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Intervista al genio della porta accanto

Intervista al genio della porta accanto. Cianca Giovanna Università Cattolica Milano Corso di Matematiche Elementari da un punto di vista superiore avanzato anno 2010 - 2011. Cianca Emanuele, detto anche er Cianka nato a Roma nel 1972 Restauratore di mobili. Prime esperienze artistiche.

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Intervista al genio della porta accanto

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Presentation Transcript


  1. Intervista al genio della porta accanto Cianca Giovanna Università Cattolica Milano Corso di Matematiche Elementari da un punto di vista superiore avanzato anno 2010 - 2011

  2. Cianca Emanuele, detto anche er Cianka nato a Roma nel 1972 Restauratore di mobili

  3. Prime esperienze artistiche • Da bimbo colorando con le cere e giocando con il pongo. Mi ricordo che modellare il pongo o il das mi piaceva tanto. Mi piacevano tanto anche i colori. • Poi amavo disegnare…

  4. Emanuele – scuole elementari

  5. Disegno alle scuole medie • Scomposizione degli oggetti nello spazio. • Raggi di luce che tagliano gli oggetti e che colora. • Tecnica del puntinato

  6. Esperienze scolastiche • Ricordi a scuola da bambino come andavi, se ti piaceva la matematica, la geometria, se l’arte che ora pratichi traspariva in qualche dimensione da alcune materie, quali? • A scuola andavo con il pulmino! Mi applicavo soprattutto nelle discipline tecniche. L’arte che ora pratico è frutto di quelle applicazioni.

  7. Rendimento scolastico • Comunque andavo bene! Risultati soddisfacenti ma al di sotto delle capacità (così hanno sempre detto le maestre o i professori).

  8. Percorso studi • Che percorso di studi hai fatto? Lo hai scelto tu? Dopo le scuole dell’obbligo ho seguito l’interesse per la matematica e la fisica. Mi sono iscritto all’istituto tecnico. Sì, l’ho scelto io anche se avrei preferito, a posteriori, frequentare scuole artistiche. • Hai incontrato delle difficoltà? • Le difficoltà nascevano con gli obblighi e le restrizioni di campo.

  9. Progetto studi • Hai scelto gli studi con la prospettiva di svolgere poi un qualche mestiere? • No! Quando l’ho fatto mi sono pentito ed ho cercato d’andare oltre il mestiere. Ho cercato in questo modo di trarre profitto da quanto appreso per obbligo.

  10. Esperienze a scuola • Ricordi esperienze formative scolastiche particolarmente interessanti? • Alle superiori i laboratori tecnici! Dei percorsi obbligati che, in un secondo momento, mi hanno dato molto dal punto di vista della formazione.

  11. Roma mercato dell’antiquariato In via Casali di San Basilio

  12. Professione: restauratore • Puoi descrivere il tuo lavoro? • Difficile descriverlo, anche perché io l’ho imparato facendolo. • Perché l’hai scelto? • L’ho scelto perché ho fatto mia una concezione: - L’artista mangia con il restauro

  13. Puoi spiegarti meglio? • Se fai solo l’artista non campi! • Fare restauro vuol dire anche fare preventivi, carico pesante di mobili, pagare affitti dei locali, pagare i materiali, lavorare su commissioni, partecipare a mercati e vendite. Tutto questo non si concilia col desiderio di creare liberamente senza preoccupazioni di costi e di vendite.

  14. Con questa risposta sei riuscito meglio a descrivere il tuo lavoro. • Sì, spesso il restauro viene considerato solo nel senso di “aggiustare cose”. Ma il restauro è soprattutto conservativo, serve per mantenere in forma le cose e più l’oggetto non viene restaurato, più acquista di valore e rivela una qualità superiore. Un po’ come accade nel fisico umano in rapporto alle malattie!

  15. Riparazione

  16. Fondamentali strumenti di lavoro • Tenaglie, martello, seghe, pialla, pianuzza, spontarola (termine romanesco, fa parte delle pialle), sega a sciabola, sega a serracchio, cacciaviti, chiodi, morza, morzetti, sergenti (mozzetti grandi) squadra, spatole, cacciachiodi (una specie di punteruolo) punte a raschiare, scalpelli raspe, sgurbie (scalpelli curvi per cesellare) spazzola di ottone.

  17. Prodotti materiali • Non bastano gli attrezzi, sono fondamentali anche i prodotti: • Gommalacca, • alcool (94°), • carta vetra - smeriglio, • stucchi, • terre coloranti e ossidi di ferro, • Olio paglierino

  18. sverniciatore, • lana d’acciaio, • cera d’api e carnauba e trementina ( si mischiano) • cotone idrofilo • colla vinilica e colla cervione (a caldo).

  19. E alcuni macchinari • Trapano, • levigatrice a nastro, • troncatrice, • smerigliatrice a ferro.

  20. Restaurazione e costruzione • Ho smontato alcune botti della zona del Chianti ed ho usato il legname (castagno) per costruire tavoli, panche, mensole. • Per ripulire il legno ho usato la spazzola di ottone e per lasciarlo grezzo la gomma lacca che lo impregna e lo protegge.

  21. Botti all’origine, prima del restauro

  22. Con incastro, colla e scassi (tasselli di legno)

  23. Incastro e colla • Base del tavolo

  24. Tavolo realizzato nel laboratorio di Trastevere - Roma

  25. Tavolo e panca consegnati al committente Presso un’azienda vinicola in Toscana

  26. Altri esempi - ricostruzione

  27. Restauro in corso

  28. Restauro concluso

  29. Portone antico restaurato Roma

  30. Conoscenze e ambiti di studio • Per svolgere il tuo lavoro applichi delle conoscenze: di che tipo sono? • Continuamente applico conoscenze che vengono dal vissuto (altri lavori). • Si rende necessario per te coltivare qualche studio sulla geometria , o su quale materia? • Gli studi di fisica, meccanica, chimica e geometria elementare che ho fatto mi danno la base per poter imparare dall’esperienza.

  31. Personalità • Come vedi te stesso in rapporto agli altri, ti senti socievole? • Sono sempre stato socievolmente introverso! • Ti senti un artista, una persona geniale, te ne accorgi? • Se ne accorgono gli altri. Io ne deduco che lo sono. • Gli altri ti fanno notare qualche cosa in merito, quando? • Quando eseguo qualche lavoro o trovo soluzioni semplici alle quali nessuno aveva dato credito.

  32. Azioni - interazioni • Questo tuo modo di essere senti che influisce anche su altri tuoi ambiti di espressione? • Certo! Per esempio nel mio modo di camminare o di guidare, o come vivo le relazioni con altre persone. Persino nei miei pensieri cerco sempre la soluzione più lontana e discutibile!

  33. Matematica, geometria, fisica • Cosa pensi della matematica, della geometria, della fisica? • La fisica viene espressa in natura da tutte le manifestazioni. La matematica ne descrive gli accadimenti. La geometria riesce a farmi visualizzare quello che la matematica esprime riguardo gli accadimenti fisici o chimici.

  34. Forme e teoremi • Se ti chiedo di pensare a forme geometriche o teoremi per te significativi, cosa mi risponderesti? • La forma geometrica del DNA. • Il teorema di Pitagora che sposa perfettamente geometria elementare, matematica, e fenomeni fisici.

  35. Incisione su legno e su pietra Filmato visibile in modalità presentazione

  36. Arti geometriche e società • Tra arti geometriche/artistiche e società, che rapporto vedi? • Le arti geometriche sono il frutto del nostro pensiero, applicato alla nostra concezione del bello o del funzionale. La società ha come base la normalità che in geometria si chiama anche ortogonalità. Troppo limitata come visione in un mondo circolare.

  37. Come insegnare • Come credi che possa intendersi adeguato un metodo di insegnamento della matematica, della geometria o della fisica nelle scuole? • Con l’applicazione pratica oltre che teorica

  38. Geometria e il bambino • Per spiegare che cos’è la geometria ad un bambino? • Farlo giocare con i Lego, camminare sul ciglio di un marciapiede o fargli colorare gli spazi in un disegno delineato. Fargli misurare gli spazi con i propri arti.

  39. Restauro e il bambino • Oppure puoi spiegare che cos’è l’arte del restauro ad un bambino? • Non a parole. Non è solo aggiustare. Restaurare è toccare, vedere sentire... tutto con coscienza data dallo studio e dall’esperienza.

  40. Vuoi lasciarci un altro messaggio? • In un mondo sferico o in un universo circolare, in un DNA ellittico che significato può avere la normalità se non il distacco dalla natura?

  41. Il legno scultura

  42. Il legno che diventa oggetto Porta biglietti da visita

  43. Disegno in china nera • “Ho colorato il foglio bianco con il nero e fatto emergere le immagini bianche. • Non avevo prima di iniziare la visione completa del lavoro da concludere”

  44. Volti di donna

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