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Il programma pluriennale di promozione economico e sociale del Parco dei Castelli Romani

Il programma pluriennale di promozione economico e sociale del Parco dei Castelli Romani. Un quadro descrittivo del PPPES. Gli elementi significativi del Programma Pluriennale di Promozione Economica e Sociale (PPPES) sono i seguenti: i compiti del PPPES secondo la Legge Regionale 29 del 1997

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Il programma pluriennale di promozione economico e sociale del Parco dei Castelli Romani

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Presentation Transcript


  1. Il programma pluriennale di promozione economico e sociale del Parco dei Castelli Romani

  2. Un quadro descrittivo del PPPES Gli elementi significativi del Programma Pluriennale di Promozione Economica e Sociale (PPPES) sono i seguenti: • i compiti del PPPES secondo la Legge Regionale 29 del 1997 • il processo di costruzione del Programma Pluriennale di Promozione Economico Sociale del Parco dei Castelli Romani • analisi delle macrotendenze del territorio dei Castelli Romani • la metodologia del DPSIR • i temi centrali del PPPES • i progetti significativi del PPPES

  3. I compiti del PPPES secondo la legge regionale Il PPPES, secondo quanto disposto dall’articolo 30 comma 5 della Legge Regionale 29 del 1997, dovrebbe prevedere: • sovvenzioni a privati o enti locali per il mantenimento ed il ripristino delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche dei luoghi tutelati e delle tipologie edilizie; • la predisposizione di attrezzature, di impianti di depurazione e per il risparmio energetico, di servizi e strutture di carattere turistico-naturalisticoda gestire in proprio o concedere in gestione a terzi sulla base di specifiche convenzioni; • l’agevolazione o la promozione di forme di associazionismo cooperativo tra residenti nell’ambito dell’area naturale protetta per l’esercizio di attività tradizionali, artigianali, agroforestali, culturali, di restauro, di servizi sociali e di biblioteche ed iniziative che favoriscano il turismo ecocompatibile; • la gestione di speciali corsi di formazione, in conformità del piano regionale di formazione professionale al termine dei quali è rilasciato il titolo ufficiale ed esclusivo di guida dell’area naturale protetta.

  4. L’obiettivo del PPPES dei Castelli Romani L’obiettivo principale del Programma Pluriennale di Promozione Economica e Sociale è quello di trasformarsi in un laboratorio delle idee nuove e dei sentieri della sostenibilità, costruire una rete dell’economia sostenibile e prendersi la responsabilità di una vera e propria sperimentazione territoriale. L’insieme delle proposte di azioni e di progetti per un futuro sostenibile del territorio contenute nel PPPES del Parco dei Castelli Romani deriva da un’analisi del territorio, che ha coinvolto tutte le parti interessate, relativa ai principali settori d’interesse: sociale, demografico, economico, agricolo forestale, turistico, artistico-culturale, ambientale, istituzionale e con particolare riferimento agli interventi pubblici. I progetti del PPPES tendono a rafforzare la produzione economica locale orientata alla sostenibilità ed alla produzione di ricchezza ecologica, che contribuisce allo sganciamento dall’eccessiva dipendenza dall’economia globale ed investe localmente anche in risorse di tipo finanziario, naturale ed umano, con l’obiettivo di produrre una quota significativa del proprio fabbisogno di beni, servizi, alimenti ed energia.

  5. Processo di costruzione del PPPES Analisi del territorio, analisi SWOT ed individuazione dei macrotrends Comunità del Parco Individuazione e selezione delle parti interessate dal PPPES Incontri con le parti interessate dal PPPES Programma Pluriennale di Promozione Economico Sociale Individuazione delle idee forza per il miglioramento del territorio Obiettivi e progettualità delle parti interessate Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale • Progetti del PPPES ripartiti per le quattro aree: • Territorio dell’abitare • Beni Comuni • Economia Locale Sostenibile • Miglioramento delle capacità umane Sulla base dell’analisi DPSIR Sulla base dell’analisi dei progetti e delle attività in corso (rilevazione delle capacità progettuali)

  6. Incontri con le parti interessate Per costruire il PPPES: • sono stati realizzati sette incontri nel corso dei quali sono stati incontrati tutti e 15 i comuni ed oltre 60 soggetti economici e sociali; • ogni singolo incontro è stato preceduto da una lettera di convocazione dell’Ente Parco, nel quale veniva comunicato l’ordine del giorno, ovvero la raccolta della progettualità esistente e le proposte di nuove azioni e progetti • nel corso della riunione sono state distribuite delle schede di rilevazione dei progetti, che hanno permesso di segnalare progetti e iniziative (finanziati, in corso, proposte di progetti, iniziative culturali) utili ai fini del PPPES; • le amministrazioni locali ed i soggetti sociali ed economici sono stati ricontattati in diverse occasione per sollecitare l’invio dei propri progetti; • le progettualità sono state raccolte e classificate nei successivi tre mesi.

  7. Rilevazione delle capacità progettuali Le riunioni con gli stakeholders hanno permesso di rilevare le capacità progettuali dei soggetti istituzionali, sociali ed economici presenti sul territorio attraverso delle Schede di Rilevazione, che sono state somministrate e raccolte nel corso delle riunioni: • tipologia d’intervento • asse tematico d’intervento • titolo • proponente • soggetti coinvolti • luogo / ambito d’intervento • proprietà • descrizione sintetica • stato d’avanzamento • canali di finanziamento • importo • sinergie attivate • criticità

  8. Le macro-tendenze individuate dal PPPES Analisi delle principali tendenze del territorio del Parco dei Castelli Romani: • Criticità ambientali: sistema delle acque e produzione di rifiuti • Paesaggi, patrimonio e boschi • Aspetti demografici ed economici • Sistemi agricoli ed agroalimentari • Sistemi di trasporto • Domanda ed offerta turistica • Servizi per migliorare le capacità umane

  9. Le tendenze: criticità ambientali Abbassamento del livello piezometrico della falda idrica e del livello dei laghi a causa del sovra-sfruttamento e qualità delle acque minacciata dall’inadeguatezza dei sistemi comunali di depurazione delle acque reflue. Aumento della produzione dei rifiuti

  10. Le tendenze: paesaggi, patrimonio e boschi Territorio caratterizzato da una forte presenza del patrimonio boschivo, ancora scarsamente valorizzato Difficoltà crescenti nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e archeologico presente nei centri storici e, più in generale, nei comuni dei Castelli Romani. Una gestione territoriale orientata alla “promozione economica e sociale” dovrebbe conservare e migliorare il funzionamento del buono stato ecologico del territorio come un tutto e non solo conservare una serie di spazi naturali isolati

  11. Le tendenze: aspetti demografici ed economici Costante e considerevole incremento demografico e degli insediamenti, a partire dagli anni ’80 e tutt’ora in atto. Riduzione delle unità locali e degli addetti, nel periodo 1991 e il 2001, nei settori agricolo e di estrazione di minerali e aumento in altri settori legati alle caratteristiche di residenzialità dell’area. Dimensione medio-piccola delle unità locali, tendenti alla conduzione familiare.

  12. Le tendenze: sistemi agricoli ed agroalimentari Sistema delle aziende agricole fortemente parcellizzato, elevata diffusione della coltura della vite (e dell’ulivo) e 47% dei terreni ad uso agricolo non utilizzato ma costituito da terreni abbandonati o da aree destinate ad attività ricreative. Scarsa capacità di creazione e promozione di un sistema agro-alimentare integrato e di un pacchetto turistico integrato.

  13. Le tendenze: i sistemi di trasporto Forte aumento della densità di autovetture, come mostrato dalla graduatoria dell’indicatore “densità da autovetture” (veicoli circolanti per kmq) che mostra sette comuni dell’area del Parco in cima alla graduatoria relativa ai comuni del Lazio e conseguente aumento delle fonti di inquinamento dell’aria Inadeguatezza del trasporto ferroviario che oltre a non collegare tutti i comuni dei Castelli Romani è a binario unico non consentendo l’introduzione di ulteriori corse al fine di mitigare l’attuale situazione di saturazione delle linee esistenti.

  14. Le tendenze: offerta e domanda turistica Prevalenza di un turismo giornaliero e scarsa capacità di intercettare flussi turistici su catene lunghe della distribuzione. Maggior peso, in termini di offerta di posti letto, delle strutture alberghiere rispetto ad altre strutture ricettive Forte concentrazione del flusso di turisti (in termini di arrivi e presenze) in alcune aree quali Frascati, Albano Laziale, Rocca di Papa, Grottaferrata e Genzano di Roma.

  15. Le tendenze: servizi per migliorare le capacità umane Scarsa organizzazione e presenza, rispetto all’aumento delle funzioni residenziali dell’area, dei servizi per il miglioramento delle capacità umane, dei servizi per la qualità della vita e dei servizi culturali.

  16. Con il DPSIR si trovano le “risposte” Regolano, modificano, sostituiscono, eliminano Determinanti Risposte determinano mitigano stimolano richiedono abbattano, riducono, prevengono Pressioni Impatto migliorano, ripristinano, influenzano Stato influenzano, alterano provocano analisi territoriale, analisi SWOT, individuazione delle macrotendenza Modello DPSIR Progetti e PPPES

  17. Le “risposte” sono i progetti del PPPES • Per risolvere i problemi che derivano da: • Determinanti (edilizia, trasporti, turismo, agricoltura, etc.) che provocano problemi ambientali e sociali nell’area del territorio; • Pressioni (inquinamento del suolo, dell’aria, dell’acqua, rifiuti, etc.) sull’ambiente che dipendono dalla quantità delle forze determinanti e dall’eco-efficienza; • Qualità dello stato dell’ambiente (paesaggio, laghi, suolo, boschi, etc), che presenta elementi di degrado; • Impatti sull’economia (riduzione fertilità suoli agricoli, perdita di reddito generata da possibili attività agricole, riduzione dei ricavi da flussi turistici dovuta al peggioramento del paesaggio, etc) e sulla società (peggioramento dello stato di salute per inquinamento dell’aria e dell’acqua, etc) • Il PPPES ha individuato delle idee forza e dei progetti da avviare o da rafforzare (complessivamente 77), che rappresentano le “risposte” ai problemi, individuati con la metodologia DPSIR

  18. Le idee forza del PPPES (1) Miglioramento del paesaggio e del buon stato ecologico del territorio L’obiettivo dovrebbe essere quello di conservare e migliorare il funzionamento ecologico della matrice territoriale e non unicamente di conservare una serie di spazi naturali isolati: le risorse e i servizi territoriali sono un patrimonio comune insostituibile, con una capacità limitata che non potrà mai sostenere una crescita illimitata, né tantomeno venire rimpiazzata una volta subiti danni irreversibili. Una nuova cultura del territorio deve avere come priorità frenare il consumo del suolo, la produzione di cemento, riorientando la crescita urbana verso un altro modello basato su una rete di centri più densi, misti e polifunzionali, socialmente integratori, in cui si riduca significativamente l’impronta ecologica del metabolismo collettivo, riducendo le importazioni di materiali ed energia da luoghi molto lontani. E’ questo che permette il miglioramento del paesaggio, che è la percezione umana del territorio, e la sua configurazione diviene l’espressione territoriale del nostro metabolismo sociale. Per una nuova cultura del territorio tutti i paesaggi devono venir intesi come uno specchio che riflette la gamma di relazioni che la nostra società mantiene con la natura. Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  19. Le idee forza del PPPES (2) Rafforzamento e promozione dell’agricoltura sostenibile Occorre adattare al meglio i sistemi di produzione agricola alle condizioni ecologiche locali privilegiando la crescita e lo sviluppo delle piante selezionate senza sconvolgere gli ecosistemi di origine, né combattere eccessivamente i parassiti ed agenti patogeni, traendo profitto dai cicli del carbonio, dell’azoto e degli elementi minerali. Una politica agricola ecologica deve permettere agli agricoltori di valorizzare le diversità dei territori e le caratteristiche ecologiche del paese, associando agricoltura, allevamento, trasformazione locale dei prodotti e loro commercializzazione locale e migliorando la durevolezza della produzione con il riciclaggio dei residui organici all’interno delle imprese, lo stoccaggio del carbonio nel suolo, la massima copertura vegetale dei terreni, prati arricchiti di leguminose, rotazioni di colture che comprendono leguminose da foraggio e coltivazioni proteiniche, economie d’acqua, ricostituzione ed ampliamento dei terreni boscosi. La ristorazione collettiva (mense comunali, scolastiche, universitarie, ospedaliere, aziendali, catering), attraverso l’introduzione dei criteri ecologici e sociali nei capitoli di acquisto (green public procurement), le associazioni di solidarietà ed i mercati dei contadini, potrebbero favorire l’agricoltura durevole di qualità, biologica e biodinamica, ed a km zero possono favorire tale percorso. Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  20. Le idee forza del PPPES (3) Tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo e delle sue funzioni ecosistemiche ed economiche Il PPPES assegna un ruolo fondamentale al patrimonio boschivo affermando i diritti di sovranità sulle risorse forestali ed il loro uso sostenibile.Fra le problematiche più discusse in campo forestale vi sono: l’espansione della superficie forestale in seguito all’abbandono delle attività agricole, l’innalzamento del limite del bosco, il miglioramento del patrimonio forestale, le funzioni svolte dal bosco da privilegiare, l’inquinamento dell’aria e il riflesso sulle foreste, il pascolo in bosco, l’abbondanza di fauna selvatica, gli attacchi parassitari, gli incendi, la parcellizzazione esasperata della proprietà, l’erosione del suolo ecc.. L’Ente Parco può favorire le attività volte a: certificare i boschi; promuovere l’arboricoltura; promuovere la sperimentazione di nuovi prodotti da scarti del legno. Inoltre una delle funzioni ecologiche fondamentali delle foreste è la loro capacità di sequestrare carbonio dall’atmosfera: una funzione fondamentale, in quanto le emissioni antropiche di anidride carbonica in atmosfera sono aumentate a livelli tali da alterare in maniera significativa l’equilibrio naturale del ciclo del carbonio e divenendo causa fondamentale del problema dei cambiamenti climatici. L’Ente Parco può promuovere schemi di compensazione delle emissioni e rilascio di crediti compatibili con i meccanismi flessibili di Kyoto Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  21. Le idee forza del PPPES (4) Tutela e gestione del giacimento di biodiversità e dei suoi valori ecosistemici ed economici La costante erosione della biodiversità minaccia di indebolire la catena di beni e servizi “gratuiti” che gli ecosistemi offrono alle persone, risorse semplici e vitali come la fornitura d’acqua potabile, la depurazione delle acque e dell’aria, la protezione contro le calamità naturali ed i rischi ambientali, la tutela del suolo. I problemi relativi alla tutela della natura devono quindi integrarsi in una vera e propria strategia e non venire trattate autonomamente, in modo marginale o secondario. Tra le sfide che si aprono oggi per la gestione della biodiversità nel Parco, va ricordato: l'inventario della biodiversità animale e vegetale; il monitoraggio di specie minacciate per conoscere lo status delle loro popolazioni ed identificare gli interventi di conservazione; lo studio delle caratteristiche dei corridoi ecologici; l'identificazione delle fratture nella continuità ecologica del paese e degli interventi infrastrutturali necessari ad eliminarle; l'identificazione di tecniche di gestione naturalistica degli ecosistemi tipici in grado di conciliare la salvaguardia degli ecosistemi con il loro sfruttamento agro-silvo-pastorale; la creazione di orti botanici e vivai in grado di conservare la biodiversità floristica. Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  22. Le idee forza del PPPES (5) Tutela del patrimonio idrico e della qualità delle acque Nel territorio dei Castelli Romani i corpi idrici caratterizzanti sono il Lago di Albano e il Lago di Nemi, i cui livelli si sono abbassati. L’aumento della richiesta idrica nel campo idropotabile, industriale e agricolo da parte dei comuni ricadenti nel territorio ha determinato un aumento del numero delle perforazioni, un aumento dei volumi di portata delle singole opere con conseguente depauperamento progressivo del volume di acqua delle falde idriche. Inoltre l’aumento dell’emungimento da pozzi unito a una diminuzione dell’infiltrazione efficace, hanno comportato condizioni di sovrasfruttamento degli acquiferi, con gravi conseguenze sulla quantità e qualità della risorsa idrica (forte riduzione della portata e talvolta il prosciugamento delle principali sorgenti). Infine si è evidenziato un inquinamento chimico e microbiologico con la presenza di sostanze organiche, ioni ammonio e nitroso, nitrati e metalli pesanti e la diffusione di indici di contaminazione fecale. Il patrimonio idrico dei Castelli Romani va tutelato perché questo rappresenta non solo un fattore fondamentale per la qualità della vita ed il benessere dei cittadini e dei turisti ma anche per il paesaggio naturale e storico dei Castelli. Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  23. Le idee forza del PPPES (6) Tutela, valorizzazione promozione dei giacimenti enogastronomici locali Il Parco deve orientare la politica agricola in modo da fare emergere le potenzialità mostrate dai prodotti tipici; ciò garantisce un’effettoleva nei confronti di altri prodotti e nella crescita del livello qualitativo medio dei prodotti agroalimentari locali e della loro immagine, chiave di volta di un progetto di valorizzazione. È necessario dare voce e forma a quei prodotti che sono in minoranza per la dimensione economica dei loro produttori-artigiani e per la difficoltà di arrivare a mercati e di essere conosciuti. Tali prodotti sono veri e propri “giacimenti”, per il loro contenuto artistico-manuale, per la ritualità che esprimono, per la loro storia e tradizione, per le valenze comunicativo-economiche di “medium” che contengono, in grado di rispondere ai marchi, alle marche e alle etichette dei prodotti globali. Nelle aree dei Castelli Romani l’artigianato alimentare è indissolubilmente legato all’agricoltura e si manifesta in prodotti di assoluto valore, anche se quantitativamente scarsi. Sono prodotti che possono sopravvivere solo se il territorio circostante vive integro e salubre, se il consumatore intelligente impara ad apprezzarli e se è disposto a pagarli il giusto prezzo. Promuovere le produzioni tradizionali rappresenta il modo più saggio ed efficace per garantire tutela dell’ambiente, promozione culturale e qualità dello sviluppo. Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  24. Le idee forza del PPPES (7) Promozione del turismo locale sostenibile e responsabile La risorsa “naturale” é la variabile più importante, insieme al tempo libero, qualità del servizio, viaggio, sicurezza, organizzazione e accoglienza, che incide sulla scelta della destinazione turistica e le motivazioni della partenza. Oggi il Parco deve cogliere è l’esplosione delle “micro vacanze”, vacanze responsabili e sostenibili. Il “micro vacanziere” chiede di visitare il frantoio, di capire come si sceglie il vitigno, come si produce il pane di Lariano o la porchetta di Ariccia, cerca di mangiare in luoghi dove si possono gustare i “sapori di una volta, antichi e quindi preziosi”. Il micro vacanziere riporta a casa il paesaggio, le passeggiate, i luoghi naturali, l’arte, ma anche i prodotti tipici locali ed artigianali, e i prodotti piccoli, rari e nascosti. Il Parco, data la vicinanza con Roma, è il classico luogo delle microvacanze, se riesce a giocare un ruolo fondamentale dato che solo la conservazione del territorio permette una crescita della consapevolezza del valore natura sia nei fruitori che negli abitanti e negli operatori locali, a cui può essere consentito di continuare a vivere e lavorare sul proprio territorio. A tal fine il Parco ha intenzione di avviare la sperimentazione di un marchio di qualità ambientale, su base di adesione volontaria, e l’implementazione dei principi dell’ecoturismo con l’applicazione della “Carta europea del turismo durevole nelle aree protette”. Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  25. Le idee forza del PPPES (8) Rafforzamento del capitale culturale, sociale e relazionale per migliorare le capacità umane Migliorare la capacità umana significa aumentare – attraverso l’educazione, la formazione e la cultura – la capacità degli individui di trasformare i beni di cui si dispone in “soddisfacimento dei bisogni”. Migliorare i beni relazionali significa investire sulla coesione sociale, sulla trama sociale, le reti fiduciarie, desertificate dalla mercatizzazione e dall’urbanizzazione della vita. È indispensabile investire sul “miglioramento delle capacità umane”, ovvero su ciò che le persone sono effettivamente in grado di fare e di essere, avendo come modello il proposito di una vita meritevole della dignità che spetta agli esseri umani. C’è bisogno di azioni e progetti che tutelino e promuovano i diritti e di politiche abilitanti le capacità delle persone, perché è attraverso l’esercizio delle capacità che le persone possono autorealizzarsi. Il Parco non può agire direttamente, ma attraverso le “reti”, che può promuovere, per rafforzare il capitale sociale, fiduciario e relazionale delle comunità dei residenti: il territorio dei Castelli Romani deve quindi essere considerato non solo un luogo “lontano dagli stress cittadini” ma anche un luogo dove vivere bene, dove promuovere le proprie capacità ed avere la possibilità di migliorare la propria integrità personale. Temi centrali del PPPES: miglioramento paesaggio agricoltura sostenibile patrimonio boschivo giacimento biodiversità tutela risorse idriche prodotti tipici locali turismo locale sostenibile capitale sociale-relazionale

  26. I progetti per l’asse “territorio dell’abitare” Criticità: Elevata densità abitativa; Popolazione “nuova” non legata al territorio; Sovra-sfruttamento delle risorse naturali e eccessiva produzione di rifiuti ed emissioni; Deboli politiche per ridurre i rifiuti. Opportunità: Stimolare l’economia locale con micro interventi di miglioramento urbanistico e urbano; coinvolgimento della popolazione per valorizzare idee e proposte di cittadini ed operatori; finanziamenti per l’ambiente. Progetti (12): Interventi di microurbanistica partecipata Potenziamento delle isole ecologiche Compost-iamo insieme Ri-nuovo Non disperdere nell’ambiente dopo l’uso Attivazione e promozione del carpooling Aumento delle piste ciclabili Cittadino in poltrona Concorso Storia al Centro Acquisizione, sistemazione e istituzione del Parco comunale di Ponticello Centri storici in fiore

  27. I progetti per l’asse “beni comuni” (1) Criticità: Deboli politiche energetiche per l’efficienza energetica; Condizioni critiche dei laghi (a rischio quantità e qualità); Pressione ambientale dovuta all’aumento demografico; Risorse forestali poco valorizzate e scarsamente fruite; Assenza di una visione e di un progetto comune di valorizzazione. Opportunità: Incentivazione del solare termico e fotovoltaico e pratiche di risparmio energetico negli edifici; Mantenere le condizioni vitali dei bacini idrici; Gestione sostenibile e certificazione dei boschi; Attivazione di iniziative ricreative (sentieri, eventi sportivi, attività socialmente utili ecc.) per far vivere i boschi ai cittadini. Progetti (26): Regolamenti edilizi per favorire l’efficienza energetica degli edifici Illuminazione pubblica Edifici efficienti Il calore della Terra Campagna di sensibilizzazione La vera energia rinnovabile è quella che non si consuma Premio Scuole virtuose Giornate senza auto Pubblicazione dei dati sulla qualità dell’aria Salviamo i laghi: promozione e diffusione dell’acquisto di dispositivi per il risparmio idrico Promozione del riutilizzo dell’acqua piovana e delle acque grigie

  28. I progetti per l’asse “beni comuni” (2) Progetti (26 cont.): Campagna Mi lavo di meno Obbligatorietà di norme per il risparmio idrico all’interno dei regolamenti edilizi Depuratori in regola Potenziamento delle attività di controllo dei pozzi Boschi e acqua Comuni contro il dissesto idrogeologico Boschi vivi Non scherzate col fuoco Biomonitoraggio della qualità dell’aria del Parco dei Castelli Romani Adotta il sapere Riqualificazione delle Ville Rinascimentali di Frascati e inserimento in un percorso eco-turistico No effetto serra forest Acquisizione dell’area boschiva a Monte Ceraso L’acqua è un bene prezioso Recupero casali Mezzaposta e Capanna Bruciata Riqualificazione ambientale del Ninfeo Bergantino

  29. Progetti per l’asse “economia locale sostenibile” (1) Criticità: Parcellizzazione delle imprese agricole; Presenza di terreni agricoli non utilizzati; Piccole imprese a conduzione familiare; Offerta turistica non omogenea tra i diversi comuni dell’area; Scarsa offerta di bed & breakfast e agriturismo; Scarsa immagine unitaria e coordinata dei Castelli Romani nei 15 comuni. Opportunità: Rivitalizzazione delle attività agricole con accorpamento; Creazione di un “distretto verde” dei Castelli Romani caratterizzato da attività di alta qualità ed eco-compatibili; Vicinanza con Roma: ampio bacino di utenza, possibilità di intercettare i flussi turistici; Nuove possibilità legate al turismo ambientale e culturale; Parco come promotore di iniziative comuni; Crescente attenzione verso la tipicità e le tradizioni locali. Progetti (21): Promozione dei sistemi di gestione ambientale e delle certificazioni di prodotto Censimento delle attività tradizionali locali Salvaguardia tecnologie a basso impatto ambientale Promozione e sviluppo delle attività legate al territorio Istituzione di un marchio di filiera corta per prodotti da agricoltura biologica (Bio a km zero) Mercati biologici locali Introduzione di prodotti biologici e a filiera corta nelle mense scolastiche Promozione del turismo sostenibile Osteria o Enoteca del Parco

  30. Progetti per l’asse “economia locale sostenibile” (2) Progetti (21 cont.): I Castelli per tutti Coltivazioni agricole per la produzione di biomasse e creazione filiera Accorpamento proprietà agricole Itinerario equestre, compatibile con il Piano di assetto per le zone di riserva generale Sportello eco-sociale Sentieri interattivi Promozione e diffusione del Green Public Procurement Calendario di sagre e feste tradizionali Corso in Tecniche di Comunicazione, metodi e strumenti per la gestione delle visite guidate Portale Meridionale del Parco dei Castelli Romani Mangialonga Cose mai viste

  31. I progetti per l’asse “capacità umane” (1) Criticità: Scarsa concertazione tra gli enti locali; Iniziative di integrazione sociale fragili e con scarso supporto istituzionale; Saturazione delle risorse per le visite scolastiche e guidate. Opportunità: Messa in rete delle iniziative di integrazione sociale presenti; I Castelli Romani come distretto della ricerca e dello sviluppo; Formazione di nuovi operatori; Parco come promotore della partecipazione e delle iniziative locali: definizione di obiettivi condivisi e coinvolgimento attivo di attori esterni agli enti pubblici Progetti (18): La salute nei Castelli Romani Alfabetizzazione e scambio culturale estivo per ragazzi Sport senza frontiere e senza barriere Nati per leggere Campagna di comunicazione sulla legalità Programmi liberi Laboratorio “Musicalambiente” Riqualificazione ambientale del Centro federale di canoa Parco diffuso delle scienze astronomiche e geofisiche

  32. I progetti per l’asse “capacità umane” (2) Progetti (18 cont.): Lavandiamo Collina degli Asinelli per i non vedenti Museo del bosco Nel bosco tra i patriarchi Per fare un frutto .. Formazione permanente agli stili di vita sostenibili La barca elettrica del Parco Collina degli Asinelli Didattica nelle scuole

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