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Il CAF 2006 e Il Premio Qualit per le PP.AA. 2007 - 2008

Rev. 1_2007. 2. Il contesto. Dipartimento Funzione PubblicaDIRETTIVA DEL MINISTRO PER LE RIFORME E LE INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DI QUALITA'G.U. n 226/28 settembre 2007. Rev. 1_2007. 3. Il contesto. alcuni Obiettivi della Direttiva:richiamare l'

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Il CAF 2006 e Il Premio Qualit per le PP.AA. 2007 - 2008

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Presentation Transcript


    2. Rev. 1_2007 2 Il contesto

    3. Rev. 1_2007 3 Il contesto

    4. Rev. 1_2007 4 Il contesto

    5. Rev. 1_2007 5 Il Premio Qualitŕ PPAA

    6. Rev. 1_2007 6

    7. Rev. 1_2007 7 Le Amministrazioni ammesse al Premio predispongono e presentano il documento di partecipazione (application) che descrive la realtŕ aziendale con riferimento ai criteri del modello CAF.

    8. Rev. 1_2007 8 Il processo di partecipazione al Premio

    9. Rev. 1_2007 9

    10. Rev. 1_2007 10 Puň essere utilizzata come riferimento per il lavoro quotidiano dei responsabili a tutti i livelli: in pratica costituisce il “Manuale di Gestione” dell’Amministrazione. Puň essere utilizzata come strumento di comunicazione verso il personale dell’Amministrazione. Puň servire come mezzo di informazione e formazione per il personale di nuovo inserimento e per il personale che cambia settore o attivitŕ. Puň essere usata come veicolo di promozione e comunicazione nei confronti delle altre parti interessate. Costituisce una vera e propria autovalutazione, consentendo di identificare le principali aree di debolezza e, di conseguenza, di definire e avviare le necessarie azioni di miglioramento .

    11. Rev. 1_2007 11 Rilevare e analizzare, mediante la classificazione in “criteri” e “sottocriteri” previsti dal CAF, i dati qualitativi e quantitativi dell’organizzazione. Individuare i punti di forza e le aree di miglioramento su cui intervenire. Approfondire la conoscenza dell’organizzazione, dei fattori abilitanti che contribuiscono al suo funzionamento e delle loro ricadute sui risultati di performance relativi ai processi. Avviare studi di benchmarking, in base al confronto delle performance e degli approcci adottati relativamente ai fattori organizzativi. Programmare le azioni istituzionali basandosi su “evidenze”, “risultati” e la redazione di un “Piano di miglioramento”. Diffondere i temi della “qualitŕ” come strumenti per il management di modelli organizzativi, per la gestione delle risorse umane e strumentali e per il miglioramento del clima interno e del servizio verso l’utenza.

    12. Rev. 1_2007 12

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    21. Rev. 1_2007 21 Descrivere cosa, come e perchč E’ necessario che chi valuta o legge capisca non soltanto: il cosa - quello che l’amministrazione sta facendo ma anche e soprattutto il come – le modalitŕ con cui l’approccio č stato sviluppato il perchč - le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione a scegliere quell’approccio e non un altro . Infatti il valutatore non giudica se l’approccio sia quello “giusto” in assoluto, ma č tenuto a valutare se e in quale misura l’approccio sia quello adeguato per l’Amministrazione, sia cioč coerente con politiche, strategie e con il contesto in cui si trova a operare.

    22. Rev. 1_2007 22 Descrivere il livello di diffusione degli approcci La descrizione dell’application deve far capire quanto gli approcci in atto siano effettivamente diffusi nell’Amministrazione. L’approccio č attuato in aree significative e appropriate, attraverso un’adeguata articolazione nella struttura dell’organizzazione: - orizzontalmente : in tutte le sedi, tutti i settori, tutte le funzioni, aree/gruppi di lavoro - verticalmente : a tutti i livelli (dalla direzione fino al personale operativo) - in tutti i processi e servizi: per i quali č applicabile La diffusione č adeguatamente pianificata ed č attuata in modo strutturato e sostenibile nel tempo.

    23. Rev. 1_2007 23 Ricordare la revisione degli approcci Alla fine di ogni sottocriterio andrebbe spiegato se e come vengano rivisti gli approcci, per valutarne l’efficacia e, se necessario, avviare le opportune iniziative di miglioramento . Misurazione - La fase di misurazione ha lo scopo di valutare l’efficacia degli approcci e di evidenziare i punti forti, le aree da migliorare e di definirne la scala delle prioritŕ. Apprendimento - In quale misura l’Amministrazione fa ricorso ad attivitŕ e iniziative di apprendimento per individuare e condividere le “prassi migliori” e le opportunitŕ di miglioramento Miglioramento - Quanto e come l’Amministrazione analizza e usa le misure e le informazioni derivanti da attivitŕ conoscitive e creative per identificare, pianificare e attuare i miglioramenti.

    24. Rev. 1_2007 24 Raccontare la “storia” degli approcci Non limitarsi a descrivere quello che si sta facendo al presente, ma presentare l’evoluzione dell’approccio nel tempo. Questo evidenzia che l’approccio č consolidato nel tempo ed č il risultato di affinamenti e miglioramenti successivi. Se l’Amministrazione ha previsto futuri sviluppi dell’attuale approccio, sarebbe opportuno descrivere: le motivazioni di questi cambiamenti, come vengono sviluppati e quali risultati ci si aspetta.

    25. Rev. 1_2007 25 Commentare sempre i risultati I risultati devono essere in ogni caso accompagnati da commenti e analisi, espressi in forma sintetica: causa - effetto spiegare come i risultati siano la conseguenza degli approcci descritti nei fattori abilitanti obiettivi descrivere i criteri con cui l’Amministrazione definisce gli obietti risultati non positivi descrivere quello che l’Amministrazione ha fatto / sta facendo / ha intenzione di fare per risolvere i problemi che hanno portato a quei risultati

    26. Rev. 1_2007 26 Rappresentazione dei risultati I risultati possono essere presentati tramite grafici o tabelle: grafico - di piů immediata lettura e comprensione tabella - piů compatta e quindi preferibile nel caso in cui ci siano problemi di spazio In ogni caso č meglio definire standard specifici e utilizzarli per tutti i risultati presentati I grafici inoltre devono essere: facilmente comprensibili di per sé leggibili semplici, evitando l’eccessivo affollamento di informazioni di dimensione contenuta allo stretto indispensabile

    27. Rev. 1_2007 27 Gli aspetti che influenzano la valutazione I RISULTATI OTTENUTI L’APPROCCIO ADOTTATO LA DIFFUSIONE / UTILIZZAZIONE DEL METODO L’ATTIVAZIONE O MENO DELLE VERIFICHE IL LIVELLO DI RIESAME CRITICO DEL METODO

    28. Rev. 1_2007 28 I FATTORI ABILITANTI 1.1. Orientare l’organizzazione, attraverso lo sviluppo di una mission, una vision e dei valori 1.2. Sviluppare e implementare un sistema di gestione dell’organizzazione, delle sue performance e del cambiamento 1.3. Motivare e supportare il personale dell’organizzazione e agire come modello di ruolo 1.4. Gestire i rapporti con i politici e gli altri portatori di interesse al fine di assicurare la condivisione di responsabilitŕ

    29. Rev. 1_2007 29 I FATTORI ABILITANTI

    30. Rev. 1_2007 30

    31. Rev. 1_2007 31

    32. Rev. 1_2007 32 Il sistema di valutazione avanzato per i “Fattori abilitanti”

    33. Rev. 1_2007 33

    34. Rev. 1_2007 34

    35. Rev. 1_2007 35 La valutazione

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