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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FERRARA CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FERRARA CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI. LA CLASSE PLURILINGUE E PLURICULTURALE Dott.ssa Stefania Rocco. MODELLO KRASHEN. APPROCCIO NATURALE. L’approccio naturale (sintesi 5 ipotesi da Boriosi – Katerinov).

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FERRARACORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI • LA CLASSE PLURILINGUE E PLURICULTURALE • Dott.ssa Stefania Rocco

  2. MODELLO KRASHEN APPROCCIO NATURALE

  3. L’approccio naturale (sintesi 5 ipotesi da Boriosi – Katerinov) • E’ un modello di apprendimento delle lingue che consiste in 5 ipotesi. • E’ stato formulato negli anni ’70 con elaborazioni successive (Krashen 1977,1981,1982, 1985)

  4. Ipotesi acquisizione e apprendimento (1) • Per Krashen la competenza in L2 si sviluppa in due modi: • Acquisizione che è spontanea, inconscia, avviene in contesti significativi grazie a un organo: il mental organ for language (vedi LAD) • Apprendimento che è formale, conscio, sistematico, studio di regole

  5. acquisito e appreso • La regola acquisita si usa spontaneamente • La regola appresa può essere applicata in modo scorretto • Solo la competenza acquisita genera lingua

  6. Ipotesi del Monitor (2) • E’ un fattore interno che serve a correggere l’esecuzione linguistica, rappresenta la riflessione metalinguistica • Si usa il Monitor tutte le volte che si compie un’elaborazione linguistica consapevole • L’uso del Monitor varia in base a: • Età > non esiste nei bambini • Compito (focus) • Modalità di apprendimento di L2 (formale, ..) • Stile cognitivo

  7. Il controllo del Monitor è efficace se: • Lo studente ha tempo di elaborare i dati • Input è focalizzato più sulla forma che sul contenuto • Lo studente conosce la regola

  8. Ipotesi ordine naturale (3) • Ricerche: le regole della L2 vengono apprese seguendo un certo ordine(che è indipendente dall’insegnamento) • Quindi esiste un sillabo interno (indipendente da attività proposte) • I + 1 = Intake + porzione lingua nuova (ordine naturale per acquisizione, per apprendimento formale > monitor)

  9. Input comprensibile (4) • L’apprendimento progredisce quando lo studente è esposto a Input comprensibile • L’input può appartenere ad uno stadio di poco successivo a quello di partenza (I+1) • Per la codifica è importante il contesto

  10. Ipotesi del filtro affettivo (5) • Meccanismo tra Input e acquisizione, se attivo impedisce l’interiorizzazione dell’Input • Affinché l’Input si trasformi in Intake, quindi in acquisizione, è necessario che lo studente: • Abbia fiducia e stima in se stesso • Sia motivato • Abbia poca ansia • Queste condizioni fanno sì che il filtro sia “OFF”

  11. Sintesi • “Gli individui imparano le lingue seconde se riescono ad ottenere input comprensibile e se il loro filtro affettivo è sufficientemente basso da permettere il passaggio dell’input….” Krashen Filtro affettivo Organizzatore cognitivo Input Output Monitor

  12. Sintesi • “Quando il filtro è abbassato e viene presentato un input comprensibile e compreso l’acquisizione è inevitabile, l’organo mentale linguistico funziona infatti automaticamente come qualsiasi altro organo”. Krashen

  13. Approccio naturale • L’acquisizione di una lingua è un processo individuale, che si realizza quando si ha comprensione di messaggi autentici e significativi e chi acquisisce desideri farlo. • L’approccio naturale presuppone che: • 1. focus sul significato • 2. materiali autentici (per destinatario) come input • 3. clima piacevole e rilassato

  14. L’Input • L’input è la lingua in entrata: • è legato alle abilità ricettive (saper ascoltare e saper leggere) • deve essere: comprensibile, graduato e selezionato, condiviso e piacevole (motivazione)

  15. L’Input • Tramite l’inputsi devono dare strategie di apprendimento, sui piani: • fonologico: pause, articolare bene, modificare l’intonazione • sintassi: brevi enunciati, ordine non marcato dei costituenti, domande chiuse • lessicale: ripetizione parole chiave, ridondanza, uso di nomi e verbi ad alta frequenza

  16. L’Input Il contesto di presentazione dell’input: • deve essere autentico e non artificioso • rispettare il principio del “noto + 1” progressività nella presentazione delle difficoltà: lessico nuovo all’interno di strutture già assimilate

  17. Per l’insegnamento • Proprio l’innatismo (Chomsky e Krashen) parla di: • “periodo del silenzio” da rispettare (interiorizzazione dell’input) • non correzione dell’errore (innalzamento filtro affettivo)

  18. Per l’insegnamento • La netta distinzione tra acquisizione e apprendimento è stata ridimensionata • Krashen trascura l’output, cioè l’interazione, la negoziazione di significati • Le teorie successive danno maggior rilevanza al feedback, all’interazione, allo scambio conversazionale che porta a rinegoziare i significati • Chiedere, fare domande, ripetere, risentire: l’apprendente attivo !!

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