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Come affrontare la prova di italiano

Come affrontare la prova di italiano. Esame di maturità. I la prima prova dell’esame di stato, il “TEMA” è come una tua carta di identità che la Commissione terrà presente per la valutazione di tutto l’andamento dell’esame. Per fare un buon compito di italiano è necessario:.

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Come affrontare la prova di italiano

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Presentation Transcript


  1. Come affrontare la prova di italiano Esame di maturità

  2. Ila prima prova dell’esame di stato, il “TEMA” è come una tua carta di identità che la Commissione terrà presente per la valutazione di tutto l’andamento dell’esame

  3. Per fare un buon compito di italiano è necessario: • Essere documentati (conoscere quindi MOLTO bene il programma di letteratura italiana) • Fornire conoscenze proprie • Sapere mettere in rapporto le diverse discipline (letteratura, storia, arte, filosofia, storia della scienza) • Essere aggiornati circa l’attualità (cause e fatti storici recenti, avvenimenti, grandi temi di attualità, mass media)

  4. Strumenti utili per una buona documentazione personale: • Lettura di quotidiani e riviste specializzate (es.titoli) • Visione di film e documentari storici • Lettura di saggi di critica letteraria, storia, politica, filosofia • Partecipare a conferenze, dibattiti, approfondimenti culturali di ogni genere

  5. Come si presenta la prova di italiano: le tipologie: a. Analisi del testo (letterario o poetico) b. Redazione di un saggio breve o articolo di giornale. Diversi ambiti: - artistico-letterario - socio-economico - storico-politico - tecnico-scientifico c. Tema di argomento storico d. Tema di ordine generale (tema “classico”)

  6. Analisi del testo L’analisi di tipo letterario prevede l’analisi e il commento, anche arricchito di note personali, di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia, corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua contestualizzazione.

  7. Sono quindi richieste conoscenze su questi tre livelli: 1. Analisi del testo: essa comprende - livello metrico-ritmico - livello fonico (rime e figure retoriche del suono) - livello linguistico (morfologia, sintassi, lessico) - livello semantico: parole chiave, campi semantici, rigure retoriche di carattere semantico 2. Significato (aspetto contenutistico) - analisi del titolo e significato complessivo - individuare i temi portanti e gli eventuali nuclei tematici - possibile valore simbolico-ideologico di alcuni temi (riferiti alla poetica dell’autore) 3. Contestualizzazione (approfondimenti) - collocare il testo all’interno della produzione dell’autore o del movimento letterario (elementi culturali, storici, politici cui la poesia può fare riferimento) - istituire collegamenti con altri testi dello stesso autore, o nel panorama della letteratura italiana e straniera - riconoscere le intenzioni dell’autore e mettere in evidenza l’eventuale messaggio)

  8. L'assiuolo • "Dov'era la luna? Ché il cielo • notava in un'alba di perla, • ed ergersi il mandorlo e il melo • parevano a meglio vederla. • Venivano soffi di lampi • da un nero di nubi laggiù; • veniva una voce dai campi: • chiù… • Le stelle lucevano rare • tra mezzo alla nebbia di latte: • sentivo il cullare del mare, • sentivo un fru fru tra le fratte; • sentivo nel cuore un sussulto, • com'eco di un grido che fu. • Sonava lontano un singulto: • chiù… • Su tutte le lucide vette • Tremava un sospiro di vento: • squassavano le cavallette • finissimi sistri d'argento (tintinni a invisibili pote • che forse non s'aprono più?…); • e c'era quel pianto di morte … • chiù… • G.Pascoli • Nato a san Mauro di Romagna nel 1855, ebbe un’infanzia segnata dall’assassinio del padre, tragedia che colpì la famiglia nel 1867. Socialista, professore di latino e greco, vincitore di numerosi premi, ha pubblicato raccolte di poesie (Myricae è la più famosa) in cui cerca una chiave per scoprire il mistero delle cose. Famosa anche la sua poetica del Fanciullino. Morì nel 1912. esempio • ANALISI DEL TESTO • Dopo aver steso una sintesi dei contenuti della poesia analizzane il livello sintattico-lessicale, retorico, strutturale, fonico e metrico, evidenziando in particolar modo, le innovative e efficaci soluzioni formali utilizzate dal poeta • COMPRENSIONE DEL TESTO • A partire da questa lirica fortemente autobiografica, individua i temi della poetica di Pascoli. • CONTESTUALIZZAZIONE • Dalla poesia L'assiuolo, emerge la concezione pascoliana della natura: che cosa la caratterizza? Confronta la concezione pascoliana della natura con quella della poesia dell’800, e con quella, similmente decadente di D'Annunzio, individuando testi e autori a confronto

  9. Il saggio breve: cos’è? Il saggio breve è un TESTO CRITICO. Appartiene alla tipologia ARGOMENTATIVA poiché tratta di temi relativi a diversi ambiti (letteratura, scienza, politica, filosofia, attualità, storia, ecc) non limitandosi ad esporli (scrittura informativa) ma esponendoli avanzando e dimostrando la propria TESI, cioè la propria posizione rispetto al problema, e confutando eventuali antitesi

  10. In poche parole… Occorre esporre la propria idea a proposito di una determinata problematica, nel modo più convincente possibile. Ed è necessario accompagnare il lettore a giungere alle stesse convinzioni cui uno è arrivato, fornendo argomentazioni opportunamente motivate (dalle proprie conoscenze e dai testi correlati).

  11. Quindi il saggio breve consente di: • Esporre una tesi a un destinatario, motivarla in modo adeguato, esprimendo una o più opinioni sull’argomento, dimostrarla, prevenendo le possibili obiezioni mosse dal destinatario • Selezionare e organizzare il materiale documentario in modo da valorizzare e rendere convincente la propria tesi • Risolvere o creare un problema • Selezionare le conoscenze, estrapolando solo quelle rilevanti • Avanzare ipotesi e interpretazioni

  12. In questo modo il saggio breve risulta essere la modalità migliore per dimostrare: - la propria capacità di giudizio - il proprio sapere argomentare su qualsiasi problematica- di sapere utilizzare le conoscenze apprese in questi anni di studio per creare giudizi critici e saperli sostenere.

  13. Come si procede? • Leggere le proposte di tutti gli ambiti! Non è detto che l’argomento che piace di più sia quello di cui uno ha più cose da dire! • Leggere bene la CONSEGNA: • Sviluppa l'argomento scelto in forma di saggio breve, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. • Interpreta a e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. • Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, etc). • Se lo ritieni, organizza la tua trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. • Non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo.

  14. Una volta scelto, leggere bene l’ARGOMENTO e la DOCUMENTAZIONE, sottolineando espressioni e parole chiave, parafrasando i testi, sintetizzandoli mediante brevi frasi NB: non è necessario utilizzare TUTTI i testi della documentazione, ma una volta letta bene la consegna. Selezionare BENE la documentazione sulla base del taglio argomentativo del proprio saggio

  15. Ora prendere un foglio bianco • scrivere al centro la propria tesi da sostenere • collegare tutti i testi documentati che si considerano opportuni a provare tale tesi, in ordine sparso • Collegare tutte le conoscenze personali e esperienze di studio che vengono in mente per sostenere il proprio giudizio • Inserire anche antitesi e giudizi contrari; dire il contrario a volte aiuta a sostenere la propria tesi! • Inizialmente inserire tutto!! Poi di selezionerà ulteriormente

  16. 4. Ora che hai tutti i dati a favore della tua tesi seleziona quelli effettivamente necessari; elimina quelli superflui che possono portarti fuori tema. 5. Organizza ora tutti i dati in ordine, in una scaletta, in base alla mappa concettuale che hai creato

  17. La scaletta: • TESI • CAUSA 1 • CONOSCENZA MIA 3 • TESTO 2 • TESTO 1 • ANTITESI • MIA CONOSCENZA 1 • MIA CONOSCENZA 2 • CAUSA 1 • CAUSA 2 • TESTO 3 • TESTO 4 • CONCLUSIONE

  18. 6. Comincia a stendere il saggio ricordandoti che dopo aver presentato l’argomento, LA TUA TESI DEVE ESSERE GIA’ ESPRESSA NELLE PRIME RIGHE e deve essere ripresa alla fine nella conclusione. NOTA BENE: è molto importante avere presente fin da subto il REGISTRO che si vuole adottare, in base all’ambito del saggio e alla sua destinazione editoriale, al fine di scegliere il lessico opportuno. Es. in un saggio letterario dovrò utilizzare un registro medio-alto e un lessico specifico, come anche in quello di storia o di scienza.

  19. 7. Esporre i contenuti in forma analitica e argomentativa. Se può essere utile, suddividere il testo in paragrafi, dando a ciascuno un sottotitolo (pertinente, sintetico ed efficace). Ciò contribuisce a dare analiticità e lucidità alla tua esposizione e a farti apparire come “esperto” in quella materia. Evitare un periodare complesso e retorico che rende il saggio più complesso e a volte “astruso”.

  20. La conclusione Molto spesso ci si pone il problema su come debba essere la conclusione… Essa deve innazitutto: • ricollegarsi alla parte introduttiva Inoltre si deve terminare il proprio saggio con: • un pensiero o una proposta personale • una tesi originale • una citazione pertinente • la presentazione delle eventuali proposte per il futuro (es. se il saggio è di attualità)

  21. Ultime operazioni di stesura • Dare un titolo al saggio • Indicare la destinazione editoriale (in base al registro adottato e in base all’argomento) • Controllare la lunghezza del saggio (minimo 3 colonne, massimo 5)

  22. LA FORMA: ORTOGRAFIA (gli accenti, le “i”, le doppie fregano sempre!) VERBI (concordanza dei tempi!) ANACOLUTI E ERRORI SINTATTICI PUNTEGGIATURA (se non la si sa usare utilizzare solo . E , LESSICO (utilizzare il vocabolaro dei sinonimi e contrari) REGISTRO (cercare di eliminare le espressioni troppo “auliche” come quelle colloquiali) REVISIONI FINALI È assolutamente necessario rivedere il testo più e più volte, ogni volta controllando un aspetto diverso: • Completezza, coerenza, coesione dei contenuti • Equilibrio tra le parti • LA FORMA!!!

  23. Solo alcuni degli svariati consigli utili… • In un tema di politica, storia, attualità, evitare di esprimere in maniera esageratamente evidente il proprio pensiero politico e la critica a determinati partiti politici e ideologie: non sai mai chi leggerà il tuo tema… • Le citazioni; se si fanno si fanno corrette e tra virgolette • Dati e statistiche: se non si è sicuri di un dato numerico, statistico etc non metterlo, piuttosto che dare soluzioni abnormi • Scegliere sempre una destinazione editoriale di livello medio (NON riviste specializzate!) perché non si è tutti effettivamente esperti in materia… • Evitare di dire banalità e idee “scontate”; per questo occorre anche essere scaltri nella scelta dell’argomento!

  24. In bocca al lupo a tutti…

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