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APOSTOLATO DELLA DIVINA CONSOLAZIONE

APOSTOLATO DELLA DIVINA CONSOLAZIONE. Consolati consoliamo. Condizione umana. Dalla nascita alla morte. PECCATO E SOFFERENZA. peccato delle origini peccati personali strutture di peccato scandali e perversioni. malattie e tribolazioni fame, sete, duro lavoro povertà e ignoranza

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APOSTOLATO DELLA DIVINA CONSOLAZIONE

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Presentation Transcript


  1. APOSTOLATO DELLA DIVINA CONSOLAZIONE Consolaticonsoliamo

  2. Condizione umana Dalla nascita alla morte PECCATO E SOFFERENZA peccato delle origini peccati personali strutture di peccato scandali e perversioni malattie e tribolazioni fame, sete, duro lavoro povertà e ignoranza abbandoni e morte

  3. Tutti i mali dell’uomo vengono dal suo allontanamento da Dio e dall’entrata di Satana nella vita e nel mondo. Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

  4. Cammino della storia Tutta la storia si snoda tra due punti focali Tutto si riferisce a Cristo: accoglienza o rifiuto Cristo venuto Cristo venturo

  5. Le ferite della vita Lutti, Furti, rapine, sventure Mancanza di salute e di beni Incidenti, insuccessi Abbandoni Difficoltà economiche Persecuzioni Maledizioni Perdita di lavoro Litigi Malefici Separazioni

  6. Da Gerusalemme e Gerico «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre» (Lc 10,29-32)

  7. Ecco l’uomo! Afflizione e desolazione Presenza di pericoli mortali colpito nella sua integrità Senza salute, pace, grazia, vita derubato dei suoi tesori Da libero a schiavo spogliato della sua dignità senza alcun aiuto Oggetto di rifiuto abbandonato Vinto dal male distrutto incapace di rialzarsi

  8. La condizione umana Verso la disperazione o verso la consolazione? Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato

  9. Il lamento dell’afflitto “Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell’angoscia ti nascondi? Il misero soccombe all’orgoglio dell’empio e cade nelle insidie tramate” (Sal 10,22-23) «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Sal 22,2) «Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?». Per l’insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: «Dov’è il tuo Dio?» (Sal 42,10-11)

  10. Dov’è il tuo Dio? Lo ripete l’empio che ti colpisce impunemente Ecco: Dio non c’è! Ripete l’ateo Non conviene essere buoni: Tutti te ne fanno di angherie DIO TACE! Vieni con chi ti fa eccitare e dimenticare! Se Dio c’è, perché Permette questo?

  11. CONSOLAZIONE AFFLIZIONE COMPAGNIA DESOLAZIONE UN SENSO PER VIVERE DISPERAZIONE UNA NUOVA SPERANZA FUGA O SUICIDIO

  12. DIVINE PROMESSE “Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Is 49,14-15) “Come una madre consola un figlio così io vi consolerò; in Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore” (Is 66,13-14)

  13. Dice Gesù ai suoi “Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia” (Giovanni 16,20-23)

  14. Il buono e cattivo ladrone Entrambi crocifissi e condannati a morte Uno ammira e ama Gesù. L’altro lo insulta e lo odia L’altro vuole solo vita e libertà di fare come prima Uno si converte e vuole la salvezza Il primo muore consolato. Il secondo invece disperato. Uno prega: Ricordati di me! L’altro bestemmia e impreca.

  15. Chi sarà da Dio consolato? Chi segue Gesù portando la croce Chi accetta e ama la Sua volontà Chi innalza a Dio un lamento accorato Chi si mette vicino a Maria Addolorata Chi ha dato amore e conforto agli afflitti Chi si abbandona Nelle braccia del Padre

  16. Buon Samaritano ” Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe com- passione.Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricato- lo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno”(Luca 10,33-35)

  17. Ebbe compassione Gli si fece vicino Si prese cura di lui Gli fasciò le ferite Olio e vino Lo portò ad una locanda

  18. La via della consolazione • Ascolto empatico: • Condivisione della pena • Testimonianza dell’amore di Dio • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza Avvicinare la persona afflitta Accogliere e tacere amando Non giudicare Non condannare Dare un sorriso

  19. La via della consolazione • Ascolto empatico • Condivisione della pena: • Testimonianza dell’amore di Dio • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza Versare l’olio della comprensione Dare il buon vino della speranza

  20. La via della consolazione • Ascolto empatico • Condivisione della pena • Testimonianza dell’amore di Dio: • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza Dio ti manda Suo Figlio Gesù che ha sofferto come te Dio ti ama: ti aiuterà!

  21. La via della consolazione • Ascolto empatico • Condivisione della pena • Testimonianza dell’amore di Dio • Aprire l’orizzonte ad un futuro di speranza: C’è un disegno buono di Dio Vi sarà frutto buono per tanto soffrire

  22. Portare alla “locanda” • E’ il posto del ristoro fisico e spirituale, dove la persona afflitta può riconciliarsi: Con Dio Egli c’è e mi viene in aiuto Ho ripreso le forze e la voglia di vivere Con la vita Col mondo Posso riprendere il mio cammino

  23. La “locanda” è la Chiesa Qui c’è il Buon Pastore E’ l’ovile di Cristo Qui ci sono i pascoli della vita eterna: la Parola e l’Eucaristia Qui ci sono i fratelli e il Padre dei cieli Qui c’è il ristoro spirituale Qui si risanano le ferite

  24. Va’ e anche tu fa’ lo stesso! Apriti all’altro! Rispondi al bisogno! Vinci il male col bene! Ricostruisci la pace!

  25. Ogni uomo cerca redenzione e consolazione Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi Da Lui usciva una potenza che sanava tutti

  26. IL NOSTRO DIO E’ UN DIO CHE LIBERA E SALVA • Lo può riconoscere chi come quell’uomo soccorso dal buon Samaritano si ristorò nella locanda ospitale. • Lo possono dire tutti coloro che furono guariti dalle loro malattie, liberati dal demonio, tolti da una situazione di discriminazione e disperazione da Gesù. Chi consola gli afflitti mostra il volto benigno di Dio e suscita fede e riconoscenza in Lui.

  27. Oggi il bisogno di consolazione è grande Difetta l’amore, la comprensione La violenza è dentro casa Si conosce più la bruttura del mondo umano che la bellezza e la bontà di Dio Urge ritrovare il Consolatore Alcol, droga, lotterie … Non riescono a dare speranza

  28. “Per Cristo abbonda la nostra consolazione” “Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch’egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova” (Eb 2,14-18)

  29. IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni” (Sal 23)

  30. Io sono il buon pastore Conosco le mie pecore Sono venuto perché abbiano la vita Curerò quella malata Fascerò quella ferita Do la vita per le mie pecore Nessuno le strapperà dalla mano del Padre mio

  31. Quali pascoli Parola di Dio Eucaristia Adorazione Preghiera personale Comunione fraterna

  32. Cuore di Gesù misericordioso Luce Ricreazione Parola d’amore Perdono Conversione Consolazione Guarigione - liberazione

  33. Come rispondere al bisogno di consolazione? -aprirsi e accettare il dialogo -ascoltare e condividere la pena -testimoniare l’amore di Dio -riportare la pecorella all’ovile

  34. La via della divina consolazione -diventare veri amici di Gesù -prenderlo come Maestro di vita -imparare a fare la volontà del Padre -vivere nel suo Spirito d’amore -offrire la vita in sacrificio d’amore

  35. La via della divina consolazione Cercarlo conoscerlo amarlo -diventare veri amici di Gesù Fare i suoi interessi Andarlo a trovare spesso in chiesa Sapere tutto di Lui: vita e morte, parole e opere, miracoli e prodigi, sentimenti e pensieri, dolori e amori, relazioni …

  36. La via della divina consolazione Gesù è la Via, la Verità e la Vita -prenderlo come Maestro di vita “Signore, da chi andremo? “Chi mi segue, non cam- mina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” “Tu solo hai parole di vita eterna!” “Le mie parole sono spirito e vita!”

  37. La via della divina consolazione Padre, non la mia Ma la tua volontà! -imparare a fare la volontà del Padre “Chiunque fa la volontà del Padre mio è per Me fratello, sorella e madre”. Dico la verità: il Padre vi ama “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che sta nei Cieli”. PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI … SIA FATTA LA TUA VOLONTA’

  38. La via della divina consolazione Chi non ha lo Spirito di Cristo non gli appartiene -vivere nel suo Spirito d’amore Frutti dello Spirito sono: amore, gioia, pace Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è Amore! “Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!» (Rom 8,14-15)

  39. La via della divina consolazione Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la sua vita in riscatto per molti -offrire la vita in sacrificio d’amore “Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i propri amici” Sono stato crocifisso con Cristo “Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e …” “Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, in favore del Suo Corpo, che è la Chiesa” (Col 1,24)

  40. Consolati consoliamo! Proprietà letteraria della Associazione della Divina Consolazione 92019 Sciacca (AG) Febbraio 2012 p. Giuseppe Tagliareni Casa S. Giorgio, Sciacca Tel. 0925 997015 padregius43@gmail.com ”La verità vi farà liberi” (Gv 8,32)

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