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Niccolò Cusano

FILOSOFI RINASCIMENTALI.

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Niccolò Cusano

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Presentation Transcript


  1. FILOSOFI RINASCIMENTALI La gnoseologia di Nicola Cusano si fonda sull'idea che la possibilità di conoscenza si basa sulla proporzione fra noto e ignoto: quanto non si conosce, lo si può conoscere solo mettendolo in relazione con ciò che già si conosce. Ma ciò è possibile solo se la cosa ignota abbia un minimo a che fare con ciò che già si conosce. La posizione della "dotta ignoranza" è l'unica che si può prendere di fronte a Dio, quale Essere perfetto e infinito, inattingibile alla possibilità conoscitiva umana, imperfetta e finita. Per questo si può parlare di teologia negativa: sapiente non è colui che possiede la verità, ma colui che è consapevole della propria ignoranza, dei propri limiti. Viceversa, l'ignorante assoluto non ha neppure coscienza della propria ignoranza. Niccolò Cusano (in lat. Nicolaus Cusanus o Nicolaus de Cusa, in ted. Nikolaus Krebs von Kues o Nikolaus Chrypffs; Kues, 1401 – Todi, 11 agosto 1464) Fu cardinale, teologo, filosofo, umanista, giurista, matematico e astronomo tedesco. La sua opera più famosa del 1440 è la De docta ignorantia. Ebbe un ruolo fondamentale nel riallacciamento dei rapporti tra Chiesa bizantina e Chiesa cattolica e nell’organizzazione del Concilio di Ferrara-Firenze (1438-1439).

  2. FILOSOFI RINASCIMENTALI Niccolò Cusano (in lat. Nicolaus Cusanus o Nicolaus de Cusa, in ted. Nikolaus Krebs Von Kues o Nikolaus Chrypffs; Kues, 1401 – Todi, 11 agosto 1464) Nella metafisica Nicola Cusano riflette sul rapporto tra mondo e Dio. Il mondo (inteso come ordine fisico) è tutto contenuto in Dio, ed è dunque implicitoin Lui, poiché Egli stesso è la complicatiodi tutte le cose, ovvero l'implicazione che ogni cosa ha in sé. Ma Egli ne diviene anche l’explicatio, cioè l'esplicazione, in quanto si dispiega nelle cose stesse, rimanendo, comunque al di là di esse, come accade con l’unità matematica. Mentre le cose nel mondo sono limitate ed opposte fra loro, in Dio invece sono compresenti: Coincidentia oppositorum. Dio, però, rimane al di là del mondo ed è assolutamente trascendente. Con tale visione, Cusano avversa la concezione aristotelica dell'universo, affermando che la Terra non può essere il centro dell'universo, poiché l'universo è illimitato (in quanto dispiegamento divino), ed è Dio il centro dell'universo. L’universo non ha né un centro, né una periferia. Inoltre, ritiene che possano esserci altri mondi abitati da esseri più o meno simili a quelli della terra.

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