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Gli Acidi

Istituto Comprensivo di Settala (Mi) - Scuola secondaria di 1° grado Classe 2B - a.s.2007/2008. Gli Acidi.

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Gli Acidi

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Presentation Transcript


  1. Istituto Comprensivo di Settala (Mi) - Scuola secondaria di 1° grado Classe 2B - a.s.2007/2008 Gli Acidi Il lavoro da noi presentato si compone di due attività: “Misuriamo il Ph” e “Gli acidi nel corpo umano”. La prima, strettamente sperimentale, consiste nella misurazione del grado di acidità (Ph) di alimenti o sostanze di uso quotidiano. La seconda, propone invece, i meccanismi di azione di alcuni acidi all’interno degli organi del corpo umano.

  2. Gli Acidi Il Ph delle sostanze nel corpo umano

  3. La Digestione e l' Acido Cloridrico LA LINGUA E IL GUSTO I Muscoli e l' Acido Lattico Il DNA e l' RNA L' Acido Urico Inizio

  4. IL pH DELLE SOSTANZE Acide o Basiche? Inizio

  5. COS'E' IL PH? Il pH indica il grado di acidità o basicità di una sostanza, rispetto a una scala di valori che va da 0 a 14. Per la misura del pH si utilizza l’indicatore universale; oggi vengono usati anche strumenti elettronici, denominati pH- metri (piaccametri), che visualizzano il valore di pH direttamente su un piccolo schermo. Inizio

  6. FINALITA' DELL'ESPERIMENTO classificazione di una sostanza in base alla sua acidità/ basicità. Inizio

  7. SOSTANZE ammoniaca, candeggina, coca cola, limone, arancia, aceto, patata, bicarbonato di sodio, solvente per unghie, succo di arancia, dentifricio, menta, tè, latte, acqua piovana, acqua potabile, acqua distillata, detersivo piatti, sapone liquido, yogurt, succo di limone. MATERIALI serie di contenitori, un indicatore universale, pipette Pasteur. Inizio

  8. Mettere ogni sostanza nel proprio contenitore. • Strappare dei piccoli pezzetti di indicatore. • Mettere i suddetti pezzetti a contatto con ciascuna sostanza. • Controllare ogni volta il colore dell'indicatore e confrontarlo con una scala di valori. • Costruire una tabella con 5 colonne: la prima indica la sostanza analizzata, la seconda il suo pH, le altre classificano le sostanze in acide, basiche e neutre. FASI DI LAVORO Inizio

  9. PH= 3 PH= 7 PH= 9 Inizio

  10. PH= 7 PH= 12 PH= 5 Inizio

  11. PH= 7,5 PH= 9 PH= 3 Inizio

  12. PH=8 PH=6 PH=6,5 Inizio

  13. PH=2 PH=8 PH=8,5 Inizio

  14. PH=6,5 PH=6 PH=6,5 Inizio

  15. PH=6 PH=3 PH=6 Inizio

  16. CONCLUSIONI Poiché il pH di una sostanza può assumere valori compresi tra 0 e 14 possiamo affermare che, tra le sostanze esaminate, 11 risultano acide, avendo pH inferiore a 7 (coca cola, limone, arancia, aceto, solvente per unghie, succo d'arancia, tè, latte, detersivo per piatti, yogurt e succo di limone), 7basiche, avendo pH superiore a 7 (ammoniaca, candeggina, patata, bicarbonato di sodio, dentifricio, menta, acqua piovana) e 2 neutrecon pH 7(acqua potabile e acqua distillata). 0<ph<14 Inizio

  17. LA LINGUA E IL GUSTO Il gusto del cibo è percepito dalla lingua. E' un organo prevalentemente muscolare fissato alla base della bocca. La lingua contiene migliaia di cellule molto sensibili ai sapori, dette PAPILLE GUSTATIVE. Le papille sono tondeggianti se viste dall'alto, mentre, in sezione hanno una forma a cipolla. Al loro interno si trovano i corpuscoli gustativi che sono delle piccole cellule di forma allungata. Le papille gustative riconoscono solo il sapore delle sostanze liquide, quindi è necessario che la saliva sciolga tutto quello che assaggiamo. Questi corpuscoli analizzano la sostanza e identificano gli elementi che vi sono disciolti. Le informazioni così raccolte, vengono quindi inviate al cervello. Inizio Indice

  18. AMARO -PAPILLE CIRCONVALLATE- ACIDO -PAPILLE FOLIATE- SAL,ATO -PAPILLE FILIFORMI- DOLCE -PAPILLE FUNGIFORMI- Il tempo impiegato dalle papille gustative ad analizzare il cibo è di undecimo di secondo,una valutazione fulminea affidata a 500.000 recettori che permettono di distinguere 5 sensazioni fondamentali: ildolcesulla puntadella lingua, l’acidoe ilsalatoai lati della lingua l’amaro e l’umani(quest'ultimo scoperto di recente) sul fondo della lingua. Può capitare, però, che la serie di messaggi che arrivano al cervello faccia cilecca: infatti, cibi di temperatura inferiore a 6-8 °C anestetizzano le papille gustative e attutiscono le sensazioni, mentre sopra i 45 °C prevale la sensazione termica (troppo caldo per l'appunto) e si annullano quelle legate al gusto. Indice Inizio

  19. LA DIGESTIONE E L’ACIDO CLORIDRICO Gli alimenti masticati, triturati, sminuzzati dai dentie impastati dalla saliva diventano il bolo alimentare. Esso viene spinto nella faringe e quindi nell'esofago per mezzo dei movimenti peristaltici, e … arriva con la deglutizione nei più avanzati dei laboratori chimici: lo STOMACO. HCl Indice Inizio

  20. Esofago Il cibo masticato arriva nello stomaco dall’esofago Il cibo impastato e rimescolato forma il chimo Il cibo passa nel tenue dove la digestione continua Intestino tenue Nella parete di questa cavità più di 35 milioni di GHIANDOLE GASTRICHE secernono i SUCCHI GASTRICI, liquidi molto acidi, contenenti ENZIMI e ACIDO CLORIDRICO che trasformano chimicamente gli alimenti in sostanze assimilabili dall’organismo. L’ACIDO CLORIDRICO attiva la PEPSINA che facilita la digestione delle proteine alimentari. Quest'ultime così denaturate (cioè separate) si scompongono in AMMINOACIDI, sostanze più semplici. Sotto l'azione dei succhi gastrici, il bolo alimentare nello stomaco viene trasformato in chimo e la digestione continua nell’ intestino. Indice Inizio

  21. Ho fame! Quando lo stomaco sta per diverse ore senza ingerire alcun alimento intensifica la secrezione dei succhi gastrici. L'effetto è l'aumento delle contrazioni gastriche che si traduce a sua volta nella sensazione di fame. L'acidità L'acquolina in bocca! Spesso basta l'odore del cibo per “preparare lo stomaco” ( cioè fargli produrre i succhi gastrici) e questo stimolo continua mentre si assapora. E… se poi il cibo non c'è … i succhi gastrici sono pronti a digerire solo l'acquolina! Questa sensazione è dovuta a un eccesso di secrezione di acido cloridrico (ipercloridria) e secondariamente al fatto che gli alimenti ristagnano troppo a lungo nello stomaco. Il piloro si blocca automaticamente prima che troppi succhi passino nell'intestino danneggiandolo. Indice Inizio

  22. I MUSCOLI L’ ACIDO LATTICO e L’acido latticoo lattato è quella sostanza che conferisce al latte vecchio il caratteristico gusto acido, ma è anche un sottoprodotto dell'attività anaerobica(senza l'aria) dei muscoli, durante uno sforzo fisico. Il lattato viene prodotto già a partire da basse intensità di esercizio: i globuli rossi, per esempio, lo formano continuamente anche in condizioni di completo riposo. Un uomo adulto normalmente attivo, infatti, produce circa 120 grammi di acido lattico al giorno; di questi 40 g sono prodotti dai tessuti aventi un metabolismo esclusivamente anaerobico (retina e globuli rossi) i rimanenti da altri tessuti (soprattutto muscolare). Indice Inizio

  23. Con l'attività fisica sale la richiesta di ossigeno, il combustibile necessario ai muscoli per funzionare. Quando il corpo, però, viene forzato oltre, i muscoli consumano molto glucosio e anche una maggiore quantità di ossigeno. Se l'organismo non riesce a soddisfare questa richiesta di ossigeno, produce così l'acido lattico, che provoca l'irrigidimento dei muscoli e il loro indolenzimento. Il corpo umano possiede, però, dei sistemi di difesa: grazie all'attività del fegatoedei reni può riconvertire l'acido lattico in glucosio. Il cuoreè, invece, in grado di metabolizzare l'acido lattico a scopo energetico, cioè lo utilizza come combustibile. Lo sapevi che… nella bocca, tra i vari batteri, il lattobacillo acidofilo ha il più alto potere cariogeno. Questo batterio si nutre del glucosio presente nei residui alimentari formando acido lattico come prodotto di rifiuto. Grazie alla sua acidità questa sostanza riesce a sciogliere un po’ per volta lo smalto dentale intaccando la dentina. Indice Inizio

  24. Il DNA e l’ RNA Esistono due tipi di acidi nucleici: il DNA (Acido Desossiribo Nucleico) e l'RNA (Acido Ribo Nucleico). Il primo è il detentore dell'informazione genetica; il secondo provvede a tradurre l'informazione genetica , contenuta nel DNA, nel linguaggio (cioè nella struttura) delle proteine. Gli acidi nucleici sono le molecole che contengono l'informazione genetica: il codice genetico, cioè l'insieme delle istruzioni necessarie alla fabbricazione delle proteine. Indice Inizio

  25. La molecola del DNA è formata da due lunghi filamenti uniti tra loro e avvolti a spirale l'uno sull'altro in modo da formare una doppia elica. I due lunghi filamenti, simili a una catena , sono formati, a loro volta, da singoli anelli, ciascuno dei quali costituisce l'unità fondamentale del DNA , il nucleotide. P Ciascun nucleotide è formato da una molecola di acido fosforico, da una di zucchero ( desossiribosio) Adenina Timina e da una base azotata. Guanina Citosina Insomma, si può immaginare il DNA come una scala a chiocciola, le ringhiere sono formate dalla successione zucchero-acido fosforico, i gradini dalle basi azotate. Ogni gradino sarà formato dalla coppia Adenina-Timina (A-T) o Guanina-Citosina (G-C) . Le coppie delle basi azotate sono quindi fisse, ma i "gradini" che formano si possono alternare in vario modo dando origine ad un gran numero di combinazioni. Indice Inizio

  26. P Adenina E' una catena singola di nucleotidi simili a quelli del DNA formato da una molecola di acido fosforico, da una di zucchero ( ribosio) Uracile e da una base azotata. Guanina Citosina Ma come otteniamo le nostre proteine? Le proteine sono prodotte in una struttura cellulare chiamata ribosoma. I ribosomi sono dei piccoli organuli che svolgono l'importante funzione di assemblare le proteine, secondo le istruzioni contenute in una importante molecola chiamata Acido Ribonucleico messaggero o RNA messaggero. Indice Inizio

  27. Quindi: Le informazioni genetiche, inizialmente immagazzinate nel DNA, vengono trascritte nell’RNA messaggero. Poi, il messaggio contenuto nell’ RNA messaggero viene tradotto, cioè convertito secondo precise regole, che nel loro insieme prendono il nome di codice genetico, nella sequenza di amminoacidi che costituisce la proteina. Indice Inizio

  28. Ricapitolando Le PROTEINE formano le CELLULE Il DNA forma le PROTEINE Le CELLULE formano il NOSTRO CORPO Indice Inizio

  29. COME SI TRASMETTE IL DNA DAI GENITORI AL FIGLIO? Il DNA (Acido DesossiriboNucleico) è il materiale genetico presente in tutte le cellule del nostro corpo. Ciascuna cellula, dalla pelle alla saliva, dal sangue al bulbo del capello, contiene lo stesso DNA sotto forma di 46 cromosomi; solo le cellule-uovo nella donna e gli spermatozoi nell’uomo contengono metà corredo cromosomico, ossia 23 cromosomi. Infatti, al momento del concepimento, lo spermatozoo, fondendosi con la cellula-uovo, ricompone, nella creatura in gestazione, il patrimonio di 46 cromosomi. Perciò ogni individuo riceve metà del proprio DNA dalla madre e metà dal padre biologico. Indice Inizio

  30. C5H4N4O3 L’ acido urico, sotto forma chimica, è un solido bianco e cristallino, inodore ed insapore, difficilmente solubile nell'acqua ( 1/15.000), il che spiega perché si può depositare nei tessuti dell'organismo. L'Acido Urico • L'acido urico si crea nel fegato a causa dei processi necessari per eliminare: • le cellule organiche vecchie o degradate per il ricambio cellulare che avviene incessantemente nel nostro corpo; • quelle derivate dall'alimentazione, infatti alcuni alimenti, pur non essendo acidi, creano con la loro digestione una notevole produzione di acido urico in quanto contengono molte PURINE, sostanze bianche e cristalline che si trovano nel nucleo delle cellule. Indice Inizio

  31. Una persona sana, ne elimina circa 340-500 mg al giorno tramite l'urina. Circa 200 mg vengono versati nella bile nel giro di 24 ore ed una minima quantità esce con il sudore. Se la sua presenza nel sangue supera i 70 milligrammi per litro al giorno il sangue si satura. Di conseguenza per liberarsene li deposita in alcuni tessuti sotto forma di minuscoli aghi assai sottili detti UMS (cristalli di URATO MONOSODICO). Il deposito degli UMS può creare varie patologie, tra queste: sclerosi, indurimento e formazione di calcoli renali, biliari ed epatici. Si può anche depositare nelle cartilagini delle articolazioni, nei muscoli creando reumatismi, ed in altre parti generando varie problematiche tra cui: gotta, sciatica, nevrite. Indice Inizio

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