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Quali strategie per la Prevenzione delle Infezioni correlate alle pratiche assistenziali Indicazioni, Protocolli, Linee

2. Somaglia - 19 Marzo 2009. Florence Nightingale 1820 - 1910. Secondogenita nata a Firenze da una famiglia nobile. Durante un viaggio con la famiglia soggiorn a Kaiserswerth (Dusseldorf) visitando l'ospedale. Vi torn nel 1851 per fare l'infermiera sotto la guida di Padre Theodore Fliedner e da qu

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Quali strategie per la Prevenzione delle Infezioni correlate alle pratiche assistenziali Indicazioni, Protocolli, Linee

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Presentation Transcript


    1. Quali strategie per la Prevenzione delle Infezioni correlate alle pratiche assistenziali? Indicazioni, Protocolli, Linee guida Leonardo Marchi Direttore Sanitario Casa di Cura “S. Camillo” - Cremona

    2. 2 Somaglia - 19 Marzo 2009 Florence Nightingale 1820 - 1910 Secondogenita nata a Firenze da una famiglia nobile. Durante un viaggio con la famiglia soggiornň a Kaiserswerth (Dusseldorf) visitando l’ospedale. Vi tornň nel 1851 per fare l’infermiera sotto la guida di Padre Theodore Fliedner e da quel momento non fece piů ritorno a casa. A Londra nel 1853 fu nominata Sopraintendente dell’Establishment for Gentlewomen during Illness. Nel marzo 1854 scoppiň la Guerra di Crimea. Il 4 novembre 1854 partě con 37 colleghe prestando la sua opero all’Ospedale di Scutari.

    3. 3 Somaglia - 19 Marzo 2009 Notes on Nursing - 1859 Sir William Howard Russel, Times, 1854: "I piů comuni accessori di un ospedale qui mancano. Qui non si bada alla decenza e alla pulizia; il fetore č opprimente; l'aria fetida ostacola l'atmosfera purificatrice che non riesce a filtrare attraverso i crepacci dei muri e dei tetti e, da tutto quello che io qui vedo, posso affermare che tutta questa povera gente muore senza che nessuno faccia niente per salvarla. Sono i malati che assistono i malati e i morenti che assistono i morenti".

    4. 4 Somaglia - 19 Marzo 2009 Evoluzione delle Infezioni Ospedaliere MAGGIORE AGGRESSIVITA' DIAGNOSTICO - TERAPEUTICA AUMENTO DELLA SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI GRAVI RIDUZIONE DEI TEMPI DI DEGENZA DAY HOSPITAL & DAY SURGERY INFEZIONI NELLE RSA EVOLUZIONE DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI Health-care related infection

    5. 5 Somaglia - 19 Marzo 2009 Epidemiologia - RSA USA: letti in RSA piů numerosi che in ospedali per acuti Degenti in RSA superiore ai degenti in ospedali per acuti Infezioni in RSA equivalenti come numero a quelle degli ospedali per acuti Prevalgono:

    6. 6 Somaglia - 19 Marzo 2009 Infezioni Ospedaliere (IO) in Italia Circa 450 – 700.000 I.O. contratte in ospedale con un numero di morti compreso tra i 4.500 – 7.000 La spesa di questa “EPIDEMIA” č di circa 100 milioni di € Su 428 ospedali intervistati solo il 50 % ha istituito il C.I.O. necessario per prevedere le misure organizzative e comportamentali per ridurre e gestire le I.O.

    7. 7 Somaglia - 19 Marzo 2009 Infezioni Ospedaliere (IO) in Italia Con buoni investimenti si potrebbero ottenere buoni risultati. Il 30% delle infezioni si possono prevenire: ciň porterebbe alla riduzione di circa 130.000/ 200.000 mila infezioni l’anno con una riduzione della mortalitŕ dell’1%.

    8. 8 Somaglia - 19 Marzo 2009 Infezioni Ospedaliere (IO): minaccia per la salute pubblica In Italia la piů alto incidenza di I.O. si registra nei reparti di Terapia Intensiva Presenza di batteri multiresistenti: M.R.S.A. V.R.E. Pseudomonas spp Acinetobacter baumanii

    9. 9 Somaglia - 19 Marzo 2009 Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA)

    10. 10 Somaglia - 19 Marzo 2009 MRSA nelle nursing home La prima epidemia di MRSA in una “nursing home” fu segnalata nel 1970, ma ancora oggi sono pochi i lavori scientifici svolti in queste strutture. E’ ormai accertato che, al costante incremento di colonizzazioni e di infezioni nelle strutture per acuti, c’č un conseguente incremento nelle U.O. o strutture di lungo-degenza.

    11. 11 Somaglia - 19 Marzo 2009 MRSA nelle nursing home Il rischio per l’acquisizione delle colonizzazioni č dato da: Precedenti ricoveri Scarsa autosufficienza del soggetto Ulcere da decubito o altre lesioni cutanee croniche Uso di dispositivi invasivi che interrompono le barriere cutanee e mucose (PEG, SNG, CVC, ecc) Soprattutto, le terapia antibiotica

    12. 12 Somaglia - 19 Marzo 2009

    13. 13 Somaglia - 19 Marzo 2009 Uso degli antibiotici e “pressione selettiva” sullo Staph. aureus

    14. 14 Somaglia - 19 Marzo 2009 Enterococco vancomicino resistente (VRE) I principali serbatoi sono i pazienti colonizzati. gli enterococchi che piů spesso sono causa di infezione abbiamo: E. faecium: molto resistente agli antibiotici E. faecalis L’incidenza maggiore di I.O. ci sono negli ospedali per acuti ed interessa soggetti critici (Terapia Intensiva, oncoematologici, immunodepressi)

    15. 15 Somaglia - 19 Marzo 2009 Enterococco vancomicino resistente (VRE) I VRE sono meno virulenti dell’MRSA, ma possono causare infezioni delle vie urinarie e, raramente, endocarditi e batteriemie. Fattori predisponenti: Chirurgia intra-addominale Procedure endoscopiche (colonscopie, ecc) Cateterismo urinario a permanenza C.V.C. Prolungata degenza T. antibiotica ripetuta (Vancomicina)

    16. 16 Somaglia - 19 Marzo 2009 VRE nelle R.S.A. Un fattore di rischio č rappresentato da un precedente ricovero in ospedale per acuti (reservoir). Essi restano portatori per mesi e, solo in concomitanza di una grave malattia, di un’immunodeficienza o di una terapia antibiotica multipla o ripetuta, si manifesta l’infezione.

    17. 17 Somaglia - 19 Marzo 2009 VRE nelle lungodegenze Non č ancora noto il modo di trasmissione nelle lungodegenze, ma si ritiene che essa possa avvenire da persona a persona con contatto diretto o indiretto, tramite la contaminazione di presidi o superfici ambientali o attraverso le mani dell’operatore (Martinez, 2003).

    18. 18 Somaglia - 19 Marzo 2009 Enterobatteri Produttori di ß-lattamasi a spettro esteso (EBSL) GRAM – resistenti a tutte le penicilline, alle cefalosporine di 3^ - 4^ generazione e all’aztreonam E. coli, Proteus spp, Klebsiella spp. diffondono rapidamente e possono essere responsabili di epidemie Colonizzano frequentemente i paz portatori di catetere vescicale a permanenza

    19. 19 Somaglia - 19 Marzo 2009 Meccanismi di trasmissione delle infezioni

    20. 20 Somaglia - 19 Marzo 2009 Principali fattori di rischio (WHO, 2002)

    21. 21 Somaglia - 19 Marzo 2009 Patogeni emergenti

    22. 22 Somaglia - 19 Marzo 2009 Principali serbatoi delle infezioni

    23. 23 Somaglia - 19 Marzo 2009 Legge regionale n° 38/08

    24. 24 Somaglia - 19 Marzo 2009 Indagine sull’utilizzo di antibiotici in una struttura residenziale per anziani e disabili Leonardo Marchi et al. 18-20 Maggio 2006 - 2° Congresso Nazionale SIMPIOS

    25. 25 Somaglia - 19 Marzo 2009 Utilizzo degli antibiotici in RSA. Attivitŕ del C.I.O. in Fondazione Sospiro Osservazione: luglio-dicembre 2005 710 pazienti: 278 anziani (39,2%), 432 disabili (60,8%) 209 schede (169 d. anziani, 40 d. disabili): Uso di ATB dip. anziani: 61% Uso di ATB dip. disabili: 9%

    26. 26 Somaglia - 19 Marzo 2009 Dipartimento anziani (278 pazienti)

    27. 27 Somaglia - 19 Marzo 2009 Dipartimento anziani (278 pazienti)

    28. 28 Somaglia - 19 Marzo 2009 Dipartimento anziani (278 pazienti)

    29. 29 Somaglia - 19 Marzo 2009 Errori terapeutici Imipemen Utilizzato in 12 casi (5%) 10 riferiti a I.V.U. + urinocoltura 2 riferiti a I.V.U. asintomatiche e senza urinocoltura

    30. 30 Somaglia - 19 Marzo 2009 Cosa fare per arginare le infezioni? Approccio sistemico (reti intra aziendali, reti internazionali, percorsi per pazienti); Gruppo operativo dedicato; Referente infermieristico e medico; Sorveglianza delle infezioni; Monitoraggio del sistema d’uso degli antibiotici; Tutela della salute delle persone; Indirizzi e le procedure specifiche sulle principali problematiche.

    31. 31 Somaglia - 19 Marzo 2009 Da dove si deve partire?

    32. 32 Somaglia - 19 Marzo 2009 Colonization of dental plaques. A reservoir of respiratory pathogens for hospital-acquired pneumonia in institutionalized elders. Ali A. El-Solh, C. Pietrantoni and Coll. Chest 2004; 126 – n° 5; 1575 -1582

    33. 33 Somaglia - 19 Marzo 2009 La cattiva igiene dentale č stata collegata alla colonizzazione, da parte di germi patogeni, dell’apparato respiratorio in ospiti ricoverati in reparti di lungo - degenza (RSA). Lo scopo di questo studio č quello di evidenziare l’esistenza di una correlazione tra la colonizzazione, da parte di germi patogeni, della placca dentale e l’insorgenza d’infezioni delle basse vie respiratorie.

    34. 34 Somaglia - 19 Marzo 2009 Di 49 ospiti di una RSA, ricoverati in reparti di terapia intensiva per gravi patologie (E.P.A - 7 pz; incidenti cerebro vascolari - 9 pz; shock settico - 12 pz; BPCO - 7 pz), č stata valutato lo stato dei denti e le relative indagini colturali. Su 14 ospiti che avevano sviluppato una polmonite č stato eseguito anche il Lavaggio Bronco - Alveolare (BAL). I germi patogeni isolati dalla placca dentale e dal BAL sono stati confrontati tra di loro.

    35. 35 Somaglia - 19 Marzo 2009

    36. 36 Somaglia - 19 Marzo 2009 38 ospiti (57%) avevano la placca dentale colonizzata con germi patogeni e tra di loro spiccavano: Staph. aureus (45%) Bacilli Gran Negativi (42%) Ps. aeruginosa (13%)

    37. 37 Somaglia - 19 Marzo 2009 Gli accertamenti eziologici sono stati fatti su 10 ospiti con polmonite acquisita in ospedale (HAP) Su 13 isolati con BAL, 9 patogeni respiratori corrispondevano genetica-mente con quelli recuperati dalla placca dentale di 8 ospiti

    38. 38 Somaglia - 19 Marzo 2009 Colonization of dental plaques Questo studio suggerisce che i patogeni che colonizzano la placca dentale possono essere un importante serbatoio per polmoniti acquisita in ospedale (HAP). I prossimi studi dovranno definire se l’igiene orale quotidiana, negli anziani istituzionalizzati, potrŕ ridurre il rischio di polmoniti in questa popolazione “fragile”.

    39. 39 Somaglia - 19 Marzo 2009 Perché non istituire un programma attivo per operatori sanitari con lo scopo di addestrare il personale all’esecuzione della corretta igiene del cavo orale degli ospiti ricoverati in RSA?

    40. 40 Somaglia - 19 Marzo 2009 Anziani e igiene orale La scarsa igiene orale, la ridotta attivitŕ della vita quotidiana e la secchezza della mucosa orale (xerostomia) correlata all’uso di piů farmaci nella terapia quotidiana dell’anziano lungodegente, possono alterare il delicato equilibrio tra la struttura dei denti e i fluidi orali. Queste condizioni favoriscono la proliferazione di germi patogeni.

    41. 41 Somaglia - 19 Marzo 2009 La placca dentale, quindi, puň fungere da importante serbatoio di germi aerobi patogeni che sono l’origine di polmoniti acquisite in ospedale (HAP – hospital-acquired pneumonia)

    42. 42 Somaglia - 19 Marzo 2009 HAP – hospital-acquired pneumonia E’ la principale causa di morte tra le infezioni nosocomiali, con una percentuale di decessi pari a circa il 16%.

    43. 43 Somaglia - 19 Marzo 2009 L’ambiente

    44. 44 Somaglia - 19 Marzo 2009 Lo sporco presente sulle superfici č costituito da sostanze organiche ed inorganiche e, spesso, č ricco di microrganismi che contribuiscono alla formazioni di un biofilm che favorisce la moltiplicazione dei germi. L’abbattimento di questa carica si ottiene con semplici operazioni di pulizia, eliminando da prima lo sporco e poi sanificando gli ambienti di vita.

    45. 45 Somaglia - 19 Marzo 2009 Esperienza del P.O. S. Leonardo Asl Na 5 Punti critici in sala operatoria e degenza Pareti Pavimenti Scialitica Lettino Lavabo Lavandino Bagnetti Imboccature rubinetti Prese d’aria Analisi quantitative (UFC/cm2) Analisi qualitative (+/-) Contaminanti: Pseudomonas spp. (Ps aeruginosa) Enterobatteri (E. Coli) Staph. Aureus Aspergillus spp (qualitativo)

    46. 46 Somaglia - 19 Marzo 2009 Superfici e batteri Le superfici piů contaminate sono: lavandini – pavimenti – bagni – lettini Ps. aeruginosa – E. coli: la loro presenza puň essere legata ad una non corretta pulizia per la presenza di ristagno di acque reflue e di materiale fecale S. aureo: fa pensare ad una scarsa igiene delle mani e conseguente contaminazione di lenzuola e di camici

    47. Riduzione di altre fonti d’infezione

    48. 48 Somaglia - 19 Marzo 2009 Fisioterapisti, infermieri e medici sono a “rischio” di contrarre batteri resistenti. Sui guanti e sugli indumenti di lavoro di ospedali e case di cura italiani č stato isolato l’M.R.S.A. Anche le mani e i telefoni cellulari si possono trasformare in ricettacolo di batteri multiresistenti.

    49. 49 Somaglia - 19 Marzo 2009 Le figure professionali a rischio per contaminazione delle mani: Fisioterapisti (100%) Infermieri (60%) Medici (50%) O.T.A. (20%)

    50. 50 Somaglia - 19 Marzo 2009 I CELLULARI del personale sanitario risultano contaminati nel 95% dei casi da batteri e “solo” nel 50% da 2 o 3 specie batteriche: 1 su 4 (25%) č contaminato da Staf. aureo (nel 52% si tratta di M.R.S.A.) Nel 17% troviamo GRAM- di cui il 31% resistente alle cefalosporine

    51. 51 Somaglia - 19 Marzo 2009 Conclusione Quindi il miglioramento qualitativo di una RSA si ottiene, non solo con il miglioramento strutturale, ma anche con l’adozione di misure di controllo sulle infezioni, con una migliore pulizia degli ambienti, con l’uso corretto degli antibiotici, ma soprattutto applicando un corretto lavaggio e disinfezione delle mani.

    52. 52 Somaglia - 19 Marzo 2009 INFINE! “La salute č nelle Nostre mani”

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