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L’ESPERIMENTO NuTeV (Fermilab experiment 815)

L’ESPERIMENTO NuTeV (Fermilab experiment 815). Scuola di dottorato , XX ciclo Università di Padova. 5.10.2006. Paolo Bellan. Sommario. 1_ Motivazioni e ‘retroscena’ 2_ L’apparato sperimentale 2.1_ Fascio ed SSQT 2.2_ Il rivelatore 3_ Tecniche di analisi e risultati principali

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L’ESPERIMENTO NuTeV (Fermilab experiment 815)

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Presentation Transcript


  1. L’ESPERIMENTO NuTeV (Fermilab experiment 815) Scuola di dottorato , XX ciclo Università di Padova 5.10.2006 Paolo Bellan

  2. Sommario 1_ Motivazioni e ‘retroscena’ 2_ L’apparato sperimentale 2.1_ Fascio ed SSQT 2.2_ Il rivelatore 3_ Tecniche di analisi e risultatiprincipali 3.1_ Conta che ti passa… 3.2_ Non solo funzioni di struttura 3.3_ La famosa discrepanza a 3s: dove e come 4_ Possibili interpretazioni 4.1_ “Standard” 4.2_ NP 5 _ Conclusioni

  3. WHO’S SM?! Un po’ di storia… Scoperta delle correnti deboli neutre (estate 1973) previste dalla teoria EW, nm N  nm X GARGAMELLE Prima generazione di esperimenti, fine anni ’70; si testa la struttura base dello SM, caccia ai parametri base mZ, mW; precisioni tipiche sul 10% HPWF CIT-F CCFR, CDHS, CHARM e CHARM-II, SLAC eD, APV, UA1 e 2, PETRA, TRISTAN Esperimenti di seconda generazione, fine anni ’80; scoperta dei BV W, Z (82-83); primi limiti utili su mtop; le correzioni radiative diventano importanti; precisioni tipiche al 1-5% LEP I e II, SLD NuTeV, DØ, CDF, HERA, B-factories Terza generazione di esperimenti, compresi gli attuali. Si testa la coerenza interna dello SM, limiti sulla massa del bosone di Higgs, si cerca NP; precisioni ≤ 1%

  4. Tutto bene? …Quasi! Alcune crepe…. Teoriche • Troppi parametri liberi; • Non spiega l’origine dell’entità delle masse dei fermioni, del mixing tra flavour e della violazione di CP; • Non si pronuncia sull’unificazione delle c.c. ad alte energie • Problemi della GERARCHIA di gauge / della NATURALEZZA • Non contempla la Gravità Sperimentali • Il numero di n misurato dalla largezza invisibile è 2.964 +/- 0.0083 ( accoppiamento n↔Z inferiore?) • Le misure delle asimmetrie FB tra adroni e leptoni sono in disaccordo • SM global fit non molto soddisfacenti (e peggiorano tenendo solo le misure più precise!) • Non fornisce possibili spiegazioni per alcuni fenomeni (masse dei neutrini, D.E. / D.M., QGP…)

  5. Quantità dello SM definite dalle misure ai collider • Non molto precise sulle coupling dei n • Sondano la teoria ad energie Q² ~ MZ² • Scattering leptone-neutrino • OK per sondare l’accoppiamento debole del n a basso Q² • MA la piccola sez. d’urto rende le misure ardue • Es.: inverse m-decay, scattering elastico n - e-- • Scattering neutrino-nucleo • Processo puramente debole a basso e medio Q² • Statistiche potenzialmente favorevoli; complicazioni dalle funzioni di distribuzioni partoniche • Es.: scattering elastico e quasi el.: nm p  nm p &nm n  m- p; • DIS NC & CC: nm N  nm X &nm N  m- X

  6. MOTIVAZIONI FISICHE degli studi di processi nN a NuTeV • ALL’INTERNO DELLO SM: • Misurare accuratamente gli accoppiamenti di n e quark leggeri • Misurare parametri della teoria (Fi, mW…) con precisioni confrontabili con le altre misure • Testare l’universalità della teoria EW ad impulso trasferito (~ 30 GeV²) diverso dagli altri esperimenti • Indagare l’impatto delle varie correzioni radiative • AL DI LA` • Studi su oscillazioni dei neutrini • Sensibilità a differenti scenari di NP con misure fuori dal polo della Z0 • Ricerca dirette diNP: leptoquarks, compositeness, nuovi bosoni vettori…

  7. 2_ L’apparato sperimentale 2.1_ Il fascio Pacchetti da ~2x1012 di protoni da 800 GeV di TeV sul bersaglio primario in BeO  mesoni (p,K)  SSQT  Decay Pipe (350m)  n,m muon-shied in acciaio e piombo + 910 terra  detector Sistema di monitoring delle linee fasci Fascio ad alta purezza, grazie al SSQT: contaminazioni ‘wrong sign’ ~10-3 FLUSSI: ~20(4) n (anti-n) per 1013 pot; ‹En ›≈ 125 GeV, ne~1.6% , nt <10-5

  8. Provenienza dei n e frazione degli eventi Calibrazione CONTINUA! Test beam ad un certo angolo rispetto al fascio primario ed intervallato ad esso, sincronizzato con la trigger logic ed il gating dei segnali • elementi ottici (magneti di- e quadrupoli) • 3 diversi tipi di camere a drift • 8 moduli TRD • Un contatore Cerenkov • Funzionante in tre modi: • electron, hadron, muons • Utilizzato per: • Calibrare la risposta energetica del calorimetro a sciami adronici ed e- • Calibrare e mappare il campo magnetico • Monitorare la ‘posizione’ del detector

  9. dp/p = 1%(MCS dom) DEm/Em≈ 0.7% m Drift Chamber Steel toroids s(E)/E = 0.022 + (0.86±0.01) /√E ∫Bφ = 1.7 T, pT = 2.4 GeV risoluz in XY ~500 mm DE/Ehad≈ 0.43% θres ≈ 1.6x10-2 mr 2_ L’apparato sperimentale 2.2_ Il rivelatore Il calorimetro/ bersaglio • 3x3x17.7 m, ~690 Tons (390 fiduciale). Sandwich di : • 168 piani d’acciaio 5.1 cm • 84 liquid scintill. counter per triggerare / localizzare il vertice dell’ interazione nN / misurare event lenght / energia visibile / Em via Mult Scatt • 42 drift chamber; per misurare l’energia degli sciami adronici Ehad e localizzare lo posiz. Trasversa delle showers Em Ehad, qm Toroide (Muon Spectrometer) Misura l’E e carica dei m prodotti nelle interaz. di CC nel target 3 blocchi con magneti toroidali; tra ciascuno 8 dischi d’acciaio; in mezzo ad ogni gap 5 camere a drift a filo singolo + altri 2 set di tali camere a valle del rivelatore (Blue Cart) Drift Chamber 4 fototubi agli angoli degli scint. Counter  differenti trigger  gating Scintillatori Acciaio 5.1cm

  10. CC Esempio della risposta degli Scint. Count. Rapporto NC/CC da misurare in ambo i modi n e n • Criteri di selezione • @Trigger level: segnale in un certo numero di counter consecutivi • Timing cut • Vertice trasverso nei 2/3 del cal.  Contenimento longitudinale adronico e contenimento dei m: |X,Y| < 50 cm, 15.2cm < Rtor < 163 cm, qm > 7*10-³ Rad • Track Quality Cut x target e toroid separatamente (buon ² , etc) • ‘Event exit’: si taglia sul numero di counter a monte ed a valle (ev length significativa) & Shower containement; m good sign • Em >15 GeV; Ehad>10-20 GeV, 30<En< 360 GeV; Q² >1GeV²; muoni del segno giusto! Fondamentalmente un esperimento di conteggio di event rates… Separazione di eventi di CC da NC statistica, basandosi sulla ‘lunghezza dell’evento’ definita dal numero di counters attraversati ↔ deposito longitudinale di E NC

  11. Statistica totale 1.6x106n eventi 3.5x105n eventi, …ma non solo conteggi! Contaminazioni e backgrounds • SHORT nm CC ev (20%) • SHORT ne CC ev (5%) • Cosmici (0.8%) • LONG nm NC ev (0.3%) ‘punch through’ effects • HARD m Bremstr (0.2%)

  12. Essenziale avere MC dettagliati Sorgenti d’errori e Sistematiche • PDF • - per le coupling CC e NC • - per i modelli di sez. d’utro (p.es stima degli ev di CC ‘corti’) • Flussi di neutrini • - assieme alle sez. d’urto, per predire il numero di eventi • - correzioni per eventi di ne- CC (~ short NC) • Risoluzione in Ehad, Em : energy-scale / linearità (investe la stima sia del flusso che l’estrazione della sez. d’urto differenziale), dEm/dx DE/Ehad≈ 0.43%; DEm/Em≈ 0.7%; incertezze dai modelli di smearing • incertezze sul flusso (sotto il %) • RL, mc , Higer twist, correz radiative • Vertice, size - shower lenght models • Efficienza dei counters, noise • 2.1% di incertezza della media mondiale della sez. d’urto di neutrino (nella normalizz. globale del flusso) • Approssimazioni usate • Parametri (nei fit, charm prod. threeshold…) • Modellizzaz. della lunghezza delle showers • - per correggere NC short che ~ long CC • Risposta del detector (VS posizione, energia, tempo) • - cruciale il continuo test beam …e per testare la stabilità dei risultati Rexp al variare dei tagli di selezione ( v. BCKUP Slide)

  13. Separazione di eventi di CC da NC • Binning in En,,x,Q² • Raw data  frequenze di ‘eventi frazionari’ • Correzioni per accettanza e smearing (fast detector simulation) • F2, xF3 dal fit della dipendenza in y di somma e differenza delle ds/dxdy per n e n Q² (GeV²) Q² (GeV²) si usa un modello NLO da fit delle misure mondiali 4_ Principali risultati e relative tecniche di analisi 4.1_ Le misure 30< En <360; 10-3<x<0.95; 0.05<y<0.95

  14. mc = 1.30 ± 0.21 ± 0.07 GeV/c² |Vcd | = 0.224 ± 0.007 ± 0.005 s-sbar VS x Funzione di frammentazione (quark c→ adrone charmato) Branching ratio del decadimento semileptonicodell’ adrone charmato s~sbar VS x; semi-lept Br OK per n, n-bar Determinazione dello strange sea, studi su mc e charm-fragm.”: Si usano i di-muoni • Bassa statistica (~10% dei decad. degli adroni charmati) • Larghe correzioni (miss-E  Em > 5 GeV) che dipendono da Br e fragm. models Charm prod. dipende da s-sea,|Vcd|,| Vcs |,mc Si fitta ²model[mc,s(x,Q²)] con sez. d’urto NLO + smearing corr; si confronta poi la differenza s – sbar delle diverse parametrizz. con i calcoli teorici (del CTEQ p.es.) • Br(c → m), di-mu Br • Modelli di charm production • Funzioni di correz. nucleari • Correzioni per Em cut INPUT

  15. Limiti sui parametri delle oscillazioni nm ne (nm ne ) e nm nt(nm nt ) Oscillaz = eccesso di eventi “corti” (p.es il t perso nella shower) Metodo basato sul differente deposito energetico longitudinale per le interazioni CC nm N rispetto a quelle di nent. Deviazioni dalle previsioni del rapporto NC/CC vengono attribuite alle oscillaz nm→neonm→nt INPUT: MC Posc↔ R(NC/CC), risposta del detector, flussi di ne normalizzati al misurato, funzioni di struttura nucleari, sin²qW (World Av.); MC TAUOLA per i t decay Tagli su Ecal per sopprimere canali q.e. e risonanti Si assume sNC per ne,ntuguale a per nm Si usa il modello di mixing a 2 flavour Per ciascun Δm² si minimizza il ²(sin²2α), considerando gli effetti dell’oscillazione (generati da MC), incertezze statistiche e sistematiche Dati sono consistenti con l’assenza di oscillazioni nm→ne ,ntper tutti i Δm² Si fissa un 90% CL upper limit per ogni Δm²

  16. Llewellyn Smith Relation (CCFR) Misurando il rapporto di sez. d’urto NC/CC si puo’ ricavare il valore dell’angolo di qW Al tree-level, per un bersaglio isoscalare composto solo da u,d,(s) vale la relazione: Le correz. EW & le principali QCD dip. dalla definizione! Usando: Le corr. radiative a gL² si cancellano in gran parte  la sua sensibilità ad mt e’ molto ridotta se espressa in termini di qWon-shell

  17. SM fit VS NuTeV DATA; si fissa mt,mh Mw  sin²qW fittando i tree-level parameters ρ0 e sin²qW Agreement improbabile…  “la discrepanza è left-handed non right-handed” fit ad un parametro (con qw W.A.):

  18. dR/R ~0.65% Llewellyn Smith dR/R ~0.3%  la discrepanza è sui neutrini, non sugli anti-neutrini

  19. Per estrarre sin²qW si devono applicare numerose correzioni: sperimentali (accettanza e bin-centering), e teoriche (target isovector, heavy quark content, higher twist, radiative, RL,charm prod.; incertezze principalmente sul valore della soglia di produzione di charm) ...MA All’atto pratico si usa: Indip dalla distribuzione in momento di q ed antiq (quindi alla struttura partonica del bersaglio) e meno sensibile alle suddette correzioni e sistematiche • errori su charm e strange sea trascurabili (se xs(x)=xs-bar(x)) • Contributi da charm prod. piccoli (entrano solo in dval che è Cabibbo soppresso) • ESSENZIALE l’SSQT !! Tramite modellizzazioni MC delle sez. d’urto e della risposta del detector si mette poi Rexp in relazione alla quantità sea–indip. RPW

  20. 4.2_ La famosa discrepanza VS Fittando contemp. sin²(qW) ed mc sin²qW = 0.2277 ± 0.0013(stat) ± 0.0009(th) mc (= 1.32 +/- 0.11) GeV (hep-ex/0110059) OPPURE,da g²L,R ( usando i global best fit per mtop,mh + higher ord. Eff. treat.): sin²qW = 0.2272 ± 0.0177 ± 0.001(mtop) ± 0.0002(mh) ~3 s SM prediction (global fit mtop,mh MW  qw): sin²qW = 0.2226 ± 0.0004 (hep-ex/0112021) 2.6 s Se si effettua il cfr tra le relative MW : MW = 80.400 +/- 0.019 GeV (Global fit NO NuTeV) MW = 80.451 +/- 0.033 GeV (da qW NuTeV) > 3s ! L’inclusione di NuTeV nei fit globali sposta di poco il valore preferito di mH, ma peggiora significativamente il ²…

  21. Possibili spiegazioni ed interpretazioni • Variazioni nei parametri dei fit di SM _ Modelli per sez. d’urto e pdf in input(LO vs NLO…) _ Correzioni EW • ‘Old Physics’: QCD e dintorni _ Violazione della simmetria di Isospin _ Asimmetrie del mare (strange) _ Effetti nucleari • Beyond the SM _ Proprieta’ dei neutrini * Effetti di mixing e di oscillazioni * Accoppiamenti speciali con nuove particelle _ Nuove particelle * Scambio di Z’ o LQ * Loop di nuove particelle (SUSY, …) _ Combinazioni di NP ( si spiega tutto…!)

  22. n g W q q’ Variazioni di set di PDF al LO/NLO (MRST/CTEQ) g²R g²L PDF & Sez. d’urto LO – NLO Correzioni Radiative Correzioni EW in genere grandi (la principale è la radiazione di Bremstrahlung del leptone dello stato finale in CC • NuTeV usa un formalismo LO ‘arricchito’, che usa: • Constraints dai DATI di CC ad 1m e di-muoni • Misure esterne di d/u, RL, charm sea, higher twist… m Una stima dell’impatto del contributo NLO su una analisi idealizzata indica piccole variazioni: dsin²qW = da -0.0004 a +0.0015 La PW viene corretta (esattamente) al NLO con termini isovett o C-dispari, che diventano piu` grandi di qualche %  trattazione al LO adeguata! (vero per qW, non per Rn ↔ gL,R) In generale sono trattate adeguatamente; per alcune ci sono nuove stime; p. es: aggiungendo il trattamento delle sing. di massa dello stato iniziale dsin²qW = -0.0030 Le PDF usate sono state auto -consistentemente estratte fittando le parti LO ai dati… dsin²qW = -0.0036 • riduzioni della discrepanza ~1/3s(introduce dipendenze da schema e input parameters) Rilassando le assunzioni ‘classiche’ su s-: -1.5s !

  23. Le sym. della QCD impongono solo che q- = q – q = 0 al I ordine per c,s; ma: ± 0.01 Violazione di isoscalarita’ A livello atomico: • Bersaglio di NuTeV con un eccesso di neutroni del ~6% OK A livello partonico: (up ≠dn,dp ≠ un ,…) • Se fosse = 1%  (dsin²qW)Th= 0.002 •  Riduzione dell’anomalia • Servirebbe p(dp) > p(un) del 5%! • vari modelli predicono da 0 al 1.5 % • “Bag Model” calc.  dsin²qW= da 0 a -0.0017 (al piu` -1s ) • “Meson Cloud” model  dsin²qW=+0.0002 (~0s) • Best fit MRST  -1s NON inserite VALENZA Nella QCD violato da termini dell’ordine (mu-md)/L  < 1% @ NuTeV  nelle sistematiche MARE c Altamente improbabile: se anche ci fosse una componente ‘intrinseca’ (c- ≠ 0 sotto la soglia di prod del charm x effetti non-pert), questa avrebbe c-→ 0 per tutti i momenti; s Soglia di produzione nella regione non pert., si potrebbe avere una comp ad s- ≠ 0 Calcoli model-dep suggeriscono s- ~ 0.002 sempre compatibile  (dsin²qW)Th= 0.0026  sNuTeV = 1.5! ∫xs- (x)dx = -0.0009 ± 0.0014 (servirebbe +0.006!) I calcoli @ NLO danno risultati ~ LO e comunque sempre consistenti con zero…

  24. Nuclear effects • Liberta’ di introdurre effetti nucleari process-dep limitata (F2cc ed F2EM su ferro in agreement) • Modelli VMD prevedono differenze tra lo scambio di W e Z; riguardano principalmente q del mare a basso x e si cancellano in Rexp  difficile spiegare l’anomalia di NuTeV con tali effetti • Shadowing differente per CC/NC potrebbe spiegare l’intero scostamento, ma anche raddoppiarlo! Il segno dipende dalle pdf usate in input • Anti-shadowing: stime dell’ impatto solo sul rapporto anti-n  servirebbe una parametrizzazione dell’ effetto… La maggior parte (p.es dipendenza dal flavour) sono effetti importanti solo ad alto x e basso Q² << Q²NuTeV = 16 - 25 GeV²  pochi dati  peso ridotto; INOLTRE: • Il risultato su sin²(qW) mostra stabilità rispetto all’ aumento di Ehadr (che varia i Q² campionati) • Le misure delle distribuzioni di quark non mostrano dipendenza da 1/Q² nella regione cinematica di NuTeV

  25. Oltre lo SM n MSSM: Le correzioni a one-loop tendono generalmente ad essere POSITIVE  vanno nella direzione sbagliata; poi piccole (permille, serve percento!) Il risultato di NuTeV calza in generale con un diverso couplingtra n e n-bar; si tenta di spiegarlo con una riduzione della cc dei neutrini per la presenza di nuovi fenomeni: MENO ne (fondo per gli eventi di NC)  NC aumenta  diminuisce Rn  aumenta sin²qw Per spiegare NuTeV serve P(ne ns) = 0.21 +/- 0.07 (Giunti-Laveder)  Dm² = 10–100 eV² (ok per LSND e H³-decay)  @ Ereac ~ 1 MeV,Losc = 1 – 10 Km  Gli esp di disapp. (Bugey, Chooz) non possono vederlo. Lavoro recente (`05): 3+2 n, parametri che fittano i dati delle oscillazioni al 99% CL  - 1/3 di s SUSY ESSM: OK SO(10) (che spiega bene anche sin2qmt ~1,(g-2)m ,Vcb,…) grazie fondamentalmente a leptoni neutri + non-universalita’ delle NC prevedono una diminuzione della sNC  -1s ! DATI vs MC sui flussi OK al 5%...

  26. Occorre indebolire il coupling di nZn(gL) di ~1.6% Z n,n-bar e AFBb,c mostrano 1s di discrepanza dallo SM best fit (OK) ma BR(Zc,c-bar; b.b-bar) vanno bene così contorni ad 1 e 3 s In generale si può parametrizzare i contributi di NP ad alta Energy Scale (che si accoppiano prevalentemente ai VB) in modo model indipendentcon 3 parametri (‘obliqui’); • ”Oblique corrections” si scrive in funzione di questi lo shift delle cc. Fittando i parametri ai test di precisione EW (senza imporre lo SM)  shift delle cc centrato attorno al valore di best fit dello SM per mH = 100 GeV si assorbe al massimo 1s ! • Correzioni alle interazioni mediate dai bosoni di gauge Mixing nSM↔ nR  cambiano anchenmWm, neWe aumentatm, nota al permille! Lo spazio dei parametri restante basta per al più una s Z↔Z’NP: U(1)` potrebbe agire solo sul coupling della Z, tramite il mixing con Z`  cambia MZ, JZ constraints da LEP and SLD al per-mille! Accettando uno shift del coupling di Z del ±1%, (assumento SU(2)L-inv e generaz. indip.) si prende il valore dai dati senza imporre lo SM e si guarda il range di gL,R consistente coi dati EW: GENERALIZZANDO: • Mix nSM↔ extra fermions stessa W-coupl diversa Z-coupl.: modelli difficili da costruire… • Mixing flav. dep (Z-Z’ mix ↔ Lm – Lt ) cambia anche il coupling di m, t,  NO! • La NP potrebbe produrre shift delle coupling della Z energy-dep.  ?

  27. = ± g , 5 l q j l ( q )( 1 ) l ( q ) S m = g ± g , 5 l q j l ( q ) ( 1 ) l ( q ) V mn = g ± g , 5 l q j l ( q ) ( 1 ) l ( q ) T Operatori non rinormalizzabili - Interazioni di contatto Si parametrizzano gli effetti di generica NP troppo ‘pesante’ per essere prodotta SCALARI (↔): serve un coeff ‘grande’ (contributo al CC scattering piccolo, poca interferenza con l’ampiezza dominante dello SM, soppressa dalla massa dei fermioni o dalla VCKM)  conflitto con Rp (per u,d) coi limiti su FCNC (2m meson decay per s,c,b) Si devediminuire sNCo aumentare sCC Approccio da ‘Teoria effettiva’: partendo dalla fenomenologia TENSORI: OK agirebbero aumentandosCC; ma difficile immaginare NP che non generi assieme a loro anche quegli operatori scalari… Vertici a 4 fermioni SU(3)xU(1)em –inv servono x spiegare NuTeV operatori SU(2)L -inv B-, L- conserving di dim=6 che generano i vertici desiderati: scalari, vettoriali o tensoriali: (jSlx jSq), (jVlx jVq), (jTlx jTq)ove Nuove particelle che mediano tali accoppiamenti • VETTORI: Se ne possono scrivere solo due di lin. indip, e non tutte le comb lineari vanno bene (problema di Rp ) OK se sono di tipo LL; agirebbero diminuendosNC • Potrebbero essere mediati • da LeptoQuarks • da un nuovo BV Z’unmixed↔ nuova gauge sym. U(1)’; Buoni risultati ma con un severo fine tuning sul valore del coupling nel vertice qqllL (~1% EW)

  28. Extra U(1)´ UNMIXED bosonZ´ Molti modelli di GUT & stringhe prevedono nuovi bosoni vettori neutri ↔ nuova gauge sym. U(1)’; Il segno degli operatori qqlla d=6 dipende dalla sua carica di q,l  con generiche cariche si puo’ spiegare NuTeV Sotto richieste ragionevoli: • Limiti • (g-2)m: se MZ’ grande, correzioni piccole , se piccola (< 5 GeV) OK • Quantum-corr: mixing cinetico tra Z’ ed i bosoni di ipercarica; se Z’ leggero serve piccola coupling per evitarle • Dai collider (Tevatron)  MZ≠ MZ’: • 600GeV ≤ MZ’ ≤ 5 TeV oppure • 1GeV ≤ MZ’ ≤ 10 GeV • masse neutre sotto la U(1)’ • accopp. solo ai leptoni di II gen (limiti da LEP su e+e-) • no anomalie NO altri fermioni light carichi per GSM Da chiedere ad LHC… rimane solo è B-3L; best fit per NuTeV: √(M²Z+20) ≈gZ’*3 TeV

  29. l l’ LQa,b q q’ LeptoQuarks Bosoni scalari o vettoriali recanti carica el. e di colore che si accoppiano a quark e leptoni Si considera interazioni a 4f (B, L, o B-3L -conserving); dei vari tipi ve ne sono 4 candidati a spiegare l’anomalia di NuTeV, cioe’ quelli che si accoppiano ai doppietti lL, qL ; In generale aumentano sia NC che CC  la discrepanza su gL aumenta; difficile poi fittare i dati di NeTeV evitando i constraints al decadimento del p: accettando una deviazione di 1s su di essa Situazioni piu` generali (tripletti di isospin non degeneri) sono in grado di spiegare interamente l’anomalia  un’altra cosa da chiedere ad LHC…! In ogni caso MLQ > 200 GeV (Tevatron) FANTASY: TUTTO OK conp.es mixing dei neutrini + Higgs pesante (>200 GeV) + New heavy bound states….

  30. Concludendo… • Le misure NuTeV hanno fornito importanti stime a fondamentali parametri fenomenologici e dello SM; • Le misure di NuTeV hanno precisioni comparabili a quelle attuali dei fit EW; • La tecnica sperimentale solida ed apparato sotto controllo; • La deviazione dallo SM c’e` (punto!) Indica una LH NC coupling ai qlight inferiore; • Non c’e una motivazione che da sola basti per le 3s; • Spiegazioni che sopravvivono sono collegate ad incertezze dei quark models e/o possibile NP associata ai neutrini ed alle interazioni dei + qL… • È un buon rasoio per i vari scenari di NP.

  31. Guardando avanti… • Servirebbero nuovi esperimenti su scattering di n a basso Q² (finiti @ Tevatron) • Dati a basso Q² in arrivo (SLAC E-158, Jlab elastic polar. ep, eD) ma su e non suin • Ad alto Q²: si guarda ad Tevatron Run II ed LHC, ovviamente • Atre possibili misure sui n:Nomad, scatt. elastico antin-e, acceleratori dedicati (Super CHARM II…) forse NuTeV è il primo esperimento ad aver imboccato un’altra strada …chi vivrà vedrà!

  32. BACKUP SLIDES

  33. Incertezze: rivelatore, sistematiche e totali MEMO: sin²qW~ 0.227

  34. # of NC candidates ev. # of CC candidates ev. Esempio della risposta degli Scint. Count. Rexp Data/MC Stabilita’ di Rexp al variare dei tagli principali

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