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PROGETTO di MIGLIORAMENTO 2009-11 Migliorare la relazione di aiuto infermieristica

PROGETTO di MIGLIORAMENTO 2009-11 Migliorare la relazione di aiuto infermieristica con la persona affetta da demenza in strutture Residenziali, con l’applicazione sperimentale di un piano assistenziale infermieristico Metodologia e risultati della sperimentazione

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PROGETTO di MIGLIORAMENTO 2009-11 Migliorare la relazione di aiuto infermieristica

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Presentation Transcript


  1. PROGETTO di MIGLIORAMENTO 2009-11 Migliorare la relazione di aiuto infermieristica con la persona affetta da demenza in strutture Residenziali, con l’applicazione sperimentale di un piano assistenziale infermieristico Metodologia e risultati della sperimentazione Dott.ssa Rigon Luisa Anna Presidente di Formazione in Agorà Scuola di Formazione alla Salute Padova Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  2. Introduzione Quando pensiamo ad una Persona con demenza o con Alzheimer pensiamo subito alla sua malattia… la “MALATTIA” Per il professionista infermiere, assume sfumature diverse con l’utilizzo di 3 termini inglesi 1 illness, 2 disease, 3 sickness. Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  3. Introduzione Definizioni di malattia 1- illness patologia, malessere organico verso cui è indirizzato l’agire dei professionisti sanitari: Medico, Infermiere, Fisioterapista etc… Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  4. Introduzione Definizioni di malattia 2-disease è il riconoscimento e legittimazione socialedell’essere malato. il ruolo di malato si fonda su l’ “obbligo”di considerare il proprio stato come indesiderabile e di cercare l’aiuto professionalmente competente; nonché su due diritti: 1 - esenzione dalle responsabilità normali del ruolo sociale e 2 - da ogni responsabilità per la propria situazione. Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  5. Introduzione Definizioni di malattia 3- sickness esperienza soggettiva che la persona fa del proprio star male, influenzata dal proprio contesto culturale e sociale di appartenenza. Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  6. Introduzione l’infermiere sceglie di“prendersi cura” della persona con problemi di salute focus sulla sickness: gli stati d’animo, le variazioni, le percezioni per un’assistenza infermieristica terapeutica personalizzata. Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  7. Introduzione Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  8. Materiali e metodi Studio prospettico Periodi di sperimentazione dal 1 marzo al 31 dicembre 2011 1° Fase dal 14.03 al 15.06.2011 23 utenti 2° Fase dal 18.07 al 10.09.2011 11 utenti 3° Fase dal 19.09 al 12.11.2011 12 utenti Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  9. Materiali e metodi Campione di studio n.49persone con demenza arruolate nella sperimentazione n.3 drop out n.46persone con demenza a cui è stato effettivamente sperimentato il PAI Range di età da 55 a 101 anni Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  10. Materiali e metodi LoZainoe l’attrezzaturascientificadell’infermiere • processo di assistenza infermieristico: PAI • modello della Narrazione • modello teorico infermieristico : Gordon • tassonomie:NNN - diagnosi infermieristiche :NANDA-I - risultati infermieristici: NOC - Interventi infermieristici: NIC 5. documentazione sanitaria infermieristica cartacea:DSI Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  11. Materiali e metodi 1- Processo di assistenza infermieristico: PAI • è il metodo scientifico, • costituito da una sequenza di fasi e da un insieme di regole • con lo scopo di individuare i bisogni/problemi di salute della persona • e di gestire le prestazioni assistenziali più idonee a risolverli. Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  12. Materiali e metodi 1- Processo di assistenza infermieristico: PAI È un metodo di natura cognitiva, dinamico e ciclico, centrato sui problemi di salute, le risorse e le risposte della persona assistita, pianificato e diretto al conseguimento di risultati, flessibile, applicabile universalmente. Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  13. Materiali e metodi 1- PAI si compone di 6 fasi • accertamento infermieristico -modello teorico GORDON • diagnosi infermieristiche -NANDA-I 2009-11 • pianificazione risultati infermieristici - NOC • pianificazione interventi infermieristici - NIC • gestione prestazioni assistenziali - NIC e attività • verifica e valutazione dei risultati - indicatori NOC Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  14. Materiali e metodi – 1-PAI a 6 fasi Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  15. Materiali e metodi 2- modello della Narrazione – Fasi La narrativitàè un processo per ricostruire il mondo della vita: le malattie, secondo Good (1994), non si verificano nel corpo ma nella vita, nel tempo, in un luogo, nella storia, nel contesto dell’esperienza vissuta e nel mondo sociale. Lenarrazionisono: • centrali per capire l’esperienza della malattia, per collocarla in relazione ad altri eventi ed esperienze esistenziali • sono presentate in un ordine significativo dato dalle persone che vivono questa esperienza • significative in termini assistenziali, poiché diventano uno strumento di conoscenza utile in tutto il processo assistenziale Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  16. Materiali e metodi 2-modello dellaNarrazione – Fasi ACCOGLIENZA realizzando una relazione empatica, per comprendere l’altro, la sua essenza, la sua globalità CONOSCENZA PROGETTO Il racconto dell’utente diventa fondamentale, perché sono i suoi vissuti che rendono il progetto assistenziale dotato di senso, personalizzato, individuale PERMANENZA E’ la fase in cui si realizza una co-gestione dell’assistito, in quanto le scelte sono condivise, pur tenendo conto dei diversi ruoli esercitati. CONGEDO - CONTINUITA’ Si distingue: - la fase in cui un’assistenza si conclude, con recupero dell’autonomia o per un lutto - la fase in cui il prendersi cura è continuativo e permette alla persona, nella sua cronicità, di mantenersi inserita nel suo contesto di relazioni, valorizzandone i significati soggettivi e garantendo un adesione al programma terapeutico, il mantenimento dell’autonomia possibile e una buona qualità di vita. Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  17. Materiali e metodi 3- Modello teorico :11 modelli funzionali Gordon Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  18. Materiali e metodi – tassonomie NNN Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  19. Risultati Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  20. Risultati Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  21. Risultati Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  22. Discussione 1° passaggio Sperimentazione Fase 1–DSI a 33 pagine - solo accertamento Gordon Sperimentazione Fase 2–DSI a 52 pagine - Rinforzo formativo - Introduzione modello narrativo - Accertamento Gordon Sperimentazione Fase 3–DSI a 52 pagine - Rinforzo formativo - Approfondimento modello narrativo - Accertamento Gordon Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  23. Discussione 2° passaggio Da….. dati hard fisici e biologici legati al fare a ….. dati soft relazionali e affettivi legati all’essere presenti Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  24. Discussione 3° passaggio - diagnosi, risultati e interventi Da….. • MODELLO di PERCEZIONE e di GESTIONE DELLA SALUTE 2 MODELLO NUTRIZIONALE e METABOLICO 3 MODELLO di ELIMINAZIONE 4 MODELLO di ATTIVITA’ e di ESERCIZIO FISICO • MODELLO di RIPOSO e di SONNO a ….. 6 MODELLO COGNITIVO e PERCETTIVO 7 MODELLO di PERCEZIONE DI SÉ e di CONCETTO DI SE’ 8 MODELLO di RUOLI e di RELAZIONI 9 MODELLO di SESSUALITA’ e di RIPRODUZIONE 10 MODELLO di COPING e di TOLLERANZA ALLO STRESS 11 MODELLO di VALORI e di CONVINZIONI Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  25. Applicabilità 7 Centri di Servizio • adozione del PAI a tutti gli utenti residenti • allargamento della narrazione a famigliari, care-givers, volontari • estensione della documentazione agli altri professionisti sanitari e sociali del team • passaggio a documentazione informatizzata altri Centri di Servizio del Bassanese avvio della medesima fase di formazione, sperimentazione e adozione del PAIcon i passaggi di cui sopra ambito territoriale e ambito ospedaliero locale e non adozione dei medesimi “strumenti” standardizzati al fine di concentrarsi molto di più sugli aspetti specifici del bisognoassistenziale Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  26. Applicabilità Ingredienti della “ricetta” Persone meravigliose Studio Accettare il nuovo, il cambiamento Cambiare costa Perché lo facciamo? per la bellezza utile Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

  27. Conclusioni desiderare scegliere trovare la volontà di agire con passione in sinergia con tutti partendo dal nostro centro dal fatto di essere persone infermieri al servizio di persone rese preziose dal magico gioco della loro vita Luisa Anna Rigon - Vicenza, 12 maggio 2012

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