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IL SECONDO LIVELLO DI CONTRATTAZIONE

IL SECONDO LIVELLO DI CONTRATTAZIONE. RAFFORZARE E QUALIFICARE LA CONTRATTAZIONE DI 2° LIVELLO: UNA PRIORITA’ PER LA CISL. IL CONTESTO. LA CRISI: rischi e opportunità RECESSIONE, DISOCCUPAZIONE,SFIDUCIA LAVORATORI: più sindacato, reddito, tutele

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IL SECONDO LIVELLO DI CONTRATTAZIONE

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Presentation Transcript


  1. IL SECONDO LIVELLO DI CONTRATTAZIONE RAFFORZARE E QUALIFICARE LA CONTRATTAZIONE DI 2° LIVELLO: UNA PRIORITA’ PER LA CISL

  2. IL CONTESTO • LA CRISI: rischi e opportunità • RECESSIONE, DISOCCUPAZIONE,SFIDUCIA • LAVORATORI: più sindacato, reddito, tutele • IMPRESE: più innovazione, soluzioni adattabili, rapide e condivise • TUTTI:più contrattazione

  3. IL SISTEMA DI RELAZIONI • PRIMO E SECONDO LIVELLO PARTI DI UN SISTEMA INTEGRATO • IL CCNL CENTRO REGOLATORE “PREPARA” IL SECONDO LIVELLO. • UN SISTEMA DI RELAZIONI PARTECIPATIVO: l’abbandono dell’ antagonismo per la ricerca di soluzioni condivise

  4. IL SISTEMA DI RELAZIONI 2 • CAPITALE E LAVORO:soggetti con interessi diversi che possono lavorare insieme per obiettivi comuni • IL RICONOSCIMENTO RECIPROCO: le parti si riconoscono come legittimi rappresentanti • NON SOLO CONTRATTAZIONE: il sistema di relazioni è un insieme complesso di rapporti non solo di tipo contrattuale (informazione, consultazione, bilateralità)

  5. SPOSTARE IL BARICENTRO DELLA CONTRATTAZIONE • IL CCNL NON PERDE IMPORTANZA, MA SI RIQUALIFICA • ACCORDO CONFINDUSTRIA: …le parti ritengono che una maggiore diffusione della contrattazione di secondo livello possa consentire di rilanciare la crescita della produttività e quindi delle retribuzioni reali. • Le parti..confermano la necessità che vengano incrementate…le misure di riduzione di tasse e contributi per incentivare la contrattazione di secondo livello.

  6. IL CCNL PER IL 2° LIVELLO • ACCORDO 22/01/2009:… la contrattazione nazionale regola il sistema di relazioni industriali a liv. naz/le, terr/le e az/le… • La contrattazione di 2° livello si esercita per le materie delegate dal CCNL o dalla legge… • Per la diffusione della contrattazione di 2° liv. nelle PMI gli accordi (naz/li) possono prevedere….apposite modalità…..

  7. IL CCNL PER IL 2° LIVELLO (2) • ….ai fini della effettività della diffusione della contrattazione di 2° liv. I successivi accordi potranno individuare…..ELEMENTI ECONOMICI DI GARANZIA….. • ….potranno individuare procedure…per modificare…singoli istituti economici o normativi

  8. IL CCNL PER IL 2° LIVELLO (3) • ACCORDO CONFINDUTRIA 15/4/09 -Il CCNL regola il sistema di relazioni… -Il CCNL definisce le modalità e gli ambiti di applicazione della cont. di 2° liv. -..definisce i tempi e le procedure per la presentazione delle piattaforme a tutti i livelli….

  9. IL CCNL PER IL 2° LIVELLO (4) • Per favorire la diffusione della contrattazione aziendale nelle PMI i CCNL possono definire linee guida per i modelli di premio variabile • Possono essere costituite a liv naz/le commissioni paritetiche per monitorare e analizzare la contrattazione di 2° liv. • Per gli accordi non rinnovati dopo 5 mesi dalla scadenza i CCNL possono prevedere un intervento delle associazioni imp/li e sindacali a livello territoriale. • Dirimere le controversie

  10. INCENTIVI AL 2° LIVELLO FISCALI: A) innalzato da 3000 a 6000 euro il tetto dei premi legati ad obiettivi con regime agevolato (10% delle somme erogate). B) Ampliata la platea dei beneficiari fino a 35000 euro annui di reddito. CONTRIBUTIVI: sgravi sia a beneficio dei datori di lavoro (3%) della retribuzione contrattuale, che dei lavoratori (9,19%). La quota di retribuzione che gode di sgravi è comunque pensionabile.

  11. PIU’ COMPETENZE AL 2° LIVELLO • Non di sole DEROGHE e non solo in PEJUS. • LE PIATTAFORME DEI CCNL devono trasferire competenze al secondo livello • La capacità di costruire risposte “personalizzate” alle esigenze delle imprese e dei lavoratori. • NO A PIATTAFORME ED ACCORDI “FOTOCOPIA”

  12. UN DIVERSO APPROCCIO • Non solo regole, date e scadenze • Non solo piattaforme e accordi • La “contrattazione continua” o meglio il sistema di relazioni: Atti, contatti, comunicazione, gestione del quotidiano….tutto ciò che compone un sistema di relazioni di tipo partecipativo. Affidabilità, investimento di fiducia, oltre la cultura rivendicativa

  13. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO • Le esigenze di sviluppo (o di gestione di fasi di crisi) delle imprese, le fluttuazioni di mercato, la necessità di lanciare prodotti e servizi innovativi si combinano con le diverse ed articolate esigenze di una forza lavoro che cambia nella propria composizione. • Affermare la pari dignità delle esigenze delle imprese e delle persone.

  14. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (2) • MIGLIORARE I PROCESSI DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE – SPERIMENTARE LA DEMOCRAZIA ECONOMICA • LA CONOSCENZA PREMESSA E PRECONDIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE E DI UN APPROCCIO “ISTRUITO” ALLA CONTRATTAZIONE • NON BANALIZZARE GLI INCONTRI INFO-CONSULT. IL VALORE DEI DATI E LA CAPACITA’ DI LEGGERLI

  15. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (3) • STRATEGIE D’ IMPRESA: un approccio a livelli di responsabilità crescente: informazione, consultazione…..contrattazione? • STRATEGIE D’ INVESTIMENTO, SVILUPPO, CRISI, RISTRUTTURAZIONI, LOCALIZZAZIONI, DELOCALIZZAZIONI, DIVERSIFICAZIONI, CESSIONI, ACQUISIZIONI. • SEDI E STRUMENTI PER AFFRONTARE LE STRATEGIE D’ IMPRESA.

  16. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (4) • ODL E ORARI. Differiscono non solo tra settori ma a livello di singole aziende in ordine alle tipologie produttive, ai processi di produzione, alle tecnologie produttive, al rapporto col mercato ecc. • L’articolazione dell’ orario deve rispondere alle esigenze di innovazione tecnologica ed organizzativa e di mercato, coniugandosi con le esigenze del lavoro. • Intreccio tra contrattazione e vertenzialità territoriale.

  17. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (5) • L’ INTERVENTO SULL’ ORARIO va abbinato ad eventuali riconoscimenti salariali. Occorre affermare una concezione estensiva del salario ad obiettivi: tutto ciò che concorre a migliorare le condizioni di produttività e di competitività dell’ impresa. • Concezione estensiva suffragata dalla circolare ministeriale in merito alle condizioni di agevolazione fiscale: premi di rendimento, flessibilità oraria, turnazioni particolari.

  18. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (6) • PROFESSIONALITA’-INQUADRAMENTO-FORMAZIONE • Gestire la professionalità dove si forma. • Tutto caricato sul CCNL rischia di assorbire tutto lo spazio di risorse e di non conciliarsi con le esigenze articolate. • Prevedere un diritto esplicito di contrattazione al 2° livello (non solo di gestione attuativa), fornendo griglia di intervento legata a organizzazione-innovazione (ancora il ruolo del CCNL in logica di sistema).

  19. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (7) • Contrattare percorsi formativi, legati a programmi finalizzati e collegati a percorsi professionali e di carriera. • Più trasparenza e oggettività in luogo di unilateralità. • La professionalità come valore e fattore di riconoscimento per il lavoratore. • Legame con lo sviluppo della bilateralità • Anche le ricadute salariali legate all’ inquadramento professionale dovrebbero beneficiare di decontribuibilità e detassabilità

  20. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (8) • SALARIO. Superare un approccio isolato verso uno “diffuso”. • Il salario legato a parametri di bilancio o quantitativi mantiene un suo proprio spazio negoziale. • Più salario legato ad obiettivi economico-finanziari e/o di risultati di mercato richiede più spazi partecipativi e di trasparenza. • Condivisione obiettivi, info-consult, monitoraggio e verifica. • Aumentare la quota di salario legato ad obiettivi.

  21. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (9) • ETICA-RESPONSABILITA’ SOCIALE • Alzare il tasso: valore e fattore di successo. • Uscire dall’unilateralita’. • Un plus oltre le normative. • Effettività verificabilità CERTIFICAZIONE • Qualità dei processi info-consult • Standard salute e sicurezza • Benessere organizzativo • Conciliazione vita-lavoro • Pari opportunitformazione • Grado soddisfazione lavoratori-consumatori

  22. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (10) • LO SVILUPPO SOSTENIBILE • STRUMENTI POSSIBILI: I BILANCI SOCIALI • UNA SUGGESTIONE: non solo auditing sociale, ma “connessioni” salariali. • Legare quote di salario al conseguimento di obiettivi sociali, ambientali. • Affermare la soggettualità non solo economica dell’ impresa. • Far crescere la cultura e la responsabilità di tutti i lavoratori ed, in particolare, del management • Etica e mercato

  23. LE MATERIE DEL 2° LIVELLO (11) • La bilateralità al servizio della contrattazione e della partecipazione. • La bilateralità come prodotto della contrattazione • La bilateralità oltre la contrattazione:non si esaurisce nell’acquisizione del risultato ma consegna alle parti l’onere di una gestione comune formale e sostanziale. • Il welfare contrattuale. CCnl fonte istitutiva e secondo livello di implementazione.

  24. GLI AMBITI DEL SECONDO LIVELLO • Non solo azienda e territorio • LA REGOLA D’ORO DELLA CONTRATTAZIONE: STARE DOVE SI DECIDE E DOVE SI GESTISCE. • IMPRESA: gruppo, sito, unità. • Un “terzo livello”? • Imprese transnazionali

  25. GLI AMBITI DEL 2° LIVELLO (2) • TERRITORIO NON E’ SOLO PROVINCIA E/O REGIONE. • Non solo confini geografico-istituzionali ma effettiva concentrazione delle aziende • Distretti – filiere – settori • Criteri di omogeneità produttiva, tecnologica, organizzativa, di mercato, interdipendenza ecc.. • Praticabilità di obiettivi a cui legare quote di salario • Possibilità di politiche industriali • “bilanciare” l’ accorpamento di CCNL

  26. UN PROGETTO ORGANIZZATIVO E CULTURALE • Un messaggio culturale forte e condiviso • Il messaggio di Marcegaglia • Condivisione, etica, partecipazione , responsabilità • Le piattaforme dei CCNL • La formazione e gli strumenti di supporto • Le professionalità e le risorse • Gli incentivi e la promozione • La contrattazione non si sviluppa per editto: far “venire la voglia di contrattare”

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