1 / 81

Ma come passa la sua giornata lavorativa il project manager ?

Ma come passa la sua giornata lavorativa il project manager ? . COMUNICAZIONE. Non si può non comunicare (la comunicazione è un bisogno fondamentale e una attitudine spontanea degli esseri umani in quanto “animali sociali”)

murray
Download Presentation

Ma come passa la sua giornata lavorativa il project manager ?

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Ma come passa la sua giornata lavorativa il project manager ?

  2. COMUNICAZIONE

  3. Non si può non comunicare (la comunicazione è un bisogno fondamentale e una attitudine spontanea degli esseri umani in quanto “animali sociali”) In ogni comunicazione c’è un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione Il significato di una sequenza di informazioni è dato anche dalla punteggiatura Esistono relazioni simmetriche e relazioni complementari La comunicazione può essere verbale e non verbale Alcuni assiomi della comunicazione

  4. La comunicazione può essere … ma anche … Intenzionale Involontaria Consapevole Inconsapevole Efficace Fraintesa

  5. Comunicazioni : stiamo sbagliando se …

  6. Esercizio comunicazione : il rumore delle comunicazioni seriali

  7. Comunicazione come Azione Comunicazione come Transazione Comunicaizone come Interazione Tremodelli per la comunicazione

  8. Meaning sent or transferred from sender to receiver; Linear input/output 5 parts: sender, message, channel, receiver, and noise Communication as Action Noise Noise Noise Sender Channel Message Receiver Message

  9. Sender: originator of an idea Message: written, spoken (verbal), & unspoken (nonverbal) elements of communication to which we assign meaning Channel: how the message is sent; verbal or nonverbal Receiver: person or persons to whom the message is addressed Noise:anything that prevents effective communication at any time. EX: poor sound system, small VA’s, lose signal on cell What are these parts? Noise Noise Noise Sender Channel Message Receiver Message

  10. Encode: a process of translating ideas, feelings, and thoughts into symbols Decode: a process of translating incoming information into understandable concepts Encode & Decode

  11. We don’t simply send a message and stop communicating. Often we get a message back; this is called feedback. What’s wrong with this model? Noise Noise Noise Sender Channel Message Receiver Message

  12. Shannon-Weaver model (1948) Back and forth, like a Ping-Pong game; we talk, we listen, we talk, we listen Adds feedback and context Communication as Transaction Context Noise Noise Noise Sender Channel Message Receiver Message Feedback

  13. Feedback: verbal or nonverbal responses to a message Context:physical, social (relationships), psychological, and time element in which communication takes place. PSPT What are these added parts? Context Noise Noise Noise Sender Channel Message Receiver Message Feedback

  14. Simultaneous; even as we talk we are reacting Most accurate to our communication process intercultural Communication as Interaction Context Noise Noise Noise Sender/ Receiver Sender/ Receiver Message / Feedback

  15. Numero dei canali di comunicazione

  16. Strutturare la comunicazione • Catena Tutti i canali (circolare)

  17. Communication system • Downward Communication. • Upward Communication. • Lateral Communication. • Diagonal Communication. • Grapevine Communication.

  18. Comunicazione efficace : esercizio terminologia

  19. Il linguaggioverbale non è il solo mododicomunicare!

  20. Nella comunicazione tra le persone si utilizzano messaggi verbali: ciò che si dice messaggi paraverbali: intonazioni e modulazioni della voce (volume, timbro), inflessioni, pause, ritmi, silenzi messaggi non verbali: distanze contatti corporei posture e movimenti gesti espressioni del volto sguardi abbigliamento, trucco …

  21. Il canale A è quello dei segni che danno al messaggio un aspetto contenutistico, razionale, cosciente, voluto.il canale B è quello dei simboli collegati con l’emotività, l’affettività, l’inconscio IL CANALE B È PIÙ VELOCE DEL CANALEA.Pertanto se il contenuto non è in accordo con l’emotività espressa si crea una contraddizione nella comunicazione, che il ricevente percepisce subito Contenuti razionali Emozioni Ci sono due canali:

  22. Influenzano il nostro interlocutore: comunicazione verbale 7% comunicazione paraverbale 38% comunicazione non verbale 55% Se quello che vogliamo dire è 100 quello che diciamo è 70 quello che viene ascoltato è 40 quello che viene recepito è 20 quello che viene ricordato è 10 Alcune percentuali (indicative ...)

  23. prende riferimento e valore dal contesto in cui si svolge non ne è distaccabile i suoi vari aspetti sono compresenti e sinergici interagisce con la comunicazione verbale o confermandola o contraddicendola La comunicazione non verbale(la ricerca risale agli anni ’60: intervengono etologia, psicologia, antropologia, sociologia)

  24. Svolge una funzione relazionale di base: gestisce le situazioni sociali comunica la presentazione di sé comunica le emozioni definisce, cambia, mantiene, difende le relazioni di potere influenza i processi di persuasione può sostituire la comunicazione verbale. Funzioni della CNV

  25. Comunicazione non verbale in gran parte inconsapevole, non intenzionale e non controllabile fornisce informazioni sul soggetto che la esprime è poco idonea ad esprimere concetti è spontanea e ambigua ha grande efficacia nelle relazioni Comunicazione verbale per lo più consapevole e intenzionale fornisce informazioni sugli argomenti espressi è idonea a veicolare de-scrizioni, argomentazioni, narrazioni è arbitraria è meno rilevante nelle relazioni Caratteri distintivi

  26. Convergenza se i due livelli sono coerenti Divergenza se i due livelli si contraddicono Regolazione se la cnv disciplina la cv Sostituzione se l’una sostituisce l’altra Metacomunicazionese una fornisce informazioni sul significato dell’altra La relazione tra comunicazione verbale e comunicazione non verbale può essere di

  27. Aspetti statici volto postura timbro di voce abiti, acconciatura, trucco, ecc. Aspetti dinamici orientazione Distanze gesti, movimenti espressione del volto direzione dello sguardo tono di voce ritmo dell’eloquio Classificazione dei segnali non verbali(M.Cook, 1971)

  28. CNV • Sistema vocale/paraverbale (voce, tono, volume, ritmo) • Sistema cinesico (mimica facciale, sguardo, gesti e postura, movimenti del corpo, del volto e degli occhi) • Sistema prossemico (uso dello spazio) e aptico (contatto corporeo)

  29. Componenti paralinguistiche(intonazione, enfasi, pause, ritmi, silenzi …) • Il tono può esprimere apprezzamento o disappunto, entusiasmo o apatia, interesse o noia • (ha la funzione della matita quando leggiamo: sottolinea i concetti importanti per evidenziarli meglio) • Il timbro è il colore alla voce • Il volume corrisponde all’intensità sonora e serve a sottolineare i concetti o a ridestare l’attenzione • Il ritmo serve a dare più o meno incisività ai concetti espressi • La pausa, come il silenzio, può essere strategica o d’imbarazzo

  30. Le qualità paralinguistiche dipendono da: • Fattori biologici(sesso, età) • Fattori sociali(cultura, regione di provenienza, posizione sociale) • Fattori di personalità(temperamento ansioso, depresso, euforico ecc.) • Fattori transitori(emotività, situazioni, contesto)

  31. mettere a disagio le persone (urlo vicino a loro) essere invadente oppure arrogante (parlo forte, aggressivo e cerco di parlare più forte di loro) comunicare tranquillità e calma (parlo normalmente, lentamente) avvicinarmi alle persone lontane (parlo forte così mi sentono) allontanarmi dalle persone troppo vicine (parlo forte così le respingo) creare una situazione di vicinanza, unione (sussurro) Con la voce posso

  32. Il silenzio E’ un modo strategico di comunicare e il suo significato varia con le situazioni, le relazioni e la cultura di riferimento.

  33. Lo sguardo E’ un potente segnalatore a livello non verbale. Consente di cogliere informazioni sulla situazione relazionale in atto.

  34. Lo sguardo serve a gestire la regolazione dei turni, può fungere da segnale di appello. Nella conversazione ha la funzione di sincronizzare (evitare le sovrapposizioni e favorire l’avvicendamento dei turni), di monitoraggio (controllo dell’interazione) e di segnalazione (manifestazione delle proprie intenzioni).

  35. All’interno di ogni sistema esistono regole più o meno impliciteche stabiliscono la correttezza delle posture. Rispetto ai rapporti possono essere: dominanti/sottomesse di amicizia /ostilità di formalità/informalità di autonomia/cooperazione/competizione. Rispetto all’individuo dipendono da: situazione e attività stato d’animo ed emozioni. La postura : il linguaggio del corpo

  36. Dominanza Sottomissione

  37. Indicano: caratteristiche della personalità (tipiche e costanti) emozioni (entro 7 tipi principali: felicità, sorpresa, interesse, paura, tristezza, disgusto, collera) reazioni di interattività (alla comunicazione altrui o al contesto) Espressioni del volto

  38. Le persone comunicano con il modo di gestire lo spazio. Elementi da considerare: la distanza tra gli interlocutori l’orientazione (la posizione reciproca delle persone) il modo di muoversi nell’ambiente l’organizzazione dello spazio e degli oggetti. E.Goffman (1971) introduce concetti come riserve territoriali, contrassegni spaziali, violazioni territoriali, trasgressioni spaziali. Prossemica:il comportamento nello spazio

  39. Il modo in cui è organizzato lo spazio sociale può determinare “ a monte” il comportamento comunicativo. Esistono spazi centrifughi, che tendono a mantenere le persone in isolamento reciproco ( ad es. stazioni ferroviarie) spazi centripeti, che favoriscono incontri e socialità (ad es. bar, ristorante) Contesti spaziali

  40. La distanza che le persone assumono è indice dei loro rapporti sociali e dei loro sentimenti reciproci. Può essere (E. Hall) intimapersonale sociale pubblica Prossemica: le distanze

  41. Differenze di genere

  42. Project Communication Management : processes • Communications planning: determining the information and communications needs of the stakeholders • Information distribution: making needed information available to project stakeholders in a timely manner • Performance reporting: collecting and disseminating performance information, including status reports, progress measurement, and forecasting • Managing stakeholders: managing communications to satisfy the needs and expectations of project stakeholders and to resolve issues

  43. Comunicationprocesssummary

  44. Every project should include some type of communications management plan, a document that guides project communications Creating a stakeholder analysis for project communications also aids in communications planning Communications Planning

  45. Stakeholder communications requirements Information to be communicated, including format, content, and level of detail The people who will receive the information and who will produce it Suggested methods or technologies for conveying the information Communications ManagementPlan Contents

  46. Frequency of communication Escalation procedures for resolving issues Revision procedures for updating the communications management plan A glossary of common terminology Communications ManagementPlan Contents (continued)

  47. Table 10-1: Sample Stakeholder Analysis for Project Communications

More Related