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Conflitto

Conflitto. Ivana Summa Liceo classico “Marco Minghetti” di Bologna. il conflitto è un fenomeno sociale inevitabile - secondo certi aspetti, anche desiderabile – che caratterizza le relazioni fra le persone nonché la vita delle organizzazioni e dei gruppi.

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Presentation Transcript


  1. Conflitto Ivana SummaLiceo classico “Marco Minghetti” di Bologna

  2. il conflitto è un fenomeno sociale inevitabile - secondo certi aspetti, anche desiderabile – che caratterizza le relazioni fra le persone nonché la vita delle organizzazioni e dei gruppi

  3. effetti negativi associati alla soppressione del conflitto • riduzione della creatività individuale e di gruppo- abbassamento della qualità e della forza delle decisioni collettive- inibizione dell’intraprendenza-deterioramento dei processi comunicativi e del benessere relazionale(De Dreu e De Vries, 1993)

  4. …al contrario, promuovere l’emergere delle conflittualità ha l’effetto di… • stimolare la cooperazione- limitare i “tradimenti”- spronare all’impegno- rafforzare il senso di identità comune- attivare più alti livelli di comunicazione e consenso(Putnam, 1994)

  5. “…….appurato che tutti e sette i suoi collaboratori erano perfettamente d’accordo con la sua interpretazione della situazione, bruscamente esclamò: - in questa sala ci sono sette persone di troppo!-”

  6. RISORSE SCARSE cognitive emotive DIVERGENZA DI INTERESSI conflitto generativo conflitto affettivo legittimi conflitto normativo conflitto de-generativo illegittimi

  7. distorsioni di tipo cognitivo  realismo ingenuo overconfidence assunzione della “torta fissa” conflitto illusorio tendenza alla conferma effetto alone pregiudizio inferenza inconsapevole proiezione

  8. distorsioni dovute alla difesa dell’Io  valutazioni partigiane  svalutazione reattiva effetto determinato dal possesso coerenza

  9. cultura organizzativa e percezione del conflitto percezione della diversità positiva negativa livello di partecipazione cultura normativo burocratica cultura permissivo-individualistica basso cultura tecnocratica-paterna cultura familistica-materna alto

  10. gli assiomi della comunicazione • Non si può non comunicare Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione e il secondo classifica il primo La natura di una comunicazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione  Gli esseri umani comunicano sia con il modulo digitale che con quello analogico  Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari

  11. non si comunica solo attraverso messaggi espliciti e “volontari” si tende a dare molte cose per scontate: ad esempio- che gli altri abbiano aspettative e sistemi di valori simili ai nostri- che gli altri si comportino, nelle diverse circostanze, in modo simile a come ci comporteremmo noi- che la nostra comunicazione sia stata efficace- che i nostri interlocutori si sentano liberi di esprimere il loro disaccordo o la mancata comprensione del messaggio le persone sono diverse fra loro e sono diverse da noi non è detto che i conflitti si risolvano grazie alla “ricerca della verità”, né grazie all’individuazione di chi hatorto e chi ha ragione alcuni punti di attenzione

  12. alcuni meccanismi psicologici che possono ostacolare l’efficacia di un dirigente scolastico che interviene in una situazione di conflitto collusione: ovvero la tendenza a “prendere le parti” di qualcuno assumendo il suo punto di vista come punto di partenza per comprendere la situazione e quindi ponendosi in una situazione di “alleanza” e di non imparzialitàproiezione/identificazione: ovvero la tendenza ad identificarsi nel conflitto e nelle parti in causa attribuendo agli altri valori, pensieri, modi di ragionare che invece appartengono a noi negazione: ovvero la tendenza a negare la presenza di conflittualità riconducendo i problemi ad altre cause dovuta al fatto che le situazioni di conflitto sono sempre, per natura, spiacevoli, e quindi siamo portati non solo a non affrontarle, ma spesso a non percepirle affatto

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