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Insegnare per competenze Modelli operativi

Insegnare per competenze Modelli operativi. IPSSAR "Giovanni Falcone“ Giarre 3 Maggio 2012 Anna Maria Di Falco. VALUTAZIONE. COMPETENZA. APPRENDIMENTO. INSEGNAMENTO.

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Insegnare per competenze Modelli operativi

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Presentation Transcript


  1. Insegnare per competenzeModelli operativi IPSSAR "Giovanni Falcone“ Giarre 3 Maggio 2012 Anna Maria Di Falco

  2. VALUTAZIONE COMPETENZA APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO Nel corso di un secolo quasi interamente vissuto, ho spesso creduto di trovarmi a una svolta epocale, poi non era vero niente; una svolta epocale si ha quando non cambiano solo le cose, ma anche le teste per capirle (Vittorio Foa)

  3. SCUOLA SECONDARIA I GRADO • I BIENNIO • III CLASSE OBBLIGO SCOLASTICO SCUOLA SECONDARIA II GRADO OBBLIGO SCOLASTICO • I BIENNIO • II BIENNIO • V CLASSE

  4. Il D.M. 139/2007Regolamento che disciplina l’adempimento dell’obbligo di istruzione • Tre innovazioni nei curricoli: • La continuità tra i diversi gradi scolari • La didattica per competenze • La valutazione e la certificazione delle competenze acquisite

  5. Le competenze chiave di cittadinanza ● Imparare a imparare ● Progettare ● Comunicare ● Collaborare e partecipare ● Agire in modo autonomo e responsabile ● Risolvere problemi ● Individuare collegamenti e relazioni ● Acquisire e interpretare l’informazione

  6. Indicazioni Nazionali: insegnare per competenze • Imparare il senso dell’apprendere per recuperare interesse e motivazione: • l’alunno assume un compito se ha la percezione che i saperi da costruire saranno utilizzabili non solo a scuola, per l’interrogazione e il voto, ma anche fuori dalla scuola

  7. Capovolgere il punto di partenza • fissare le competenze da fare acquisire al termine del primo biennio • Scegliere i nodi concettuali fondamentali per comprendere lo statuto della disciplina e individuare i nessi principali tra un argomento e l’altro • Individuare le metodologie didattiche più utili per rendere fruibile l’apprendimento • Fissare i criteri e gli indicatori della valutazione delle competenze • Procedere alla certificazione delle competenze

  8. La funzione dei dipartimenti • Fissare le competenze per il primo biennio, in riferimento al Profilo in uscita • Costruire curricoli unitari per classi parallele per evitare sperequazioni tra le diverse sezioni dell’Istituto • Fissare i criteri e gli indicatori della valutazione delle competenze essenziali • Preparare tipologie di verifica di ingresso, in itinere e finali per classi parallele

  9. Competenze Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa

  10. Competenze al termine del I biennio • esporre oralmente in modo semplice, ma chiaro e coerente, un argomento, una propria tesi, un’esperienza, un avvenimento storico, un problema, raccontare un film, esporre le emozioni di un ascolto musicale, della lettura di un’opera d’arte • leggere e comprendere i testi delle discipline oggetto di studio

  11. Competenze al termine del I biennio • riassumere e produrre: • comprendere e sintetizzare, scritto e orale • individuare le informazioni primarie, secondarie, i concetti chiave, le parole chiave • individuare il tempo della storia, della descrizione degli ambienti, dei personaggi, del contesto, del messaggio palese e/o nascosto

  12. Competenze al termine del I biennio • analisi ed esplicitazione del procedimento logico utilizzato • Acquisizione del senso civico, del rispetto di sé e dell’altro, delle regole di convivenza sociale.

  13. La programmazione del consiglio di classe • Situazione di partenza • Individuazione delle competenze trasversali fondamentali da acquisire al termine dell’anno scolastico in riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente specificato nelle Indicazioni Nazionali per il primo biennio

  14. La programmazione del consiglio di classe • Scelta degli OSA (contenuti) in riferimento alle indicazioni Nazionali • Individuazione delle metodologie di insegnamento ritenute utili per il conseguimento dei risultati fissati • Monitoraggio dei risultati ottenuti al termine del I quadrimestre e analisi degli stessi allo scopo di eventuali correzioni e/o interventi tempestivi

  15. La programmazione del consiglio di classe • Criteri e indicatori di valutazione delle competenze • Certificazione delle competenze secondo il modello ministeriale

  16. Un esempio operativo disciplinare: programmare la Geostoria • SCELTA DEGLI OSA • Le coordinate spazio-temporali: la linea del tempo; l’orientamento; studio delle carte geografiche e tematiche (uso dell’atlante geografico e storico) • La nascita della vita sulla Terra. La Terra e i suoi ecosistemi • Dagli ominidi agli uomini (i luoghi che hanno visto la presenza dei primi uomini, continente africano): teoria evoluzionistica di Darwin. Popolazioni, insediamenti e culture

  17. Programmare la geostoria • La nascita delle prime civiltà in Mesopotamia e in Egitto ( l’acqua come presupposto per la nascita delle prime civiltà e come risorsa indispensabile per la vita; agganci con il presente)

  18. Programmare la Geostoria La nascita delle città nelle civiltà antiche e in quelle moderne: • i Persiani e i Greci - organizzazione dell’impero persiano - città-stato greca

  19. Programmare la Geostoria • Oligarchia spartana e democrazia ateniese: la democrazia nell’età contemporanea • L’ascesa della Macedonia e la civiltà indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno • L’età ellenistica e l’ascesa della civiltà romana: religione, cultura e leggi, con riferimenti alla contemporaneità • La Res Publica: le istituzioni repubblicane dalla nascita all’età di Cesare.

  20. Metodologia di insegnamento • esplicitazione della sintesi dei contenuti generali della disciplina: perché insegno questa disciplina, qual è il significato intrinseco della disciplina, che cosa mi insegna la disciplina • linea cronologica, linea logica, aspetti di correlazione logica, temporale, causale tra un argomento e un altro, visione sistemica degli argomenti in relazione al contesto generale

  21. Metodologia di insegnamento • esplicitazione di volta in volta della sintesi delle lezioni precedenti e introduzione al nuovo argomento • suddivisione degli alunni in gruppi e guida al lavoro cooperativo con attività di tutoraggio da parte di un alunno e con la supervisione del docente • uso della simulazione dei ruoli per riflettere su alcuni temi di maggiore complessità

  22. Modelli operativi Compiti di realtà Ricerca di soluzione di problemi attraverso alternative diverse Simulazione di ruoli Prove esperte

  23. Compiti di realtà Il Consiglio comunale ha deciso di mettere un lampione in un piccolo parco triangolare in modo che l’intero parco sia illuminato. Dove dovrebbe essere collocato il lampione? • Partire da un problema reale • Occorre localizzare il punto di un parco in cui mettere un lampione. 2. Strutturare il problema in base a concetti matematici Il parco può essere rappresentato con un triangolo e l’illuminazione di un lampione come un cerchio con un lampione al centro. 3. Formalizzare il problema matematico Il problema viene riformulato in “localizzare il centro del cerchio circoscritto al triangolo”. 4. Risolvere il problema matematico Poiché il centro di un cerchio circoscritto a un triangolo giace nel punto di incontro degli assi dei lati del triangolo occorre costruire gli assi su due lati del triangolo. Il loro punto di intersezione è il centro del cerchio. 5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale Si tratta di applicare la soluzione alla situazione reale, considerando le caratteristiche degli angoli, l’ubicazione e la dimensione degli alberi, etc.

  24. leggere e comprendere un testo Devi dimostrare il tuo livello di competenza interdisciplinare, la tua capacità di organizzare le conoscenze che possiedi. Leggi con attenzione l’articolo del quotidiano sottolinealo e costruisci una mappa concettuale che parta dall’articolo letto e lo colleghi con approfondimenti ripresi dal lavoro svolto durante l’anno. La mappa ti servirà come traccia per la tua esposizione orale.

  25. Compiti di realtà COMPETENZA: utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica Due compagnie telefoniche A e B propongono due diversi contratti per navigare in Internet. L’offerta della compagnia A prevede una quota fissa (canone) di 35 Euro mensili più 8 centesimi per ogni minuto di connessione. L’offerta della compagnia B prevede una quota fissa (canone) di 20 Euro mensili più 10 centesimi per ogni minuto di connessione. Per una persona che deve stipulare un contratto, quale delle due offerte è più conveniente? L’alunno dopo aver scelto opportunamente le variabili, formalizzi il problema, trovi la soluzione per via algebrica e per via grafica, confrontando infine i risultati ottenuti. È un lavoro individuale Il tempo a disposizione è di due ore

  26. Ricerca di soluzione di problemi attraverso alternative diverse • Lo scenario iniziale è dato da un problema, cioè uno scarto tra la situazione reale e una desiderata. • Con il problem solving si sviluppa una serie di possibili soluzioni alternative che permettono di colmare il divario e poi si seleziona un'opzione, tra quelle prese in considerazione, sulla base dell’esito della valutazione effettuata.

  27. Simulazione di ruoli • ☻Assumere la posizione di … • ☻ Rivestire i panni di … • ☻ Simulare contesti … • Prendendo spunto da • un brano antologico • un avvenimento storico • un argomento scientifico • un argomento di attualità …

  28. Prove esperte La prova esperta mette “alla prova” lo studente privilegiando la modalità del problema, della decisione di scelta, del collaudo/verifica, della soluzione di uno studio di caso basato sulla tecnica dell’ “incidente”. Esempio: ridefinire il progetto sulla base di un budget inferiore

  29. Prove esperte modelli UN PAESE SICURO: INTERVISTA AL SINDACO • – Formulare una serie di domande per un’intervista al sindaco relativa alla viabilità e alla sicurezza sulle strade del paese con particolare riferimento all’uscita dell’edificio scolastico • – Elaborare un articolo relativo all’intervista da pubblicare sul giornalino della scuola e su quello comunale. • – Scrivere una lettera a un amico per raccontare l’esperienza vissuta.

  30. Prove esperte modelli PROGETTARE UN VIAGGIO • I fase di lavoro • – Raccolta del materiale sulla regione da visitare (carte geografiche, orari dei • mezzi di trasporto, guida turistica …) • – Raccolta di informazioni sui mezzi di trasporto disponibili per raggiungere la • meta stabilita • – Individuazione dei luoghi più interessanti da visitare usando la guida • turistica • II fase di lavoro • – Partendo da un documento (vaso, anfora, tempio) identificare la civiltà • di riferimento e spiegare le cause della sua presenza in quella regione. • III fase di lavoro • – Attraverso la lettura di grafici e tabelle (tabelle climatiche) individuare il tipo • di abbigliamento da utilizzare. • – Individuare, dopo aver osservato le caratteristiche climatiche e territoriali, • coltivazioni e attività economiche • IV fase di lavoro • _ stendere un diario di bordo

  31. Prova esperta Dobbiamo presentare ad un’altra classe il percorso di lavoro svolto in riferimento allo stage realizzato a …. Stendi una relazione nella quale ricostruisci i passaggi chiave del nostro lavoro in rapporto alle seguenti azioni che volevano caratterizzare il nostro modo di leggere il territorio: - porsi domande - osservare - interpretare - rielaborare Nell’ultima parte evidenzia anche quelli che ti sembrano i punti forti e deboli della nostra esperienza e proponi alcuni suggerimenti migliorativi ai compagni della classe che intendono realizzare uno stage.

  32. I laboratori disciplinari • Selezionare,archiviare,comparare,utilizzare analogie,contrapposizioni • Attività guidate di argomentazione, decostruzione costruzione • Roleplaying • Compiti di realtà(cogliere esperienze e situazioni dalla realtà) • Studio dei casi, • Uscite sul territorio,stage.

  33. Studio dei casi • Realizzare uno spettacolo •Preparare la guida turistica per una visita •Pensare il modo di celebrare un avvenimento o un anniversario •Presentare un ipertesto in pubblico •Organizzare una mostra •Preparare un documento per la sensibilizzazione su un problema

  34. Situazione - problema • situazioni/esperienze vicine alla vita dello studente (personale,quotidiana,scolastica) che egli può affrontare con le risorse di cui dispone. • Il problema può essere reale, emergente dai contesti di vita, oppure interno alla disciplina (centrato sulla dimensione epistemologica) • Giochi di simulazione far finta di … intervista all’autore svolgere ruoli …

  35. WebQuest Ricerche sul Web per scoprire maggiori informazioni su un argomento o tema e per svolgere compiti utilizzando le informazioni raccolte. Fornire agli studenti: uno scenario la descrizione dei compiti un insieme di risorse.

  36. Valutare le competenze • Accertare non ciò che lo studente sa,ma ciò che sa fare con ciò che sa • Misurare il possesso e il controllo di nozioni ma anche di accertare i modi con cui lo studente sceglie,adatta,utilizza,trasferisce le proprie conoscenze. • Attribuire un valore il più possibile oggettivo al cosa si apprende(prodotto cognitivo disciplinare) e un valore negoziale,come scambio di informazioni rispetto alla attività svolta a come si apprende(processo cognitivo-emotivo-personale)

  37. Certificazione delle competenze l’asse matematico l’asse scientifico-tecnologico l’asse storico-sociale l’asse dei linguaggi

  38. Certificazione delle competenze La certificazione è prevista su tre livelli: livello di base livello intermedio livello avanzato In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione.

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