1 / 31

Alberto VERCESI Prof. Viticoltura III

Progetto sperimentale Provincia di Piacenza Università Cattolica – Parco Geologico del Piacenziano Anno 2007 Lugagnano 20 maggio 2008 Caratterizzazione della Viticoltura del “Piacenziano” per una gestione sostenibile. Alberto VERCESI Prof. Viticoltura III.

sai
Download Presentation

Alberto VERCESI Prof. Viticoltura III

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Progetto sperimentale Provincia di Piacenza Università Cattolica – Parco Geologico del Piacenziano Anno 2007 Lugagnano 20 maggio 2008 Caratterizzazione della Viticoltura del “Piacenziano” per una gestione sostenibile Alberto VERCESI Prof. Viticoltura III Istituto di Frutti-Viticoltura, Università Cattolica S. Cuore di Milano – Facoltà di Agraria di Piacenz

  2. Progetto: Caratterizzazione della Viticoltura del “Piacenziano” per una gestione sostenibile. • Principali obiettivi del progetto: • Caratterizzazione dei principali vini D.O.C. del “Piacenziano” e delle zone orientali della viticoltura piacentina; • - Saggiare diversi modi di gestione del suolo protettivi dell’ambiente e compatibili con la qualità/tipicità delle uve e dei vini;

  3. I Vini Monterosso (bianco) – cvv Malvasia di Candia aromatica (circa il 65%), Moscato bianco, Trebbiano romagnolo, Ortrugo e Sauvignon blanc; Gutturnio (rosso) – cvv Barbera (60%) e Croatina (40%); Monterosso “Piacenziano” è stato comparato con altri due Monterosso prodotti in Val d’Arda da una piccola ed una media struttura di vinificazione Gutturnio “Piacenziano” è stato comparato con altri tre Gutturnio di Val Chero, Val Nure e Val d’Arda di aziende esterne alle zone della Riserva..

  4. profilo sensoriale MONTEROSSO

  5. profilo sensoriale GUTTURNIO

  6. … aprile 2008, stato della pacciamatura sulla fila del 2007

  7. … aprile 2008, stato della pacciamatura totale (del 2007)

  8. Conclusioni I Vini -I vini a Denominazione di Origine Controllata Colli Piacentini: Monterosso e Gutturnio, ottenuti con le varietà previste coltivate nei vigneti che insistono sui particolari terreni della Riserva Naturale Geologica del Piacenziano, sono risultati molto interessanti e peculiari dal punto di vista qualitativo. - Fra questi spiccava per singolarità soprattutto il Monterosso: più corposo degli altri Monterosso, il suo profilo olfattivo si caratterizzava inoltre per gli intensi e particolari sentori floreali e fruttati (soprattutto agrumi e frutta tropicale), molto persistenti anche al retrolfatto. Interessante anche il Gutturnio prodotto sui terreni della Riserva (di un colore rosso intenso e dal sentore fruttato), che però probabilmente richiede, stante anche la notevole corposità e l’alta struttura acidica, un maggiore invecchiamento, eventualmente anche con moderato affinamento in “legno”, per una più compiuta valutazione sensoriale.

  9. Conclusioni La gestione dei suoli dei vigneti Le diverse tecniche di gestione dei suolo dei vigneti saggiate e che hanno previsto l’impiego dell’inerbimento naturale e della pacciamatura con paglia di frumento, presi singolarmente o combinati (paglia nel sottofila e inerbimento nell’interfila), hanno posto in rilievo prestazioni vegeto produttive delle viti interessanti (cv Barbera), soprattutto se raffrontate all’uso delle lavorazioni superficiali dei terreni. In particolare, nel terreno più fertile, la pacciamatura totale con paglia ha dimostrato di stimolare le potenzialità produttive dei ceppi per una probabile maggior conservazione delle dotazioni idriche dei suoli, soprattutto rispetto all’inerbimento che ha invece moderatamente depresso la produzione per ceppo. Comunque, con l’inerbimento, la pacciamatura o la combinazione dei due, la prestazione qualitativa dei ceppi è risultata migliore rispetto all’esecuzione delle lavorazioni superficiali nella gestione del terreno vitato, sia per la maggior concentrazione zuccherina delle bacche, sia per le più equilibrate acidità organiche.

  10. Nei prossimi anni sarebbe auspicabile…. • - La prosecuzione delle ricerche sulla caratterizzazione sensoriale dei vini; • Il saggio delle diverse forme di gestione del suolo in condizioni climatiche (annate) differenti … valutazione dei costi; • - … attivare un corso per la formazione professionale dei viticoltori della zona e l’interscambio tecnico-culturale con istituti di ricerca ed altre realtà vitivinicole di riferimento …;

  11. Corso in Viticoltura delle aree collinari Il costo totale del corso è di 830,00 euro, di cui 664,00 euro di contributo concesso e i rimanenti 166,00 euro a carico del partecipante. - All'avvio del corso il partecipante dovrà versare una quota pari al 50% del costo totale dell'attività (415,00 euro) avente funzione meramente risarcitoria nel caso in cui la persona non raggiunga almeno il 70% del monte ore. Verrà rilasciata regolare fattura del pagamento al raggiungimento di tale adempimento. - Al termine del corso il partecipante dovrà corrispondere il saldo della prestazione ( i rimanenti 415,00 euro) previa presentazione di regolare fattura da parte dell'Ente. - Con il termine del corso, verrà richiesta la liquidazione del voucher e la Regione Emilia Romagna si impegnerà a rimborsare la quota pari all'80% del costo totale ( pari a 664,00 euro) all'assegnatario.

More Related