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Allaccio acquedotto:

Allaccio acquedotto:. Generalmente la condotta dell’acquedotto pubblico passa nella strada che fronteggia la costruzione e quindi l’allacciamento risulta facile ed economico. L’impianto di distribuzione.

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Allaccio acquedotto:

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Presentation Transcript


  1. Allaccio acquedotto: Generalmente la condotta dell’acquedotto pubblico passa nella strada che fronteggia la costruzione e quindi l’allacciamento risulta facile ed economico

  2. L’impianto di distribuzione La derivazione della condotta idrica comunale per la distribuzione dell’acqua potabile nel fabbricato partirà da pozzetto esterno del fabbricato dove sarà alloggiata un’apposita saracinesca con il misuratore di portata.

  3. Fornitura agli utenti: La distribuzione agli utenti con contatore è capace di soddisfare i consumi immediati e indica nello stesso tempo la quantità d’acqua prelevata. Nell’ipotesi di edificio con più alloggi, in genere l’Amministrazione Comunale inserisce un solo contatore (contatore generale), di grossa capacità, all’inizio dell’allacciamento, e per ogni singolo alloggio si devono inserire altri contatori (divisionali). • Vantaggi: • distribuire subito l’acqua nella quantità occorrente a pressione, senza necessità di accumulo in depositi. • Svantaggi: • forte variazione della pressione nella rete distributiva dell’acquedotto, a causa di erogazioni che si concentrano in alcune ore della giornata. Nei momenti di massimo prelievo, la pressione diminuisce rapidamente e spesso le abitazioni, nei punti elevati, restano senz’acqua; viceversa durante la notte, quando il prelievo è quasi nullo, la pressione sale a livelli critici, determinando a volte rotture nelle tubazioni più vecchie e malridotte.

  4. Contatore a turbina

  5. Per la distribuzione dell’acqua si prevede la realizzazione di una o più colonne montanti che servono i vari piani. Le colonne montanti sono collegate al piede da un distributore inferiore secondo uno schema aperto oppure ad anello.

  6. Rete di distribuzione: Lo schema più semplice e razionale, che riduce al minimo le perdite di carico, per servire i vari punti di erogazione dell’acqua, è quello composto da colonne verticali di maggiore sezione e reti di distribuzioni orizzontali ai vari piani. Le tubazioni delle reti di piano possono essere in rame, rivestito in materiale plastico, o pvc. Le colonne montanti, di sezione via via decrescente verso l’alto, possono essere in acciaio zincato tipo Mannesmann, in rame o in pvc.

  7. Rame in rotoli o verghe Raccordi acciaio zincato

  8. Rete di distribuzione al piano Collettore di distribuzione

  9. La rete di distribuzione al piano con il collettore e un tubo per ogni singolo apparecchio erogatore presenta i seguenti vantaggi: • velocità di posa in opera e quindi minore incidenza della mano d’opera; • eliminazione delle giunzioni, che sono punti di possibili rotture • nel caso di guasto in un apparecchio erogatore, chiusura di un solo ramo nel collettore.

  10. Allacciamento rete pubblica I° collettore caldaia Piano terra con due appartamenti Due colonne montanti II° collettore

  11. montante collettore Pianta 1° e 2° piano

  12. Dimensionamento condotta singola dal collettore al punto di erogazione Velocità massima in condotta 1.5 - 2.0 m/s 1 U.C. = 0.1 l/s Un’unità di carico corrisponde ad una portata q = 0.1 l/s Per il vaso con cassetta suggerisco 1.5 U.C.

  13. Dimensionamento sezione colonna montante Conteggiate le Unità di Carico presenti a valle di una sezione, si calcola il numero di apparecchi in contemporaneo funzionamento a valle di quella sezione considerata. Relazione unità di carico UC portata Q (l/s) per abitazioni, UNI 8192.

  14. Relazione unità di carico UC - portata Q (l/s) UNI 8192. abitazioni uffici

  15. H0 quota piezometrica acquedotto comunale, JL perdite di carico continue, SCi perdite di carico concentrate, Z1 dislivello tra l’apparecchio idraulicamente svantaggiato e l’asse della condotta comunale, H1 (5 m) altezza in metri d’acqua sulla bocca di erogazione, deve risultare che:

  16. Il calcolo di verifica di corretto funzionemento prevede la valutazione delle perdite di carico continue JL e concentrate SCi per ogni tronco durante l’ora di massimo consumo, e si verifica se la pressione fornita dall’acquedotto è tale da garantire almeno 5 m in colonna d’acqua a monte dell’apparecchio erogatore idraulicamente più svantaggiato. Detto H0 il carico fornito dall’acquedotto comunale, JL le perdite di carico continue, SCi le perdite di carico concentrate, Z1 il dislivello tra il rubinetto erogatore e l’asse della condotta comunale, H1 (5 m) l’altezza in metri di colonna d’acqua sulla bocca di erogazione, deve risultare che:

  17. Perdite di carico concentrate

  18. Perdite di carico continue Y=JL L= lunghezza tubo + lunghezza equivalente perdite concentrate Tubi in rame e=0.01 - 0.02 mm Tubi in acciao zincato e=0.03 - 0.05 mm

  19. Le perdite di carico vanno calcolate nei seguenti tratti: tra l’erogatore idraulicamente svantaggiato e il suo collettore di alimentazione; tra il collettore e il contatore di piano; sulla colonna montante fino al contatore generale o all’autoclave

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