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Insegnamento: Fonti antiche Modulo: Epigrafia Latina (lezione 4)

Università degli Studi di Ferrara Corso di Laurea Magistrale in Preistoria e Quaternario. Insegnamento: Fonti antiche Modulo: Epigrafia Latina (lezione 4). Dott.ssa Sara Faccini a.a. 2012/2013. La classificazione delle iscrizioni.

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Insegnamento: Fonti antiche Modulo: Epigrafia Latina (lezione 4)

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Presentation Transcript


  1. Università degli Studi di Ferrara Corso di Laurea Magistrale in Preistoria e Quaternario Insegnamento: Fonti anticheModulo: Epigrafia Latina(lezione 4) Dott.ssa Sara Faccini a.a. 2012/2013

  2. La classificazione delle iscrizioni • In base al tipo di supporto ed al testo, possiamo suddividere le iscrizioni in alcune classi, fermo restando che un’iscrizione può appartenere a più classi contemporaneamente: • Sacre e magiche • Onorarie • Opere pubbliche • Funerarie • Parietali • Atti pubblici e privati • Iscrizioni su oggetti prodotti in serie e di uso quotidiano (instrumentum inscriptum) (classificazione di A. Buonopane 2009, pag. 187)

  3. Iscrizioni sacre • Generalmente incise su altari, statue, oggetti offerti o monumenti dedicati a divinità; possono ricordare l’erezione di un edificio sacro o la consacrazione di un luogo. • Talvolta il monumento può essere decorato con rilievi che si riferiscono ad oggetti cultuali, scene di sacrificio, raffigurazioni di divinità.

  4. Elementi caratteristici delle iscrizioni sacre • Il nome della/e divinità cui il monumento è consacrato, in genere al dativo spesso seguito dalla parola sacrum (SACRVM, SACR, SAC) e, talvolta da alcuni epiteti (aeternum, augustus, dominus, magnus, invictus, maximus, optimus)

  5. Il nome o i nomi dei dedicanti, al nominativo, in genere non accompagnati da professione o cursus honorum, ma più spesso dal sacerdozio. Dibus Deabus et Fortunae Con- servatrici Ael(ius) Iulius vet(eranus) ex (centurione) V(otum) S(olvit) L(ibens) (Merito)

  6. Motivi per cui la dedica viene posta: per ordine di una divinità, di solito apparsa in sogno (ex iussu, ex monitu, ex imperio, ex visu, somnio admonitus), oppure per uno scampato pericolo (pro salute, pro itu et reditu) o per aver ottenuto la guarigione (gravi morbo liberatus, valetudine recuperata); • La menzione dell’oggetto o dell’edificio dedicato (ara, signum, aedes, fanum, templum), con in alcuni casi la somma spesa (ex auri pondo, ex sestertium milibus nummus) e della provenienza del denaro (sua pecunia, de suo, pecunia publica, pecunia fanatica)

  7. Deae Nemesi Sext(us) Marci- anus ex visu

  8. Un verbo che indica il tipo di azione: dedit (D), dono dedit (D D), fecit (F), faciundum curavit (FAC CVR), posuit (P), votum solvit (V S), votum solvit libens merito (V S L M). • Precisazione del luogo in cui il monumento viene eretto e della sua condizione giuridica (in foro, solo privato, in templo, loco dato decreto decurionum) Florae Ti(berius) Plautius Drosus Mag(ister) II V(otum) S(olvit) L(ibens) M(erito)

  9. Iscrizioni onorarie • Poste in onore di un individuo, vivente o defunto, che si fosse distinto per particolari benemerenze • In genere appaiono su basi di statue, ma anche su colonne ed archi.

  10. Elementi caratteristici delle iscrizioni onorarie • Nome e titolatura del personaggio onorato, di solito al dativo, ma anche al nominativo; • Nome del personaggio, della comunità o del gruppo (collegium, civitas, decuriones) che ha posto l’iscrizione; • Motivi per cui il personaggio viene onorato, espressi con un’apposizione o un aggettivo (patronus optimus) o con apposite formule (honoris causa  H C; ob merita; ob insignem munificentiam, pro pietate sua) o con una frase che ne ricorda un’iniziativa (quod templum longa vetustate dilapsum sua pecunia restituit) • Il tipo di monumento (statua, signum, arcus) • Un verbo indicante l’azione effettuata: posuit (P), fecit (F), conlocavit, decrevit; • Luogo di erezione del monumento (LDDD; in foro), eventuali delibere (decreto decurionum D D), tipo di finanziamento (pecunia publica  PEC PUB, P P; publice; ex aere collato; pecunia sua). In alcuni casi, l’onorato, per l’onore ricevuto, provvede personalmente alle spese (honore contentus sua pecunia posuit  H C S P P; honore usus impensam remisit  H V I R)

  11. M(arco) Aemilio M(arci) f(ilio) Flavio Iuliano Latiniano c(larissimo) v(iro) patrono cui cum Regini Iul(ienses)   aere conlato statuam destinassent, is honore contentus   s(ua) p(ecunia) p(osuit)

  12. Un particolare tipo di iscrizioni onorarie sono quelle dedicate all’imperatore, spesso su porte ed archi. L’iscrizione in genere è in lettere metalliche inserite in un solco e bloccate in appositi incavi; il linguaggio è formale e stereotipato, volto ad enfatizzare le gesta dell’imperatore. Talvolta alcuni nomi sono stati scalpellati a seguito di damnatio memoriae. Imp(eratori) Caes(ari) Lucio Septimio M(arci) fil(io) Severo Pio Pertinaci Aug(usto) patri patriae Parthico Arabico et / Parthico Adiabenico pontific(i) maximo tribunic(ia) potest(ate) XI imp(eratori) XI co(n)s(uli) III proco(n)s(uli) et/ Imp(eratori) Caes(ari) M(arco) Aurelio L(uci) fil(io) Antonino Aug(usto) Pio Felici tribunic(ia) potest(ate) VI co(n)s(uli) proco(n)s(uli) p(atri) p(atriae) et / [[[P(ublio) Septimio Getae L(uci) fil(io) nobiliss(imo) Caesari]]] / <<optimis fortissimisque principibus>> / ob rem publicam restitutam imperiumque populi Romani propagatum / insignibus virtutibus eorum domi forisque s(enatus) p(opulus)q(ue) R(omanus)

  13. Iscrizioni su opere pubbliche • Per opere pubbliche si intendono generalmente edifici legati alla difesa (mura, porte, torri), al culto (templi, santuari), ai servizi ed alla pubblica utilità (acquedotti, fognature, terme, strade, ponti, piazze, biblioteche, portici, basiliche, fontane, edifici per spettacoli…) • Spesso le iscrizioni non ricordano la costruzione ex novo di un edificio, ma il restauro o l’ampliamento

  14. Elementi caratteristici delle iscrizioni su opere pubbliche • Nome o nomi di coloro che curarono la realizzazione dell’opera come magistrati o privati, donandola alla collettività; • Tipo di edificio • Un verbo che indichi la costruzione o il restauro: facere; faciundum curare; reficere; renovare; restituere. O il collaudo: probare • I motivi per cui l’opera pubblica viene realizzata: ob honorem, ob benevolentiam civium, in memoriam, nomine… • Finanziamento: sua pecunia (S P), pecunia publica (P P); spesso le opere vengono pagate dai magistrati come parziale o integrale sostituzione della summa honoraria che dovevano versare quando assumevano la carica. • Indicazione di chi ha voluto l’opera: ex senatus consulto (EX S C), decurionum decreto (D D), iussu imperatori, testamento fieri iussit (T F I); luogo dell’erezione: locus datus decreto decurionum (LDDD), in foro…

  15. L. Sepunius L.f. Sandilianus M. Herennius A.f. Epidianus duovir I.D. D.S.P. F.C. M. Servilius Quartus de sua pecunia fecit

  16. Iscrizioni funerarie • Classe di epigrafi con il maggior numero di testimonianze, supporti e tecniche di scrittura • Sul monumento compaiono spesso decorazioni figurative, quali elementi ornamentali, immagini simboliche, ritratti dei defunti, scene di vita quotidiana • Si considerano funerarie non solo le iscrizioni che ricordano il defunto, ma anche quelle relative al monumento nel suo complesso • Scopo principale tanto dell’iscrizione quanto del monumento era quello di attirare l’attenzione del passante, affinché leggesse almeno il nome del defunto, nella convinzione che così si potesse far rivivere la memoria dell’individuo • Le iscrizioni funerarie sono molto varie, i contenuti variano a seconda del contesto, del messaggio, dell’immagine di sé che si vuole tramandare, della disponibilità economica, del gusto, dell’epoca storica, delle consuetudini locali

  17. Elementi caratteristici delle iscrizioni funerarie • Adprecatio agli Dei Mani, in genere all’inizio dell’iscrizione, con la formula dis Manibus, talvolta seguita dall’aggettivo sacrum, che può essere riportata per esteso, almeno fino alla metà del I sec. d.C., oppure abbreviata (D M; D M S) dalla seconda metà del I sec. d.C. fino a tutto il III • Nome del defunto (o dei defunti), al nominativo (sottintendendo espressioni come hic situs est H S E, oppure vivus fecit V F), al genitivo (preceduto da ossa, cineres o altre formule), o al dativo (l’iscrizione in questo caso era una dedica) • Condizione giuridica degli individui • Luogo di nascita, domicilio, residenza • Professione o mestiere • Nome del dedicante e vincoli di parentela, amicizia, colleganza

  18. D(is) M(anibus) P(ublio) Aelio Pio Curtiano medico amico bene merito A(ulus) Curtius Crispinus Arruntianus

  19. Unità di appartenenza, carriera e durata del servizio per i soldati • Cursus honorum per i magistrati • Sacerdozi • Appartenenza ad un collegio • Durata della vita: utilizzo di formule come vixit annis / annos (V ANN, V A) con l’aggiunta dei mesi (M) e dei giorni (D) • Vincoli di parentela e amicizia • Aggettivi che descrivono le virtù del defunto • Circostanze della morte se erano particolari o segnalazione di una morte prematura • Saluti del defunto al passante (salve, vale) o rivolti dai vivi al defunto (sit tibi terra levis S T T L; ossa tua bene quiescant O T B Q) • Riflessioni sulla vita o sulla morte in prosa o in poesia

  20. D(is) M(anibus) L(ucio) Caeli(o) Arrian(o) medico legionis II Italic(ae) qui vix(it) ann(os) XXXXVIII menses VII Scribonia Faustina co(n)iugi karissimo

  21. V F Vetilia > lib. Egloge sibi et L. Valerio Q.f. Constan. decurioni Mut. viro optumo et carissimo et L. Valerio L. lib. Constanti filio piissimo Apollinar. et Augustali

  22. D(is) M(anibus) S(acrum) Selene v(ixit) a(nnis) IIII m(ensibus) III dieb(us) XV A(ulus) Bucius Aptus vernae suae karissimae

  23. Nelle iscrizioni si possono trovare formule relative all’estensione del sepolcro, alle sue caratteristiche, condizione giuridica, gestione, quali: • Indicazione delle misure sulla fronte e in profondità: in fronte/frontem pedes (IN FRONT PED, IN FR P), in agrum/agro pedes (IN AGR PED, IN A P), retro pedes (RETR PED, R P), quoquoversus pedes (Q Q V P) • Menzione del tipo di monumento (aedes, arca, mausoleum, monumentum, sepulcrum…) • Tipo di concessione del suolo ed eventuali iniziative di istituzioni o privati: locus datus decretum decurionum (L D D D), decreto decurionum (D D), publice (p), solo privato,ex arbitratu, permissu • Il testamento relativo all’erezione del sepolcro • Istituzione di una fondazione, mediante un lascito di somme di denaro, terreni o edifici la cui rendita doveva servire alla cura ed alla gestione del sepolcro e a celebrare i riti nelle feste dei defunti • Esclusione di eredi dal sepolcro o divieti di introdurre altri defunti nella tomba • Minacce e maledizioni contro le violazioni della sepoltura

  24. Atti pubblici e privati • Atti pubblici: iscrizioni che riportano testi di leggi, plebisciti, documenti inviati dall’imperatore a magistrati e cittadini, documenti emanati dalle città, riguardanti l’amministrazione cittadina, i fasti consolari e trionfali, i fasti municipali, calendari, liste di soldati, documenti relativi a templi, santuari, collegi professionali e funerari. In genere incisi su tavole di bronzo, ma anche lastre o cippi lapidei. • Atti privati: iscrizioni che riportano contratti d’acquisto e vendita, quietanze, matrimoni, adozioni, divorzi, testamenti. In genere incisi su tavolette cerate o graffiti sui muri come appunti.

  25. Leggi Vi erano vari tipi di leggi, la cui struttura era la seguente: • index: contiene il nome della legge, derivato dal nome del magistrato o della coppia consolare e dall’oggetto della legge; • praescriptio: nome dei magistrati proponenti, data e luogo in cui è stata approvata dai comizi, nome della prima tribù chiamata a votare e del primo componente della tribù che ha dato il voto; • Rogatio: testo della proposta, a volte distinto in paragrafi; • Sanctio: pene previste per chi viola la legge e norme transitorie per regolare i rapporti con la legislazione esistente. Lex de imperio Vespasiani (69-70 d.C.)

  26. Senatus consulta Decreti e delibere del senato romano; decisioni prese dal senato in caso di arbitrato in controversie internazionali, o relative all’allargamento del pomerium o alla sorveglianza delle rive del Tevere. Si articolano in tre parti: • praescriptio: nome dei magistrati che hanno sottoposto la questione al senato, data e luogo di riunione, nome dei senatori verbalizzanti; • Relatio: testo della questione. Inizia e si conclude con formule fisse; • Sententia: riporta la decisione del senato, articolata in paragrafi introdotti dalla congiunzione utei. Senato consulto della circoscrizione territoriale di Pagus Montanus Senatus consultum de Bacchanalibus (186 a.C. ca)

  27. Documenti emanati dall’imperatore L’imperatore esercita il potere legislativo sia indirettamente, che direttamente attraverso le constitutiones; che possono essere: • editti: contenenti disposizioni di carattere generale con valore di legge; • Decreti: sentenze emesse dall’imperatore in quanto giudice • Ordini e disposizioni impartiti ai funzionari • Lettere (a magistrati e funzionari) e rescritti (ai cittadini) per rispondere ai loro quesiti Documenti emanati da città Sono i decreti dei decurioni, liste di decurioni, leggi e disposizioni che regolano appalti e concessioni, tabulae patronatus, piante catastali. Tabula patronatus di Campore (Pr)

  28. Diplomi militari • I soldati delle coorti pretorie e urbane, delle truppe ausiliarie e ai marinai che avevano compiuto il periodo di ferma ottenevano il congedo onorevole (honesta missio); • L’imperatore, con una disposizione, concedeva loro alcuni privilegi a seconda delle condizioni giuridiche (es. cittadinanza per gli ausiliari, diritto di sposarsi per pretoriani e urbaniciani); • La disposizione veniva incisa su una tavola di bronzo affissa in Campidoglio e, dal 90 d.C., sul muro dietro il tempio del divino Augusto; • Ogni soldato riceveva un estratto del documento, con il proprio nome, formato da due tavolette di bronzo unite tra loro da un triplice filo metallico passante attraverso dei fori predisposti e ricoperto da sigilli apposti da sette testimoni garanti. Internamente, sulle due tavolette ed esternamente solo su una delle due, era inciso il testo. • La struttura dei diplomi è omogenea e comprende: • Nome dell’imperatore • Elenco delle unità interessate • Provincia di guarnigione • Nome del comandante • Meriti acquisiti • Carattere dei privilegi concessi • Data • Nome o nomi dei beneficiari • Luogo di affissione dell’originale • Nome dei sette garanti

  29. Fasti e calendari Elenchi, mese per mese, dei giorni fasti, in cui il pretore poteva amministrare la giustizia, e nefasti, in cui non poteva; dei giorni comitiales, in cui si potevano riunire i comizi e svolgere gli affari, dei giorni intercisi, che erano fasti solo nelle ore centrali. In genere erano dipinti su intonaco e disposti su più colonne, con una struttura fissa. I calendari riportavano mese per mese il segno zodiacale, la divinità protettrice, i lavori agricoli, le pratiche religiose Menologium Colotianum (mesi di gennaio, febbraio, Marzo)

  30. Fasti trionfali e consolari • Elenchi di magistrati riportati anno per anno con, a volte, l’indicazione di fatti salienti. • I fasti consolari riportano nomi di consoli, dittatori, magistri equituum, tribuni militari consulari potestate, censori. • I fasti trionfali riportano i nomi dei comandanti insigniti dell’onore del trionfo, con data, luogo, nome dei popoli sconfitti. • Incisi su tavole di bronzo o lastre di pietra e affissi in pubblico Fasti trionfali capitolini

  31. Atti privati • In genere perduti perché scritti su materiali deperibili, come le tabellae ceratae, tavole di legno incavate e riempite di cera su cui si scriveva con uno stilo, sia all’interno che all’esterno, il testo dell’atto. Venivano unite con un filo su cui i testimoni apponevano il sigillo. • Si tratta di solito di atti relativi a vendita di immobili, schiavi, bestiame, prestiti, mutui, cauzioni, ricevute etc. Tabellae ceratae di Alburnus Maior

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