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Arezzo, 19 febbraio 2011

LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO IERI, OGGI, DOMANI. Quale impostazione per il futuro, idee ed esperienze. Dott. Domenico Sallese Direttore Dipartimento della Prevenzione Azienda USL 8 - Arezzo. Arezzo, 19 febbraio 2011. Indirizzi Internazionali. Convenzione ILO n.161 del 1985

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Arezzo, 19 febbraio 2011

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Presentation Transcript


  1. LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO IERI, OGGI, DOMANI Quale impostazione per il futuro, idee ed esperienze Dott. Domenico Sallese Direttore Dipartimento della Prevenzione Azienda USL 8 - Arezzo Arezzo, 19 febbraio 2011

  2. Indirizzi Internazionali Convenzione ILO n.161 del 1985 sui Servizi di prevenzione Multidisciplinary services oriented to health risk prevention and health Promotion. Quality-oriented services founded on sound evidence-based practice . DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  3. Normative Legge 833/78 artt. 20 e 21. D.Lgs. 502/92 art. 7. D.Lgs. 517/93 art. 8. D.Lgs. 626/94 Legge Regione Toscana 40/05 art.67. D.Lgs. 81/08 DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  4. VIGILANZA PROMOZIONE Il Ruolo dei Servizi PISLL E’ QUELLO DI PROMUOVERE LA PREVENZIONE E VIGILARE SULL’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE IN COLLABORAZIONE CON DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE MODULATORE del sistema

  5. I POSSIBILI APPROCCI DELLE IMPRESE VERSO LA SSL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  6. Riscontro Azione del Servizio PISLL A situazione di inadempienza per assenza di applicazione della normativa Situazione d’inadempienza per incompletezza o inadeguatezza nell’applicazione della normativa Repressione Sanzione ex D.Lgs 758/94 AREA ESIGIBILITÀ B Situazione d’applicazione della normativa con bassa qualità e bassa efficacia del prodotto ottenuto Controllo AREA MIGLIORAMENTO C Situazione d’applicazione della normativa con buona/alta qualità del prodotto ottenuto Assistenza, promozione AREA PREMIALITÀ I POSSIBILI APPROCCI DEI PISLL VERSO LE IMPRESE DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  7. VIGILANZA AREA ESIGIBILITÀ (prosecution) SANZIONE OBIETTIVI DI ALLINEAMENTO AL RISPETTO DELLA NORMATIVA DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  8. VIGILANZA Attività di verifica delle conformità dell’organizzazione dei processi lavorativi alla legislazione in materia di sicurezza e igiene del lavoro. DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  9. VIGILANZA Le coordinate possibili Programmazione coerente ai bisogni di salute presenti nel contesto territoriale: attività con rischi più elevati ( edilizia, agricoltura,cave, aziende con indici infortunistici elevati > flussi INAIL) Coordinamento con gli altri enti di controllo: evitare sovrapposizioni, aumentare copertura del territorio, vigilanza integrata per sicurezza e legalità. Comunicazione della propria programmazione: trasparenza dei criteri di scelta adottati. Protocolli condivisi con l’ AG: per selezione e conduzione delle inchieste infortuni e di malattie professionali. DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  10. Il Nucleo Operativo Provinciale F A INPS INAIL ASL PISLL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE DPL VIGILI DEL FUOCO

  11. CONTROLLO AREA MIGLIORAMENTO (empowerment) DISPOSIZIONE OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  12. CONTROLLO Attività più generale preordinata alla promozione e alla verifica dell’adeguatezza dei processi e dei comportamenti messi in atto dai soggetti interessati al fine di garantire una efficace tutela della salute dei lavoratori. DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  13. CONTROLLO Le coordinate possibili Sviluppo del confronto con i soggetti aziendali della prevenzione:piani mirati di intervento o di comparto le forze sociali: protocolli di intesa con i comitati paritetici territoriali gli Enti locali: protocolli per la gestione degli appalti pubblici. DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  14. ASL 8 - Arezzo Piano mirato affinazione Dipartimento della Prevenzione Settore PISLL

  15. PROTOCOLLO D'INTESA DI BUONA PRATICA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA GESTIONE DEGLI APPALTI OPERE PUBBLICHE DEL COMUNE DI AREZZO23-02.2011 Protocollo di intesa diretto a programmare, ferme restando le specifiche competenze di ogni soggetto, interventi di prevenzione congiunti e finalizzati a garantire la sicurezza e l'igiene del lavoro durante la realizzazione delle opere,nonché finalizzato a garantire la corretta e trasparente gestione dei rapporti di lavoro tra Ditte Appaltatrici, Ditte Esecutrici, il Comune di Arezzo, l'Azienda USL 8 di Arezzo, la Scuola Edile, i Comitati Paritetici Territoriali, i Coordinatori della Sicurezza, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni dei Datori di Lavoro DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  16. PROTOCOLLO D'INTESA PER AZIONI INTEGRATE DI COORDINAMENTO SULLA SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI NEL SETTORE EDILE 01/02/2010 TRA ASL8, Settore di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro DPL, Direzione Provinciale del Lavoro INAIL sede di Arezzo INPS sede di Arezzo Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e ANCE di Arezzo; Confartigianato Imprese Arezzo; CNA Arezzo; FILLEA – CGIL Arezzo FILCA – CISL Arezzo FeNeal – UIL Arezzo DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  17. PROTOCOLLO D'INTESA PER AZIONI INTEGRATE DI COORDINAMENTO SULLA SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI NEL SETTORE EDILE 01/02/2010 • L’obiettivo primario è quello di intraprendere ogni iniziativa utile ad armonizzare le attività del CPT con quella degli Organi di Vigilanza nei cantieri di edilizia pubblica e privata, attraverso le seguenti azioni: • -          Monitoraggio delle violazioni maggiormente ricorrenti e analisi dei dati delle notifiche preliminari al fine di rendere più proficua l’attività dei tecnici del CPT; • -          Esame congiunto dei quesiti posti dai predetti tecnici; • -          Attività volta alla formazione ed all’aggiornamento di tutti i soggetti coinvolti nel processo di sicurezza in edilizia ed in particolare: • -         le imprese edili; • -         i tecnici del CPT; • -         i coordinatori per la sicurezza; • -         i committenti dei lavori ed in particolare gli Enti pubblici. • -          Pubblicazione e divulgazione di materiale informativo con l’obiettivo di indirizzare gli imprenditori del settore edile verso la realizzazione di un cantiere “etico”, nel quale vengono difesi i valori della sicurezza, della salute e della regolarità del rapporto di lavoro. DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  18. PROMOZIONE ED ASSISTENZA AREA PREMIALITÀ (promotion) SCONTI PREMI ASSICURATIVI INAIL GRADUAZIONE DEL RISCHIO PRIORITÀ DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  19. PROMOZIONE ED ASSISTENZA Assistenza, formazione ed informazione nei confronti delle varie componenti del mondo del lavoro finalizzate alla promozione e sviluppo della prevenzione dei rischi lavorativi in linea con la nuova cultura europea, anche sulla base di criteri ed indicazioni condivise DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  20. PROMOZIONE ED ASSISTENZA Le coordinate possibili Attività di informazione e supporto: Attivazione di sportelli informativi, soprattutto per i contesti (piccole imprese) ed i soggetti deboli (RLS, immigrati). Pareri preventivi: per Nuovi Insediamenti, Piani regolatori ecc. Attività formative: RSPP, Medici Competenti, RLS. Iniziative di educazione alla salute e di sostegno: Rete delle scuole. Sorveglianza sanitaria: ex esposti a cancerogeni. DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  21. Un modello di assistenza per lavoratori ex esposti ad amianto realizzato dalla U.O. Igiene Salute Luoghi Lavoro –Az.USL8 Arezzo C.Palumbo; R.Anulli; D.Sallese; S.Fani; M.Rossi; Roma,Congresso Naz.le Simlii 1- 4 dicembre 2010 DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE Regione Toscana Azienda USL 8 Arezzo Sede legale e Centro Direzionale Via Curtatone, 54 52100 Arezzo Telefono 0575 2551

  22. PROMOZIONE ED ASSISTENZA Le coordinate possibili Promozione, e attuazione di specifici Piani per la Salute, a supporto della Conferenza Sanitaria e sociale territoriale, svolta  in collaborazione con enti e associazioni, indirizzati alla conoscenza dei rischi comuni agli ambienti di vita e di lavoro, a favorire l’accesso al sistema della prevenzione dei soggetti più svantaggiati ( extracomunitari, nuovi poveri, disabili) Promozione delle buone pratiche per il miglioramento organizzativo negli ambienti di lavoro: Sistemi di gestione della salute e sicurezza, codici di buona condotta e codici etici Promozione della salute nei luoghi di lavoro in collaborazione con i medici competenti: stili di vita (fumo, alimentazione, alcol, attività fisica) DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  23. PROTOCOLLO DI INTESA ASL 8, CONFINDUSTRIA AREZZO, INAIL, CGIL, CISL E UIL PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO10 Settembre 2007 • L’applicazione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro in un gruppo di imprese industriali della Provincia. • L’idea nasce dalla consapevolezza che il confronto e la collaborazione tra le parti sociali, Enti e Istituzioni possono produrre soluzioni innovative, idonee ed efficaci a tutelare ulteriormente la salvaguardia e l’integrità fisica dei lavoratori in un contesto economico-produttivo locale particolarmente sensibile all’adozione di comportamenti socialmente responsabili. • Il progetto consiste nella adozione di un Sistema che individua, all’interno della struttura organizzativa aziendale le responsabilità, le procedure i processi e le risorse per la realizzazione della politica di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  24. … ED INOLTRE Ricerca attiva della malattie correlate al lavoro legati ai rischi cancerogeni ed emergenti (ritmi e carichi lavorativi, psico-sociali), differenza di genere, età avanzata, differenze etniche, contratti atipici. Sorveglianza epidemiologica dello stato di salute dei lavoratori e dell’area del disagio lavorativo: chi deve dire come stanno i lavoratori oggi? DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  25. Elaborazione flussi informativi art. 40 Dati su esposizione a rischi lavorativi - femmine

  26. L’esposizione a silice nella microfusione dei metalli preziosi L’intervento di sorveglianza sanitaria della A.S.L.8 - Arezzo Domenico Sallese (3), Nicola Murgia (4), Roberta Anulli (1), Guglielmo Bauleo (2) , Margherita Rossi (1), Paola Scatolini (2), Giuseppe Abbritti (4), Giacomo Muzi (4) (1) U.F. P.I.S.L.L. Zona Aretina - (2) U.F. P.I.S.L.L. Zona Valtiberina - (3) U.O. Igiene e Salute L. L. - (4) Istituto Medicina del Lavoro Università di Perugia I FLUSSI INFORMATIVI

  27. Leonardo MP DOI – CeSaTra Project title 2010 Certified Safety VET Trainers: An experimental intervention to put in transparency and to recognise the competences of the trainers on safety matter in the European VET systems of the Construction sector List of Associated Partners The name of the file should be: “Leonardo MP DOI_ITE1_CeSaTra_[list of Associated Partners].xls" Name of organisation Type of institution City Country  1 Regione Toscana Regional Authority Florence Italy   2 Istituto Nazionale Previdenza Sociale National Authority Arezzo Italy   3 Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni Lavoro National Authority Arezzo    4 Azienda Sanitaria Locale 8 Regional Health Authority Arezzo Italy  5 Direzione Provinciale del Lavoro National Authority Arezzo Italy   6 Amministrazione Provinciale di Perugia Local Authority Perugia Italy  DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  28. “Sono Falegname.....Smetto di fumare”

  29. VIGILANZA PROMOZIONE Il Ruolo dei Servizi PISLL E’ QUELLO DI PROMUOVERE LA PREVENZIONE E VIGILARE SULL’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE IN COLLABORAZIONE CON CULTURA DELLA SICUREZZA NEI SOGGETTI OBBLIGATI E NEI LAVORATORI DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE MODULATORE del sistema

  30. Indirizzi Internazionali Convenzione ILO n.161 del 1985 sui Servizi di prevenzione Multidisciplinary services oriented to health risk prevention and health Promotion. IL Sistema pubblico soddisfa questa indicazione a patto che : certezza di risorse multidisciplinari in un quadro di rigore e di sviluppo ( Dr. Desideri ) DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  31. Indirizzi Internazionali Convenzione ILO n.161 del 1985 sui Servizi di prevenzione Quality-oriented services founded on sound evidence-based practice . Una sfida per il futuro che in parte già stiamo praticando: la valutazione dell’efficacia degli interventi preventivi ( EBP ) DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

  32. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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