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Excursus. Dal corpo alla mente di Stefano Federici. Corso di Psicologia generale 2013-2014 www.cognitivelab.it. Dal cervello alla mente. Sezione 1. 1° principio di Kandel (1998). Kandel ( 1998 ) A new intellectual framework for psychiatry .

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Presentation Transcript


  1. Excursus Dal corpo alla mente di Stefano Federici Corso di Psicologia generale 2013-2014 www.cognitivelab.it

  2. Dal cervello alla mente Sezione 1

  3. 1° principio di Kandel (1998) • Kandel (1998)A new intellectual framework for psychiatry. • Principio 1: Tutti i processi mentali, anche i più complessi processi psicologici, derivano da operazioni del cervello. Neuroscienziato, Premio Nobel per la medicina nel 2000.

  4. Le neuroscienze. Il caso di Phineas Gage • Damasio et al. (1994) The return of Phineas Gage. • Phineas sopravvisse, con percezione, memoria, linguaggio e funzioni motorie intatti, ma, come si espresse un suo compagno di lavoro in una frase divenuta celebre, «Gage non era più Gage». • Una sbarra di ferro l’aveva letteralmente trasformato in un’altra persona, mutandolo da uomo cortese, responsabile e ambizioso in un villano inaffidabile e svogliato. Phineas Gage (1823–1860, ferroviere statunitense)

  5. Un uomo equilibrato • Vedi video  • http://youtu.be/oPAqTP7058Q & • http://www.youtube.com/watch?v=jK1sj4JEJ2o&feature=share&list=UU943UnajVxe9SpFJpwxpLsQ

  6. La Prosopagnosia • La prosopagnosiaè un deficit percettivo acquisito o congenito del sistema nervoso centrale che impedisce ai soggetti che ne vengono colpiti di riconoscere correttamente i volti delle persone.

  7. La donna nel video non riconosce né la foto di Bruce Springsteen, né la foto che la ritrae • Vedi video  • http://youtu.be/vwCrxomPbtY

  8. La delusione di Capgras • Hirstein& Ramachandran (1997). Capgras syndrome: a novel probe for understanding the neural representation of the identity and familiarity of persons. • La Sindrome di Capgras è un raro disordine neurologico. Chi ne è colpito vive nella ferma convinzione che le persone a lui care siano state rimpiazzate da replicanti, alieni o semplicemente da impostori a loro identici. Il disturbo può estendersi ad animali domestici o luoghi familiari. • Ramachandran ipotizza l'origine della sindrome in una disconnessione tra la corteccia temporale, in cui le facce vengono riconosciute, e il sistema limbico, legato alle emozioni: una dissociazione tra memoria e sentimenti

  9. Nel video si vede il paziente che riconosce il padre quando gli parla per telefono (mentre dubita di lui quando lo vede di persona). • Vedi video  • http://youtu.be/dqBGzkz1oDU

  10. Il ruolo della psicologia • La psicologia • Dal 1° principio di Kandel e dalle evidenze neuroscientifiche sul funzionamento della mente umana la psicologia dovrebbe ridursi a una narrativa di operazioni cerebrali.

  11. Dalla mente al cervello SEZIONE 2

  12. 5° principio di Kandel (1998) • Kandel (1998)A new intellectual framework for psychiatry. • Principio 5: Nella misura in cui la psicoterapia o la consulenzaè efficace e produce cambiamenti a lungo termine nel comportamento produce modifiche permanenti nel cervello. Neuroscienziato, Premio Nobel per la medicina nel 2000.

  13. Prove dell’effetto causale della mente sul cervello • Beauregard(2007) Mind does really matter: Evidence from neuroimaging studies of emotional self-regulation, psychotherapy, and placebo effect. • I risultati dimostrano che la natura soggettiva e il contenuto intenzionale di processi mentali (pensieri, sentimenti, convinzioni, volizione) influenzano in modo significativo il funzionamento e la plasticità del cervello. • Le variabili mentalidevono essere seriamente presi in considerazione per una corretta comprensione delle basi neuropsicologiche del comportamento umano.

  14. Psicostimolanti Processi emotivi Otto bevitori abituali di caffè sono stati esaminati dopo nessun trattamento e dopo compresse di placebo per via orale. Durante la condizione placebo ai volontari è stato detto che avevano una probabilità del 50% di ricevere caffeina, ma tutti hanno ricevuto placebo. Il placebo ha prodotto un significativo rilascio di dopamina bilaterale nel talamo rispetto a nessun trattamento. Parkinson Un potente effetto placebo in soggetti parkinsoniani è stato mediato da un aumento dei livelli sinaptici di dopamina nel sistema dopaminergico danneggiato. Si noti che la quantità stimata di dopamina rilasciata è stata maggiore nei pazienti che hanno ricevuto il placebo rispetto a quelli che hanno ricevuto solo il farmaco. Depressione I volontari sono stati esaminati nel corso di quattro diverse condizioni: (1) foto spiacevoli dopo il trattamento con placebo; (2) foto neutre dopo il trattamento con placebo; (3) foto spiacevoli dopo il trattamento di controllo, e (4) foto neutre dopo il trattamento di controllo. C’è stata una forte diminuzione nella valutazione soggettiva di sgradevolezza per le condizioni di placebo rispetto alle condizioni di controllo (bloccante ansiolitico). Analgesia I risultati dimostrano che il placebo può produrre cambiamenti metabolici in specifiche regioni corticali e paralimbiche che sono relativamente comparabili a quelli della fluoxetina un antidepressivo noto per elevare l’umore e diminuire la depressione. La somministrazione del placebo produce una emissione endogena di oppiodi nel tronco cerebrale con effetti paragonabili a quelli prodotti da un oppiaceo. • Conclusione • Questi risultati confermano l’idea che l’effetto placebo può essere estremamente specifico.

  15. La psicologia e la forza causale della mente • La forza causale della mente • Dal 5° principio di Kandel e dalle evidenze neuroscientifiche sul funzionamento della mente umana riconosciamo alla mente una sua forza causale sui processi cerebrali tanto da modificarne in maniera temporanea o permanente strutture e connessioni.

  16. DAL CORPO ALLA MENTE SEZIONE 3

  17. Una mente senza corpo? • Alun Anderson (2007) Brains Cannot Become Minds Without Bodies • I cervelli non possono diventare menti senza avere un corpo. • Nessun cervello in scatola possiederà mai un’intelligenza simile a quella umana. Editor-in-Chief/Publishing Director presso New Scientist

  18. La mente come un computer • La maggior parte dei modelli che guidano l’attuale psicologia cognitiva e sociale, si basano sulla tradizionale metafora del computer. • Il softwaredella menteè indipendente dall’hardware del corpo e del cervello. • Il software che costituisce la mente(tra cui la mente sociale) potrebbe funzionare su qualsiasi cosa, neuroni, silicio, se gli elementi sono stati disposti in corrette relazioni funzionali. • La conoscenza di alto livello, come inferenza, categorizzazione e la memoria, viene eseguita utilizzando astratti simboli amodaliin arbitrari rapporti di stati percettivi che li producono.

  19. Un cervello in un altro corpo diventerà un’altra mente Computer come metafora della mente • Nessun cervello in scatola possiederà mai • un’intelligenzasimile a quella umana. Portabilità del software (amodale)

  20. La mente incarnata • L’idea principale alla base di tutte le teorie della embodied cognitionè che le rappresentazioni cognitive e le operazioni sono fondamentalmente radicate nel loro contesto fisico. • Un esempio intuitivo è che l’empatia viene dal ricreare mentalmente i sentimenti di questa persona in noi stessi.

  21. Differenti corpi, differenti menti A studenti universitari sono stati fatti indossare dei guanti ingombranti per circa 12 minuti di attività motoria. I partecipanti hanno tolto il guanto ed eseguito un test di associazione spazio-valenza. I partecipanti che avevano indossato il guanto sinistro ancora pensavano che destra era buono, ma i partecipanti che avevano indossato il guanto destrohanno dimostrato il contrario, come i mancini naturali. • Casasanto (2011) Different Bodies, Different Minds Quando destrimani leggono parole che riguardano azioni della mano, attivano la corteccia premotoria sinistra, un’area adibita a pianificare azioni con la mano destra. I mancini fanno l’opposto. Esempi di mano dominante con valenza emotiva positiva in gesti prodotti dai candidati alle presidenziali USA 2004 e 2008 durante il discorso (pannello con le foto di sinistra) e le associazioni tra parola e gesto in ogni candidato presidenziale (pannello di destra). Nei mancini (Obama, McCain), i gesti prodotti con la mano sinistra erano più fortemente associati con valenze positive del discorso (barre rosse) di quei gesti prodotti con la mano destra. L’associazione contraria è stata trovata nei destrimani (Kerry, Bush). L’attività neurale in destrimani (blu) e mancini (giallo) durante l’immaginazione motoria di azioni manuali attiva aree cerebrali responsabili per la pianificazione e l’esecuzione di azioni con la mano dominante, che per i destrimani, è stata trovata nell’emisfero sinistro, che controlla in primo luogo le azioni con la mano destra, e per i mancini nell’emisfero destro, che controlla le azioni con la mano sinistra.

  22. La postura del corpo e i movimenti corporei influiscono sul giudizio • Wells e Petty (1980) The Effects of Over Head Movements on Persuasion  • Mentre annuivanoo scuotevano la testa, i partecipanti hanno ascoltato sia un messaggio sgradevole sia uno piacevolesu un tema legato all’università. In seguito, hanno valutato quanto erano d’accordo con il messaggio. • I partecipanti che avevano annuito ascoltando il messaggio erano più favorevoli dei partecipanti che avevano scosso la testa.

  23. La postura del corpo e i movimenti corporei influiscono sulla memoria • Laird et al (1982) Remembering what you feel: Effects of emotion on memory  • I partecipanti hanno studiato sia materiale che provoca rabbia sia felicità. • Le prestazioni della memoria dei partecipanti sono migliori quando il comportamento motorio, lo stato emotivo e il significato emotivo del materiale appreso erano tutti compatibili. • Riskind (1984)Guiding and self-regulatory functions of physical posture after success and failure  • I partecipanti sono stati istruiti a recuperare i ricordi autobiografici piacevoli o spiacevoli, mentre hanno adottato diverse posture ed espressioni facciali. • Adottare una postura eretta e sorridente ha accelerato il recupero dei ricordi autobiografici piacevoli, relativi alla velocità di recupero di ricordi autobiografici spiacevoli.

  24. Conclusioni: il sistema umano SEZIONE 4

  25. Conclusione • Ramachandran (2012) L’uomo che credeva di essere morto  • «Nei sistemi biologici […] c’è una profonda unità fra struttura, funzione e origine. Non si possono fare molti progressi nella comprensione di nessuna di esse senza prestare grande attenzione anche alle altre due».

  26. Studio del comportamento umano Psicologia Evoluzionismo Neuroscienze

  27. Discipline

  28. LA PSICOTERAPIA: UN’ARTE DEL CORPO E DELLA MENTE SEZIONE 5

  29. Dal farmaco al corpo • La psicoterapia è più di un placebo • Perché la sua forza sanante non passa attraverso la somministrazione di uno pseudo-farmaco, ma attraverso l’irripetibile unicità dell’espressione dei corpi. • Come per un placebo richiede che il cliente creda fermamente nell’efficacia dell’intervento, ma piùdi un placebo esige l’attenta costruzione di una relazione d’aiuto. • Una psicoterapia non è un pseudo-farmaco per tutti uguale (soluzione salina/tecnica terapeutica), ma è un rapporto unico che si costruisce nella singolarità di ogni alleanza terapeutica.

  30. Un contatto che salva Vangelo di Marco capitolo 5: «Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. «E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: “Chi mi ha toccato il mantello?”. I discepoli gli dissero: “Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?”. Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Gesù rispose: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”».

  31. Una parola che salva • Marie Cardinalnasce ad Algeri nel 1929 e qui vive fino all’adolescenza. • Le parole per dirlo (1975). • È la storia tutta al femminile di un’analisi che iniziò negli anni Sessanta, lei aveva trent’anni.

  32. da Le parole per dirlo… Dottore, sono esangue. Sono disturbi psicosomatici, non m’interessano. Mi parli d’altro. Uno schiaffo in piena faccia. Crollai e piansi. Feci le scale di corsa tenendo su con le mani i vestiti che avevo fatto a pezzi. Presto, in bagno. I miei stracci sporchi per terra, tra i piedi, io seduta sul bidè. Il sangue non colava più. Non credevo ai miei occhi. Il sangue non colava più.

  33. Cos’è dunque la psicoterapia? • La psicoterapia è l’arte della relazione, cioè… • … l’arte di riconoscere espressioni del corpo che svelano una mente; • … l’arte di comunicare alla mente perché si esprima in un corpo; • … l’arte di guidare l’unicità di una persona ad esprimersi nella sua pienezza.

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