurare un efficace coordinamento con i processi per la gestione della struttura di appartenenza. Il CdS e la struttura di appartenenza, per quanto di competenza, devono inoltre definire la documentazione da utilizzare per la gestione dei processi identificati e adottare efficaci modalità della sua gestione. A2.a - Processi per la gestione del CdS, loro sequenza e interazioni I processi primari tramite i quali si gestisce il CdS devono comprendere: - P1 Assunzione dell’impegno ad una gestione per la qualità; - P2 Definizione della struttura organizzativa per la gestione dei processi identificati; - P3 Organizzazione e gestione della comunicazione verso le PI, identificazione delle relative esigenze e definizione degli obiettivi formativi; - P4 Progettazione del percorso formativo e del suo svolgimento; - P5 Definizione dei requisiti per l’accesso al CdS; - P6 Relazioni esterne ed internazionali; - P7 Organizzazione e gestione dei servizi di contesto; - P8 Monitoraggio del percorso formativo effettuato anche da Ateneo; - P9 Raccolta e documentazione dei risultati del CdS; - P10 Analisi dei risultati del monitoraggio del percorso formativo e dei risultati del CdS; - P11 Attività di riesame del sistema di gestione. Il CdS deve riportare informazioni sui processi fondamentali (processi primari o macro-processi) effettivamente gestiti nell’interesse del CdS stesso. Dare anche evidenza dei collegamenti (sequenza e interazioni) effettivamente presenti tra i processi primari indicando, per ognuno di essi, i processi per i quali gli output del processo in considerazione costituiscono degli input e i processi i cui output costituiscono input per il processo in considerazione. Le informazioni richieste sono da riportare in Tab. A.2.1 in allegato alla Guida. 9 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  10. Sistema di gestione q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento A2.c - Documentazione utilizzata per la gestione dei processi identificati e relative modalità di gestione Per ogni documento identificato devono essere definiti e almeno: - la tipologia (normativo, per la gestione dei processi, di registrazione), - il responsabile della compilazione e dell’approvazione; - dove è conservato e dove è reperibile; - a chi deve essere noto e, quindi, distribuito o reso disponibile. Il CdS deve indicare il sito web Il CdS deve individuare ed elencare i documenti utilizzati per la sua gestione, suddividendoli tra: · documenti normativi, · documenti per la gestione dei processi, · documenti di registrazione. Riportare inoltre le modalità di gestione relative a ciascun documento che è stato identificato. Le informazioni richieste sono da riportare in Tab. A.2.2 in allegato alla Guida. 10 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  11. Sistema di gestione q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento A3 - Struttura organizzativa Il CdS e la struttura di appartenenza devono definire, per quanto di competenza, una struttura organizzativa adeguata ad una efficace gestione dei processi per la gestione del CdS, individuandone le responsabilità. A3.a - Assegnazione e assunzione delle responsabilità per tutti i processi tramite i quali si gestisce il CdS e definizione dei legami di relazione e di dipendenza fra le diverse posizioni di responsabilità Il CdS deve definire e documentare le posizioni di responsabilità per la gestione di tutti i processi identificati. Il CdS deve inoltre definire e documentare, per ogni processo identificato, attraverso un organigramma ed una matrice di responsabilità, il responsabile del processo, le posizioni di responsabilità che collaborano alla gestione del processo e le posizioni di responsabilità che debbono essere informate degli esiti del processo. • Il CdS deve individuare ed le posizioni di responsabilità per la gestione dei processi che ha identificato in A2 riportando, per ciascuna posizione di responsabilità, almeno le seguenti informazioni: • modalità di nomina e, nel caso di Commissioni, Comitati e Gruppi di lavoro, la composizione; • compiti svolti; • documento in cui sono documentate tali informazioni; • specificare come viene documentata l’assunzione delle responsabilità. • Informazione contenuta anche nel Regolamento Didattico del Corso di Studio (voce Altro) • Le informazioni richieste sono da riportare in Tab. A.3 in allegato alla Guida. • Il Sito web deve riportare: • Organigramma del CdS; • Tabella A3, ed in particolare le commissioni di CdS, i Delegati ed il Comitato di Indirizzo con relativa composizione, compiti e modalità di consultazione (qualora necessario). 11 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  12. Sistema di gestione q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento A4 - Comunicazione Il CdS deve definire efficaci modalità di comunicazione verso le Parti Interessate. • A4.a - Diffusione delle informazioni sul CdS • A4.b - Comunicazione verso le PI • Il CdS e/o la struttura di appartenenza devono adottare efficaci modalità di diffusione delle informazioni sul CdS. • A tal fine il sito web del CdS e/o quello della struttura di appartenenza devono riportare informazioni complete, aggiornate e facilmente reperibili almeno relativamente a: • - prospettive per le quali il CdS intende preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio; • - obiettivi di apprendimento; • - attività formative e caratteristiche degli insegnamenti e delle altre attività formative (prova finale compresa); • - docente/i titolare/i degli insegnamenti e delle altre attività formative e, per ogni docente, informazioni aggiornate su attività di ricerca svolta e pubblicazioni più recenti e su esperienze professionali qualificanti, sia per il personale docente universitario, sia per il personale docente esterno a contratto; • pianificazione dello svolgimento degli insegnamenti e delle altre attività formative; • requisiti per l’accesso al CdS; per i CdS a numero programmato, criteri di ammissione; • procedure, criteri e norme per la gestione della carriera degli studenti; • informazioni su infrastrutture utilizzate dal CdS e servizi di contesto disponibili. • Inoltre, il CdS deve accertarsi che le modalità di comunicazione verso le PI siano efficaci. Il CdS deve individuare e riportare le modalità adottate per comunicare verso le PI identificate (cfr. B1) e, per ogni PI (e in particolare per personale docente e studenti iscritti), specificare per quali argomenti sono utilizzate le diverse modalità di comunicazione. Informazione contenuta anche nel Regolamento Didattico del Corso di Studio (Art.15 - Pubblicità su procedimenti e decisione assunte) Previsto anche da DM 544 e Circolare Masia“Requisiti di trasparenza” Le informazioni sono riportate in Tab. A.4 in allegato alla Guida. • Sito web Facoltà/ CdS; • Supporto degli Uffici 12 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  13. Sistema di gestione q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento A5 - Riesame Il CdS e la struttura di appartenenza devono effettuare e documentare il riesame periodico del sistema di gestione del CdS, al fine di assicurare la sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia. A5.a - Modalità di gestione del processo di riesame A5.b - Esigenze di ridefinizione o di revisione dei processi tramite i quali si gestisce il CdS e opportunità di miglioramento individuate, e relative azioni intraprese Il CdS deve effettuare il riesame periodico del proprio sistema di gestione, almeno per quanto riguarda i processi della dimensione Processo formativo, al fine di assicurare la sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia, e segnalare (in un documento) l’attività svolta e i relativi esiti. Il CdS deve riportare le modalità adottate con le quali viene effettuato annualmente il riesame del sistema di gestione, con le relative modalità di coordinamento (con la Facoltà). Indicare le informazioni e i dati presi in considerazione per il riesame. Riportare le opportunità di miglioramento individuate e le informazioni e/o i dati presi in considerazione per tali attività. Le informazioni relative al processo di riesame devono essere riportate in un documento (Procedura di riesame del CdS) unitamente al verbale (Verbale di riesame). Procedura di riesame Verbali di riesame 13 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  14. Sistema di gestione q a d Il Sistema di gestione TIENE tutta l’organizzazione del CdS per mezzo dei 5 elementi che lo compongono (in verde scuro). Per fare ciò… 14 Indice Dimensione

  15. Sistema di gestione q a d Il Sistema di gestione del DQA comprende 5 elementi (macroprocessi) e 5 sottoprocessi (elencati in neretto qui sotto, detti fattori, attraverso cui si descrivono i processi di appartenenza) A1. Impegno a una gestione per la qualità A1.a - Impegno a favore di una gestione per la qualità del CdS A2. Processi per la gestione del CdS e documentazione A2.a - Processi per la gestione del CdS, loro sequenza e interazioni A2.c - Documentazione utilizzata per la gestione dei processi identificati e relative modalità di gestione A3. Struttura organizzativa A3.a - Assegnazione e assunzione delle responsabilità per tutti i processi tramite i quali si gestisce il CdS e definizione dei legami di relazione e di dipendenza fra le diverse posizioni di responsabilità A4. Comunicazione A4.a - Diffusione delle informazioni sul CdS A4.b - Comunicazione verso le PI A5. Riesame 15 Indice Dimensione

  16. Sistema di gestione q a d A1.a - Impegno a favore di una gestione per la qualità del CdS … la Facoltà e il CdSdevono dichiarare e documentare il proprio impegno a guidare e tenere sotto controllo il CdS in materia di qualità. La Facoltà e il CdSdevono impegnarsi fattivamente nello sviluppo della cultura della qualità tra il proprio personale. • Il CdS deve dichiarare e documentare l’assunzione dell’impegno a una gestione per la qualità • Rendendola nota (sul sito e in/nei documento/i) • Mostrando le iniziative con le quali attua questo impegno e le finalità (anch’esse documentate) • Coinvolgendo il personale del CdS e della struttura di appartenenza nell’impegno alla gestione in qualità delle attività e dandone evidenza v. Delibere degli organi collegiali 16 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  17. Sistema di gestione q a d A2.a - Processi per la gestione del CdS, loro sequenza e interazioni Vengono individuati e definiti i processi: approccio di gestione “per processi” La qualità non entra dove non ci sono dei livelli decisionali, un ordine gerarchico. La decisionedi intraprendere un percorso di gestione per la qualità, su quale (diverse complessità) modello debba ricadere la scelta, sono proprie dell’organo deliberante del CdS (CCdS). 17 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  18. Sistema di gestione q a d A2.a - Processi per la gestione del CdS, loro sequenza e interazioni All’inizio, Struttura organizzativa e Individuazione e definizione dei processi (ad opera della Struttura, v. anche Organigramma più sotto) sono due macroprocessi che si integrano e si completano gradualmente. Molte attività necessarie esistono già nei Corsi di Studio e nelle strutture di appartenenza anche prima di adottare un modello di qualità, ma non sono (ri)conosciute dalla Struttura soltanto perché non sono identificate come processi; fino ad allora sono percepite come attività che non fanno parte di un sistema e non interagiscono con altre attività. La qualità fornisce un modello per “tenerle insieme”. 18 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  19. Sistema di gestione q a d A2.a - Processi per la gestione del CdS, loro sequenza e interazioni Da una attività Qualsiasi a … Quando di una attività si individuano e stabiliscono i confini spazio temporali, i vincoli, le risorse, le cause, le finalità, le modalità di svolgimento e le responsabilità allora si individua un … Processo 19 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  20. Sistema di gestione q a d INPUT Processo3 Processo4 Processo 1 OUTPUT Processo 2 A2.a - Processi per la gestione del CdS, loro sequenza e interazioni Da processo a sistema di processi Quando le attività sono descritte, quando sono descritte le loro interazioni (input da e output a) in modo che se ne comprenda la causalità e in modo da poterle rendere conosciute, stabili e funzionanti per raggiungere gli obiettivi, allora ci troviamo di fronte a un Sistema di processi e si può dire che è stato descritto un Sistema organizzativo. 20 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  21. Sistema di gestione q a d Da ISO a CRUI a DQA Il Sistema organizzativo è rappresentato dalla figura sottostante: il Sistema organizzativo (l’Organizzazione) comprende il Sistema di gestione e la Struttura organizzativa. 21 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  22. Sistema di gestione q a d A2.a - Processi per la gestione del CdS, loro sequenza e interazioni Nel DQA i processi principali (primari) sono: P1 - Assunzione dell’impegno ad una gestione per la qualità (A) P2 - Definizione della struttura organizzativa per la gestione dei processi identificati (A) P3 - Organizzazione e gestione della comunicazione verso le PI, identificazione delle relative esigenze e definizione degli obiettivi formativi (A, B, B) P4 - Progettazione del percorso formativo e del suo svolgimento (D) P5 - Definizione dei requisiti per l’accesso al CdS (D) P6 - Relazioni esterne ed internazionali (C) P7 - Organizzazione e gestione dei servizi di contesto (C) P8 - Monitoraggio del percorso formativo effettuato anche da Ateneo (D) P9 - Raccolta e documentazione dei risultati del CdS (E) P10 - Analisi dei risultati del monitoraggio del percorso formativo e dei risultati del CdS (E) P11 - Attività di riesame del sistema di gestione. (A) Da notare, a completamento, la “chiusura” del Sistema dei processi tramite il Riesame v. Tab. A.2.1 22 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  23. Sistema di gestione q a d A2.c – Documentazione utilizzata per la gestione dei processi identificati e relative modalità di gestione Vincoli legislativi, regolamenti, verbali, modulistica, ecc. • Sia i processi (funzionamento) che la struttura organizzativa - Sistema e Struttura - devonoessere documentati, cioè devonoessere riportati in un documento di registrazione e devono essere documentati gli esiti degli stessi processi. • Quali sono i processi per far funzionare il CdS e la loro descrizione • Come interagiscono (gli input e gli output) i processi tra di loro e come interagiscono i processi del CdS con quelli della struttura di appartenenza • I vincoli normativi e regolamentari sui quali si basano • Quali sono gli obiettivi dei processi, le posizioni responsabili del processo • In che modo si assegnano le responsabilità dei processi e quando e come vengono assunte • Le modalità di svolgimento delle attività per la loro guida e per il monitoraggio • Le funzioni e le responsabilità come si interfacciano nelle attività • La modulistica usata per il funzionamento e le registrazioni delle varie attività • ….. v. Tab. A.2.2 23 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  24. Sistema di gestione q a d A2.c – Documentazione utilizzata per la gestione dei processi identificati e relative modalità di gestione Il DQA (come CRUI) distingue tre tipi di documenti: DOCUMENTI NORMATIVI (DN) Leggi … Decreti Ministeriali … Regolamenti, circolari, … Statuto, Regolamento didattico, Regolamenti vari per il funzionamento di strutture, ... DOCUMENTI PER LA GESTIONE DEI PROCESSI (DG) Manifesto degli Studi Guida dello Studente Calendario didattico di Facoltà Calendario degli esami, delle sessioni di laurea, … DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE (DR) Verbali dei Consigli di Facoltà Verbali dei Consigli di Corso di Studio Verbali delle riunioni del Comitato di Indirizzo Verbali delle riunioni delle varie commissioni, relazioni di attività svolte, … 24 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  25. Sistema di gestione q a d A2.c – Documentazione utilizzata per la gestione dei processi identificati e relative modalità di gestione I documenti sono importanti strumenti per: • Formalizzare e dare ufficialità alle decisioni • Comprovare attività svolte • Confermare, smentire, modificare precedenti decisioni • Comparare attività in differenti momenti o differenti momenti della stessa attività • Essere di riferimento per lo svolgimento di attività • Informare • Comunicare • Per questi motivi devono essere messi a sistema e gestiti con ben individuate e definite modalità. La tabella A.2.2 è costruita per questo scopo. 25 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  26. Sistema di gestione q a d A3.a - Assegnazione e assunzione delle responsabilità per tutti i processi tramite i quali si gestisce il CdS e definizione dei legami di relazione e di dipendenza fra le diverse posizioni di responsabilità Chi sono le persone coinvolte nei vari processi, quali compiti svolgono e quali responsabilità hanno. La Struttura organizzativa è costituita dall’insieme delle Responsabilità delle funzioni presenti nel CdS e dai legami gerarchici che le interconnettono e le fanno interagire. Il recepimento e l’assunzione dell’impegno a una gestione per la qualità del CdS è (dovrebbe/potrebbe essere) un momento di passaggio da una posizione statica a un atteggiamento di forte dinamismo nel CdS. È comunque molto dinamico il momento in cui avviene la definizione della Struttra organizzativa e l’individuazione e definizione dei processi. La struttura organizzativa può essere rappresentata attraverso figure che la descrivono (Organigramma) insieme ai legami di relazione e di dipendenza tra le diverse posizioni di responsabilità individuate. L’organigramma trova una ulteriore descrizione e chiarificazione sia nella “matrice delle responsabilità” (parte destra della Tab. A.2.1 dove è messa in relazione con i processi) sia con l’organigramma nominativo, quest’ultimo non più figurato ma testuale, e contenente i nomi, la descrizione delle funzioni, dei compiti, delle modalità di svolgimento delle attività e di relazione di ciascuna posizione di responsabilità dei processi individuata. 26 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  27. Sistema di gestione q a d A3.a - Assegnazione e assunzione delle responsabilità … Il disegno è solo esemplificativo. Ciascun CdS raffigura la struttura nel modo ritenuto più opportuno. Ad ogni casella che lo costituisce corrisponde il/la responsabile della funzione che quella casella svolge e, se partecipata da più persone, anche dei componenti con i rispettivi compiti. La descrizione dell’organigramma risulterà così in un Organigramma nominativo. ORGANIGRAMMA 27 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  28. Sistema di gestione q a d A3.a - Assegnazione e assunzione delle responsabilità … Corso di Laurea/Laurea Magistrale in ____________ ORGANIGRAMMA DEL CdS E INTERFACCIAMENTO CON LA/LE STRUTTURE DI APPARTENENZA La notazione delle interconnessioni tra il CdS e la/le struttura/e di appartenenza chiarisce che il CdS fa parte di un Sistema vasto e complesso di cui, nella sua funzione didattica, rappresenta il momento di interattività con la società di riferimento (PI). Le diverse responsabilità tengono conto delle interazioni con la/le struttura/e di appartenenza e controllano i processi integrandoli. Il CdS e la struttura di appartenenza devono definire e documentare il coordinamento tra i rispettivi processi decisionali. 28 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  29. Sistema di gestione q a d A3.a - Assegnazione e assunzione delle responsabilità … Organigramma nominativo COMMISSIONE DIDATTICA La COMMISSIONE DIDATTICA è composta dai rappresentanti degli N curricula che costituiscono il percorso formativo del CdS: Prof. … Presidente Prof. … Referente per il curriculum in … Prof. … …… I compiti della Commissione sono: approvazione dei piani di studio, passaggi da altri Corsi e da altre Università, convalide esami, esenzioni da obblighi didattici, richieste di riconoscimento crediti, etc. che pervengano dalla Segreteria didattica di Facoltà. È compito del Presidente convocare le riunioni per e-mail, redigere i verbali e trasmetterli al CCdS. La Commissione Didattica, una volta esaminate le pratiche sottopone le proprie decisioni all’approvazione del CCdS e trasmette gli esiti alla Segreteria didattica di provenienza. Su richiesta del Consiglio esprime pareri sulle proposte di modifica dei requisiti di accesso al CdS, … La Commissione riferisce al Consiglio di Corso di laurea sulla propria attività attraverso i verbali delle riunioni e relazioni, … Questa delibera deve essere reperibile in un documento di registrazione (Verb. CCdS) 29 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  30. Sistema di gestione q a d A3.a - Assegnazione e assunzione delle responsabilità … La descrizione appena vista, che deve essere parte di una delibera del CCdS, è sistematizzata nella Tab. A.3,insieme a tutte le altre posizioni del CdS. In particolare, l’assunzione delle varie responsabilità avviene sì al momento dell’accettazione, ma deve anche risultare da evidenze dell’applicazione concreta di tale responsabilità. Tali evidenze sono costituite dalle registrazioni delle varie attività cui quella Responsabilità è preposta per lo svolgimento dei compiti assegnati. L’organigramma e la tabella devono essere riportati sul sito web o del Corso o della struttura di appartenenza (Facoltà). 30 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  31. Sistema di gestione q a d A4.a - Diffusione delle informazioni sul CdS Vengono definite le informazioni sul CdS e le relative modalità di diffusione • Un mezzo importante di diffusione delle informazioni (e di osservanza dei vincoli di trasparenza) sul CdS è rappresentato dal sito web. A questo riguardo il sito web del CdS e/o quello della struttura di appartenenza devono riportare informazioni complete, aggiornate e facilmente reperibili almeno per quanto riguarda: • prospettive per le quali si intende preparare gli studenti che conseguiranno il titolo; • obiettivi di apprendimento; • attività formative e loro caratteristiche; • docente/i titolare/i degli insegnamenti e delle altre attività formative, con informazioni aggiornate su attività di ricerca, pubblicazioni, esperienze professionali qualificanti; • piano di studio e caratteristiche degli insegnamenti e delle altre attività formative • pianificazione dello svolgimento degli insegnamenti e delle altre attività formative; • i requisiti per l’accesso al CdS; • la gestione della carriera degli studenti: procedure, criteri e norme. 31 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  32. Sistema di gestione q a d A4.a – Comunicazione verso le PI Vengono definite le modalità di comunicazione con le Parti Interessate. Studenti, laureati, mondo del lavoro, docenti, personale T/A, … necessitano di modalità diverse. Il CdS deve definire una efficace organizzazione della propria comunicazione in particolare verso le PI, ma non soltanto. Anche la comunicazione interna e/o con la struttura di appartenenza deve risultare efficace e tenuta sotto controllo ai fini del miglior coordinamento delle attività, dei processi decisionali e della stabilità e chiarezza dei legami di relazione. Ciò significa individuare e definire un SISTEMA che sappia distinguere i diversi tipi di comunicazione a seconda dei destinatari con i quali intercorre lo scambio di informazioni e dei contenuti delle stesse. • Con riferimento alle PI – v. Tab. B.1 (in particolare al personale docente e studenti iscritti CdS) ma non solo –, le comunicazioni devono essere connotate: • - dal/i destinatario/i: studenti, docenti, commissioni, delegati, Facoltà e altre strutture, Enti, aziende, etc. • - dagli argomenti trattati: comunicazioni ufficiali, notizie interne al CdS, proposte di variazioni e o integrazioni, convocazioni delle commissioni, modifiche in corso di svolgimento del processo formativo, prevenzione delle difficoltà, ecc • dal supporto usato (in rapporto, appunto, ai destinatari e agli argomenti): sito internet, posta elettronica, posta cartacea, riunioni, bacheche, messaggi telefonici, ecc. • v. Tab. A.4 32 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  33. Sistema di gestione q a d A1 - Impegno ad una gestione per la qualità In ATENEO Schema relativo alla parte testuale dei regolamenti didattici dei corsi di studio Art.16 – Valutazione della qualità Un primo comma relativo al rilevamento dell’opinione degli studenti frequentanti. Un secondo comma che facesse riferimento al sistema di valutazione della qualità che l’Ateneo avrebbe varato a breve (per i corsi non inseriti nel percorso CRUI) trattandosi di uno dei criteri, si leggeva, per la messa in qualità dei corsi, facendo riferimento all’allegato D al DM 544/2007. 33 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  34. Sistema di gestione q a d • Il Senato Accademico dell’Ateneo si è espresso in merito alla certificazione di qualità dei corsi di studio nelle seguenti sedute: • 9 aprile 2003, Ipotesi di un modello di management per le funzioni di supporto alla didatticahttp://www.unifi.it/ca-sa/organi/sv2003/090403.pdf • 11 febbraio 2004, Accreditamento Regionale dei Corsi di Studio: certificazione di qualità delle sedi di formazione/orientamento dell’Ateneo • http://www.unifi.it/ca-sa/organi/sv2004/v110204.pdf, p. 55 • 7 luglio 2004, Certificazione di qualità dei corsi di studio [adozione del modello CRUI]http://www.unifi.it/ca-sa/organi/sv2004/v070704.pdf, pag. 15 • 11 aprile 2007, Certificazione di qualità dei Corsi di Studio (prosecuzione del progetto di certificazione secondo il modello CRUI), • http://www.unifi.it/ca-sa/organi/sv2007/v110407.pdf, p. 51 • 14 gennaio 2009, Modello di Ateneo per l’accreditamento interno in qualità dei corsi di studio (riferita specificamente al DQ) • http://www.unifi.it/ca-sa/organi/sv2009/v140109.pdf, p. 5 • 2 dicembre 2009, Adozione documento qualità dei corsi di studio (DQ), • http://static.unifi.it/reserved/ca-sa/organi/sv2009/v021209.pdf • 18 dicembre 2009, Adozione documento qualità dei corsi di studio (DQ), • http://static.unifi.it/reserved/ca-sa/organi/cv2009/v181209.pdf • 20 gennaio 2010, Adozione documento qualità dei corsi di studio (DQ) – Parere in merito alla struttura amministrativa di supporto, • http://static.unifi.it/reserved/ca-sa/organi/sv2010/v200110.pdf 34 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  35. Sistema di gestione q a d A4 - Comunicazione Da Banca Dati Off http://offf.miur.it/index.html: Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo • In applicazione delDecreto Direttoriale 10 giugno 2008, n. 61 Requisiti di trasparenza, per ogni corso di studio troviamo sul web della Facoltà • Corso di studio  Curriculum  Elenco degli insegnamenti  • Insegnamento •  Sede Settore Anno di Corso  Frequenza Obbligatoria Ore didattica frontale  Crediti Formativi  Metodi di valutazione  Docenti:  Curriculum del docente 35 Indice Dimensione Elemento Descrizione Normativa Criticità

  36. Sistema di gestione q a d CRITICITÀ Elemento A2: • Processi per la gestione del CdS e loro interazione • Troppi o troppo pochi e non tutti tenuti sotto controllo • processi effettivamente gestiti: l’identificazione dei processi primari è complessa come è complesso stabilirne i collegamenti in ingresso (input) e quelli in uscita (output); quelli individuati spesso non sono esattamente quelli che il CdS è in grado di controllare e monitorare (usa tabella A.2.1). • documentazione utilizzata per la gestione dei processi: dove, quali sono i documenti (atti formali) nei quali si identifica il processo e chi ne è responsabile (usa tabella A.2.2). • Ad es.: quando si identifica un processo e una commissione o un delegato responsabile, è necessario descriverlo correttamente e specificare colui/coloro che ne ha/hanno la responsabilità, quali le competenze da svolgere, entro che termini e come devono renderne conto (relazioni, documenti di registrazione ecc.). Questi atti devono poi passare in discussione al CCdSper la valutazione formale ed essere approvati formalmente. In altri termini, non è sufficiente dire che del processo X se ne occupa il prof. Y o la commissione Z. È corretto formalizzare l’atto specificando che: “del processo A, che ha lo scopo di ___ è/sono responsabili il/i prof. Tizio e Caio che dovranno svolgere le seguenti attività ___. Entro il gg/mm/aa dovrà/dovranno rendicontare sull’attività svolta e relazionare sugli esiti al Consiglio di Facoltà/Consiglio di Corso di laurea” . Tutto questo deve essere ufficializzato un CCdS e trovare riscontro in un verbale. 36 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  37. Sistema di gestione q a d CRITICITÀ Elemento A3: • Assegnazione e assunzione delle responsabilità per tutti i processi ...: • Questo elemento è direttamente correlato al precedente e chiede di descrivere l’organizzazione del CdS, con i suoi organi, commissioni, delegati ecc e definire/identificare tutte le posizioni di Responsabilità dei processi definiti. • matrice delle responsabilità ( usa tabella A.3): la compilazione della tabella genera spesso molta confusione in particolare sulla attribuzione della Responsabilità del procedimento che può essere di più tipi (stante il fatto che su uno stesso processo deve essere indicato un solo responsabile [R]). • Prescindendo in parte da regole puramente amministrative, la [R] si attribuisce ad un solo organo, perché identifica sia la Responsabilità di approvazione degli esiti del processo [RA], sia la Responsabilità di gestione del processo stesso [RG], mentre se sdoppiata in [RA] e [RG] deve essere attribuita a 2 organi o soggetti che si occupano dello stesso processo (ad es. mobilità internazionale). 37 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  38. Sistema di gestione q a d CRITICITÀ Elemento A4: • Comunicazione: • Cosa comunica il CdS alle PI (elemento B1) e con quali modalità? • diffusione delle informazioni sul CdS • comunicazione verso le PI • non c’è dubbio che i CdS/Facoltà “comunicano”, quello che spesso manca è la sistematizzazione della comunicazione con verifica dell’efficacia: quello che viene pubblicato (carta/sito web) e/o inviato agli studenti per informare su stati/eventi ecc. arriva sempre al destinatario in modo comprensibile e tempestivo? • Usa la tabella A.4, ricordando che la “comunicazione” è ormai una politica richiamata dalle norme (vd. Circolare Masia “Requisiti Trasparenza”). Comunicazione: Cosa comunica il CdS alle PI (elemento B1) e con quali modalità? 38 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  39. q a d 39 Indice Normativa generale

  40. Esigenze e Obiettivi q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento B1 - Esigenze delle Parti Interessate Il CdS e/o la struttura di appartenenza devono individuare e documentare le esigenze delle Parti Interessate (PI), con particolare riferimento a quelle formative del contesto socio-economico in cui il CdS opera e di quello in cui è presumibile che gli studenti laureati possano inserirsi. B1.a - PI individuate B1.b - Organismo o soggetto accademico che effettua la consultazione, modalità e periodicità della consultazione B1.c - Esigenze delle PI Il CdS deve individuare e documentare le PI effettivamente consultate (tra le quali devono essere presenti almeno: il personale docente; gli studenti iscritti; le PI del mondo della produzione, dei servizi e della professione e i CLM di riferimento) e, per ogni PI consultata, le esigenze emerse, con particolare riferimento a quelle formative. Il CdS deve indicare le PI con le quali mantiene rapporti ai fini di determinare le relative esigenze, con particolare riferimento a quelle di tipo formativo. Per quanto riguarda le PI del mondo della produzione, dei servizi e della professione, indicare anche i criteri in base ai quali tali PI sono state selezionate. Quindi, per ogni PI individuata, indicare il soggetto accademico che effettua la consultazione, le modalità e la periodicità. Riportare e documentare le esigenze espresse da ciascuna delle PI. Informazione contenuta anche nel Regolamento Didattico del Corso di Studio (Parte introduttiva) e nel RAD nella sezione Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni. Riportare Verbali Comitato indirizzo di Facoltà, Classe, CdS, ecc. Le informazioni sono riportate in Tab. B.1 in allegato alla Guida. 40 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  41. Esigenze e Obiettivi q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento B2 - Orientamenti e Indirizzi generali Il CdS e/o la struttura di appartenenza devono stabilire e documentare orientamenti e indirizzi generali - con particolare riferimento alle prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio - coerenti con le esigenze delle PI. B2.a - Prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio B2.b - Coerenza delle prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio con le esigenze formative delle PI B2.c - Altri orientamenti e indirizzi generali relativi alla qualità e loro coerenza con le esigenze delle PI Il CdS deve definire e documentare (in un documento normativo o per la gestione dei processi) le prospettive per le quali intende preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio. Tali prospettive devono essere coerenti con le esigenze formative delle PI; Il CdS deve definire orientamenti e indirizzi generali almeno per quanto riguarda tassi di abbandono e tempi di conseguimento del titolo di studio, coerenti con le esigenze delle PI. Per il Corso di Laurea triennale, indicare se l’obiettivo è quello di assicurare agli studenti un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, o anche all'acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Per tutti i CdS indicare l’indirizzo web (o altro documento) in cui sono reperibili queste indicazioni. Informazioni contenute anche nel Regolamento Didattico del Corso di Studio (Art. 16 - Valutazione della qualità) Previsto anche da DM 544 e Circolare Masia“Requisiti di trasparenza” Le informazioni sono riportate in Tab. B.2 in allegato alla Guida • Sito web Facoltà/ CdS deve riportare informazioni su obiettivi formativi specifici del CdS, principali sbocchi occupazionali e ruoli; • Guida studente. 41 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  42. Esigenze e Obiettivi q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento B3 - Obiettivi per la qualità del CdS Il CdS e/o la struttura di appartenenza devono stabilire e documentare, per quanto di competenza, obiettivi per la qualità - con particolare riferimento agli obiettivi di apprendimento attesi nello studente alla fine del processo formativo - coerenti con gli orientamenti e indirizzi generali per la qualità. B3.a - Obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze, capacità e comportamenti B3.b - Coerenza degli obiettivi di apprendimento con le prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio Il CdS deve definire e documentare (in un documento normativo o per la gestione dei processi) gli obiettivi di apprendimento, intesi come conoscenze (sapere), capacità (saper fare) e comportamenti (saper essere) attesi nello studente alla fine del processo formativo. Gli obiettivi di apprendimento devono essere coerenti con le prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio. Il CdS deve indicare l’indirizzo web presso il quale sono reperibili gli obiettivi di apprendimento attesi nello studente alla fine del processo formativo. Informazioni contenute anche nel RAD e nel Regolamento Didattico del Corso di Studio (Art.2 – Obiettivi formativi specifici del corso). Previsto anche da DM 544 e Circolare Masia“Requisiti di trasparenza”. • Sito web Facoltà/ CdS; • Guida studente; • Descrittori di Dublino. 42 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  43. Esigenze e Obiettivi q a d B1 - Esigenze delle Parti Interessate DM 270/04 Art. 11 - Regolamenti Didattici di Ateneo 3. Ogni ordinamento didattico determina:  a) le denominazioni e gli obiettiviformativi dei corsi di studio, indicando le relative classi di appartenenza;  b) il quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula;  c) i crediti assegnati a ciascuna attività formativa e a ciascun ambito, riferendoli per quanto riguarda quelle previste nelle lettere a) e b), dell'articolo 10, comma 1, ad uno o più settori scientifico-disciplinari nel loro complesso;  d) le caratteristiche della provafinale per il conseguimento del titolo di studio.  4. Le determinazioni di cui al comma 3, sono assunte dalle università previa consultazione con le organizzazioni rappresentative nel mondo della produzione, dei servizi e delle professioni con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali. Da Banca Dati Off http://offf.miur.it/index.html: Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni 43 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  44. Esigenze e Obiettivi q a d B2 - Orientamenti e Indirizzi generali DM 270/04 Art. 3 - Titoli e corsi di studio  1. Le università rilasciano i seguenti titoli: a)laurea(L);  b) laurea magistrale (L.M.). 4. Il corso di laurea hal'obiettivodi assicurare allo studenteun'adeguata padronanzadimetodiecontenuti scientificigenerali, anchenelcasoincuisiaorientatoall'acquisizione di specificheconoscenze professionali. 5. L'acquisizione delleconoscenze professionali, di cui al comma 4 èpreordinata all'inserimentodel laureato nel mondo dellavoroedall'esercizio delle correlateattività professionaliregolamentate, nell'osservanza delle disposizioni di legge e dell'Unione europea e di quelle di cui all'articolo 11, comma 4. Da Banca Dati Off http://offf.miur.it/index.html: Sbocchi occupazionali previsti per i laureati e Il corso prepara alle professioni di [sbocchi professionali [anche con riferimento alle attività classificate dall’ISTAT]] Si veda anche art. 2 del Regolamento relativo agli obiettiviformativispecifici del corso 44 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  45. Esigenze e Obiettivi q a d B3 - Obiettivi per la qualità del CdS DM 16 marzo 2007 Classi di Laurea triennale Art. 3 7. Nel definire gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea, le università specificano gli obiettivi formativi in termini dirisultati di apprendimento attesi, con riferimento al sistema di descrittoriadottato in sede europea, e individuano glisbocchiprofessionalianche con riferimento alleattivitàclassificatedall’ISTAT. Da Banca Dati Off http://offf.miur.it/index.html: Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio - Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) - Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) - Autonomia di giudizio (making judgements) - Abilità comunicative (communication skills) - Capacità di apprendimento (learning skills) Si veda anche art. 2 del Regolamento relativo agli obiettiviformativispecifici del corso 45 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  46. Esigenze e Obiettivi q a d CRITICITÀ Elemento B1: • Esigenze delle Parti Interessate (PI) • Troppe o troppo poche, talvolta omettendone alcune fondamentali. • PI effettivamente consultate:personale docente, studenti iscritti, mondo della produzione, servizi e professioni, LM di riferimento. • organismo o soggetto accademico che effettua le consultazioni • modalità e periodicità della consultazione • esigenze individuate (in particolare formative) documentate in un documento di registrazione (verbale del CdS/Facoltà) •  usa tabella B1 Elemento B2: • Orientamenti e Indirizzi generali • Non è sempre chiaro cosa riportare in questo elemento. • definire le prospettive:indicare se l’obiettivo formativo è quello di assicurare la padronanza di metodi e contenuti scientifici generali o l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali • dimostrare che le prospettive sono coerenti con le esigenze delle PI • definire ulteriori indirizzi:riduzione tassi di abbandono, tempi di conseguimento del titolo, ecc. •  usa tabella B2 46 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  47. Esigenze e Obiettivi q a d CRITICITÀ Elemento B3: • Obiettivi per la qualità del CdS • obiettivi di apprendimento attesi: sapere, saper fare e saper essere in altri termini conoscenze, competenze e capacità necessarie per immettersi nel mondo del lavoro o proseguire in studi di livello superiore. • dimostrarne formalmente la coerenza con le prospettive (elemento B2) •  usa RADe Decreto classi conoscenze, competenze, capacità attese (B3) In sintesi questo il percorso: ambito lavorativo X Prospettive formative (B2) Esigenze PI (B1) conoscenze, competenze, capacità attese (B3) ambito lavorativo Y ATTENZIONE: ad esclusione di quanto stabilito da norme esterne (MIUR) o interne (SA/Facoltà) nonè detto che i CdS debbano accogliere tutte le esigenze delle PI e tradurle in termini di prospettive di formazione  È PERÒ UTILE DARNE MOTIVAZIONE DOCUMENTATA. 47 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  48. q a d 48 Indice Normativa generale

  49. Risorse q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento C1 - Personale docente e di supporto alla didattica e all’apprendimento Il CdS deve disporre di personale docente e di supporto alla didattica e all’apprendimento adeguato ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento. C1.b - Disponibilità, competenza e adeguatezza del personale docente Il personale docente disponibile deve essere adeguato, quantitativamente e qualitativamente, ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento almeno le seguenti informazioni: Al fine di dare evidenza di tale adeguatezza, il CdS deve documentare, mediante apposita tabella, per ogni insegnamento: - denominazione; - settore scientifico disciplinare, - numero di crediti formativi universitari, - numero di ore programmate per le diverse esperienze formative o tipologie di attività didattiche previste,: - docente/i titolare/i; - posizione accademica (settore scientifico-disciplinare di appartenenza, fascia di appartenenza, tempo pieno o tempo definito) e qualificazione professionale, rispettivamente per i docenti universitari e per i docenti a contratto esterni; - modalità di copertura (compito istituzionale, supplenza, affidamento, contratto, ecc.); - carico didattico complessivo dei singoli docenti, con riferimento a tutti i compiti didattici svolti anche in altri CdS; - da quanti anni l’insegnamento/ l’altra attività formativa è svolto/a dal/i docente/i titolare/i. Compilare la tabella relativa al personale docente con le informazioni richieste per questo elemento. Informazione contenuta anche nel Regolamento Didattico del Corso di Studio (Art.4 – Articolazione delle attività formative ed eventuali curricula). Informazione reperibile presso gli uffici di Presidenza ed applicativo U-GOV (che dovranno produrre queste informazioni entro una data prestabilita). Riportare Verbali Comitato indirizzo di Facoltà, Classe, CdS, ecc. Le informazioni sono riportate in Tab. C.1 in allegato alla Guida. • Il Sito web Facoltà deve riportare informazioni sui docenti (insegnamento, reperibilità, ecc.) ed il riferimento alla attività di ricerca. • Requisito qualificante n.2 del DM 544 e requisito docenti equivalenti. • Supporto degli Uffici 49 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

  50. Risorse q a d Requisito Domanda \ Requisiti per la valutazione Note Informazione Elemento C2 - Personale tecnico-amministrativo Il CdS e/o le strutture che hanno la responsabilità delle infrastrutture utilizzate dal CdS e dei servizi di contesto al processo formativo devono disporre di personale tecnico-amministrativo per la loro gestione e per le esigenze di supporto al CdS e assistenza agli studenti. C2.b - Disponibilità, competenza e adeguatezza del personale tecnico-amministrativo Il personale tecnico-amministrativo disponibile deve essere adeguato alle esigenze di gestione delle infrastrutture e dei servizi di contesto utilizzati dal CdS e alle esigenze di supporto al CdS e di assistenza agli studenti. Al fine di dare evidenza di tale adeguatezza, per ogni infrastruttura utilizzata dal CdS e per ogni servizio di contesto disponibile, il CdS deve documentare , in apposita tabella, almeno le seguenti informazioni: - personale tecnico e/o amministrativo disponibile, - relativa qualificazione, - effettiva disponibilità (in termini di ore o di percentuale di tempo dedicato rispetto all’impegno complessivo), - attività svolta. Compilare la tabella relativa al personale tecnico-amministrativo con le informazioni richieste per questo elemento. Informazione reperibile presso gli uffici di Polo (che dovranno produrre queste informazioni entro una data prestabilita) Le informazioni sono riportate in Tab. C.2 in allegato alla Guida. Supporto degli Uffici 50 Elemento Normativa Criticità Indice Dimensione Descrizione

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