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Ing. Antonello Rispoli

L’innovazione sociale e le opportunità. Ing. Antonello Rispoli. Bando del MIUR. Bandi Smart Cities and Communities and Social Innovation del 2.03.12 e del 5.07.2012. Smart Cities.

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Presentation Transcript


  1. L’innovazione sociale e le opportunità Ing. Antonello Rispoli

  2. Bando del MIUR BandiSmart Cities and Communities and Social Innovation del 2.03.12 e del 5.07.2012

  3. Smart Cities • In questi ultimi anni, soprattutto in Europa e in Italia, le varie istituzioni e i vari decisori politici, nella loro ricerca di una nuova visione del futuro capace di garantire un nuovo benessere e un nuovo sviluppo nel terzo millennio, hanno individuato nella costruzione di Smart Cities una concreta e virtuosa soluzione.

  4. Smart Cities • L’idea di Smart City nasce nel mondo della tecnologia per l’informazione e la comunicazione ICT, inizia i suoi passi in Nord America e poi in Europa, dove oggi trova un posto di rilievo nell’Agenda Europa 2020, quindi nella Agenda Digitale Europea e nella quasi definita Agenda Digitale Italia. Di fatto pur avendo la Smart City un origine legata ai sistemi per la digitalizzazione di una città, sta ormai assumendo un significato molto più ampio, che include l’intero “spazio” e “vita” di una città.

  5. Smart Cities Una definizione di Smart City : • una città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governance partecipata.

  6. Smart Cities • Si tratta di comunità fondate sulla condivisione di valori etici e su una democrazia partecipata, abituata al cambiamento delle regole e capaci di impiegare le innovazioni tecnologiche offerte dalla scienza e dall’ingegneria. • In altre parole la sfida che si ha davanti è quella di creare delle comunità che hanno nel loro nuovo DNA l’Innovazione Sociale.

  7. L’avviso • Con i due Avvisi per la presentazione di Idee progettuali per Smart Cities and Communities and Social Innovationil MIUR ha assegnato, complessivamente,855,5 milioni di euro per interventi e per lo sviluppo di Città intelligenti di cui 60 milioni per progetti di innovazione sociale

  8. L’avviso • Gli ambiti su cui sviluppare le proposte, individuati dal MIUR, erano: • Sicurezza del Territorio • Invecchiamento della Società, • Domotica, • Rifiuti, • Salute, • Trasporti e Mobilità Terrestre e Logistica Architettura Sostenibile e Materiali, Gestione Risorse Idriche, ...

  9. L’avviso • Soggetti beneficiari • Giovani al di sotto dei 30 anni • Enti no-profit costituiti esclusivamente da giovani al di sotto dei 30 anni • Giovani al di sotto dei 30 anni che si impegnano, dopo l’approvazione, a costituire un ente no-profit.

  10. L’avviso • Previsto un contributo in conto capitale dell’80% dell’importo del progetto. • Il cofinanziamento (20%) può essere garantito sia da lavoro volontario non remunerato che da apporto e valorizzazione di beni e attrezzature. • Al momento della sottoscrizione della convenzione è prevista l’erogazione del 50% del contributo in conto capitale

  11. Progetto Rel@zioni • Il Progetto si pone come obiettivo • la valorizzazione e l’integrazione delle persone anziane nelle dinamiche del tessuto sociale del territorio di riferimento, bacino dell’ex ASL n. 6 di Lamezia Terme • il coinvolgimento delle persone anziane in attività e iniziative socio-culturali, l’aggregazione e l’interazione con altri soggetti della comunità (soprattutto giovani); • Creazione di opportunità e supporto nell’affrontare le problematiche tipiche della terza età, incluse quelle socio-sanitarie e le incombenze quotidiane.

  12. Progetto Rel@zioni • Il processo di Innovazione Sociale si basa sui seguenti principi: • I luoghi ed i modi in cui servizi avanzati per la persona vanno erogati sono da ricercarsi all’interno delle articolazioni della vita quotidiana; • Valorizzazione delle comunità e dei territori, visti come bacini di risorse importanti da mobilitare e da mettere in relazione; • La tecnologia non e’ solo un mezzo per la capillarizzazione dei servizi ed il controllo dei costi, ma anche, e soprattutto, un motore fondamentale di cambiamento sociale verso una maggiore qualità di vita

  13. Progetto Rel@zioni • Il concetto di smart community si concretizza nel nella creazione di una piattaforma tecnologica al fine di ottenere: • la partecipazione e l’inclusione sociale di fasce della popolazione che normalmente hanno poca familiarità con l’utilizzo delle nuove tecnologie; • la promozione e lo sviluppo di attività virtuose connesse con le problematiche del welfare e della terza età, sfruttando al massimo le sinergie con associazioni ed enti del terzo settore

  14. Progetto Rel@zioni • Il nucleo di servizi che la piattaforma tecnologica supporterà include: • Banca del Tempo 2.0; • Consegne di medicinali; • Spesa Alimentare e Last Minute Market 2.0; • Condivisione e trasferimento di conoscenze e competenze (mestieri, saperi, memoria storica); • Bacheca elettronica per richieste/offerte di prestazioni relative al welfare, alle attività domestiche e alle iniziative culturali; • creazione di contenuti per un Magazine on-line sulle tematiche sociali e della terza età.

  15. Progetto P@glia • Il progetto P@glia (che si leggere anche Puglia!) parte dal riutilizzo di scarti dell’agricoltura per realizzare un prodotto tecnologico e innovativo costituito da un sistema di coibentazione di ridotte dimensioni, atte a garantire le elevate prestazioni energetico-acustiche previste dalle vigenti norme di legge.

  16. Progetto P@glia • La Mission dei soggetti proponenti è quella di sviluppare un’attività di ricerca industriale, finalizzata alla realizzazione di un prototipo di prodotto. • Le competenze dei proponenti, un architetto, due ingegneri e un esperto nel settore agro-alimentare, si fondano sulle esperienze acquisite durante il percorso di vita e professionale. • Ulteriore garanzia alla scientificità dello studio, sarà fornita dalla collaborazione di altri enti specializzati nel settore

  17. Progetto P@glia • Il prototipo di prodotto che si realizzerà dovrà essere commercialmente spendibile, ecosostenibile ed economicamente vantaggioso. L’attività sarà finalizzata alla ricerca dei prodotti naturali provenienti dagli scarti delle lavorazioni agricole, presenti sul territorio, ponendo molta attenzione ai possibili impatti ambientali che potranno generarsi in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto • La tesi che si vuole dimostrare è quella di poter raggiungere le stesse prestazioni ambientali dei prodotti sintetici (originati dal petrolio) con prodotti naturali, a parità di prezzi.

  18. Progetto P@glia • L’innovazione si basa sullo sviluppo di tecnologie per l’organizzazione di una struttura a “Km 0”, in cui un sistema di acquisizione di materie prime, di produzione, di gestione logistica, e di commercializzazione saranno localizzate in un definito territorio. • Questo tipo di approccio consentirà di ridurre i consumi energetici, promuovere l’utilizzo razionale delle risorse naturali, abbattere le emissioni di gas climalteranti e sostenere il riutilizzo dei sottoprodotti derivanti dalle lavorazioni del settore agricolo

  19. Il Piano d’Azione Coesione • IlPiano di Azione Coesione ha l’obiettivo di colmare i ritardi ancora rilevanti nell’attuazione e, al contempo, rafforzare l’efficacia degli interventi, in attuazione degli impegni assunti con la lettera del Presidente del Consiglio al Presidente della Commissione Europea e al Presidente del Consiglio Europeo

  20. Il Piano d’Azione Coesione • IlPiano di Azione Coesione impegna quindi le amministrazioni centrali e locali a rilanciare i programmi in grave ritardo, garantendo una forte concentrazione delle risorse su alcune priorità e si attua sulla base di quattro principi: • concentrazione su tematiche di interesse strategico nazionale, declinate regione per regione secondo le esigenze dei diversi contesti; • definizione di risultati obiettivo in termini di miglioramento della qualità di vita dei cittadini; • “cooperazione rafforzata” con la Commissione europea; • azione di supporto e affiancamento da parte di centri di competenza nazionale.

  21. Il Piano d’Azione Coesione • Il Piano di Azione Coesione (PAC) prevede un intervento mirato a favore dei Giovani attraverso la promozione ed il sostegno di progetti del privato sociale da attuare nelle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per il rafforzamento della coesione socio-economica facendo leva su azioni di rete in grado di leggere i bisogni emergenti e di tradurli in proposte progettuali concrete, sostenibili ed efficaci.

  22. Giovani del non profit • L’intervento è promosso dal Ministro per la Coesione Territoriale e dal Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione ed attuato attraverso 2 Avvisi pubblici volti a realizzare attività imprenditoriali di enti non profit sulla base di proposte elaborate dai Giovani delle Regioni Convergenza

  23. Giovani del non profit • L’iniziativa è articolata in due Azioni: • GIOVANI PER IL SOCIALE volta a promuovere iniziative per favorire l’offerta di servizi collettivi, l’inclusione sociale, la legalità, la formazione e l’istruzione, il dialogo tra identità culturali e religiose, la cittadinanza attiva e la solidarietà • GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DI BENI PUBBLICI volto a sostenere il recupero e la valorizzazione di beni e spazi pubblici prevalentemente a vocazione culturale, ambientale, sociale al fine di restituirli al territorio dando impulso all’imprenditoria ed all’occupazione giovanile.

  24. Giovani del non profit : risultati • Attivazione di 180/200 progetti che prevedono l’impiego diretto e indiretto di giovani nella loro attuazione • Aumento dell’offerta di servizi collettivi come la diffusione della legalità tra i giovani, la riduzione della dispersione scolastica, la valorizzazione delle differenze, dell’interculturalità e la promozione del dialogo tra identità culturali e religiose. • Valorizzazione di beni pubblici (recupero del territorio, del patrimonio culturale e ambientale) e ampliamento e miglioramento della loro fruizione

  25. Giovani del non profit: attività • diffusione della legalità tra i giovani; • sostegno alla formazione educativa e didattica; • promozione e valorizzazione delle culture e delle tradizioni, del dialogo tra identità culturali e religiose; • diffusione delle nuove tecnologie in ambiti occupazionali, sociali, culturali; • alla promozione della cittadinanza Europea; • valorizzazione del capitale umano di eccellenza in ambito tecnico, scientifico, creativo • valorizzazione e fruizione di beni di proprietà di una pubblica amministrazione (ad es. beni ambientali, storico-artistici, confiscati alla criminalità organizzata, ecc.).

  26. Giovani del non profit: risorse • 37,4 Milioni di euro: • “Giovani per il Sociale”: circa 60% delle risorse • “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”: circa il 40% delle risorse • L’importo massimo del finanziamento pubblico per singolo progetto è pari a 200.000 € • Il cofinanziamento minimo è del 10%

  27. Giovani del non profit: scadenze GIOVANI PER IL SOCIALE 31 gennaio 2013 GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DI BENI PUBBLICI 5 febbraio 2013

  28. E per il futuro?

  29. La programmazione 2014-2020 • L'Unione Europea sta affrontando la fiaccante sfida di uscire dalla crisi e rimettere le economie su un percorso di crescita sostenibile. La strategia di uscita dalla crisi comporta il ripristino di solide finanze pubbliche, riforme strutturali che favoriscano la crescita e investimenti mirati alla crescita e all'occupazione. • I Fondi UE possono dare un contributo importante alla crescita sostenibile, all'occupazione e alla competitività, e altresì incrementare la convergenza degli Stati Membri e delle regioni meno sviluppate con il resto dell'Unione Europea.

  30. La programmazione 2014-2020 • Al fine di garantire impatti economici, ambientali e sociali di lunga durata, nella sua proposta per il Quadro Finanziario Pluriennale2 2014-2020 la Commissione ha proposto un nuovo approccio per l'utilizzo dei Fondi UE. • Approccio che è riassunto nel “Position Paper” dei Servizi della Commissione

  31. La programmazione 2014-2020 • Le quattro priorità della nuova programmazione • Sviluppare un ambiente favorevole all'innovazionedelle imprese • Realizzare infrastrutture performanti e assicurare una gestione efficientedelle risorse naturali • Aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, promuovere l'inclusionesociale e il miglioramento della qualità del capitale umano • Sostenere la qualità, l'efficacia e l'efficienza della pubblicaamministrazione

  32. La programmazione 2014-2020 • Sviluppare un ambiente favorevole all'innovazionedelle imprese • Aumentare gli investimenti privati in R&S e Innovazione • Diffondere l'uso delle ICT da parte delle PMI • Facilitare l'accesso ai finanziamenti e ai servizi avanzati per le PMI • Incentivare lo start-up e la crescita dimensionale delle PMI

  33. La programmazione 2014-2020 • Realizzare infrastrutture performanti e assicurare una gestione efficientedelle risorse naturali • Ammodernare e integrare le infrastrutture di rete per il trasporto ferroviario e marittimo nelle aree meno sviluppate • Promuovere infrastrutture a banda larga nelle aree meno sviluppate e l’accesso alle infrastrutture a banda (ultra-) larga • Completare le infrastrutture per la gestione delle acque, delle acque reflue e dei rifiuti solidi nelle aree meno sviluppate • Promuovere le energie rinnovabili, l'efficienza delle risorse e la mobilità urbana a bassa emissione di carbonio • Promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione dei rischi naturali • Proteggere gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e la tutela della biodiversità

  34. La programmazione 2014-2020 • Aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, promuovere l'inclusionesociale e il miglioramento della qualità del capitale umano • Combattere la disoccupazione giovanile attraverso l'integrazione dei giovani nel mercato del lavoro, anche sostenendo la transizione tra istruzione e occupazione • Integrare i più vulnerabili (donne, lavoratori anziani, immigrati e persone a rischio d'esclusione sociale e povertà) nel mercato del lavoro • Migliorare la qualità dell'istruzione e della formazione • Promuovere la mobilità dei lavoratori • Ammodernare e rafforzare le istituzioni del mercato del lavoro • Combattere il lavoro sommerso

  35. La programmazione 2014-2020 • Sostenere la qualità, l'efficacia e l'efficienza della pubblicaamministrazione • Ridurre gli oneri amministrativi per le imprese • Garantire l'efficienza del sistema giudiziario • Rafforzare la capacità degli organismi coinvolti nella gestione e attuazione dei programmi dei Fondi UE, in particolare nelle aree meno sviluppate

  36. La programmazione 2014-2020 Raccomandazione contenuta nel Position Paper I Fondi UE devono sostenere l'innovazione sociale quale mezzo per meglio rispondere alle sfide sociali

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