1 / 17

Matera 11 Luglio 2009

Matera 11 Luglio 2009.

stuart
Download Presentation

Matera 11 Luglio 2009

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Matera 11 Luglio 2009 BOVINI PODOLICI: PASSAGGIO A NORD-EST(FRIULI VENEZIA GIULIA)Loszach S., (1), Corazzin M., (1), Bianco E., (2), Bovolenta S., (1)(1) DIAN – Dipartimento di Scienze Animali, Università degli Studi di Udine (2) ERSA – Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

  2. Origini Podolia (Ucraina) Ungheria 376 d.C. Dalmazia Invasioni Barbariche (452 d.C.) Nord Italia (FVG) Legioni romane Sud Italia

  3. Origini Uro (Bos Primigenius) progenitore selvatico delle razze bovine europee Osteologicamente vicino Pugliese del Veneto (ceppo podolico)

  4. ‘900 Friuli Venezia Giulia • Standard di Razza della Pugliese del Veneto1931 • Mantello Grigio con varie gradazioni. Nei tori il mantello è grigio scuro con tinta più carica sul contorno degli occhi. • Corna Di media lunghezza (cm 40 - 45), diretti in avanti e in lato a Lira allargata, con la punta rivolta indietro. Colore bianco avorio alla base e nere in punta dopo il quarto anno. • Musello, fiocco della coda e unghioni neri. • MISURE E PRODUZIONI VACCHE TORI • Lunghezza tronco cm. 176 195 • Altezza al garrese cm. 148 159 • Peso vivo kg. 750 1050 • Produzione lattea nei 5 mesi dopo il parto per allattamento kg. 1100 - • Attitudine Forte potenza dinamica e carne • I dati si riferiscono ai soggetti migliori e erano intesi come punto di arrivo anziché espressione della situazione del momento.

  5. Primi del ‘900 Est Europa Verona, Vicenza, Padova, Rovigo

  6. ‘900 Bassa Pianura Friulana Torviscosa azienda Conti Corinaldi di Torre di Zuino – e nell’azienda SNIA, (Anonimo, 1903)

  7. ‘900 Bassa Pianura Friulana Aquileia azienda Leo Economo di Ca’ Vescovo di Aquileia (Sansoni, 1942) Latisana e Lignano tenuta Valle Pantani-Lovato - … attualmente vengono allevati nella tenuta 222 capi bestiame così suddivisi: bovini da lavoro (Pugliese) e cavalli capi 80 … -(Minutello, 1934)

  8. ‘900 Bassa Pianura Friulana Grande bonifica idraulica (legge Mussolini o della bonifica integrale, 1928) Terreni profondi e tenaci Scarse risorse foraggiere tipiche di ambienti palustri Bovini podolicidocili, adatti a consumare scarse risorse foraggere e capaci di esprimere una notevole forza dinamica

  9. ‘900 Bassa Pianura Friulana Non risulta la presenza di Bovini di ceppo Podolico presso i centri di monta allora attivi in Regione, è da escludersi una qualsiasi opera di miglioramento o selezione genetica locale

  10. ‘900 Carso Nei primi anni del ‘900 sono documentati tentativi di miglioramento dei bovini di ceppo Podolico locale con un toro di razza Romagnola (Arnerysch, 1900)

  11. ‘900 Carso Dopo la Ia Guerra Mondiale, per ricostituire il patrimonio bovino acquisti di bestiame sul mercato di Sežana Bovini Podolici Istriani Bovini non identificati forse di ceppo Podolico da Ungheria, Serbia e Montenegro Nel 1800 venivano incrociati con tori podolici italiani. Verso la fine dell’800 con tori delle Marche e del Polesine. Dal 1905 tentativo di incroci con tori Maremmani e Romagnoli. Incroci finiti dal 1931 quando per la selezione si usa solo il bovino Istriano autoctono (Brajković, 1999)

  12. Scomparsa Legge n.126 del 3.2.1936, vietava l’uso dei riproduttori che appartenevano a razze che non avevano un loro Libro Genealogico, favorì una forte riduzione del numero di bovini Podolici La meccanizzazione determinò la progressiva scomparsa dei ceppi podolici.In provincia di Gorizia negli anni cinquanta si contavano 250 bovini Pugliesi del Veneto, molti dei quali incrociati con la razza Romagnola (Montanari, 1954).

  13. Prospettive future, Carso Allevatori del carso triestino e goriziano stanno manifestando un rinnovato interesse per la reintroduzione di questo bovino. • Clima: Temperature medie annue di 12.5 oC. Velocità del vento 2.5 m/sec. Deficit pluviometrico 100/170 mm. Altitudine 100/400 m slm. Pendenze 3/15 % • Suolo: “terre rosse”, suoli argillosi o limoso-argillosi che ricoprono con spessori variabili i substrati calcarei o dolomitici. Sottili, contatto con la roccia si trova entro i 25 cm. Forte aridità per la grande permeabilità della roccia calcarea • Caratteristiche paragonabili al Carso Pugliese dove la razza viene allevata tuttora

  14. Prospettive future, Carso Fino agli anni ’50 nella zona tra Doberdò sul Lago, Ronchi e Redipuglia pascolavano circa 1000 bovini da Maggio a NovembreAltri 250 bovini pascolavano nella zona di Basovizza Oggi sono presenti poche stalle di vacche dalatte, che utilizzano mangimi extraziendali e foraggio secco

  15. Prospettive future, Carso Sfruttare le risorse foraggere scarse e discontinue Reintroduzione della Podolica Valido strumento a basso impatto per il recupero e il mantenimento paesaggistico-ambientale di queste aree tendenti alla marginalità Recupero della biodiversità

  16. Prospettive future, Carso Offerta agrituristica Reintroduzione della Podolica Fattoria didattiche Memoria storica

  17. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

More Related