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Argomenti. Breve introduzione ai metadatiStandard per la codificaInteroperabilit
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1. Riproduzione digitaledi fonti manoscritte(metadati descrittivi e reperimento delle risorse elettroniche) CORSO DI PERFEZIONAMENTO
SAPERI STORICI E NUOVE TECNOLOGIE
(Napoli, 6 giugno 2006)
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Paul Gabriele Weston
paul.weston@unipv.it
2. Argomenti Breve introduzione ai metadati
Standard per la codifica
Interoperabilitŕ
Funzioni dei service provider
Conclusioni
3. Cosa sono i metadati? Informazione strutturata sulle risorse
termine di nuovo conio utilizzato per indicare informazioni di tipo referenziale applicate a risorse elettroniche, simili per funzione alle notizie create nel tempo per rappresentare risorse tradizionali
schede di catalogo, citazioni bibliografiche, registri inventariali, ecc.
Descrivono specifici file, singoli oggetti o collezioni complesse
Archiviati a parte o facenti parte integrante della risorsa alla quale si riferiscono
4. In particolare, i metadati sono … informazioni elettroniche
utilizzabili direttamente dal computer
dotate di una struttura e di una semantica definite
che descrivono una risorsa
5. I metadati agevolano … l’identificazione delle risorse elettroniche
la loro autenticazione
la conservazione del contesto di origine
la ricerca delle risorse
l’accesso alle risorse raggiungibili via web
la raccolta delle informazioni (metadata harvesting) utili all’allestimento di dispositivi di mediazione e di conservazione
I metadati costituiscono il valore aggiunto della risorsa elettronica
6. Metadati nativi e aggiuntivi I metadati nativi si trovano in un documento fin dal momento della sua creazione, in quanto vengono creati dall’autore del documento o dal software in modo automatico
supportano il reperimento della risorsa
comprendono il nome del creatore del documento, il titolo, la data
I metadati aggiuntivi vengono creati da soggetti terzi per incrementare il valore della risorsa
supportano la selezione della risorsa
comprendono termini di vocabolario controllato, la descrizione, informazioni sui diritti
7. Metadati differenti per funzioni diverse descrittivi
descrizione della risorsa – autore, titolo, soggetto
amministrativi
gestione e amministrazione della risorsa – versione, fonti degli originali, date di creazione, modifica, ecc.
strutturali
organizzazione interna della risorsa – identificativi univoci, numeri di pagina, caratteristiche peculiari (indice dei contenuti, indici, ecc.)
tecnici
conservazione della risorsa nel medio e nel lungo periodo – formati dei file, apparecchiature per il trattamento digitale, formato di compressione, componenti hardware e software
relativi ai diritti (rights management)
fruizione e controllo della risorsa e dei suoi contenuti – proprietŕ intellettuale e commerciale, restrizione all’uso, ecc.
8. La documentazione del contesto contenuto
identifica la natura della risorsa e ne rappresenta il contenuto
relazioni
evidenzia le relazioni con altri oggetti
struttura
comprende concetti quali inizio e fine del documento, capitoli, articoli, ecc. ai fini di comunicarne la gerarchia e l’organizzazione dei dati e delle componenti della risorsa
9. I metadati supportano ….
la gestione delle risorse digitali
l’interoperabilitŕ delle risorse digitali
la conservazione delle risorse digitali
la reperibilitŕ delle risorse digitali
la gestione dei diritti
l’integritŕ e l’autenticazione
la sostenibilitŕ Interoperability – ability to work in conjunctionInteroperability – ability to work in conjunction
10. Standard per la codifica informazione globale
applicazioni generaliste e specialistiche
soggetti promotori e siti istituzionali
standard de iure e de facto
11. Standard internazionali
il conseguimento della standardizzazione č la conseguenza dell’esistenza di accordi e protocolli internazionali pubblicati come standard internazionali IFLA – International Federation of Library Associations
ISO – International Standards Office
W3C – World Wide Web Consortium
NISO – National Information Standards Organisation
IFLA – International Federation of Library Associations
ISO – International Standards Office
W3C – World Wide Web Consortium
NISO – National Information Standards Organisation
12. Il formato MARC MAchine-Readable Cataloging
notizia catalografica che viene automaticamente elaborata dal computer, il quale č in grado di riconoscere l’identitŕ delle diverse componenti della notizia e di trattarle di conseguenza
notizia catalografica = record bibliografico = metadati
criteri di compilazione determinati dalle normative catalografiche (ISBD, RICA, AACR2, ecc.)
permette a ricerca elettronica del catalogo (opac)
13. Il formato MARC nel tempo Personalizzazioni: USMARC, LCMARC, UKMARC, INTERMARC, ecc.
Scambio internazionale dei dati: UNIMARC
Evoluzioni del formato:
da LCMARC a MARC 21
MARCXML (ambiente XML, sviluppato da LC)
MODS (semplificazione e razionalizzazione, finalizzato alla realizzazione delle biblioteche digitali)
14. Struttura del record MARC campi (autore, titolo, pubblicazione, ecc.)
identificati da un codice numerico di tre cifre (tag)
100 1# $a Guerrini, Mauro [responsabilitŕ principale, persona fisica]
alcuni campi sono suddivisi in sottocampi
campo [area] della pubblicazione, distribuzione, ecc. (identificato dal codice 260) include i sottocampi [elementi] luogo, nome dell’editore, data di pubblicazione)
260 ## $a Milano : $b Editrice Bibliografica, $c 2005
15. Esempio di record MARC21 100 1# $a
245 10 $a
$c
250## $a
260## $a
$b
$c
300## $a
$b
$c
490## $a
$v
650#1 $a
Guerrini, Mauro.
Catalogazione /
Mauro Guerrini.
1 ed.
Roma :
Associazione Italiana Biblioteche,
c1999
141 p. :
ill. ;
17 cm
Enciclopedia tascabile ;
16
Catalogazione bibliografica
2001_$aCatalogazione$fMauro Guerrini210__$aRoma$cAssociazione italiana biblioteche$d1999.215__$a141 p.$d17 cm225|_$aET$eEnciclopedia tascabile$v16.410_1$1001LO10262168$12001 $aET$cEnciclopedia tascabile$v16.6100_$aCatalogazione bibliografica$3CFIC004842676__$a025.3$v20$9ATTIVITA DELLE BIBLIOTECHE. ANALISI E CONTROLLO BIBLIOGRAFICO700_1$aGuerrini$b, Mauro$3CFIV013063801_0$aIT$bBNCF$c200507252001_$aCatalogazione$fMauro Guerrini210__$aRoma$cAssociazione italiana biblioteche$d1999.215__$a141 p.$d17 cm225|_$aET$eEnciclopedia tascabile$v16.410_1$1001LO10262168$12001 $aET$cEnciclopedia tascabile$v16.6100_$aCatalogazione bibliografica$3CFIC004842676__$a025.3$v20$9ATTIVITA DELLE BIBLIOTECHE. ANALISI E CONTROLLO BIBLIOGRAFICO700_1$aGuerrini$b, Mauro$3CFIV013063801_0$aIT$bBNCF$c20050725
16. MARCXML il Network Development and MARC Standards Office della Library of Congress ha sviluppato una struttura utile ad utilizzare dati MARC in ambiente XML
la struttura č flessibile ed estensibile per ampliare il numero e la varietŕ delle applicazioni, ma non vengono meno i caratteri di specificitŕ del MARC
l’elaborazione ha incluso lo sviluppo di schemi, fogli di stile e dispositivi software, accessibili e scaricabili attraverso il sito
17. record MARCXML
18. Conversione tra schemi di metadati č il risultato di una mappatura, cioč del procedimento con il quale vengono individuate le corrispondenze sintattiche e semantiche tra singoli elementi di due schemi di metadati
l’ambiente XML in funzione del quale č stato sviluppato MARCXML si presta bene alla conversione tra schemi di metadati
sono stati sviluppati dei dispositivi software per semplificare le procedure
19. Conversione a Dublin Core
20. Presentazione dei dati presentazione č la visualizzazione e/o la marcatura dei dati MARC in una forma leggibile
presentazione HTML …
21. Record visualizzati in HTML
22. XML per la codifica dei metadati eXtensible Markup Language
XML serve per attribuire una struttura ai dati
esempi di dati strutturati sono i fogli di calcolo, le transazioni fininziarie, I disegni tecnici
si definisce con XML un insieme di regole per produrre formati di testo che diano una struttura ai dati
XML non č un linguaggio di programmazione e non richiede particolari competenze informatiche
XML agevola la produzione e la lettura di dati da parte del computer e assicura che la struttura di tali dati sia non ambigua
XML si presenta non dissimile da HTML
č comune l’uso di marcatori (tags, termini racchiusi tra parentesi uncinate) e di attributi
in HTML viene specificato il significato di ogni marcatore e attributo e talvolta anche la resa grafica
in XML i marcatori servono solo a segmentare i dati, la cui interpretazione č affidata all’applicazione
23. XML per la codifica dei metadati XML consiste di testo, ma non č finalizzato alla lettura
i dati sono archiviati in formato testo, per cui possono essere letti mediante un text editor
in caso di compilazioni errate, l’applicazione si ferma e genera un messaggio di errore
XML č modulare
il formato di un nuovo documento puň essere prodotto combinando e riutilizzando altri formati
per evitare di assegnare lo stesso nome ad elementi o attributi diversi, XML fornisce meccanismi di namespace
XML non pone problemi di licenze ed č indipendente da qualunque piattaforma
ci si puň avvalere del lavoro e dei dispositivi prodotti dalla comunitŕ di utilizzatori XML
24. Tecnologie XML XML comprende una famiglia di tecnologie correlate
XLink – modalitŕ standard di aggiungere link ipertestuali ad un file XML
XPointer – sintassi per puntare a porzioni di dati interni a un documento XML (il ruolo dell’URL nel web)
XSL – linguaggio per la produzione di fogli di stile
XSLT – linguaggio di trasformazione utile a riorganizzare, aggiungere e rimuovere tag e attributi
25. XML per le biblioteche digitali strutturazione del contenuto per trasferimenti di dati in tempo reale (online delivery)
integrazione di informazioni interne ed esterne
gestione dei dati bibliografici – creazione, archiviazione, condivisione ed utilizzazione
cattura di metadati
26. Schemi di metadati descrittivi
27. Dublin Core elementi
semplici da comprendere e adoperare
opzionali e ripetibili
internazionali e trasversali tra le discipline
non qualificato
finalizzato ad una sommaria descrizione della risorsa per agevolare la prima ricerca
qualificato
per descrizioni piů ricche che permettano raffinamenti nella ricerca e un loro uso professionale nell’ambito degli strumenti di mediazione propri delle diverse discipline
28. Applicazioni di Dublin Core oggetti
fotografie
diapositive
29. Implementazione formato di descrizione di una risorsa informativa
mira ad agevolare il reperimento delle risorse elettroniche
funge da base per l’interoperabilitŕ semantica
adottata da numerose comunitŕ utenziali (biblioteche, musei, agenzie governative, organizzazioni commerciali)
beneficia dell’attiva partecipazione e promozione in oltre 20 Paesi in Nord America, Europa, Asia ed Oceania
30. Dublin Core Metadata Element Set
Title = name by which a resource is known
Creator = An entity primarily responsible for making the content of the resource.
Subject = The topic of the content of the resource expressed as keywords or subject headings
Description = an account of the content of the collection which may include but is not limited to: an abstract, table of contents, reference to a graphical representation of content or a free-text account of the content.
Publisher = An entity responsible for making the resource available (person or organisation)
Contributor = An entity responsible for making contributions to the content of the resource
Date = Date associated with the creation or availability of the resource.
Type = The nature or genre of the content of the resource which could be selected from a controlled vocabulary.
Format = The physical or digital manifestation of the resource. Format may be used to determine the software, hardware or other equipment needed to display or operate the resource. Examples of dimensions include size and duration.
Identifier = An unambiguous reference to the resource within a given context which could include formal identification systems such as the Uniform Resource Identifier (URI), Uniform Resource Locator (URL)), the Digital Object Identifier (DOI) and the International Standard Book Number (ISBN).
Source = Reference to a resource from which the present resource is derived.
Language = Language of the intellectual content of the resource preferable using the 2 letter language code from ISO 639 standard
Reference = A reference to a related resource
Coverage = The extent or scope of the content of the resource - recommended best practice is to select from a controlled vocabulary eg, the Thesaurus of Geographic Names
Rights = Information about rights held in and over the resource. Rights information often encompasses Intellectual Property Rights (IPR), Copyright, and various Property Rights
Title = name by which a resource is known
Creator = An entity primarily responsible for making the content of the resource.
Subject = The topic of the content of the resource expressed as keywords or subject headings
Description = an account of the content of the collection which may include but is not limited to: an abstract, table of contents, reference to a graphical representation of content or a free-text account of the content.
Publisher = An entity responsible for making the resource available (person or organisation)
Contributor = An entity responsible for making contributions to the content of the resource
Date = Date associated with the creation or availability of the resource.
Type = The nature or genre of the content of the resource which could be selected from a controlled vocabulary.
Format = The physical or digital manifestation of the resource. Format may be used to determine the software, hardware or other equipment needed to display or operate the resource. Examples of dimensions include size and duration.
Identifier = An unambiguous reference to the resource within a given context which could include formal identification systems such as the Uniform Resource Identifier (URI), Uniform Resource Locator (URL)), the Digital Object Identifier (DOI) and the International Standard Book Number (ISBN).
Source = Reference to a resource from which the present resource is derived.
Language = Language of the intellectual content of the resource preferable using the 2 letter language code from ISO 639 standard
Reference = A reference to a related resource
Coverage = The extent or scope of the content of the resource - recommended best practice is to select from a controlled vocabulary eg, the Thesaurus of Geographic Names
Rights = Information about rights held in and over the resource. Rights information often encompasses Intellectual Property Rights (IPR), Copyright, and various Property Rights
31. Encoded Archival Description (EAD)
Basato sullo standard ISAD(G) per la descrizione di complessi archivistici
schema di codifica (marcatura, markup)
non-proprietario
finalizzato alla produzione di strumenti di corredo elettronici
mediante l’impiego di linguaggi di marcatura (SGML e poi XML)
per agevolare la ricerca all’interno dell’archivio e l’accessio via web
http://www.loc.gov/ead/
32. EAD e la struttura degli strumenti di corredo
33. Principi ispiratori di EAD obiettivo č rendere le risorse archivistiche provenienti da istituzioni diverse accessibili agli utenti del web
nomi di elementi ed attributi definiti in modo tale da favorire lo scambio internazionale di dati – l’interoperabilitŕ
č un formato di struttura, non uno standard per i dati di contenuto
34. Linee guida e migliori pratiche di EAD facilitare il reperimento della risorsa attraverso l’interoperabilitŕ
normalizzare la creazione di documenti correttamente codificati in EAD all’interno o tra piů istituzioni
incoraggiare l’inclusione di specifici elementi
sviluppare un insieme di dati essenziali (core data elements)
35. Text Encoding Initiative (TEI)
schema per la codifica di testi in fase di creazione di nuovi documenti testuali o per lo scambio di documenti esistenti
basato su XML
non richiede l’utilizzo di specifico software
consente la rigorosa partizione del testo
agevola il trattamento scientifico dei testi
36. Elementi rappresentano le caratteristiche del testo ai fini di un suo trattamento elettronico (titolo, indici, ecc.)
marcatori (tags) per indicare la struttura del testo ed altre caratteristiche di interesse (<title>, <index>)
TEI comprende circa 450 elementi
un sottoinsieme č TEI Lite che include circa 150 elementi
37. Struttura TEI TEI header (intestazione, elemento <teiHeader>) element)
trascrizione del testo (elemento <text>)
<TEI.2> <teiHeader> [ TEI Header information ] </teiHeader>
<text>
<front> [ front matter ... ] </front>
<body> [ body of text ... ] </body>
<back> [ back matter ... ] </back>
</text>
</TEI.2>
38. TEI header l’elemento teiHeader non fa parte del documento codificato, ma fornisce informazioni sul documento
si comporta come una scheda di catalogo (o il frontespizio) nei confronti di un libro a stampa
fornisce i metadati relativi alla versione elettronica del libro
č obbligatorio per ogni documento TEI
39. Music Encoding Initiative (MEI) definito specificamente per testi musicali, partiture, annotazioni del musicista, ecc.
tiene separati I dati dai metadati
puň ospitare raccolte, parti, varianti
struttura simile a TEI
ancora in corso di sviluppo
http://dl.lib.virginia.edu/bin/dtd/mei/
40. Synchronised Multimedia Integration Language (SMIL) pronunzia "smile"
utilizzato per presentazioni multimediali
integra e sincronizza audio e video con immagini, testo e altre tipologie documentarie
41. Scelta di uno schema di metadati tipologie documentarie oggetto della conversione al digitale
finalitŕ del progetto di digitalizzazione – accesso o conservazione
utilizzatore potenziale
competenze e capacitŕ del personale del progetto
infrastruttura tecnica disponibile presso l’istituzione
livello di dettaglio (varia da un’istituzione all’altra)
42. Condivisione degli standard e collaborazione partenariato
soluzioni comuni
condivisione di infrastrutture, specie tecnologiche
condivisione di competenze
interoperabilitŕ
43. Interoperabilitŕ “occorrerebbe garantire che … i sistemi, le procedure e la cultura di un’organizzazione siano gestiti … in modo tale da massimizzare le opportunitŕ di scambio e di riutilizzazione dell’informazione, sia internamente, sia all’esterno della struttura”
Paul Miller. Interoperability: what is it and why should I want it? «Ariadne» Issue 24
44. Diversi livelli di interoperabilitŕ tecnologica
semantica
nazionale e internazionale
45. Livello tecnologico qual č l’oggetto dello scambio – elementi dei dati
in che modo strutturarli ai fini dello scambio – schemi
in che modo effettuare lo scambio – transazioni e messaggi di protocollo, profili
46. Livello semantico utilizzo coerente dei termini di soggetto
migliori descrizioni delle risorse
reperimento delle risorse piů efficace
accesso al contenuto intellettuale
47. Ricerca full text e vocabolari controllati ricerca full text
ampia e non specifica
termini fuori contesto
risultati erronei
indicizzazione automatica
Amazoogle vocabolari controllati
definizione dei termini
precisione nei risultati
soggetti correlati
comprensione condivisa da persone e computer
thesauri multilingua
48. Accesso – ricerca e recupero termini di un vocabolario controllato
thesaurus
acronimi
archivi di authority
49. Thesauri lista di termini interrelati, nell’ambito di uno specifico dominio disciplinare, provvista di collegamenti semantici predefiniti ed eventualmente anche della definizione dei termini
Library of Congress Subject Headings
MESH
The International Thesaurus of Refugee Terminology
50. Livello nazionale ed internazionale scambio universale dei dati
raccolta (harvesting) dei metadati
cooperazione internazionale
gateway informativi (portali, virtual reference desk)
51. Requisiti attitudini – volontŕ di condividere, partecipare
cambiamenti – nuove procedure, nuove abilitŕ e competenze, nuovi criteri gestionali
condivisione degli standard per la codifica dei dati
protocolli per la condivisione dei metadati
52. Z39.50 protocollo che consente la ricerca e il recupero di record da piů archivi elettronici in contemporanea, mediante un’unica interfaccia sul lato utilizzatore
protocollo: un insieme di regole che governa lo scambio di informazioni tra dispositivi e computer diversi
trova ampia applicazione nella ricerca bibliografica all’interno degli opac e dei metaopac
53. Schema di colloquio tra un opac, un cliente Z e un server Z
54. Perchč č importante? consente la ricerca trasversale su piů cataloghi di biblioteca
permette all’utilizzatore di servirsi di un’interfaccia di ricerca con la quale ha giŕ familiaritŕ
favorisce il recupero di dati in forma strutturata
rende possibile l’attivazione di applicazioni in forma distribuita
55. Limiti di Z39.50 mancanza di semantica condivisa
differenze tra i servizi esposti dal client e dal server
esempio: il sistema di ricerca locale effettua la ricerca di nomi personali e di enti nel medesimo indice; nel sistema remoto invece la ricerca di un nome di persona viene effettuata soltanto all’interno dell’indice di persone
piů versioni rilasciate con caratteristiche differenti
non č compreso all’interno dei browser standard e dei piů comuni motori di ricerca
56. Open Archives Initiative Open Archives Initiative sviluppa e promuove dispositivi per l’interoperabilitŕ che mirano ad agevolare l’efficacia della disseminazione dei contenuti sul web
i documenti sono depositati in archivi (repository) ai fini di consentire la condivisione dei metadati, la pubblicazione dei contentui e l’archiviazione delle risorse
la descrizione dei documenti avviente mediante Dublin Core non qualificato
http://www.openarchives.org
57. OAI Protocol for Metadata Harvesting OAI-PMH Protocol for Metadata Harvesting si basa su uno Schema W3C XML
“L’obiettivo č “l’apertura", favorita attraverso l’esposizione e la raccolta dei metadati attraverso un protocollo http semplice e appositamente definito”
NELSON, M. OAI and OAIS: What’s in a name. D-Lib Magazine, 7(5), May 2001
58. Linee guida per l’implementazione
59. Harvesting mediante OAI-PMH Data Providers (open archives, repositories) forniscono libero accesso ai metadati ed, eventualmente ma non necessariamente, anche ai testi (full text) o ad altre risorse
Service Providers utilizzano le interfacce OAI dei Data Providers per raccogliere e archiviare metadati
le sessioni di ricerca non avvengono direttamente sulla repository del Data Provider
i servizi si basano sui dati raccolti mediante harvesting
60. Funzionamento di OAI-PMH Carpenter. L. 2003. OA-Forum Tutorial. University of Bath, Bath
63. Data providers metadati Dublin Core
convertiti dinamicamente mediante mappatura da un altro schema di metadati a DC
oppure archiviati direttamente come DC
sono disponibili mappature tra DC, EAD e MARC 21
i dati sono codificati in XML
tutti i record vengono contrassegnati da un elemento cronologico (datestamp)
64. Service providers dispongono di dispositivi per l’harvesting
software per l’harvesting automatico
web robots, cioč programmi che scandiscono lo spazio web automaticamente (crawlers, spiders)
i web robot fanno uso di protocolli HTTP
forniscono servizi relativi a tutti i dati raccolti
interfaccia di ricerca
sistemi di peer-review
65. Architettura gestione dell’archivio
selezione delle repository sulle quali effettuare l’harvesting
lista delle repository immessa manualmente o facendo uso del registro ufficiale
richieste HTTP ai data providers
uso della sintassi di OAI-PMH
harvesting selettivo mediante parametrazione
calendario
raccolta periodica e programmata dei metadati
normalizzazione
armonizzazione dei diversi formati di metadati in una struttura omogenea (data, nomi, codici di lingua e paese) mediante mappatura e/o traduzione
66. Servizi a valore aggiunto OAI permette l’erogazione di servizi basati sulla raccolta dei metadati, nel quale il valore dei dati puň crescere in seguito alla normalizzazione e all’arricchimento dei metadati stessi
esempi di servizi sono
ricerche
collegamenti per citazionie
peer-review
67. RSS feeds tre diverse denominazioni
Really Simple Syndication: distribuzione mediante condivisione a procedura semplice
Rich Site Summary: indice ricco delle informazioni presenti su un sito web
RDF Site Summary: come il precedente, con riferimento alle sue origini RDF Resource Description Framework
usato nella produzione, distribuzione, fruizione di contenuti da:
siti di informazione
fornitori di contenuti
periodici scientifici
quotidiani online
weblog
CMS (Content Management System), sistemi per la gestione di contenuto
68. Definizioni termini derivati dalla pratica e dal linguaggio dei dispositivi di mediazione tradizionali
syndication: distribuzione di contenuti attraverso appositi canali, rappresentati da feed Atom o RSS
feed, file contenente segmenti di contenuti veicolati all’interno di un canale
channel (canale): percorso attraverso il quale l’informazione viene veicolata o trasmessa
69. Wikipedia: RSS Wikipedia definisce RSS uno “standard de facto”, ovvero uno standard che, benché non riconosciuto ufficialmente come ISO č talmente diffuso da essere comunque un elemento di riferimento
“Oggi RSS č lo standard de facto per l'esportazione di contenuti Web. I principali siti di informazione, i quotidiani online, i fornitori di contenuti, i blog piů popolari: tutti sembrano aver adottato il formato RSS. Gli utenti possono oggi accedere a migliaia di feed RSS: alcuni siti (directory) raccolgono i riferimenti agli innumerevoli feed RSS disponibili sul Web.”
http://en.wikipedia.org/wiki/RSS_(protocol)
http://it.wikipedia.org/wiki/RSS
70. Dialetti RSS RSS 0.92: il piů vecchio tra gli standard oggi in uso, evoluzione del formato usato originariamente da Netscape
RSS 2.0: rilasciato da UserLand nel 2002, č l'evoluzione del formato 0.92, di cui eredita la semplicitŕ, ma a cui aggiunge il supporto per moduli aggiuntivi
RSS 1.0: č il formato ufficiale del W3C, conforme ad RDF, estensibile e modulare
71. Dialetti e uso RSS 2.0 (Really Simple Syndication di Userland) piů orientata alle implementazioni XML :
servizi di distribuzione di contenuto effimero come notizie o contenuti provenienti dai blog
RSS 1.0 (del W3C) adotta e implementa il modello di dati RDF Resource Description Framework
piů focalizzata su un generico strumento di scambio di metadati strutturati, offre un semplice meccanismo di estensione modulare per accogliere nuovi vocabolari
72. Come funziona basato su XML: semplice, estensibile, flessibile
documenti disponibili su un web server e recuperabili da qualsiasi aggregatore RSS
preferenze stabilite dagli utenti (personalizzazioni)
si usa un programma detto news aggregator
per leggere un feed RSS basta un lettore
scaricare un software adatto
cliccare sull’icona RSS sul sito da cui si vogliono ricevere i feed
copiare l’indirizzo del feed RSS.xml che si apre nell’apposita finestra del news aggregator
http://www.alesti.org/
č possibile dirottare le novitŕ pubblicate su un periodico elettronico verso un palmare
73. Applicazioni al mondo delle biblioteche promozione e marketing dei servizi bibliotecari: attivitŕ, nuove risorse, eventi, annunci su novitŕ e promozione di nuovi servizi
elenchi di nuove acquisizioni della biblioteca / rete
elenchi di novitŕ librarie da siti di librerie virtuali come Amazon
http://www.amazon.com/exec/obidos/subst/xs/syndicate.html/102-1715106-4224135
Table of Contents (ToC) di periodici (CAS: Current Awareness Service)
miglioramento dei servizi di reference: aggiunta di nuove risorse su un determinato ambito disciplinare / soggetto
74. Opportunitŕ aggiornamento costante in tempo reale, con cadenze personalizzabili e risparmio di tempo
riduzione dello spamming nell’e-mail in quanto i canali vengono attivati in modalitŕ opt-in
recupero di notizie ad intervalli stabiliti da siti di interesse, attraverso l’uso di aggregatori, che evitano di visionare individualmente centinaia di siti
attivazione di forme nuove di marketing e promozione per argomento per settore o per categorie di utenti
75. Conclusioni i metadati aggiungono valore ai dati
gli standard di codifica determinano la standardizzazione
la standardizzazione facilita l’interoperabilitŕ
i protocolli consentono lo scambio dei dati