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Analisi shift-share (conta e separa)

Analisi shift-share (conta e separa). E’ una tecnica descrittiva utile nelle analisi economiche regionali. ESEMPIO: Le variazioni degli addetti in un comparto territoriale possono essere maggiori in alcuni settori, ma meno che per l’intera nazione.

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Analisi shift-share (conta e separa)

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Presentation Transcript


  1. Analisi shift-share (conta e separa) E’ una tecnica descrittiva utile nelle analisi economiche regionali ESEMPIO: Le variazioni degli addetti in un comparto territoriale possono essere maggiori in alcuni settori, ma meno che per l’intera nazione. Un’area ricca di imprese in rapida crescita mostrerà un incremento più elevato che nell’occupazione complessiva. Un’area con molte imprese operanti in settori bloccati sperimenterà perdite significative di occupazione, più che nell’economia nel suo complesso. E’ una tecnica semplice e intuitiva. Sin dal suo primo apparire negli anni ‘40 è tanto criticata quanto impiegata Richiede strumenti elementari ed è comprensibile anche da persone poco familiari con le procedure quantitative, specie da coloro in posizione di governo

  2. Crescita nel settore del credito, Intensità del colore secondo l’entità dell’incremento rispetto a quello nazionale Analisi shift-share/2 Esamina le variazioni spazio-temporali di un indicatore economico in una data zona in relazione ai cambiamenti riscontrati in un’area di riferimento più grande. L’area di riferimento è una unità territoriale di cui la zona è una componente. Separare i fattori di sviluppo locale dai fattori di sviluppo nazionale può rivelarsi essenziale per comprendere l’economia di un territorio. Identificare i settori in cui una regione è più competitiva pone il suo governo nelle condizioni di focalizzare gli incentivi allo sviluppo in zone e settori maggiormente in grado di dare risposte positive.

  3. Relazione guida DB = cambiamento che si verificherebbe in un SINGOLO settore a livello LOCALE se questo variasse con tasso simile per tutti i settori nel COMPLESSO, ma a livello NAZIONALE, DM = cambiamento che si verificherebbe in un SINGOLO settore a livello LOCALE se questo variasse con tasso simile a quello del SINGOLO settore, a livello NAZIONALE DL = cambiamento che si verificherebbe in un SINGOLO settore a livello LOCALE se questo variasse con tasso simile a quello di tutti settori nel COMPLESSO, ma a livello LOCALE

  4. Zaccomer (Un.Udine)

  5. Tasso globale Tassi Globali Settoriali Esempio L’applicazione più tradizionale è l’occupazione per settori e regioni L’area LOCALE è cresciuta del 21.2% che è poco rispetto al GLOBALE o AGGREGATO che è del 50% Nel periodo esaminato l’area NAZIONALE ha crescita zero per l’occupazione in A e un aumento del 133.3% in D. Nel complesso cresce del 50%. Nello stesso periodo l’area LOCALE ha un decremento del 20% dell’occupazione nel settore A ed un incremento del 100% nel D. Nel complesso cresce del 21.2%

  6. Calcolo dell’incremento base/1 Stima la variazione DBi,j nella regione “i” per il settore “j” che deriva dal trend globale dell’area di riferimento (economia nazionale). Se l’area di riferimento è variata al tasso “g” nel periodo considerato, l’incremento base nell’area di studio (variata allo stesso modo) sarebbe Dove Ei,j indica il livello dell’indicatore nella regione “i” per il settore “j” nel periodo iniziale. Non è un dato reale, ma una ragionevole congettura.

  7. Calcolo dell’incremento base/2 L’indice “j” varia, ma l’indice “i” è fisso perché stiamo studiando solo un’area Questo finirà nella sintesi Se i settori dell’area LOCALE fossero variati con il tasso NAZIONALE (50%) l’occupazione si sarebbe attestata sui valori nella 2ª colonna Ad esempio lo scarto assoluto reale in A è di -3,000 e sarebbe stato di -7,500 se il trend fosse stato quello a livello NAZIONALE. L’area di studio si muove in modo diverso che nel resto dell’area di riferimento. La diversità è sintetizzata dalla variazione netta: (Corr-base)+Incr.Base

  8. Calcolo del mix settoriale/1 Supponiamo che il settore “j” dell’area NAZIONALE sia variato al tasso Sj nel periodo considerato. Qual è la variazione DMi,j nella regione “i” per il settore “j” se questo seguisse il trend nel settore “j” a livello NAZIONALE? La sottrazione di “g” da Sr,j elimina l’effetto nazionale cosicché (Sr,j-g) è una proxy del tasso specifico del settore j-esimo a livello AGGREGATO Il segno di DMi,j indica se il settore j-esimo è cresciuto, a livello MACRO-SETTORIALE, più, meno, come il livello NAZIONALE o AGGREGATO. Il tasso (Sr,j-g) è lo stesso per tutte le aree locali Anche il mix settoriale è un valore ipotetico o fittizio

  9. Calcolo del mix settoriale/2 Questo finirà nella sintesi Rispetto al livello NAZIONALE o AGGREGATO, il settore A è cresciuto meno, C è rimasto invariato ed i settori B e D sono cresciuti di più con il B in maggiore evidenza. Ad esempio lo scarto assoluto reale in A è di -3,000 e sarebbe stato di -7,500 se il trend nel settore, a livello nazionale, fosse stato lo stesso di quello aggregato, sempre a livello nazionale.

  10. Calcolo dell’effetto differenziale/1 Supponiamo che il settore “j” NAZIONALE sia variato al tasso Sr,j nel periodo considerato e che l’incremento a livello LOCALE dello stesso settore è Si,j allora l’effetto specifico è dato da Che costituisce una proxy del tasso specifico del settore j-esimo nell’area di studio i-esimo. Il segno di DLi,j indica se il settore j-esimo è competitivo di più, di meno, oppure come lo stesso settore a livello AGGREGATO o NAZIONALE. L’effetto differenziale è il terzo valore ipoteticoin cui è stato scomposto il dato reale: DGi,jvariazione nel settore “j” della regione “i”.

  11. Calcolo dell’effetto differenziale/2 Questo finirà nella sintesi Solo nel settore C, a livello LOCALE, si ha un incremento maggiore che a livello NAZIONALE. Negli altri tre settori si sperimenta un declino. Nel complesso, l’area LOCALE si è sviluppata meno dell’area NAZIONALE con l’eccezione del settore C dove sembra mostrare una posizione più competitiva

  12. Sintesi/1 Se ll settore j nell’area di studio fosse cresciuto allo stesso tasso dell’area di riferimento (50%) l’occupazione sarebbe qui aumentata di 7500 unità tra i due periodi In realtà l’occupazione è diminuita di 3000 unità (1ª colonna). La differenza tra l’incremento effettivo (-3000) e l’effetto base (7500) determina la variazione relativa netta (-10500) che è attribuibile: -7500 come mix settoriale negativo dovuto ad un declino nell’occupazione del settore A rispetto all’area di riferimento. -3000 come differenziale locale negativo dovuto ad una posizione di svantaggio del settore A nell’area di studio.

  13. Sintesi/2 L’effetto combinato della variazione relativa netta e dell’incremento base dà conto della riduzione di 3000 occupati nel settore”A” nell’area di studio. Nel settore “B” si è registrato un incremento dell’occupazione che è da ascrivere in parte al trend dell’area di riferimento (2500) e in parte al differenziale locale (2000). Nessun ruolo sembra avere avuto il mix settoriale. Il mix settoriale è stato determinante nel settore “D” dove comunque l’area di studio è meno competitiva rispetto all’area di riferimento poiché il differenziale locale è negativo.

  14. Esempio: Inquinanti

  15. Effetti distinti La variazione temporale dell’indicatore è separata in tre effetti Effetto tendenziale (o componente base o nazionale) Mix settoriale (o componente strutturale ) Effetto differenziale (o componente locale) NON viene effettuato alcun tentativo di spiegare perché i cambiamenti avvengono secondo lo schema riscontrato. E’ una tecnica descrittiva non un modello esplicativo L’analisi sfhit-share dovrebbe essere adoperata ad altre tecniche più meno restrittive sulle ipotesi di base e quindi più realistiche e generali.

  16. Identità ed equazione Nelle identità l'espressione a sinistra equivale, sempre e comunque a quella a destra. Pertanto si può affermare che l'identità è sempre vera qualunque siano i valori delle grandezze che in essa compaiono. Nelle equazioni l'uguaglianza è vera solo in certi casi o anche mai oppure l’equazione potrebbe risultare indeterminata. Il simbolo fra le due espressioni è lo stesso, ma i due significati sono diversi

  17. Identità alternativa Se i settori avessero la stessa produttività a prescindere dalla regione, e la regione avesse la stessa composizione settoriale della nazione, il tasso di crescita regionale eguaglierebbe quello nazionale. Mix Dif Le differenze, se ci sono, sono da attribuire ad un: • Effetto di composizione (effetto Mix): Nella regione vi sono settori che a livello nazionale hanno una dinamica più accentuata per un effetto di domanda crescente in quel settore. • Effetto di competizione(effetto DIF) Maggiore capacità dell’economia regionale di sviluppare in media ogni settore a tassi superiori a quelli nazionali

  18. Commenti Per condurre una analisi shift-share si dovrebbe dare risposta alle seguenti domande: L’area di studio mostra vantaggi comparati in qualche settore rispetto all’area di riferimento e/o rispetto ad altre aree? Il risultato ottenuto è in linea con le attese oppure si è accertato un fatto eclatante? Esiste una gerarchia di importanza tra l’effetto dovuto al mix settoriale ed il differenziale locale? http://faculty.washington.edu/krumme/350/shiftshare.html

  19. Limiti Trascura la componente di ciclo, nel periodo, che potrebbe avere un ruolo in indicatori come l’occupazione. È una procedura di statica comparata che risente moltissimo dei periodi prescelti per il confronto. Ignora la dipendenza tra le componenti e la correlazione spaziale tra le unità territoriali Le definizione dei settori nei periodi a confronto può incidere in modo determinante sui risultati La raccolta dei dati può non essere omogenea nelle varie aree locali e la definizione di queste potrebbe non essere stabile nei due periodi di indagine.

  20. Esercizio Dati sull’occupazione in Pennsylvania Effettuare l’analisi shift-share determinando i settori in vantaggio competitivo rispetto all’economia nazionale

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