1 / 37

EQUAZIONI E SISTEMI D’EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI

EQUAZIONI E SISTEMI D’EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI. Argomenti della lezione. Termini noti di tipo particolare. Oscillazioni forzate. Accenno ai sistemi con coefficienti costanti. TERMINI NOTI DI TIPO PARTICOLARE. Se l’equazione ha coefficienti

rae
Download Presentation

EQUAZIONI E SISTEMI D’EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. EQUAZIONI E SISTEMI D’EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI

  2. Argomenti della lezione • Termini noti di tipo particolare • Oscillazioni forzate • Accenno ai sistemi con coefficienti costanti

  3. TERMINI NOTI DI TIPO PARTICOLARE

  4. Se l’equazione ha coefficienti costanti e il termine noto è dei seguenti tipi a) b(x) = P(x), grado P(x) = p Allora una soluzione è del tipo polinomio xk Q(x), con gradoQ(x) = p, se an =…= an-k+1 = 0

  5. Esempio –2y’” + 2y” = x+1 Soluzione particolare x2 (a x + b) = a x3 + b x2 Si trova a = 1/12, b =1/2

  6. b(x) = eax P(x), grado P(x) = p enumero reale, radice dell’ equazione caratteristica di molteplicità r (r=0 se  non è radice). b) Allora y(x) = eax xr Q(x), con grado Q(x) = p = grado P(x)

  7. Esempio y”–2y’ + y = ex(x+1) z = 1 è radice doppia dell’equazione caratteristica; ex e xex sono le soluzioni l.i. dell’omogenea. Una soluzione particolare ha la forma u(x) = x2ex (ax+b) a e b  R da determinare

  8. Si trova a = 1/6, b = 1/2. Una soluzione particolare della completa è u(x) = x2ex (x/6+1/2)

  9. b(x) = eax [P1(x) cos(bx) + P2(x) sen(bx)] c) È il caso più generale del quale ci occuperemo. Ha come casi particolari i due casi precedenti. Se p = max(grado P1(x), grado P2(x) )e a + i b è radice di molteplicità r dell’equazione caratteristica, una soluzione particolare ha la forma

  10. u(x) = eax xr [Q1(x) cos(b x) + + Q2(x) sen(b x)], grado Q1(x) = grado Q2(x) = p Si noti che la combinazione Q1(x) cos(b x) + + Q2(x) sen(b x) deve sempre comparire anche se può mancare in b(x).

  11. Esempio y”–2y’ + y = (x+1) sen x z = i non è radice dell’equazione caratteristica: r = 0. Le soluzioni sono da ricercare nella forma u(x) = (a x + b) sen x + (c x + d) cos x, con a, b, c, d da determinare. Si trova

  12. a = -1/3, b = -17/9, c = 2/3, d = 19/9. u(x) = (- x/3 - 17/9) sen x + (2 x/3 + 19/9) cos x Se b(t) è somma di funzioni dei tipi precedenti, si considererà la somma delle corrispondenti soluzioni particolari.

  13. OSCILLAZIONI FORZATE

  14. Se un punto materiale è soggetto ad una forza di tipo elastico ed il suo moto è frenato da una forza d’attrito proporzionale alla velocità, situazione che spesso si può ipotizzare in problemi di tipo meccanico, l’equazione del moto, supposto un solo grado di libertà, è m y” = - k y - h y’

  15. k h d = w = m m 2 Cioè y” + (h/m) y’+ (k/m) y = 0 O anche y” + 2  y’+ 2 y = 0 Qui e

  16. Se  = 0, si ottengono oscillazioni dette “libere” descritte dalla soluzione generale y(t) = c1cos( t) + c2sen( t) o anche, equivalentemente, y(t) = A sen( t+) dove A è l’ampiezza dell’ oscillazione e  la fase.

  17. L’andamento della soluzione è di tipo oscillatorio, detto moto armonico. La frequenza  è detta la frequenza caratteristica dell’oscillatore

  18. 2 2 l = - d - d - w 1 2 2 l = - d + d - w 2 Se  ≠ 0, l’equazione caratteristica ha soluzioni Se  >  si ha un moto smorzato. La soluzione è combinazione lineare di due esponenziali decrescenti a 0 per t  .

  19. Se  =  ,   ela soluzione non è oscillatoria; si ha y(t) = (c + c2 t) e-  t Anche in questo caso y(t) tende a 0 per t  .

  20. i i l l = = - - d d + - n n 2 1 2 2 n = w - d Infine, se  <  si ha dove La soluzione si può scrivere nella forma

  21. y(t) = A e-  tsen( t+) Si trovano infinite oscillazioni dette “smorzate”, di frequenza  e di ampiezza A e-  t

  22. Supponiamo ora che una forza esterna sia impressa al punto materiale. L’equazione diviene allora y” + 2  y’+ 2 y = f(t) Ci interessa in particolare il caso che f(t) = B cos( t)

  23. Al moto armonico libero di frequenza  si sovrappone un’oscillazioneforzata di frequenza  se ≠ ;se =  si assiste al fenomeno della “risonanza” . L’ampiezza dell’oscillazione forzata cresce nel tempo come B t/(2 ). L’ampiezza tende a  per t  .

  24. Se  = 0, la soluzione è del tipo y(t) = z(t) + u(t) con z(t) = A sen( t+), soluzione dell’omogenea; una soluzione particolare della completa è data da

  25. B u ( t ) cos( t ) = g 2 2 w - g B u ( t ) t sen( ) t = w 2 w se ≠ . Se invece = , si trova

  26. Oscillazioni forzate y(t) = 5 sen(t+/10)+4 cos(3 t)

  27. Risonanza y(t) = 5 sen(t+/10)- 16 t cos(4 t)

  28. B ) sen( u ( t ) t g + a = ( ) 4 w - g + d g 2 2 2 2 2 Se  ≠ 0, una soluzione particolare della completa si trova con semplici calcoli dove

  29. 2 2 w - g sen = a ( ) 2 2 g 2 2 2 4 w - g + d 2 d g cos a = ( ) 2 2 2 2 2 4 w - g + d g

  30. B ( ) 4 w - g + d g 2 2 2 2 2 L’ampiezza dell’oscillazione forzata è Se  < / l’ampiezza ha un massimo per  = (w 2-2  2)1/2  Anche in questo caso c’è risonanza

  31. Andamento dell’ampiezza, per  = 2,  = 1/2

  32. Gli effetti della risonanza possono essere catastrofici Il crollo del ponte di Tacoma (Wa - USA) 7 novembre 1940

  33. ACCENNO AI SISTEMI CON COEFFICIENTI COSTANTI

  34. Un sistema completo con coefficienti costanti si scrive Y’ = A Y + B(x) Il sistema omogeneo è Y’ = A Y A è una matrice con coefficienti reali (o complessi)

  35. Ricordando che lo sviluppo in serie per l’esponenziale è convergente per ogni x reale ex = 1 + x + x2/2! + .. + xn/n! +.. Si può definire eA = 1 + A + A2/2! + .. + An/n! +..

  36. La matrice eAsi può pensare definita componente per componente a partire dalla formula precedente Una matrice fondamentale che risolve il sistema omogeneo è U(x) =exA Che sia fondamentale segue dal fatto che U(0) = I

  37. In generale U(x) è lunga da calcolare, ma in alcuni casi speciali i calcoli si semplificano. Tuttavia ci fermiamo qui..

More Related