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La natura non lascia rifiuti, l’uomo sì!!!!!

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La natura non lascia rifiuti, l’uomo sì!!!!!

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Presentation Transcript


  1. Handling It is known that in a natural ecosystem living organisms are part of a very complex network of relationships: we are producers of organic matter (plants), consumers of organic matter (animal) and of organic matter (micro). They feed on dead organisms or parts of them or of biological material ejected by consumers, turning them into substances that are used again by the producers to build other living matter. What is no longer useful to an organism or what's left of it can be useful to others: do not throw anything away. So we can say that in a perfectly natural ecosystem there is no waste unused or, better still, there is no waste The human being has the ability to produce waste in large quantity and not all reusable by other organisms. This can put in crisis the "not living matter - producers - consumers - decompositori - not living matter - ..." cycle, blasting the network of relationships and the flow of energy and matter through the ecosystem, causing pollution of air, water and soil. Some figures clearly introduces the severity of the problem waste. In Lombardy the production of Municipal Solid Waste (indicated by PSU) is approximately 12,000 tonnes per day equal to more than 1 kg / day per person

  2. La natura non lascia rifiuti, l’uomo sì!!!!! Sappiamo che in un ecosistema naturale gli organismi viventi fanno parte di una rete molto complessa di relazioni: ci sono i produttori di sostanza organica (piante), i consumatori di sostanza organica (animali) e i de compositori di sostanza organica (microrganismi) che si nutrono di organismi morti o di loro parti o di materiale biologico espulso dai consumatori trasformandoli in sostanze che vengono utilizzate nuovamente dai produttori per costruire altra materia vivente. Quello che non serve più a un organismo o quel che resta di lui è utile per altri: non si butta via nulla. Quindi possiamo dire che in un ecosistema perfettamente naturale non esistono rifiuti inutilizzati o, meglio ancora, che non esistono rifiuti

  3. This amount is the result of an increase that in recent years was about 50%, with an inflation rate that has reached even values equal to 5% per annum. If we look at a longer period, as the last 30 years, is known as the amount of waste produced is even tripled. If we consider the weight of the volume, the increase was even greater, since the specific gravity of the PSU is very diminished. Currently it is about 0.11 kg / litre. Given that 1 kg occupies 9 litres, which means that a 4-people-family produces a volume of about 36 litres a day, or 13 cubic metres a year.

  4. L'essere umano ha la capacità di produrre rifiuti in grande quantità e non tutti riutilizzabili da altri organismi né facilmente attaccabili dalle forze della natura. Questo fatto può mettere in crisi il ciclo "materia non vivente - produttori - consumatori - de compositori - materia non vivente - ... ", facendo saltare la rete delle relazioni e quindi il flusso di energia e di materia attraverso l'ecosistema,e provocare inquinamento di aria, acqua, suolo. Qualche dato introduce con evidenza alla gravità del problema rifiuti. In Lombardia la produzione di Rifiuti Solidi Urbani (indicati con PSU) è di circa 12.000 t/giorno pari a oltre 1 Kg/giorno per persona Questa quantità è il risultato di un aumento che negli ultimi anni è stato del 50%, con un tasso che ha raggiunto anche valori pari al 5% annuo. Se poi consideriamo un periodo più lungo, come gli ultimi 30 anni, si nota come la quantità di rifiuti prodotta sia addirittura triplicata. Se invece del peso consideriamo il volume, l'incremento è stato ancora maggiore, poiché il peso specifico dei PSU è molto diminuito. Attualmente esso è di circa 0,11 Kg/litro; considerando che 1 Kg occupa quindi 9 litri, ciò significa che una famiglia di 4 persone produce un volume di circa 36 litri al giorno, ovvero di 13mc all'anno.

  5. Produzione di PSU in Italia dal 1996 al 2004 (fonte APAT) • la vera e propria esplosione degli imballaggi, che attualmente rappresentano circa il 40% in peso ed il 60% di tutti i RSU; • la diffusione dell'usa e getta, non solo nel campo degli imballaggi; • un comportamento in generale consumistico, che porta a"rifiutare" oggetti • potenzialmente di lunga durata (a ciò si aggiunge anche la sempre maggiore • difficoltà a garantire la manutenzione degli oggetti).

  6. In the last 15 years, there has been increasing problems of consensus among the people against the establishment on the territory of traditional plants (landfills and incinerators). From this is derived the state of emergency which for years has also dragged in Lombardy and that led to a significant increase in the cost of transport and disposal of waste. Nowadays thanks mainly to the adoption of the general collection, the situation in our region recorded some improvement. In the following pages, after presenting the key features of traditional systems of disposal, we will define the ways that we are allowing to get out of the emergency.

  7. A fronte di questo costante incremento della produzione, i circuiti di gestione hanno registrato adeguamenti difformi e poco coordinati. Negli ultimi 15 anni, inoltre, si sono registrati crescenti problemi di consenso tra le popolazioni nei confronti dell'insediamento sul territorio di nuovi impianti di tipo tradizionale (discariche ed inceneritori). Da questa situazione è derivato lo stato di emergenza che per anni si è trascinato in Lombardia e che ha determinato un notevole aumento dei costi di trasporto e di smaltimento dei rifiuti. Ad oggi, grazie soprattutto all'adozione generalizzata della raccolta differenziata, la situazione nella nostra Regione registra un certo miglioramento. Nelle pagine seguenti, una volta presentate le caratteristiche fondamentali dei sistemi di smaltimento tradizionali, si indicheranno le vie che ci stanno permettendo di uscire dall'emergenza.

  8. The landfill • This is the method mostly used in our country. A plant of this kind consists of a natural or artificial cavities within which the PSU is deposed. The various layers of waste are separated by layers of earth thickness of about 10-15 cm. This technique is intended to prevent erosion, stagnant water, and to isolate the waste from insects, rodents and animals, as well as to control the moisture. The various areas of the landfill are then covered with a final layer of earth. To make the most of available space wastes undergo a process of compaction before being placed in their final home. • Recent American studies on material to landfills by ten years have highlighted how this was still intact (newspaper pages still readable, leaves intact, with chicken bones still attached fragments of meat). The timing of mineralization of a landfill are calculable in about twenty years after its closure. Throughout this period you have inside of the formation of biogas and leachate, both originated from phenomena which go under the organic substance. Biogas consists essentially of a mixture of carbon dioxide and methane.

  9. Metodo di smaltimento tradizionale : la discarica Si tratta del metodo più utilizzato nel nostro paese. Un impianto di questo tipo è costituito da una cavità naturale o artificiale all'interno della quale vengono de­posti i PSU, oppure da impianti in rilevato (cioè prevalentemente fuori dal livello del piano campagna). Possono inoltre essere realizzate discariche di PSU sulle pendici di colline e monti. I vari strati di rifiuti vengono separati da strati di terra dello spessore di circa 10-15 cm. Tale tecnica è finalizzato ad evitare fenomeni di erosione, ristagni d'acqua, e ad isolare i rifiuti da insetti, roditori e animali randagi nonché a controllarne il tasso di umidità. I vari settori della discarica, man mano che vengono completati, vengono poi ricoperti da uno strato definitivo di terra. Per sfruttare al meglio lo spazio disponibile i rifiuti prima di essere deposti nella loro sede definitiva subiscono un processo di compattazione. La frazione organica, una volta posta in discarica, subisce una serie di processi degradativi di tipo anaerobico estremamente lenti. Recenti studi americani su materiale messo a discarica da una decina d'anni hanno messo in evidenza come questo si presentasse ancora integro (pagine di quotidiano ancora leggibili, foglie intatte, ossa di pollo con ancora attaccati frammenti di carne). I tempi di mineralizzazione di una discarica sono calcolabili in circa venti anni dalla sua chiusura.

  10. Per tutto questo periodo all'interno dell'impianto si ha la formazione di biogas e percolato, originati entrambe dai fenomeni degradativi cui va soggetta la sostanza organica. Il biogas è costituito essenzialmente da un mix di anidride carbonica e di metano. Al fine di minimizzare i rischi di esplosione connessi alla presenza del metano si rende necessaria la realizzazione di una rete di captazione ramificata in tutta la massa dei rifiuti, che lo estragga. Questo poi una volta all'esterno viene di norma bruciato in loco tramite torce. Il biogas, data la sua capacità di diffusione nel terreno in verticale ed in orizzontale e il suo effetto fitotossico, arreca danni alla vegetazione presente nelle vicinanze dell'impianto ed ostacola la crescita di quella posta sulla discarica una volta che questa sia esaurita e sia stata sottoposta ad opera di ripristino ambientale. In casi estremi può addirittura invadere gli scantinati degli edifici presenti nelle adiacenze dell'impianto con risultati prevedibili. Il percolato è originato dalla diluizione dei liquidi prodottisi all'interno della massa dei rifiuti con le acque meteoriche che inevitabilmente si infiltrano sotto lo strato di ricopertura in terra. Non presenta una composizione costante, essendo questa in relazione con il tipo di rifiuti che la discarica ha accolto. Risulta comunque sempre estremamente tossico e può anche veicolare numerosi patogeni. Il percolato tende ad accumularsi sul fondo della discarica e se questo non è impermeabile può passare nella falda sottostante, determinando gravi fenomeni di inquinamento. Per questo le discariche andrebbero realizzate solo in luoghi ove gli strati del sottosuolo posti al disopra della falda fossero costituiti da argilla e la falda avesse una localizzazione profonda. Purtroppo non tutti i siti presentano tali caratteristiche e spesso quindi si provvede ad impermeabilizzare artificialmente le pareti della discarica con manufatti la cui affidabilità sul lungo periodo desta qualche perplessità. Il percolato viene intercettato tramite apposita rete di captazione e riportato alla superficie ove viene sottoposto a trattamenti di depurazione, dai quali si originano dei fanghi di problematico smaltimento.

  11. L’incenerimento E' un metodo avviato in Italia a partire dagli anni '60 ed attualmente utilizzato per il trattamento di una ridotta quota di PSU, anche se a medio termine, in forza alle disposizioni previste dalla legge vigente, è destinato ad aumentare notevolmente la sua importanza. Scopo di tale sistema, che presenta il vantaggio di richiedere un'area inferiore e di permettere una maggior riduzione di volume dei rifiuti trattati rispetto alla discarica, è quello di distruggere il loro potenziale inquinamento, bruciando le sostanze organiche e mineralizzando quelle inorganiche in essi presenti. Il ricorso a tale pratica dovrebbe essere preceduto da una attenta analisi delle quantità e tipologie dei rifiuti da smaltire, in quanto tale sistema può essere soggetto a notevoli problemi nel corso dell'esercizio, quali inquinamento atmosferico e fenomeni di corrosione. Dal processo di incenerimento residuano: scorie o ceneri (30% in peso del PSU in entrata) materiali ferrosi recuperati (1% in peso del RSU in entrata) acqua spegnimento fumi polverino (0.9-1% in peso del PSU in entrata) fumi (6200/7000 Nmc/t di rifiuto trattato) Risulta pertanto evidente come non si possa considerare l'incenerimento una metodologia a se stante, bensì vada considerata una pratica complementare e comunque dipendente dalla messa a discarica, essendo questo il destino delle scorie e del polverino originati dalla combustione.

  12. Il materiale da avviare all'inceneritore andrebbe inoltre cernito attentamente, essendovi alcune frazioni merceologiche che non essendo combustibili altro non fanno che ostacolare il processo o addirittura danneggiare il refrattario che riveste il forno, ed altre che durante il processo di combustione danno luogo a composti altamente tossici. Tra queste bisogna senz'altro ricordare le pile a bottone. Il mercurio in esse contenuto alle alte temperature del forno (tra gli 800° e i 1200°) volatilizza, passando nei fumi. Gli attuali sistemi di lavaggio di questi nella maggior parte dei casi si sono rivelati incapaci di abbattere in modo consistente la concentrazione di questo inquinante, lasciandolo quindi passare nell'atmosfera. La ricaduta a terra di gran parte del metallo si verifica nel raggio di pochi chilometri attorno all'impianto. Da studi effettuati su inceneritori svizzeri è stato evidenziato come la raccolta differenziata delle pile (che in Svizzera ha una resa del 90%!) abbia causato una riduzione del 30% delle emissioni dai camini degli inceneritori. Altra frazione da non avviare all'incenerimento sono le plastiche clorurate (PVC). Esse infatti contribuiscono largamente alla presenza di acido cloridrico nei fumi. Più controversa è la possibilità di mettere in relazione l'incenerimento di queste plastiche con le emissioni di diossine degli inceneritori. Infine l'organico è una frazione di problematico trattamento in forno. Infatti per la sua combustione è necessario un notevole apporto energetico ed inoltre contiene i precursori delle diossine (anelli aromatici e composti del cloro).

  13. Gestione sostenibile dei rifiuti Gli elementi fondamentali di una corretta strategia di gestione dei rifiuti, che minimizzi gli svantaggi dei sistemi di smaltimento tradizionali, sono i seguenti. Innanzitutto è necessaria una serie di interventi miranti alla RIDUZIONE della quantità di rifiuti prodotti (vedere paragrafo successivo). I rifiuti comunque rimanenti dopo gli interventi di riduzione devono essere gestiti attraverso un efficiente sistema di RACCOLTA DIFFERENZIATA. Tale sistema deve in primo luogo separare la cosiddetta "FRAZIONE SECCA RICICLABILE", ovvero carta, vetro, metalli, plastica, tessuti, polistirolo; tutti materiali da avviare al riciclaggio e da reinserire nei cicli produttivi. Poi deve selezionare la cosiddetta "FRAZIONE UMIDA", ovvero il materiale organico (avanzi di cucina, erba, rami, ecc.), per sottoporla al processo di compostaggio, un processo naturale che porta alla trasformazione della sostanza organica in compost, una sostanza con caratteristiche intermedie tra torba e letame utilissima in agricoltura. Ugualmente il sistema deve intercettare i RIFIUTI PERICOLOSI (pile, farmaci, batterie delle auto, tutti i prodotti presenti in recipienti contrassegnati dalla lettera T e F, ecc.), in modo tale da consentire un loro smaltimento specializzato. Solo ciò che rimane a questo punto deve essere smaltito con i sistemi tradizionali, discariche o termo distruttori: si tratta però di una quantità limitata (non superiore al 35-40%) e privata delle componenti che creano grossi problemi nello smaltimento. A questi interventi di tipo gestionale, va abbinata una adeguata opera di informazione, sensibilizzazione ed educazione della popolazione, per ottenerne la piena collaborazione. Tale opera va inoltre affiancata da una modifica del sistema di calcolo della tassa rifiuti, che dovrà a termini di legge essere convertita in tariffa, come ulteriore incentivo per la riduzione dei rifiuti.

  14. Riduzione dei rifiuti II modo migliore per smaltire i rifiuti sarebbe quello di non produrli. A tal fine sarebbe determinante una seria ed efficace politica statale per indirizzare in tale direzione la progettazione, la produzione e(a commercializzazione dei beni di consumo. Enorme importanza avrebbero interventi volti a limitare gli imballaggi, come è avvenuto in Germania con l'ormai famoso Decreto Topfer. Alcune possibilità da non sottovalutare sono però a disposizione anche degli Enti Locali, che possono innanzitutto mantenere un comportamento esemplare al proprio interno ed inoltre possono svolgere un'azione di sensibilizzazione e di pressione nei confronti dei cittadini e degli ambienti commerciali ed industriali. Ma anche il singolo consumatore con scelte oculate durante la spesa quotidiana può dare un contributo non trascurabile. Comportamenti positivi in questo senso sono per esempio: evitare accuratamente tutti i prodotti "usa e getta"; privilegiare l'acquisto di prodotti riutilizzabili (esempio: bottiglie a rendere, pile ricaricabili, borse della spesa in cotone o yuta); preferire i prodotti che danno più garanzia di durabilità e di possibilità di manutenzione; preferire i prodotti non confezionati, le ricariche, le confezioni famiglia; scegliere oggetti e imballaggi che impiegano materiali riciclati (es: carta riciclata) o riciclabili; evitare tutti quei prodotti che presentano un imballaggio eccessivo; • utilizzare ogni bene fino alla fine della sua carriera prima di destinarlo al sacco della spazzatura. se possibile (disponibilità di un giardino) compostare direttamente la frazione organica e riutilizzarla come ammendante per giardinaggio.

  15. I benefici che si possono ottenere da una gestione dei PSU fondata sul riciclaggio sono sia di natura ambientale sia di natura economica. I benefici di tipo ambientale possono essere così sintetizzati: La riduzione del volume dei rifiuti da smaltire con i sistemi tradizionali (discarica ed incenerimento). La conseguente riduzione dei rischi di inquinamento legati a tali sistemi. Un minor sfruttamento del territorio, grazie al recupero di materie seconde come vetro, carta, alluminio etc. Notevoli risparmi energetici: infatti di norma produrre manufatti con materiale di recupero comporta costi energetici nettamente inferiori a quelli necessari utilizzando materiale vergine. Molti problemi di ecologia mondiale sono connessi con le tecnologie di produzione energetica. Si pensi ad esempio al problema delle piogge acide a cui contribuiscono in modo notevole le centrali elettriche a combustione di carbone e idrocarburi o al problema dell'effetto serra, connesso all'immissione nell'atmosfera di anidride carbonica derivante da processi di combustione.

  16. Da un punto di vista economico il riciclaggio delle frazioni presenti nei rifiuti comporta per un Paese quale é il nostro, grande importatore di materie prime ed energia, un miglioramento della situazione della bilancia commerciale. La seguente tabella evidenzia il risparmio energetico che si realizza riciclando varie frazioni merceologiche presenti nei RSU: Consumi energetici per la produzione di un chilo di materiale

  17. Organizzazione della raccolta differenziata • L'esperienza ha mostrato che per potere attuare un soddisfacente riciclaggio delle varie frazioni merceologiche presenti nei PSU non si può prescindere da un efficace sistema di raccolta differenziata di queste. • I PSU sono costituiti da un mix di materiali che, una volta miscelati, sono difficilmente separabili tra loro tramite apparecchiature automatiche. C'è quindi la necessità di avere una separazione delle varie frazioni quanto più a monte possibile. • Le metodologie di raccolta applicabili sono: • la raccolta con campane • l'utilizzo di piattaforme ecologiche • la raccolta porta a porta, monolaterale o multi materiale.

  18. The collection methodologies applicable are: gathering with bells using environmental platforms collecting door-to-door Most separate collections implemented in Italy until the recent past have been based on the conferment by the citizens of individual fractions particular product containers (the "bells" and "boxes"). This system, which needs to recognize a historical value, presents the characteristics that make it not fully responsive to current needs. This is due to a number of factors such as: - inconvenience to the public, part of which can not or do not want the burden of journeys until the bell with the bag of recyclable materials; - high percentage of errors and consequent provision impurity of the material collected; - too many bells necessary, and the resulting difficulty in our towns, to have made a significant collection; - failure to timely service emptying of bells, with the consequence of a perennial clogging of them.

  19. The platform is an ecological point of grant and selection of all fractions of PSU goods to be collected so different recyclable hazardous. These structures can be used as: - conferment voluntary point on the part of citizens of bulky waste and fractions of PSU that the platform is collected separately (eg. Paper, cans etc.); - point conferment of collections of type door-to-door organized by the Municipality; - point conferment of sfalci resulting from pruning and maintenance of public and private green, and the material collected is then composted on site or at third; - conferment of voluntary or compulsory for best tradesmen and craftsmen of certain types of waste equivalent (eg. Packaging cardboard or wood); At the stage of granting it follows a sort of coarse material, edited by the staff of the platform, which is essential to ensure that the material standard of quality that ensures smooth placing on the market of second matters. Such a system, if managed with the necessary expertise, helps producing significant results

  20. Buona parte delle raccolte differenziate attuate in Italia fino ad un recente passato sono state basate sul conferimento da parte del cittadino di singole frazioni merceologiche a particolari contenitori (le "campane" e i"cassonetti"). Tale sistema, cui bisogna pur riconoscere un valore di tipo storico, presenta però delle caratteristiche che non la rendono pienamente rispondente alle attuali necessità. • Ciò a causa di una serie di fattori quali: • scomodità per i cittadini, parte dei quali non può o non vuole sobbarcarsi • l'onere dei tragitti fino alla campana con il sacchetto del materiale riciclabile; • alta percentuale di errori di conferimento e conseguente impurezza del • materiale raccolto; • eccessivo numero di campane necessarie, con le conseguenti difficoltà di inserimento nei nostri centri abitati, per avere una significativa resa di raccolta; • mancata tempestività del servizio di svuotamento delle campane, con la conseguenza di un perenne intasamento di queste. • La piattaforma ecologica è un punto di conferimento e selezione di tutte le frazioni merceologiche dei PSU da raccogliere in modo differenziato, perché riciclabili o perché pericolosi. • Queste strutture possono essere utilizzate come: • punto di conferimento volontario da parte dei cittadini dei rifiuti ingombranti e di frazioni di PSU che presso la piattaforma vengono raccolte separatamente (ad es. carta, lattine ETC); • punto di conferimento di raccolte di tipo porta a porta organizzate dal Comune; • punto di conferimento degli sfalci e potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato; il materiale raccolto viene poi compostato in loco oppure presso terzi; • punto di conferimento volontario o meglio obbligatorio per commercianti ed artigiani di alcuni tipi di rifiuti assimilabili (ad es. imballaggi di cartone o legno); • Alla fase di conferimento ne segue una di grossolana cernita dei materiali, curata dal personale della piattaforma, essenziale per assicurare al materiale quello standard di qualità che ne garantisca un'agevole collocazione sul mercato delle materie seconde. • Tale sistema, se gestito con la necessaria professionalità, consente di ottenere significativi risultati.

  21. PORTA A PORTA: MONOMATERIAl.E E IL SECCO/UMIDO Tale raccolta può essere dedicata sia ad una singola frazione, come la carta ("raccolta monolaterale"), sia ad un mix di più frazioni ("raccolta multi materiale") e si attua con modalità analoghe a quelle utilizzate per i comuni rifiuti urbani. Caratteristica di questa forma di raccolta, indipendentemente se mono o multi materiale, è quella di assicurare alte rese, in quanto l'impegno richiesto al cittadino per la partecipazione all'iniziativa è molto ridotto

  22. Paper accounts for more than 25% by weight of municipal waste and therefore is, after staff, the fraction mainly found in waste. Recycling of paper can: - reduce the need for timber contributing to the preservation of the woods (one tonne of paper produced using waste paper can save between 3.8 to 5.3 cubic meters of wood); - reduce the consumption of water for industrial use (the same tone allows savings from 280 to 400 tonnes of water); - reduce energy consumption (one tonne thus produced can save between 2000 3000); - reduce imports of pulping from abroad. It’s important to encourage the use of recycled paper items, in order to close the loop-recycling-collection consumption

  23. Materie seconde • La carta rappresenta oltre il 25% in peso dei rifiuti urbani e quindi è, dopo l'organico, la frazione maggiormente presente nei rifiuti. Annualmente finiscono tra i nostri rifiuti ben 3 milioni di tonnellate di carta. • Il riciclaggio della carta permette di: • ridurre l'esigenza di legname contribuendo alla salvaguardia dei boschi (una tonnellata di carta prodotta utilizzando carta straccia permette di risparmiare dai 3.8 ai 5.3 metri cubi di legno); • ridurre i consumi di acqua ad uso industriale (la stessa tonnellata permette di • realizzare un risparmio da 280 a 400 tonnellate di acqua); • ridurre i consumi energetici (una tonnellata così prodotta permette di • risparmiare dai 2000 ai 3000 kWh); • ridurre le importazioni di macero dall'estero. • E' importante stimolare l'utilizzo di articoli in carta riciclata, onde chiudere il circuito raccolta-riciclaggio-consumo.

  24. Plastic Dispose plastic with traditional methods has some problems, in fact: in the landfill, the huge mass of plastic items (25% by volume of PSU) contributes to prematurely exhaust the capacity of the plant. In incinerators, plastics are easily combustible and their high calorific favours incineration of other fractions low fuel. Plastics are then responsible for much of that thermal energy can be recovered from each tonne of waste in facilities provided for that purpose. Many, however, are the problems arising from their incineration, even though many plastics (such as PE, PP, PS) are not directly responsible for forms of pollution, but they are just the vehicle: often objects manufactured with such substances are printed and coloured with pigments containing heavy metals.

  25. La plastica • In linea puramente teorica tale materiale si dovrebbe prestare egregiamente ai processi di riciclaggio. • La realtà è però diversa, in quanto i tentativi di riciclaggio di miscele eterogenee di polimeri hanno dato risultati non molto soddisfacenti sotto il profilo qualita­tivo del materiale ottenuto (il famoso e ingiustamente celebrato Neolite). E' necessario allora effettuare una cernita dei vari polimeri che incide fortemente sul costo finale del materiale recuperato, rendendo incerta la conve­nienza economica dell'operazione. • Smaltire la plastica con la metodiche tradizionali presenta alcuni problemi, infatti: • In discarica l'enorme massa di oggetti in plastica (il 25% in volume dei PSU) contribuisce ad esaurire prematuramente le capacità dell'impianto. Inoltre a poco valgono per questi materiali i processi di compattazione che precedono la messa a discarica. Infatti in virtù del loro comportamento elastico, una volta schiacciati tendono a riassumere la loro forma originale. • In inceneritore le materie plastiche sono facilmente combustibili ed il loro elevato potere calorifico favorisce l'incenerimento di altre frazioni scarsamente combustibili. Le materie plastiche sono quindi responsabili della gran parte di energia termica che può essere recuperata da ogni tonnellata di rifiuti negli impianti predisposti a tale scopo. Molti però sono i problemi derivanti dal loro incenerimento, anche se molte plastiche (come il PE, il PP, il PS) non sono direttamente responsabili di forme di inquinamento, ma ne sono solamente il veicolo: spesso gli oggetti fabbricati con tali sostanze sono stampati e colorati con pigmenti che contengono metalli pesanti. • Le plastiche clorurate sono invece direttamente responsabili di gravi inquinamenti, come precedentemente messo in evidenza nel paragrafo dedicato al l' incenerimento

  26. Separate collection of glass, in some regions of Italy, can now count on a ten-year tradition. The collection and recycling of glass allow to: - achieve a good energy saving(for the values we refer to the table above); - restrict the opening of new quarries for the excavation of sand from which we obtain the glass; - limit accidents cutting of the workers involved in collecting PSU; - make a more effective management of the incinerators, whose ovens may suffer serious damage due to excessive presence of glass between streams to be treated.

  27. La raccolta differenziata del vetro, in alcune regioni d'Italia, può contare ormai su una tradizione decennale. Le caratteristiche del materiale hanno permesso di raggiungere in tempi più brevi rispetto ad altri materiali discrete rese di rac­colta. • La raccolta ed il riutilizzo del vetro permettono di: • realizzare un buon risparmio energetico (per i valori si rimando alla tabella precedente); • Limitare l'apertura di nuove cave per l'escavazione delle sabbie da cui si ottiene il vetro; • limitare gli infortuni da taglio degli operai addetti alla raccolta dei PSU; • operare una più corretta gestione degli inceneritori, i cui forni possono patire seri danni dovuti alla eccessiva presenza di vetro tra i flussi da trattare

  28. Aluminium Aluminium is the material by which are made 95% of the cans to pack soft drinks and beers. Only for this use are intended annually in Italy 80000 tons of this material, which used to produce about 1.5 billion pieces. Recycling aluminium allows saving: - on energy: to produce 1 kg of aluminium is needed 4 Kg of bauxite and well 48000 Kcal of energy. The extraction is the moment of greatest energy consumption in process industry. Using scrap is consequential energy saving of approximately 90%. - on imports of bauxite. The fact Italy does not have many economically exploitable deposits and is thus forced to import the raw material. - on imports of scrap. It seems absurd, but our country on the one hand throws in the dustbin 80000 tonnes of aluminium a year and the other scrap imports from France for 50% of its requirements.

  29. Alluminio • E' il materiale con cui sono realizzate il 95% delle lattine destinate ad imballare soft drink e birre. • Solo per questo uso vengono destinate annualmente in Italia 80000 tonnellate di questo materiale, che servono per produrre circa 1.5 miliardo di pezzi. • Lo smaltimento dell'alluminio con i metodi tradizionali, oltre a costituire un assurdo spreco energetico, presenta alcuni problemi, difatti in discarica le lattine occupano molto spazio rispetto al loro peso ed ovviamente non degradano, mentre se trattate in inceneritore rimangono tali e quali ripresentandosi nelle scorie a valle del procedimento. • Il riciclaggio dell'alluminio consente un risparmio: • Energetico. Per produrre 1 Kg di alluminio occorrono 4 Kg di bauxite e ben 48000 Kcal di energia. L'estrazione rappresenta il momento di maggior consumo energetico nel processo di lavorazione dell'alluminio. Utilizzando il rottame si conseguono risparmi energetici di circa il 90%. • Sulle importazioni di bauxite. L'Italia infatti non dispone di molti giacimenti economicamente sfruttabili e si trova così costretta ad importare la materia prima. • Sulle importazioni di rottame. Sembra assurdo, ma il nostro Paese da un lato getta in pattumiera 80000 tonnellate di alluminio all'anno e dall'altra importa dalla Francia rottame per il 50% del suo fabbisogno.

  30. Mineral oils If dispersed into the environment such substances cause serious damages (consider that 1 kg of oil can contaminate 1 million litres of water). The benefits obtained by the recovery of mineral oils are: - environmental, avoiding the serious pollution that might cause; - economical, as much of the oils are renewable to 70%; - energetic, as not renewable oils and oil emulsions can be used as fuel in special furnaces equipped with purifiers, allowing an energy recovery.

  31. Olii minerali • Se dispersi nell'ambiente tali sostanze causano danni gravissimi (si pensi che 1 Kg di olio è in grado di contaminare un milione di litri di acqua). I benefici ottenuti dal recupero degli olii minerali sono di ordine: • ambientale, evitando il grave inquinamento che possono causare; • economico, in quanto buona parte degli olii sono rigenerabili al 70%; • energetico, in quanto gli olii non rigenerabili e le emulsioni oleose possono • essere utilizzati come combustibili in appositi forni dotati di depuratori • consentendo un recupero energetico.

  32. Vegetable oil Also exhausted vegetable oils can be differently collected. This avoids that these substances are placed in the sewer system, causing problems in the management of purifiers. The oil collected after filtration, are assigned the cosmetic industry and animal feed, which employs them in various production cycles. The constituents of organic matter in municipal waste are represented mainly by waste cooking. In addition, waste gardening, textiles, and paper remains small.

  33. Olii vegetali Anche gli olii vegetali esausti possono essere raccolti in modo differenziato. In questo modo si evita che queste sostanze vengano immesse nella rete fognaria, causando problemi nella gestione dei depuratori. Gli olii raccolti, dopo filtrazione, vengono ceduti all'industria cosmetica e mangimistica, che li impiega in vari cicli produttivi. I costituenti della materia organica presenti nei rifiuti urbani sono rappresentati soprattutto da scarti di cucina. A questi si aggiungono i rifiuti di giardinaggio, i tessili, e i piccoli resti cartacei.

  34. Organico • Questa frazione è la più rappresentata quantitativamente nei rifiuti urbani (oltre 30%). • Lo smaltimento della frazione organica secondo i metodi tradizionali comporta alcuni problemi, infatti: • in discarica la frazione organica è responsabile della produzione del percolato e dei gas nauseabondi che creano gravissimi problemi sanitari e problemi tecnici ed economici rilevanti. Inoltre richiama molti animali che la trovano appetibile. Le discariche quindi diventano focolai d'infezione per gatti, cani, topi, gabbiani e volpi. • in inceneritore la frazione organica richiede un notevole apporto calorico per poter dare avvio alla combustione ed inoltre contiene i precursori delle diossine (anelli aromatici e composti del cloro). • Il processo di riciclaggio dell'organico prende il nome di COMPOSTA66I0 e si basa su processi degradativi aerobi che avvengono per effetto di microrganismi già presenti nei rifiuti e che si sviluppano in determinate condizioni e consente di ottenere un ottimo ammendante agricolo. • I procedimenti industriali messi a punto per il compostaggio prevedono cicli di circa un mese, e quindi sensibilmente più brevi rispetto al compostaggio domestico, che richiede tra i 3 ed i 6 mesi, a seconda delle condizioni in cui si svolge. • Fattore critico nel procedimento industriale è la provenienza del materiale che si deve trattare. Materiale organico proveniente da PSU indifferenziati si è rivelato eccessivamente contaminato da sostanze estranee con cui è stato precedentemente a contatto. Una selezione a monte è necessaria per garantire al compost prodotto quelle caratteristiche di purezza in grado di renderlo realmente utilizzabile nelle pratiche agricole: • Il riciclaggio dell'organico porta i seguenti benefici: • Riduzione sostanziale dei flussi da trattare con le metodiche tradizionali. • Il compost ottenuto può trovare impiego in agricoltura per arginare il grave problema della riduzione della percentuale di sostanza organica presente nel terreno agricolo, a causa di colture sempre più intensive. La presenza di sostanza organica infatti è un importante indice di fertilità del suolo. Fino a pochi anni orsono la percentuale media di materia organica presente nel suolo si aggirava attorno al 2.5-3%. Attualmente nelle zone più coltivate tale percentuale si è dimezzata, avvicinandosi pericolosamente all'un per cento, sotto cui si profila la desertificazione. • In conseguenza all'uso del compost si determina anche una riduzione dell'uso di fertilizzanti chimici responsabili di molti problemi ecologici.

  35. StaffThis fraction is the quantitatively most represented in municipal waste (over 30%). The disposal of the organic fraction according to the traditional methods entail some problems, in fact: - in landfills the organic fraction is responsible for the production of leachate and gas creating serious health problems and issues relevant technical and economic. Moreover its presence recalls many animals. Landfills then become hotbeds of infection for cats, dogs, mice, gulls and foxes. - in incinerators the organic fraction requires considerable calories to be able to start the combustion and also contains precursors of dioxins (aromatic rings and chlorine compounds).

  36. The process of organic waste recycling is called COMPOSTING and is based on aerobic processes that occur as a result of microorganisms already present in the waste and develop under certain conditions. The industrial processes developed for composting include cycles of approximately one month, significantly shorter compared with home composting, which requires between 3 and 6 months, depending on the conditions under which it runs. A critical factor in the industrial process is the origin of the material that you must deal with. Organic material from undifferentiated PSU has proved to be contaminated by foreign substances with which it was previously in contact. A selection is needed to ensure the produced compost those characteristics of purity that can make it really usable in agricultural practices. The recycling plan brings the following benefits: - The compost obtained can be used in agriculture to stem the serious problem of reducing the percentage of organic matter in soil, due to increasingly intensive crops. The presence of organic matter in fact is an important index of soil fertility. Until a few years ago the average percentage of organic matter in soil moved around 2.5-3%. Currently in more cultivated areas this percentage has been halved, at dangerously approaching percent, under which there is desertification. As a consequence the use of compost is also determined a reduction of the use of chemical fertilizers responsible for many ecological problems.

  37. Today more than 80% of the energy used in the world is produced by burning fossil fuels such as oil, coal and natural gas. ENERGY SOURCES IN THE WORLD Oil 38% Coal 24% gas(methane) 20% Nuclear 6% Hydraulics 2% Biomass (wood, etc..) 8% New renewables (wind, solar, etc.) 2% Currently in Italy, to meet energy needs, are being used different sources, oil (53%), methane (31%), coal (7%), renewable (7%), nuclear (2%). The primary sources are used to obtain electricity (29%), energy (35%) and fuels (24%).

  38. L'ENERGIA E L'AMBIENTE Oggi oltre l'80% dell'energia utilizzata nel mondo viene prodotta bruciando combustibili fossili quali petrolio, carbone e metano. Attualmente in Italia, per soddisfare il fabbisogno energetico, si consumano circa 185 Mtep di energia totale, utilizzando diverse fonti primarie, petrolio (53%), metano (31%), carboni (7%), rinnovabili (7%), nucleare (2%). Le fonti primarie vengono utilizzate per ottenere energia elettrica (29%), energia termica (35%) e carburanti (24%). (dati ENEA 2002)

  39. The non-renewable energy sources: fossil fuelsFossil fuels are present in nature and have originated from the anaerobic decomposition of organic matter occurred millions of years ago. They are called "non-renewable sources of energy" as they are found in nature in limited quantities and require very long times, whole geological eras, for reforming. Today, oil, coal and natural gas meet over 80% of the world's energy needs. Considering that the global demand for energy is increasing at a rate of about 2% a year, and that new populous countries bordering on the capitalist world scene (China, which has become importer exporter, India, etc.) there is the problem of dealing with their possible scarcity. The forecasts for consistency of the reserves on which we can rely in the future are quite different. However, their physical exhaustion is not imminent, we talk about a vacancy for at least several decades yet, and because in the last twenty years the reserves are gradually increased, thanks to the discovery of new deposits and partly because new technologies have made it possible to exploit more deposits exist. In parallel, however, are growing much concern over the environmental effects and the threat that the use of poses to the stability of global climate.

  40. LE FONTI D'ENERGIA NON RINNOVABILI: I COMBUSTIBILI FOSSILI I combustibili fossili sono presenti in natura e si sono originati dalla decomposizione anaerobica di sostanze organiche avvenuta milioni di anni fa. Vengono dette "fonti energetiche non rinnovabili" in quanto si trovano in natura in quantità limitata e hanno bisogno di tempi estremamente lunghi, intere ere geologiche, per riformarsi. Oggi, petrolio, carbone e gas naturale soddisfano oltre l'80% del fabbisogno energetico mondiale. Considerando che la domanda globale di energia sta aumentando a un ritmo di circa il 2% l'anno, e che nuovi popolosi paesi si affacciano sul panorama capitalistico mondiale (la Cina, che da esportatrice è diventata importatrice, l'India, ecc.) si pone il problema di far fronte ad una loro eventuale scarsità. Le previsioni sulla consistenza delle riserve sulle quali potremo contare nel futuro sono abbastanza varie. Comunque, un loro esaurimento fisico non è imminente, si parla di una disponibilità per almeno alcuni decenni ancora, sia perché negli ultimi vent'anni le riserve accertate sono gradualmente aumentate, grazie al ritrovamento di nuovi giacimenti e sia perché nuove tecnologie hanno permesso di sfruttare maggiormente i giacimenti esistenti. Parallelamente però stanno crescendo molto le preoccupazioni sugli effetti ambientali e sulle minacce che l'uso dell'energia pone alla stabilità del clima globale.

  41. The sources of renewable energy sources are defined "renewable" energy sources that, unlike fossil fuels and nuclear, destined to run out in a finite time, can be considered virtually inexhaustible. They include solar energy which affects the earth and those that derive from it: hydropower, wind, biomass, wave and current. They are also regarded as geothermal energy, in order to concentrate on some systems deep in the earth's crust and energy dissipated by the tides on the coasts due to the influence of the moon. Finally, the waste, partly because of their composition, partly because their production inevitably accompanies the life and activities, are considered a source of renewable energy. Appropriate technologies help convert renewable energy into energy useful secondary, which may be thermal, electrical, mechanical and chemical. The impact on the environment varies significantly depending on the source and technology, but in any event is far less than that of fossil fuels. In particular, emissions of greenhouse gases are very contained. In the future it will be necessary not only desirable, increase energy production from renewable sources is to tackle the problems of environmental degradation that in order to counter the fossil sources. The gaseous pollutants, which once emitted into harm the environment, are produced mainly by cars, heating systems, power stations, incinerators and by industries. These activities are typically concentrated in the cities and in some industrial areas, thereby creating areas heavily polluted. In addition to causing this form of pollution locally, "large quantities of gaseous pollutants emitted into the atmosphere, can feel their effects, even after hundreds and thousands of miles from the point of emission. It has, in this case, the so-called "regional or cross-border pollution" that occurs with phenomena like acid rain and photochemical smog. We also have effects on a global scale ", with phenomena such as the thinning of the stratospheric ozone layer, increasing the greenhouse effect…

  42. LE FONTI D’ENERGIA RINNOVABILI definiscono fonti "rinnovabili" d'energia quelle fonti che, a differenza dei combustibili fossili e nucleari, destinati ad esaurirsi in un tempo finito, possono essere considerate virtualmente inesauribili. Esse comprendono l'energia solare che investe la terra e quelle che da essa derivano: l'energia idraulica, del vento, delle biomasse, delle onde e delle correnti. Sono inoltre considerate come tali l'energia geotermica, presente in modo concentrato in alcuni sistemi profondi nella crosta terrestre e l'energia dissipata sulle coste dalle maree, dovute all'influenza della luna. Infine, anche i rifiuti, in parte per la loro composizione, in parte perché la loro produzione inevitabilmente accompagna la vita e le attività dell'uomo, vengono considerati fonte di energia rinnovabile. Opportune tecnologie consentono di convertire la fonte rinnovabile d'energia in energia secondaria utile, che può essere termica, elettrica, meccanica e chimica. L'impatto sull'ambiente varia significativamente secondo la fonte e della tecnologia, ma in ogni caso è nettamente inferiore a quello delle fonti fossili. In particolare, le emissioni di gas serra sono molto contenute e limitate solo ad alcune fonti. Nel futuro sarà necessario, oltre che auspicabile, aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili sia per far fronte ai problemi de) degrado dell'ambiente che per fronteggiare l'esauribilità delle fonti fossili. I gas inquinanti, che una volta immessi nell'atmosfera danneggiano l'ambiente, vengono prodotti soprattutto dagli autoveicoli, dagli impianti di riscaldamento, dalle centrali termoelettriche, dagli inceneritori e dalle industrie. Queste attività sono tipicamente concentrate nelle città e in alcune zone industriali, dove di conseguenza si generano aree fortemente inquinate. Oltre a provocare questa forma di "inquinamento locale”, elevate quantità di gas inquinanti emesse nell'atmosfera, possono far sentire i loro effetti negativi,anche a distanza di centinaia e migliaia di chilometri dal punto d'emissione. Si ha, in questo caso, il cosiddetto "inquinamento regionale o transfrontaliero" che si manifesta con fenomeni quali le piogge acide e lo smog fotochimico. Si hanno effetti anche su "scala globale", con fenomeni quali l'assottigliamento dello strato di ozono stratosferico, l'aumento dell'effetto

  43. Saving energy Saving energy is a considerable "renewable energy", is also the most immediate and accessible to all, often with payback times lower than any energy technology and scale starting with minimum investment, including a few hundred euro. Italian families consume annually about 60% of national wealth, and more than 30% of total energy consumption. Families are also responsible for approximately 27% of national emissions of polluting gases (heating, private transportation, municipal solid waste). If we consider that the Italian population has reached about 60 million inhabitants and the per capita emission of carbon dioxide (C02) annually is 7.5 tonnes, we realise that our contribution and commitment to improve the use resource becomes important if not essential for sustainable development. The consumption of a single kilowatt-hours, which corresponds to about half of ignition of a boiler or an electrical stufetta requires, in the best central, burning about 250 grams of fuel oil and causes the release into the atmosphere of 750 grams of carbon dioxide (about 400 litres of C02). But a family of 4 persons consumes about 7 kilowatt-hours per day, 2 kilos of burning oil and releasing almost 2,800 litres of C02. In addition, a family every day produces more than 4 pounds of waste and consumes about 1,000 litres of water. According to recent studies, an average household could save Italian, without making sacrifices, but simply using more energy, 40% of the costs for heating and 10% of those appliances.

  44. IL RISPARMIO ENERGETICO Il risparmio energetico è una considerevole "fonte di energia rinnovabile", è anche la più immediata e accessibile a tutti, spesso con tempi di recupero dell'investimento inferiori a qualunque tecnologia energetica e a cominciare da scale di investimento minime, anche di poche centinaia di euro. Le famiglie italiane consumano annualmente il 60% circa della ricchezza nazionale, e più del 30% dei consumi energetici totali. Le famiglie sono anche responsabili di circa il 27% delle emissioni nazionali di gas inquinanti (impianti di riscaldamento, trasporto privato, rifiuti solidi urbani). Se consideriamo che la popolazione italiana ha raggiunto circa i 60 milioni di abitanti e che l'emissione pro-capite di anidride carbonica (C02) annua è di 7,5 tonnellate, ci rendiamo conto che un nostro contributo e impegno nel migliorare l'uso delle risorse diventa rilevante se non indispensabile ai fini dello sviluppo sostenibile. Il consumo di un solo chilowattora, che corrisponde a circa mezzora d'accensione di uno scaldabagno o di una stufetta elettrici, richiede, nelle migliori centrali, la combustione di circa 250 grammi d'olio combustibile e provoca l'immissione nell'atmosfera di 750 grammi d'anidride carbonica (circa 400 litri di C02). Ma una famiglia di 4 persone consuma circa 7 chilowattora al giorno, bruciando 2 chili di petrolio e liberando quasi 2.800 litri di C02. Inoltre, una famiglia produce ogni giorno oltre 4 chili di rifiuti e consuma circa 1.000 litri d'acqua. Secondo recenti studi, una famiglia media italiana potrebbe risparmiare, senza fare rinunce, ma semplicemente usando meglio l'energia, il 40% delle spese per il riscaldamento e il 10% di quelle per gli elettrodomestici.

  45. Recommendations for maintaining rationally Waste Here are some simple tips on how to reduce consumption and use in a sustainable energy. REFRIGERATOR - Adjust the thermostat place in the fridge into place "minimum". - Limiting the number and duration of the openings of doors and run quickly manoeuvres, especially for the freezer. - Do not ever hot food. - Run defrosting if not automatic. - Wherever possible the refrigerator should be in place most of fresh local Conditioner- Do not adjust the thermostat at most, but in order to obtain a temperature difference between the outside and inside of no more than 5 ° C. Even a minor difference, for example, only 2 ° C, can make a discreet refreshment as is accompanied by a reduction in humidity. - Keep lowered the shutters or blinds closed in the hours of sunshine.

  46. LIGHTING- Do not hold lamps lit unnecessarily, especially in the daytime. Sprinkle periodically lamps, reflectors and speakers: a clean lamp provides light much more. - The lighting of stairs, cellars, garages often a waste, because there is a tendency to forget the lights on in these cases, it convenient to install a switch in time. VARIOUS APPARATUSDo not hold small appliances in standby (TV, stereo, VCR, DVD, computers, robots kitchen). To optimize the use of vacuum cleaners and cleaning equipment for steam, prepare in advance spaces to clean. Boiler - Do not hold permanently entered the boiler, it is better to put it into the night to get the hot water in the morning. - Do not hold an adjustment of the thermostat too high. In summer the temperature can be adjusted on 400 C. Washing machine- Use only under full load in non-peak hours. - Make cycles at temperatures medium, using "savers" DISHWASHER - Use a full load in non-peak hours. Use whenever possible, the economic programmes.

  47. CONSIGLI UTILI PER GESTIRE RAZIONALMENTE I CONSUMI Di seguito riportiamo alcuni semplici consigli per diminuire i consumi e utilizzare maniera sostenibile l'energia. FRIGORIFERO Regolare il termostato posto all'interno del frigo in posizione "minimo". Limitare il numero e la durata delle aperture degli sportelli ed eseguire velocemente le manovre, specie per il congelatore. Non introdurre mai cibi caldi. Eseguire lo sbrinamento se non automatico. Laddove possibile il frigorifero andrebbe posto nel punto più fresco del locale CONDIZIONATORE Non regolare il termostato al massimo, ma in modo da ottenere una differenza di temperatura tra l'esterno e l'interno di non più di 5° C. Anche una differenza minore, per esempio di soli 2° C, può dare un discreto refrigerio poiché si accompagna ad una riduzione dell'umidità dell'ambiente. Tenere abbassate le tapparelle o chiuse le persiane nelle ore di esposizione solare. ILLUMINAZIONE Non tenere lampade accese inutilmente, specie nello ore diurne. Spolverare periodicamente lampade, riflettori e diffusori: una lampada pulita fornisce molta luce in più. L'illuminazione di scale, cantine, autorimesse comporta spesso uno spreco, in quanto vi è la tendenza a dimenticare le luci accese: in questi casi, è conveniente installare un interruttore a tempo. APPARECCHI VARI Non tenere i piccoli elettrodomestici in stand-by (televisore, stereo, videoregistratore, DVD, computer, robot da cucina). Per ottimizzare l'utilizzo di aspira polveri e apparecchi per pulizia a vapore, preparare preventivamente gli spazi da pulire. SCALDABAGNO Non tenere permanentemente inserito lo scaldabagno, è meglio inserirlo nelle ore notturne per avere l'acqua calda al mattino. Non tenere una regolazione del termostato troppo alta. D'estate la temperatura può essere regolata sui 400 C. LAVABIANCHERIA Utilizzare solo a pieno carico e nelle ore non di punta. Effettuare cicli a temperature medie, utilizzando la funzione "economizzatore" LAVASTOVIGLIE Utilizzare a pieno carico e nelle ore non di punta. Utilizzare, quando possibile, i programmi economici.

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