1 / 14

LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE SECONDO IL MODELLO NANDA

LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE SECONDO IL MODELLO NANDA. Master Universitario di I Livello in Management infermieristico per le funzioni di coordinamento. 5.VALUTAZIONE RISULTATI. 4.ATTUAZIONE PIANO. 3.PIANIFICAZIONE. 2.DIAGNOSI INFERMIERISTICA. 1.ACCERTAMENTO.

nia
Download Presentation

LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE SECONDO IL MODELLO NANDA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE SECONDO IL MODELLO NANDA Master Universitario di I Livello in Management infermieristico per le funzioni di coordinamento

  2. 5.VALUTAZIONE RISULTATI 4.ATTUAZIONE PIANO 3.PIANIFICAZIONE 2.DIAGNOSI INFERMIERISTICA 1.ACCERTAMENTO PROCESSO DI NURSING METODO NANDA Processo di nursing

  3. SISTEMA DI PIANIFICAZIONE • Livello 1 o piani standard • Livello 2: piani di assistenza per singole o gruppi di diagnosi medica • Livello 3 :piani di assistenza aggiuntivi

  4. PIANI DI ASSISTENZA DI LIVELLO 1 O STANDARD • Nei piani di assistenza di 1 livello è indicata l’assistenza generale che l’equipe infermieristica deve erogare a tutti o alla maggioranza degli utenti di un servizio o struttura. • E’ espresso come gruppi di D.I. e P.C. con i relativi obiettivi e gli interventi standard • Possono essere stampati o ed esposti in ciascuna unità operativa • È l’istituzione che ne sancisce il rispetto

  5. PIANO STANDARD INTERVENTO CHIRURGICO: FASE POST OPERATORIA problemi collaborativi • Complicanze Potenziali • Emorragia • Ipovolemia • Ileo paralitico • Ritenzione urinaria diagnosi infermieristiche • Dolore acuto • Intolleranza all’attività • Rischio di alterazione funzione respiratoria • Rischio di nutrizione alterata • Rischio di stipsi • Rischio di infezione • Rischio di gestione inefficace del regime terapeutico

  6. PIANI DI ASSISTENZA DI 2 LIVELLO • Sono predisposti per la specifica condizione clinica che ne ha causato il ricovero • può contenere sia un insieme di diagnosi infermieristiche o una singola diagnosi infermieristica o problema collaborativo • sono gruppi di D.I. e P.C. più specifici rispetto al piano di assistenza di 1 livello • es. da manuale ……(Raggruppamenti diagnostici)

  7. PIANI DI ASSISTENZA DI 3 LIVELLO O AGGIUNTIVI • Contengono le D.I. ed i P.C. e relativi obiettivi ed interventi (NIC e NOC) specifici per il singolo utente e la propria famiglia • sono i piani di assistenza utilizzati in ambito didattico o in alcune ambiti clinici

  8. STRUTTURA DEI PIANI DI ASSISTENZA METODO NANDA DIAGNOSI INFERMIERISTICHE 1. Obiettivi dell’utente 2. Interventi pianificati 3. Interventi effettuati 4. Valutazione degli obiettivi dell’utente PROBLEMI COLLABORATIVI 1. Obiettivi dell’infermiere 2. Interventi pianificati 3. Interventieffettuati 4. Valutazione generale

  9. OBIETTIVI DELL’UTENTE • Solo per le diagnosi infermieristiche • si formulano in modo preciso: soggetto, verbo d’azione e circostanze nelle quali avviene la situazione • osservabile e misurabile • nel manuale delle D.I. sono formulati obiettivi generali • nei piani di assistenza individuali (di 3 LIVELLO) devono essere indicati obiettivi specifici

  10. PIANO DI ASSISTENZA Interventieffettuati D.I.: compromissione della mobilità Obiettivi dell’utente Il sig……. il giorno 2 rimarrà seduto in sedia per 1 ora Il sig …..il g.3 utilizzerà il girello per 30 minuti e percorrerà il corridoio del reparto Interventi pianificati Il sig….. il giorno … resterà seduto sul letto per 30 minuti 1 2 3 L’infermiere il g... aiuterà il pz..

  11. OBIETTIVI DELL’INFERMIERE Si formulano per l’attività collaborativa ed in autonomia nei casi di emergenza • monitorare le condizioni dell’utente • mettere in atto interventi di emergenza (attività in autonomia) per salvaguardare la vita dell’utente • applicare le prescrizioni diagnostiche –terapeutiche

  12. INTERVENTI INFERMIERISTICI Trattamenti di assistenza diretta che l’infermiere compie a beneficio della persona. Il soggetto dell’azione è l’infermiere. Sono indicati per ogni D.I. e ogni Problema Collaborativo Prescrizione infermieristica Prescrizione medica

  13. INTERVENTI INFERMIERISTICI NIC • Esecuzione di attività (o aiuto) per il cliente • esecuzione di accertamenti infermieristici per problemi/diagnosi nuovi/e o modifica di stato • insegnamento per acquisizione conoscenze per gestione salute o malattia • counseling per aiutare la persona a prendere decisione riguardante la proprie scelte di vita • consulto con altri professionisti

  14. DI RISULTATO SULL’UTENTE Stato della persona D.I : Confronto situazione utente con obiettivi dichiarati P.C. : Confronto con parametri di normalità DI PROCESSO SULL’ATTUAZIONE DEL PIANO Su tutto il processo di nursing D.I.: sono ancora presenti, vi sono nuove diagnosi? Obiettivi: sono accettabili per il cliente? Interventi: sono specifici per il cliente? VALUTAZIONE

More Related